DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 dicembre 1997, n. 2460
Incarico a Soc. coop. a rl Tecnicoop per la realizzazione di uno studio di verifica del livello di coordinamento tra i piani urbani del traffico e i piani del trasporto pubblico locale nelle citta' capoluogo dell'Emilia-Romagna
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che l'emergenza del problema mobilita', specialmente nei
maggiori centri urbani, caratterizzati da un movimento veicolare di
dimensioni particolarmente rilevanti, ha imposto da tempo
all'attenzione degli organi istituzionali competenti la necessita' di
avviare azioni conseguenti in materia di gestione del traffico e
accessibilita' ai servizi di interesse pubblico sulla base di
obiettivi condivisi e quantificabili in termini di rispondenza dei
risultati attesi;
considerato:
- che con la L.R. 15/94 e il Piano di riordino del trasporto pubblico
locale si e' concretizzata l'attuazione di un coordinamento delle
azioni di competenza di diversi soggetti pubblici, nell'ambito della
programmazione di settore, per facilitare un raccordo tra la gestione
delle emergenze, la realizzazione degli interventi e la stessa
programmazione;
- che in particolare la Regione Emilia-Romagna ha individuato
attraverso il rinnovo degli Accordi di programma e di servizio con
Province, Comuni e Consorzi, per il quadriennio 1997-2000 gli
interventi prioritari rispondenti alle finalita' di cui alla L.R.
15/94 per la riorganizzazione della mobilita' urbana e il
miglioramento delle accessibilita' ai servizi di interesse pubblico;
- che tali accordi proseguono l'azione gia' avviata con gli accordi
del precedente triennio e pertanto risulta quanto mai urgente
predisporre gli strumenti per assicurare adeguate modalita' di
verifica sul raggiungimento degli obiettivi indicati e dalla L.R.
15/94 e dalle direttive ministeriali in materia di Piani urbani del
traffico;
- che le aree urbane ove risulta prioritaria la necessita' di
migliorare l'offerta in termini di accessibilita' attraverso il
trasporto pubblico collettivo e in termini di riequilibrio ambientale
con conseguente valorizzazione anche economica delle aree centrali,
sono certamente le citta' capoluogo in quanto dotate di un servizio
di TPL e ove i fenomeni di congestione del traffico sono evidenti;
- che partendo dagli obiettivi generali indicati dalle direttive
ministeriali per l'elaborazione del PUT e' necessario uno studio che
analizzi come ad essi rispondano i piani del traffico predisposti dai
Comuni, il grado di coordinamento con gli altri livelli di
pianificazione e in particolare con i piani del trasporto pubblico e
la coerenza tra gli strumenti predisposti e gli interventi in atto;
(omissis)
constatato:
- che per l'espletamento delle attivita' in oggetto l'attuale
dotazione di personale regionale risulta insufficiente e per
specifiche professionalita' necessarie e per i mezzi tecnici a
disposizione, per cui si pone l'esigenza di ricorrere all'apporto
esterno affidando l'incarico ad una societa' da tempo operante nel
settore della pianificazione urbanistica e territoriale quale la
Societa' Tecnicoop Srl, con sede a Bologna;
- che la responsabilita' dello studio sara' affidata all'ing. Di
Biase della Societa' Tecnicoop Srl, che risulta in possesso delle
necessarie competenze, come si evince dal suo curriculum
professionale che si trova depositato agli atti di ufficio
dell'Assessorato Mobilita', vista anche l'esperienza altamente
positiva accumulata in precedenti ricerche;
- che pertanto, si puo' ritenere che sussistano le circostanze per
l'affidamento dell'incarico alla Societa' Tecnicoop di Bologna ai
sensi della L.R. 27/85 e successive modifiche;
(omissis)
a voti unanimi e palesi, delibera:
A) di conferire alla Tecnicoop Soc. coop. a rl con sede in Bologna,
Via S. Felice n. 21, l'incarico per la realizzazione di uno studio di
