DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 dicembre 1997, n. 2654
Attuazione delle attivita' di cui al progetto "Nuova occupazione: Progetto Nord-Sud" approvato con decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, DD n. 301/III-VII/97 del 31 luglio 1997
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono
integralmente riportate:
1) di prendere atto dell'assegnazione della somma di Lire 662.000.000
disposta con DM Lavoro e della Previdenza sociale, DD n.
301/III/VII/97 del 31 luglio 1997, di cui 297.900.000 FSE, PO
940029/I/3 e 364.100.000 di Fondo di rotazione art. 5, Legge 183/87;
(omissis)
3) di approvare le disposizioni per la presentazione di azioni di
assistenza tecnica di cui al DM Lavoro e della Previdenza sociale DD
n. 301/III/VII/97 del 31 luglio 1997, Allegato A parte integrante
della presente deliberazione;
4) di dare atto che con successivo provvedimento deliberativo si
provvedera' all'approvazione dei progetti, alla concessione dei
relativi finanziamenti nonche' alla assunzione dell'impegno di spesa
nei limiti della somma complessiva di Lire 662.000.000 sul
soprarichiamato Capitolo 75538 del bilancio regionale;
5) di stabilire che le attivita' finanziate verranno gestite secondo
le procedure previste dalle Direttive regionali 97/99 di cui alla
deliberazione n. 1475 dell'1 agosto 1997 e sono pertanto soggette
alle visite ispettive secondo le vigenti disposizioni regionali,
nazionali e comunitarie;
6) di stabilire che l'esame dei progetti venga attuato da un nucleo
di valutazione regionale interno all'Assessorato, che risulta cosi'
composto:
- dott. Valerio Vignoli, responsabile dell'Unita' operativa
"Coordinamento interventi del Fondo sociale europeo", esperto
indicato dal Direttore generale dell'Area Formazione professionale e
Lavoro, coordinatore del nucleo di valutazione;
- sig. Giovanni Gambetta, Responsabile dell'Ufficio "Verifica ed
Approvazione progetti";
- dott.ssa Nicoletta Molinaro, Responsabile dell'Unita' operativa
"Sistema universitario: Integrazione fra percorsi universitari e
formazione professionale";
- dott.ssa Paola Zaniboni, Responsabile dell'Unita' operativa
"Coordinamento e finanziamento programmi provinciali. Sviluppo del
Sistema";
specificatamente per la valutazione dei progetti relativi
all'Obiettivo 3 risultano nominate le seguenti esperte:
- dott.ssa Giulia Antonelli, dirigente all'interno del Servizio
Programmazione delle politiche formative;
- dott.ssa Anita Gaiani, Responsabile dell'Unita' operativa "Progetti
per l'occupazione";
specificatamente per la funzione di segretaria tecnica risulta
nominata la seguente collaboratrice:
- dott.ssa Marisa Lucchiari, Servizio Politiche del lavoro;
7) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
(a seguire Allegato A)
ALLEGATO A
DISPOSIZIONI PER LA PRESENTAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA DI
CUI AL DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DD
N. 301/III/VII/97 DEL 31 LUGLIO 1997
Le presenti disposizioni definiscono le finalita' delle iniziative e
le azioni finanziabili secondo le normative comunitarie, gli
operatori ammessi e i loro requisiti, le modalita' di funzionamento,
i tempi, le modalita' e criteri per la valutazione delle proposte.
I formulari per la presentazione delle richieste di contributo in
Emilia-Romagna sono reperibili presso il Servizio Gestione,
Monitoraggio e Controllo delle attivita' formative.
Finalita'
Obiettivo generale del progetto e' di promuovere l'inserimento
lavorativo di particolari segmenti della popolazione del Mezzogiorno
(giovani disoccupati) attraverso un percorso misto di formazione
professionale da realizzarsi nelle regioni del Sud (Basilicata,
Calabria, Sardegna, Sicilia) e nella regione Emilia-Romagna.
Il percorso formativo previsto si articola in un ciclo di formazione
iniziale da effettuarsi nelle aree meridionali di provenienza a cui
segue un periodo di tirocinio da realizzarsi nelle PMI della regione
Emilia-Romagna.
L'ipotesi per l'inserimento lavorativo e' prioritariamente rivolto ad
un rientro nelle aree meridionali di provenienza attraverso il
sostegno di un progetto imprenditoriale.
Tale progetto puo' essere collocabile nell'ambito di processi di
riorganizzazione produttiva e tecnologica delle imprese in cui i
beneficiari hanno effettuato il tirocinio, oppure nell'ambito di
eventuali strategie di tali imprese verso processi di "spin off"
aziendale o subfornitura nelle aree dell'Obiettivo 1 da cui
provengono gli utenti.
