DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 ottobre 1997, n. 1836
Assegnazione alle Aziende sanitarie di contributi per l'anno 1997 destinati alla realizzazione di screening di popolazione per la prevenzione dei tumori femminili *** DOCUMENTO FOTOGRAFATO *** Richiedere copia all'UFFICIO BOLLETTINO.
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- fin dal settembre 1992 la Regione ha predisposto linee di indirizzo
per gli screening in oncologia e per la realizzazione degli stessi
con il supporto della Commissione oncologica regionale;
- il resoconto del settembre 1993 relativo all'indagine regionale
sugli interventi di diagnosi precoce nei confronti dei tumori
femminili, attuati dalle allora Unita' sanitarie locali, ha mostrato
la necessita' di assicurare da parte della Regione una forte azione
di coordinamento e standardizzazione degli interventi;
- con successiva circolare regionale dell'Assessorato alla Sanita' e
Servizi sociali n. 38 del 20 ottobre 1994, sono stati richiesti alle
Aziende sanitarie progetti di fattibilita' sugli screening dei tumori
del collo dell'utero e della mammella;
viste le proprie deliberazioni n. 897 del 7 marzo 1995 e n.2332 del
24 settembre 1996, entrambe esecutive, con le quali sono stati
approvati e incentivati i progetti di fattibilita' presentati dalle
Aziende sanitarie relativamente all'avvio degli screening per la
prevenzione del tumore della cervice uterina e di quello della
mammella;
vista la propria deliberazione n. 3371 del 23 dicembre 1996,
sottoposta a richiesta di chiarimenti da parte della CCARER con atto
n. 1872/14 del 7 gennaio 1997, con la quale viene accantonata la
somma di Lire 24.748.000.000 destinata a progetti speciali di
interesse regionale, non espressamente specificati, tra i quali
rientrano 2.400.000.000 destinati a sostenere i programmi di
screening in campo oncologico;
considerato di destinare la quota di Lire 2.400.000.000 per sostenere
in particolare il programma di screening per la prevenzione del
tumore della mammella, che non e' ancora stato attivato in tutto il
territorio regionale;
rilevato che al 31 dicembre 1996 - data prevista per una verifica
dell'attuazione del programma in oggetto dalla gia' citata
deliberazione n. 2332 del 24 settembre 1996 - tutte le realta'
aziendali della regione Emilia-Romagna hanno attivato interventi per
la chiamata attiva delle donne in eta' 25-64 anni per la prevenzione
del tumore della cervice uterina, cosi' come stabilito dalle linee di
indirizzo regionali;
atteso altresi' che la sopracitata verifica, effettuata con il
supporto degli esperti del gruppo regionale di cui alla
determinazione del Direttore generale Sanita' e Servizi sociali n.
6909 del 24 novembre 1995, ha messo in evidenza che:
- l'obiettivo previsto per la prevenzione dello screening del tumore
della mammella - ovvero l'avvio effettivo del porgramma alla data del
31 dicembre 1996 - e' stato raggiunto dalle Aziende sanitarie di
Ravenna e Forli', nonche' da quelle di Modena e Reggio Emilia
relativamente ad un'area limitata del territorio delle Aziende Unita'
sanitarie locali, cosi' come da progetti presentati e approvati;
- le Aziende di Bologna Nord, Citta' di Bologna, Parma e di Imola,
hanno iniziato le attivita' relative e che le ultime due realta'
citate hanno presentato - cosi' come richiesto dalla gia' citata
deliberazione n. 2332 del 24 settembre 1996 - progetti giudicati
idonei dal competente gruppo regionale "screening oncologici";
verificato altresi' che le Aziende sanitarie di Piacenza, Cesena,
Bologna Sud, hanno presentato adeguati progetti di fattibilita' per
l'avvio entro breve termine degli interventi in parola e che le
Aziende Unita' sanitarie locali e Ospedaliere di Modena e Reggio
Emilia hanno fatto pervenire all'Assessorato regionale alla Sanita'
idonei progetti coordinati al fine di estendere gli interventi gia'
avviati all'intero territorio provinciale;
dato atto inoltre che le Aziende Unita' sanitarie locali di Ferrara e
Rimini hanno evidenziato, alla verifica piu' volte richiamata, di non
aver raggiunto l'obiettivo prefissato nei tempi stabiliti, pur
dimostrando di aver attivato in questi ultimi mesi soluzioni