verifica del livello di coordinamento tra i piani urbani del traffico
e i piani del trasporto pubblico locale nelle citta' capoluogo
dell'Emilia-Romagna;
B) di prendere atto che verra' affidata all'ing. Di Biase della
predetta societa' la responsabilita' nella conduzione dello studio;
C) di fissare per tale incarico il compenso di Lire 85.000.000
comprensivo di IVA e di ogni e qualsiasi onere a qualunque titolo
sostenuto;
D) di approvare l'unito schema di convenzione, parte integrante della
presente deliberazione, dando atto che, ai sensi della L.R. 41/92
come sostituita dalla L.R. 31/94 nonche' dalla delibera di Giunta
2145/95, il Responsabile del Servizio Trasporti pubblici provvedera'
alla stipula della medesima;
E) di dare atto che alla liquidazione della spesa provvedera', con
propri atti formali, il Responsabile del Servizio Trasporti pubblici
a norma dell'art. 14 della L.R. 40/94 e delle deliberazioni della
Giunta regionale 2541 del 4 luglio 1995 e 1481 del 26 giugno 1996, in
ossequio a quanto previsto dall'art. 5 della convenzione allegata;
F) di individuare nel Responsabile del Servizio Trasporti pubblici il
dirigente cui compete la verifica dei lavori in conformita' alle
clausole della convenzione allegata parte integrante;
G) di imputare la somma complessiva di Lire 85.000.000, registrata al
n. 5814 d'impegno al Capitolo 43200 "Spese per studi, indagini e
consulenze relative all'attivita' di gestione del Fondo nazionale
trasporti, per l'attuazione del sistema tariffario e del controllo e
verifica dei bilanci delle imprese di trasporto (art. 7 della Legge
10 aprile 1981, n. 151)" del Bilancio per l'esercizio finanziario
1997 che presenta la necessaria disponibilita'.
La presente delibera verra' pubblicata, per estratto, nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
CONVENZIONE PER REGOLARE I RAPPORTI TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E
LA SOC. COOP. TECNICOOP A RL PER LA REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO DI
VERIFICA DEL LIVELLO DI COORDINAMENTO TRA I PIANI URBANI DEL TRAFFICO
E I PIANI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NELLE CITTA' CAPOLUOGO
DELL'EMILIA-ROMAGNA
Tra
Regione Emilia-Romagna con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52,
codice fiscale n. 80062590379, rappresentata dal Responsabile del
Servizio Trasporti pubblici in esecuzione della deliberazione della
Giunta regionale n. . . . . del . . . . . . . . . domiciliato per le
proprie funzioni presso l'Assessorato alla Mobilita', Viale Aldo Moro
n. 30, in Bologna;
Tecnicoop Soc. coop. a rl, con sede in Bologna, Via S. Felice n. 21,
codice fiscale n. 00778980377 rappresentato da . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . che interviene nel presente atto nella
sua qualita' di legale rappresentante . . . . . . . . . . . . . .
si conviene e si stipula quanto segue
Art. 1
La Regione Emilia-Romagna affida a Tecnicoop Soc. coop. a rl, che
accetta, l'incarico per la realizzazione di uno studio di verifica
del livello di coordinamento tra i Piani urbani del traffico e i
Piani del trasporto pubblico locale nelle citta' capoluogo
dell'Emilia-Romagna.
Art. 2
L'incarico sara' articolato in due fasi:
a) la prima fase comprende l'indagine presso i Comuni individuati,
coinvolgendo le Province e i Consorzi di trasporto pubblico locale e
comporta la redazione di schede per ciascuna citta', accompagnate da
elaborati grafici nonche' di un documento di analisi comparativa e la
presentazione dei risultati delle analisi a Comuni, Province e
Consorzi al fine di concordare le azioni da sviluppare;
b) la seconda fase riguarda l'individuazione delle azioni di
monitoraggio dei dati relativi alla mobilita' urbana, da attuarsi
attraverso il confronto con i tecnici e funzionari dei Comuni,
Province e Consorzi.