Sono ipotizzabili i seguenti percorsi occupazionali successivi alla
fase di apprendimento in azienda:
a) creazione di nuove piccole imprese nelle regioni di provenienza a
partire da contratti di subfornitura o da processi di spin off in
settori e territori preventivamente individuati dalle regioni di
provenienza;
b) creazione di figure da inserire, in imprese gia' esistenti o
nascenti nelle aree meridionali, in posizioni manageriali, oppure
come soci delle attivita'.
La cernita delle imprese ospitanti e' un elemento chiave per il
successo del progetto. La scelta non potra' essere effettuata
basandosi sul solo criterio del fabbisogno di manodopera, ma dovra'
prendere in considerazione le variabili aziendali e gli elementi
delle strategie di impresa necessari per anticipare la
desiderabilita' per la stessa impresa di entrare nel progetto per
dare corpo a ipotesi di contratti di subfornitura o di veri e propri
spin off.
Si dovra' considerare anche la possibilita' di prevedere un servizio
di tutoraggio per l'adattamento e per l'inserimento nella realta'
sociale e culturale della regione Emilia-Romagna.
Azioni ammesse a finanziamento
A) Individuazione delle PMI ospitanti e degli organismi di formazione
per il tutoraggio
L'analisi della domanda e' rivolta alla platea di imprese
potenzialmente interessate a partecipare al progetto.
Con le imprese pre-selezionate sara' necessario un approfondimento
diretto, in merito sia agli obiettivi del progetto, sia al contributo
potenziale che l'azienda potra' apportare alla realizzazione dei
percorsi di accesso all'imprenditorialita' per i soggetti
beneficiari.
Gli strumenti per tale approfondimento sono:
- sensibilizzazione degli intermediari locali in Emilia-Romagna e
scelta insieme ad essi di una prima platea di imprese da coinvolgere
in un'azione formativa;
- circolazione di materiale informativo sul progetto e compilazione
di un modulario iniziale di candidatura;
- selezione del gruppo di imprese sulla base di criteri coerenti con
le finalita' del progetto;
- realizzazione di workshop con gruppi di imprese selezionate;
- predisposizione dei progetti relativi ai tirocini da parte delle
imprese, comprensivi delle ipotesi di sbocco ipotizzabili;
- rielaborazione dei materiali e dei progetti prodotti dalle imprese
e loro aggregazione secondo le variabili necessarie per le altre fasi
di realizzazione del progetto (profili curriculari richiesti,
fabbisogni per la formazione di base, ipotesi di uscita per settore,
tipologia del processo e del prodotto);
- analisi dei costi dei tirocini, previsti secondo le direttive
regionali vigenti in materia di formazione professionale, comprensivi
del tutor aziendale;
- individuazione di una rosa (almeno 3) di potenziali enti di
formazione di comprovata esperienza per i diversi settori produttivi
da proporre alle Regioni del Sud per attivare convenzioni per il
tutoraggio delle attivita' da svolgersi in Emilia-Romagna.
In Emilia-Romagna il tutoraggio ha il duplice scopo di affiancare le
imprese ospitanti e di orientare sul campo i soggetti beneficiari,
con l'obiettivo finale di predisporre i piani di fattibilita' per le
nuove imprese e le nuove attivita'.
Importo ammesso a finanziamento Lire 342.000.000, comprensivo di IVA.
B) Monitoraggio e valutazione
Predisposizione dei piani per il monitoraggio e la valutazione del
progetto nelle sue diverse fasi.
L'importanza di queste attivita' deriva dall'elevato grado di
sperimentalita' del progetto e dall'opportunita' di verificarne la
trasferibilita' in altri contesti.
Occorre quindi garantire:
- una funzione continua di raccordo inter-amministrativo fra le
Regioni attuatrici dell'intervento;
- una funzione di assistenza alle strutture locali di tutoraggio e di
organizzazione;
- un supporto per la definizione dei criteri di valutazione dei
progetti e dei soggetti da ammettere;
- una valutazione terminale dell'intervento che comprenda i dati di
monitoraggio, i dati di risultato e valutazione dei punti di successo
e dei punti critici emersi durante l'attuazione del progetto e la
trasferibilita' dell'intervento.
Importo ammesso a finanziamento Lire 320.000.000, comprensivo di IVA.
Requisiti dei soggetti gestori del finanziamento pubblico
Le domande per ottenere il contributo FSE possono essere presentate
da:
a) operatori pubblici o di diritto pubblico
b) operatori di diritto privato senza scopo di lucro aventi per fine
la formazione professionale
c) imprese e loro consorzi.