organizzative per garantire l'avvio delle chiamate delle donne in
tempi brevi;
considerato pertanto opportuno - per quanto attiene alla prevenzione
del tumore della mammella nelle donne della fascia di eta' 50-69 anni
- di assegnare un incentivo finanziario per l'avvio dei nuovi
programmi, prevedendo un sostegno per ogni donna-bersaglio/anno pari
al 20% del costo unitario medio stimato a livello regionale per tale
screening (Lire 61.800), che comporta un impegno complessivo di Lire
1.096.467.960, cosi' come specificato nella tabella 1 allegata, parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
considerato che con la cifra rimanente, pari a Lire 1.303.532.040, si
intende sostenere le Aziende che hanno raggiunto gli obiettivi
previsti dalla precedente deliberazione n.2332 del 24 settembre
1996, distribuendo tale somma in proporzione alle
donne-bersaglio/anno interessate, per cui la quota risultante
rispetto al costo medio unitario stimato e' pari a circa il 15,74%
del costo complessivo, cosi' come si evince dalla tabella 2 allegata,
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
atteso pertanto che la ripartizione della complessiva somma di Lire
2.400.000.000 per sostenere il programma di screening per la
prevenzione del tumore della mammella e' quella contemplata nella
tabella 3, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
reputato necessario fissare un nuovo obiettivo da raggiungere da
parte delle Aziende sanitarie per l'anno 1997, volto ad assicurare le
attivita' di screening per i due tumori indicati in tutti i distretti
delle Aziende Unita' sanitarie locali che hanno dato avvio agli
interventi nel corso del 1996 e di garantire una copertura annuale
dimostrabile - nelle donne della fascia di eta' interessata - non
inferiore al 60%, fatte salve ovviamente le realta' per le quali
viene approvato con la presente deliberazione un progetto di
fattibilita' che prevede l'avvio degli screening per la prevenzione
del tumore della mammella al massimo entro il gennaio 1998;
ritenuto necessario continuare a monitorare il programma regionale in
oggetto per mezzo dell'apposito sistema informativo di sorveglianza
predisposto per verificare la qualita' degli stessi, anche attraverso
indicatori di processo, per cui tutte le Aziende sanitarie dovranno
rendere conto alla Direzione generale Sanita' e Servizi sociali con
periodicita' da essa stabilita;
ritenuto altresi' indispensabile che per la verifica dell'efficacia
di tali interventi, il sistema informativo delle singole Aziende
Unita' sanitarie locali e Ospedaliere preveda una tempestiva e
coordinata rilevazione dei casi incidenti di popolazione del tumore
della mammella e di quello della cervice uterina, sia nelle aree
interessate dai registri tumori - utilizzando i medesimi - sia in
quelle non coperte, integrando la gestione dei flussi informativi
basati sui referti delle anatomie patologiche, con quelli di
dimissione ospedaliera e, quando utile, con i dati di mortalita';
valutato che per supportare il coordinamento, la standardizzazione e
la verifica di qualita' degli interventi, e' opportuno continuare ad
avvalersi del gruppo regionale di lavoro "screening oncologici" gia'
previsto con delibera n. 897 del 7 marzo 1995 i cui componenti
verranno confermati o nominati con apposita determinazione del
Direttore generale competente;
vista la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 recante "Norme per il riordino
del Servizio Sanitario regionale ai sensi del DLgs 30 ottobre 1992,
n. 502, modificato dal DLgs 7 dicembre 1993, n.517";
vista la L.R. 24 aprile 1997, n. 8;
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio
1995, esecutiva, con la quale sono state fissate le direttive per
l'esercizio delle funzioni dirigenziali;
dato atto del parere favorevole espresso dal Responsabile del
Servizio Prevenzione collettiva Paolo Tori in merito alla regolarita'
tecnica del presente atto deliberativo, ai sensi dell'art. 4, sesto
comma della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della delibera di Giunta
regionale 2541/95;
dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale
Sanita' e Servizi sociali Francesco Taroni, in merito alla