Le attivita' di cui sopra sono articolate in tutti i dettagli nel
"Programma di lavoro" (allegato A) che costituisce parte integrante
della presente convenzione.
Art. 3
Le prestazioni della prima e della seconda fase dovranno essere rese,
in tutte le loro parti secondo i tempi indicati nel Programma di
lavoro (allegato A), e comunque dovranno concludersi entro 6 mesi
dalla stipula della presente convenzione, salvo eventuali
difficolta', da valutare, nel reperimento della documentazione
necessaria.
Art. 4
Il Servizio Trasporti pubblici della Direzione generale Trasporti e
Sistemi di mobilita' ha il compito di accertare l'operato degli
incaricati, il rispetto delle scadenze e le modalita' di attuazione
del lavoro in conformita' alle clausole del presente atto.
La responsabilita' di conduzione dello studio per la Soc. coop.
Tecnicoop a rl e' affidata all'ing. Di Biase.
Art. 5
La Regione Emilia-Romagna corrispondera' alla Soc. coop. Tecnicoop a
rl per lo svolgimento dell'incarico di cui alla presente convenzione
un compenso di Lire 85.000.000, IVA compresa.
La liquidazione del compenso avverra' a presentazione di regolari
fatture e secondo le seguenti modalita':
- Lire 57.000.000, IVA inclusa, alla consegna ed approvazione degli
elaborati relativi alla I fase come individuati nell'allegato
"Programma di lavoro";
- Lire 28.000.000, IVA inclusa, all'atto della approvazione degli
elaborati finali completi, relativi alla II fase come individuati
nell'allegato "Programma di lavoro".
I suddetti pagamenti saranno subordinati agli accertamenti di cui al
precedente art. 4.
Art. 6
Ogni elaborato dovra' essere consegnato in triplice copia
accompagnato da tutti i materiali tecnici accessori.
L'intero materiale tecnico restera' di proprieta' piena ed assoluta
della Regione Emilia-Romagna la quale potra' farne l'uso che riterra'
opportuno, senza che Tecnicoop Soc. coop. a rl possa sollevare
obiezioni di sorta.
Art. 7
Ogni eventuale controversia che dovesse sorgere tra le parti e che
non sia possibile comporre in via amichevole e' deferita al giudizio
di un collegio arbitrale (con sede in Bologna) composto di tre membri
di cui due nominati da ognuna delle parti della presente convenzione
ed il terzo, con funzioni di presidente, nominato dai primi due o, in
mancanza di accordo, dal Presidente del Tribunale di Bologna.
Le spese per la costituzione ed il funzionamento del collegio
arbitrale, saranno anticipate dalla parte che ne richiede
l'intervento e ripartite in base alle determinazioni del collegio
arbitrale che dovra' pronunciarsi entro novanta giorni dalla sua
costituzione.
Art. 8
Per quanto altrimenti non previsto nella presente convenzione, sara'
esclusivamente competente il Foro di Bologna.
Art. 9
Tutte le spese del presente atto, relative, accessorie e conseguenti
sono a carico Soc. coop. Tecnicoop a rl con sede a Bologna.
IL RESPONSABILE IL LEGALE RAPPRESENTANTE
DEL SERVIZIO TRASPORTI PUBBLICI SOC. COOP. TECNICOOP A RL
ALLEGATO A
PROGRAMMA DI LAVORO - STUDIO DI VERIFICA DEL LIVELLO DI COORDINAMENTO
TRA I PIANI URBANI DEL TRAFFICO ED I PIANI DEL TRASPORTO PUBBLICO
LOCALE NELLE CITTA' CAPOLUOGO DELL'EMILIA-ROMAGNA
Premessa
Secondo le direttive ministeriali per la redazione, adozione ed
attuazione dei piani urbani del traffico, gli obiettivi generali che
ci si deve proporre di raggiungere attraverso la realizzazione del
PUT possono riassumersi sinteticamente nei seguenti:
- miglioramento delle condizioni della circolazione e della sosta;
- miglioramento della sicurezza stradale (riduzione degli incidenti);
- riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico;
- risparmio energetico.