Requisiti delle azioni ammesse a finanziamento
Le azioni dovranno possedere alcuni requisiti qualitativi
indispensabili che saranno oggetto di valutazione, in sede di
istruttoria, delle richieste di finanziamento:
- definizione dell'ambito in cui si situa l'azione;
- specificazione degli obiettivi dell'azione;
- descrizione del metodo che si intende adottare per portare a
termine il progetto;
- modalita' di raccolta dei dati, se pertinente;
- strumenti di raccolta delle informazioni e tecniche di
elaborazione.
Procedure per la presentazione delle richieste
Le richieste per il finanziamento delle attivita' da effettuarsi
devono pervenire entro il ventesimo giorno dalla data di
pubblicazione del bando nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, a pena di esclusione, in regola con le vigenti
normative sul bollo, alla Regione Emilia-Romagna - Assessorato al
Lavoro, Formazione, Universita' e Immigrazione - Ufficio Verifica e
Approvazione progetti (piano 14) - Viale Aldo Moro n. 38 - 40127
Bologna.
Le domande inviate tramite Servizio postale dovranno pervenire
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non
oltre la scadenza su indicata. Non saranno accolte le domande
pervenute oltre i termini indicati anche se recanti timbri postali di
spedizione antecedenti.
Alle domande devono essere allegate 3 copie del formulario
predisposto dalla Regione, compilato in ogni sua parte e sottoscritto
dal legale rappresentante dell'organismo che presenta la domanda.
Non sono ammesse successive integrazioni ai progetti, se non a
seguito di supplementi di istruttoria attivati dai competenti uffici
regionali.
L'operatore dovra' trasmettere alla Regione copia dell'atto
costitutivo e dello statuto dell'Ente o, in caso di imprese,
documenti rivolti a rilevare la natura giuridica e l'attivita'
esercitata. Se gia' trasmesse, l'operatore potra' fare riferimento
alla documentazione a suo tempo presentata.
Svolgimento dell'istruttoria
Il Servizio regionale Gestione, Monitoraggio e Controllo delle
attivita' formative accerta l'ammissibilita' dei soggetti proponenti
e dei progetti presentati sulla base dei criteri individuati nelle
normative comunitarie e nelle presenti disposizioni.
L'esame e' attuato tramite un nucleo di valutazione regionale interno
all'Assessorato.
Il nucleo di valutazione conclude i propri lavori rassegnando un
verbale comprendente il parere di approvabilita' dei singoli
progetti.
Tale verbale e' depositato presso l'Assessorato al Lavoro,
Formazione, Universita' e Immigrazione per la consultazione di chi ne
abbia interesse.
Criteri di valutazione
La valutazione delle candidature verra' espressa secondo i seguenti
criteri:
FINALITA' (FINO A 40 PUNTI)
La finalita' verra' valutata sulla base della capacita' della azione
di incidere sul processo complessivo, dalla selezione degli allievi
alla attivazione dello spin off o della subfornitura.
REQUISITI DEL SOGGETTO ATTUATORE (FINO A 30 PUNTI)
- esperienza di gestione di attivita' FSE
- esperienza di conoscenza del sistema delle imprese
- capacita' organizzativa.
QUALITA' PROGETTUALE (FINO A 20 PUNTI)
- descrizione degli obiettivi del progetto
- coerenza tra azioni proposte e obiettivi dichiarati
- modalita' di attuazione delle attivita'
- modalita' di informazione e pubblicizzazione del progetto.
Caratteristiche economiche e finanziarie del progetto con particolare
riferimento al rapporto costi e risultati previsti (fino a 10 punti).
Criteri di selezione
La selezione delle iniziative terra' conto, oltre di quanto previsto
al punto precedente, anche di quanto di seguito esplicitato:
- coerenza con le priorita' indicate nelle presenti disposizioni
- capacita' del proponente di adempiere agli obblighi gestionali e
rendicontuali previsti dalle direttive regionali vigenti.
Finanziamento
Al finanziamento contribuiscono il Fondo sociale europeo PO
940029/I/3 per il 45% e Fondo di rotazione art. 5, Legge 183/87 per
il restante 55%.
Norme di preventivazione e rendicontazione
Per le norme in materia di preventivazione, gestione e
rendicontazione amministrativo-finanziaria relativa all'attivita'
messa a bando si fa riferimento alla normativa regionale in vigore e
successive integrazioni e modificazioni.
Norme sui controlli
Le attivita' di vigilanza durante lo svolgimento dei tirocini sono
svolte dalla Regione Emilia-Romagna.
L'operatore, per altro, e' tenuto a presentare alle Regioni di
provenienza degli allievi la documentazione amministrativa, contabile
e di merito relativa ai tirocini e consentire controlli in loco da
parte di funzionari regionali.
La vigilanza potra' essere altresi' esercitata dagli Ispettorati
provinciali del lavoro ai sensi delle normative nazionali, nonche'
dagli Organi competenti della Unione Europea e dello Stato secondo le
normative comunitarie e nazionali.