legittimita' del presente atto deliberativo, ai sensi dell'art. 4,
sesto comma della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della citata
delibera;
dato atto infine del parere favorevole di regolarita' contabile
espresso dal Responsabile del Servizio Ragioneria e Credito Gianni
Mantovani, in merito alla copertura finanziaria del presente atto, ai
sensi del predetto articolo di legge, e della soprarichiamata
deliberazione;
su proposta dell'Assessore alla Sanita' Giovanni Bissoni;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare gli obiettivi e i criteri indicati in premessa, che
qui si richiamano, per l'assegnazione alle Aziende sanitarie delle
quote di finanziamento finalizzate a promuovere i nuovi progetti di
intervento per lo screening del tumore della mammella e ad
incentivare quelli gia' avviati che hanno raggiunto gli obiettivi
stabiliti per il 1996;
2) di approvare i progetti delle Aziende Unita' sanitarie locali di
Parma e Imola, realta' che erano state invitate, a seguito di
cambiamenti organizzativi intercorsi, a presentare nuovi progetti di
fattibilita';
3) di approvare i progetti delle Aziende Unita' sanitarie locali di
Piacenza, Bologna Sud e Cesena per l'avvio degli interventi cosi'
come indicato in premessa e i progetti delle Aziende Unita' sanitarie
locali e Ospedaliere di Modena e Reggio Emilia per l'estensione degli
interventi, gia' avviati in un'area limitata all'intero territorio
provinciale;
4) di assegnare alle Aziende Unita' sanitarie locali le somme
indicate alla tabella 1, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento, relative ai singoli progetti approvati e giudicati
corrispondenti alle indicazioni fornite dalla Regione;
5) di assegnare alle Aziende Unita' sanitarie locali le somme
indicate nella tabella 2, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento, relative ai progetti per i quali e' stato verificato
l'effettivo avvio entro il 1996 e quindi il raggiungimento degli
obiettivi indicati dai precedenti provvedimenti regionali;
6) di vincolare le Aziende Unita' sanitarie locali ad impegnare tali
somme solo ed esclusivamente per l'effettuazione degli screening
indicati e di concerto con le Aziende Ospedaliere ove i progetti
siano stati presentati congiuntamente;
7) di stabilire che tutte le Aziende Unita' sanitarie locali
presentino alla Direzione generale Sanita' e Servizi sociali entro il
31 gennaio 1998, una relazione che attesti il raggiungimento degli
obiettivi fissati per il 1997, nonche', con periodicita' da essa
stabilita, i resoconti sugli indicatori previsti dal sistema di
sorveglianza, con riguardo agli interventi di screening per la
prevenzione del tumore del collo dell'utero e di quello della
mammella;
8) di avvalersi, per supportare il coordinamento, la
standardizzazione e la verifica di qualita' degli interventi del
gruppo regionale di lavoro "screening oncologici" gia' previsto con
deliberazione 897/95, composto da operatori delle diverse realta'
aziendali, che saranno confermati o nominati con apposita
determinazione del Direttore generale competente;
9) di determinare che le Aziende sanitarie organizzano al loro
interno il coordinamento della raccolta dei dati provenienti dalle
anatomie patologiche, dalle dimissioni ospedaliere e, quando utile,
dalle schede di morte al fine di rilevare tempestivamente e in
maniera coordinata i casi incidenti nella popolazione di tumori della
mammella e di quelli della cervice uterina;
10) di dare atto che il finanziamento del presente programma grava
sul Fondo sanitario regionale 1997, ed in particolare sul Capitolo
51700 "Assegnazioni correnti, a destinazione indistinta, per
l'assistenza sanitaria ai sensi della Legge 23 dicembre 1978, n. 833
- Mezzi statali" del Bilancio per l'esercizio 1997, che presenta la
necessaria disponibilita';
11) di dare atto che all'impegno ed al trasferimento della somma di
complessive Lire 2.400.000.000 si provvedera' con un successivo atto
amministrativo in sede di riparto per cassa del Fondo sanitario per
l'anno 1997, secondo la ripartizione indicata nella tabella 3, parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento.
(seguono Tabelle)