A questi si devono aggiungere sicuramente anche i seguenti ulteriori
obiettivi:
- conservazione e miglioramento dell'ambiente urbano;
- difesa delle aree scolastiche e residenziali;
- sviluppo e valorizzazione delle attivita', commerciali, ricreative
e culturali.
Le difficolta' a raggiungere gli obiettivi fissati appaiono a prima
vista forse insormontabili se ci si confronta con le condizioni
attuali del traffico e delle infrastrutture viarie.
Oltre che in relazione all'aspetto funzionale della circolazione e
della sosta veicolare, l'attuale organizzazione della rete stradale
evidenzia i suoi maggiori limiti in termini di qualita' ambientale
dello spazio urbano, intesa non solo come esigenza di minore
inquinamento acustico, atmosferico e visivo, ma anche come necessita'
di un diverso rapporto uomo-citta'.
La tendenza sempre piu' radicata ad identificare il concetto di
mobilita' con quello del solo spostamento con un mezzo privato ha
infatti portato nel tempo ad una emarginazione di tutte le altre
funzioni che la strada e le piazze urbane inizialmente assolvevano
(garantire aria, luce e spazio agli edifici al contorno; consentire
le relazioni ed i contatti sociali, economici, politici e culturali,
ecc.), a vantaggio esclusivo del movimento e della sosta veicolare.
Il libro verde "La rete dei cittadini - Realizzare le potenzialita'
del trasporto pubblico di viaggiatori in Europa", pubblicato dalla
Commissione Europea nel 1995, conclude la disamina degli impatti del
traffico riconoscendo che "in molti casi la soluzione ideale per
ridurre l'inquinamento e il traffico non consiste nell'aumentare la
capacita' della rete stradale ..." in quanto "il miglioramento ed il
potenziamento delle infrastrutture stradali determinano
complessivamente un aumento degli spostamenti... L'impatto ambientale
provocato sia dall'aumento degli spostamenti che dalla costruzione
delle infrastrutture stradali spesso e' superiore ai vantaggi
derivanti da una maggiore scorrevolezza del traffico".
La reale alternativa consiste senza dubbio nel potenziamento di tutte
le altre modalita' di spostamento individuale (a piedi, in bici, su
veicoli a motore a due ruote), nell'uso misto e integrato delle
diverse modalita' e, soprattutto, nel potenziamento del trasporto
pubblico.
Il trasporto pubblico locale (TPL), sia esso costituito da servizi su
gomma oppure su ferro, si dimostra di gran lunga il piu' conveniente,
dal punto di vista sia degli impatti ambientali, che dell'uso
razionale delle risorse. I mezzi collettivi, anche con un tasso di
occupazione del 50%, determinano emissioni dei principali inquinanti
urbani per passeggero/Km. dalle quattro alle otto volte inferiori
rispetto al trasporto individuale e consumano cinque volte meno
energia per passeggero rispetto alle auto, oltre a produrre meno
rumore.
In termini di uso del suolo si dimostra che un passeggero che viaggi
in autobus occupa circa il 5% dello spazio che occuperebbe viaggiando
in auto.
Nella circolare n. 1196 del 1991 del Ministro per i problemi delle
aree urbane viene affermato che "se si riuscisse a spostare il 12%
circa del traffico dal sistema privato a quello pubblico, si
otterrebbe un risparmio energetico pari a quasi 1/6 di quello totale,
necessario per l'esercizio dei due sistemi".
Ultimo, ma non per questo meno importante, e' l'aspetto sociale: i
trasporti pubblici sono fondamentali per coloro che non dispongono di
auto private, e in particolare per categorie socialmente deboli come
gli anziani ed i giovani.
Ai fini di un miglioramento della qualita' della vita e' ormai emersa
chiaramente l'importanza dell'educazione dei cittadini all'uso del
mezzo pubblico. Naturalmente questa operazione, difficile da
raggiungere, necessita di rendere piu' appetibile ed invitante
possibile l'uso del trasporto collettivo a discapito di quello
individuale.
Nelle stesse direttive ministeriali per la prima volta si riconosce
una priorita', ai fini della mobilita' urbana, a modalita' di
trasporto diverse da quella dell'autovettura privata.
Le quattro componenti fondamentali del traffico urbano ordinate
secondo una ben precisa scala di valori all'interno del PUT sono
indicate dalle direttive infatti nelle seguenti:
- circolazione dei pedoni;
- movimento di veicoli per il trasporto collettivo;
- movimento di veicoli motorizzati senza fermate di linea;
- sosta dei veicoli motorizzati.
A rafforzare ulteriormente una tale scala di valori le direttive
precisano che "in caso di congestione di una strada dovuta alla
presenza contemporanea delle quattro componenti anzidette, il
problema viene risolto allontanando dapprima la sosta dei veicoli
privati individuali e successivamente, qualora non si fosse raggiunto
il grado di riordino desiderato, le altre componenti il traffico,
nell'ordine inverso a quello precedentemente indicato".
Partendo dagli obiettivi generali indicati dalle direttive
ministeriali lo studio si propone di analizzare come abbiano fornito
risposte ad essi i piani del traffico predisposti dai Comuni, il
grado di coordinamento con gli altri livelli di pianificazione e in
particolare con i Piani di trasporto pubblico e la coerenza tra gli
strumenti predisposti e gli interventi in atto.
1. Contenuti dell'incarico
a) Verifica del livello di coordinamento tra i Piani urbani del
traffico ed i Piani del trasporto pubblico nelle citta' capoluogo
dell'Emilia-Romagna (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna,
Ferrara, Ravenna, Rimini, Forli' e Cesena) La verifica sara'
effettuata innanzitutto acquisendo ed analizzando gli strumenti di
pianificazione del traffico e dei trasporti pubblici predisposti
dalle citta' capoluogo, nonche' le informazioni e la documentazione
relativa a provvedimenti o interventi attuati negli ultimi anni.
Successivamente saranno effettuati incontri con i tecnici funzionari
delle varie Amministrazioni comunali e provinciali e delle Aziende di
trasporto, sia per ottenere eventuali chiarimenti ed approfondimenti
sui contenuti degli strumenti di pianificazione presi in esame, sia
per aggiornare lo stato della conoscenza su documenti, programmi,
provvedimenti, interventi e progetti successivi alla predisposizione
dei Piani urbani del traffico e del trasporto pubblico. I parametri
presi in considerazione nella verifica saranno costituiti dai
seguenti: - coordinamento tra i diversi Enti territoriali e le
Aziende di trasporto nella definizione dei piani; - coerenza tra gli
strumenti predisposti; - corrispondenza tra gli obiettivi posti alla
base dei piani e le scelte progettuali operate; - livello di
approfondimento della base conoscitiva; - analisi di fattibilita'
degli interventi proposti; - programma di finanziamento degli
interventi; - sistema di monitoraggio dei risultati conseguiti. Per
ognuno dei Comuni presi in esame sara' predisposta una relazione
specifica corredata di schede sintetiche sui risultati della
verifica; mentre in un altro documento si metteranno a confronto le
varie esperienze, sia in termini di metodologie utilizzate per la
definizione delle proposte, sia per quanto concerne le soluzioni
adottate.
b) Individuazione di indicatori per la verifica ed il monitoraggio
dell'attuazione degli interventi e dei principali dati relativi alla
mobilita' urbana Constatato che il problema della pianificazione dei
trasporti e della mobilita' e' rappresentato dalla difficolta' di
passare dalla fase di previsione a quella attuativa, una prima serie
di indicatori che dovranno essere messi a punto riguardera' proprio
lo stato di avanzamento degli interventi. Successivamente si passera'
alla individuazione e definizione di indicatori finalizzati alla
verifica della situazione complessiva della mobilita' urbana. In
prima battuta si puo' ritenere che gli indicatori di risultato da
predisporre debbano riguardare i seguenti aspetti: - accessibilita';
- costi dei trasporti; - consumi energetici; - inquinamento
atmosferico ed acustico; - sicurezza dei trasporti. La definizione ed
il calcolo degli indicatori saranno basati su dati o gia' disponibili
dagli uffici statistici o che i Comuni sono obbligati per legge a
rilevare o che verranno individuati quale base minima di conoscenza
per l'azione di monitoraggio.
2. Articolazione del lavoro e tempi di espletamento
Il lavoro si articolera' nelle seguenti due fasi e con i seguenti
tempi indicativi:
I FASE (entro 120 giorni dalla esecutivita' dell'incarico)
1) Analisi della realta' dei comuni capoluogo di Provincia per
acquisire elementi di valutazione su: - accessibilita' alle zone
urbane centrali in condizione di limitazione del traffico
automobilistico (individuazione zone a traffico limitato); - qualita'
ambientale (aria e rumore) e sicurezza; - uso del mezzo pubblico,
interscambio con altri mezzi di trasporto e uso di modi di mobilita'
non inquinante; - interscambio fra i vari tipi di mobilita'
attraverso l'organizzazione di adeguati parcheggi e la
regolamentazione della sosta.
2) Analisi degli strumenti di pianificazione (Piani del traffico e/o
della mobilita' e Piani dei trasporti) e dei provvedimenti di
attuazione: - acquisizione presso Province, Comuni ed Aziende di
trasporto degli strumenti di pianificazione e programmazione
elaborati e degli interventi attuati; - lettura e sintesi e prima
valutazione degli elaborati e programmi presi in considerazione, con
restituzione attraverso schede ed elaborati grafici di riferimento; -
effettuazione di incontri con tecnici e funzionari delle
Amministrazioni provinciali, comunali e delle Aziende di trasporto
per eventuali chiarimenti ed approfondimenti, per conseguire una
valutazione sui risultati attesi rispetto agli interventi programmati
e attuati; - completamento della scheda specifica corredata di
elaborati grafici sui risultati delle analisi per ciascuna realta'
presa in esame.
3) Redazione di un documento di analisi comparativa nel quale le
diverse esperienze verranno confrontate fra loro e si daranno
indicazioni per lo sviluppo delle azioni locali.
4) Presentazione dei risultati dell'analisi per confrontarsi con gli
orientamenti dei Comuni, Aziende, Province e concordare le azioni
locali da sviluppare.
II FASE (entro 60 giorni dalla conclusione della prima fase)
1) Individuazione delle azioni di monitoraggio che consentano la
restituzione periodica dei dati per la verifica dei risultati attesi.
2) Confronto con i tecnici ed i funzionari dei Comuni, Province ed
Aziende su quanto individuato nel punto precedente.
3) Definizione degli indicatori di avanzamento degli interventi e di
risultato rispetto agli obiettivi.Presentazione del lavoro ai
soggetti interessati che la Regione riterra' di coinvolgere, con
l'obiettivo di assicurarne l'operativita'.
3. Assistenza del committente
Il lavoro sara' svolto dagli incaricati in stretta collaborazione con
i tecnici della Regione.
Il committente si impegna a garantire il collegamento con le
Amministrazioni provinciali e comunali e con le Aziende di trasporto
pubblico delle realta' prese in esame, nonche' la messa a
disposizione da parte di queste di tutti i dati e del materiale
necessario per lo svolgimento dell'incarico.