AVVISI DI GARE D'APPALTO
Avviso pubblico per la assegnazione delle sperimentazioni sull'apprendistato
Premessa
Con decreto dell'8 aprile 1998, il Ministero del Lavoro ha emanato le
nuove disposizioni relative alle attivita' di formazione per
apprendisti, in attuazione della Legge 196/97.
Il tessuto economico e sociale della regione Emilia-Romagna e'
costituito prevalentemente da piccole e medie imprese e da imprese
artigiane che ricorrono massicciamente all'istituto
dell'apprendistato.
Dal 19 luglio 1998, le imprese che assumono lavoratori in qualita' di
apprendisti sono tenute a fare partecipare detti apprendisti alle
attivita' di formazione esterne all'azienda previste dalla Legge n.
196, nel rispetto della durata e delle proposte avanzate dalle forze
sociali.
Al fine di facilitare l'avvio di tale nuovo canale di formazione
professionale, che comporta modalita' di formazione in alternanza in
gran parte innovative rispetto a quanto sinora proposto alle aziende,
e che si rivolge a giovani con caratteristiche diverse rispetto alla
formazione iniziale, il Ministero del Lavoro a scala nazionale e la
Regione Emilia-Romagna a scala locale hanno deciso di accompagnare
l'avvio della Legge n. 196 con un ampio piano di sperimentazioni
formative.
A tale fine, la Regione aveva, sin dal giugno 1998, avviato un gruppo
di lavoro con le forze sociali interessate all'apprendistato e con le
Province, per mettere a punto i contorni di una possibile
sperimentazione regionale.
Il processo si e' notevolmente accelerato alla fine del mese di
settembre 1998 quando il Ministero del Lavoro ha comunicato la sua
intenzione di trasferire alle Regioni le risorse delle
sperimentazioni nazionali sull'apprendistato, dando tempi molto
stretti per avanzare le relative candidature.
L'intesa tra Regione e forze sociali firmata in data 29 settembre ha
posto le basi per l'avvio in Emilia-Romagna di una pluralita' di
sperimentazioni, che sono state candidate per il finanziamento
nell'ambito del piano nazionale.
In risposta a tale candidatura concertata con le forze sociali, i
decreti ministeriali del 30 settembre trasferiscono alla Regione
risorse per attivare le sperimentazioni previste nelle aree PMI,
artigianato e tessile-abbigliamento, supportate da intese nazionali.
Le altre sperimentazioni previste dall'intesa regionale potranno
essere finanziate con altre risorse reperite a livello regionale.
Il presente avviso pubblico mette a bando l'insieme delle risorse che
verranno dedicate alle sperimentazioni "apprendistato", e prevede
altresi' gli strumenti per il coordinamento territoriale di tutte le
attivita' formative co-finanziate con risorse pubbliche rivolte ad
apprendisti in attuazione della Legge n. 196.
I modelli organizzativi di tali diverse sperimentazioni, che vengono
lasciati volutamente liberi e saranno oggetto di valutazione finale,
debbono consentire un ruolo propulsore ed un alto livello di
responsabilita' alle forze sociali, nonche' sinergie operative tra i
soggetti attuatori.
L'impatto quantitativo delle sperimentazioni sulle imprese puo'
diventare rilevante, e deve dare luogo a valutazioni positive sia da
parte degli apprendisti che da parte delle imprese.
ALLEGATO 1
Azioni sperimentali di formazione esterna all'azienda per gli
apprendisti dell'Emilia-Romagna
1. Finalita'
Con le sperimentazioni "apprendistato", la Regione si impegna in
particolare a:
a) dare a tutte le categorie sociali e a tutti i territori
l'opportunita' di avviare sperimentazioni, di "cementarsi" con le
nuove problematiche formative poste dagli apprendisti, nella
prospettiva di prepararsi ad una attuazione generalizzata della Legge
196/97;
b) dare visibilita' all'impegno complessivo della Regione per
attivare le varie linee di finanziamento che concorrono alle
sperimentazioni "apprendistato", in un quadro organico anche se
articolato su piu' livelli;
c) favorire l'investimento per la creazione di collane di materiali
didattici adeguati agli apprendisti, tra loro complementari, fruibili
da parte di tutti gli enti di formazione del sistema regionale
affinche', a regime, diventi realistico proporre le attivita'
formative anche "a mercato";
d) garantire ai giovani apprendisti una sufficiente qualita'
dell'approccio formativo proposto, ed in particolare: - l'esistenza
di una reale funzione di tutoraggio aziendale; - l'esistenza di un
contratto chiaro tra azienda, centro di formazione e apprendista per
quanto concerne la formazione esterna all'azienda; - l'utilizzo di
materiali didattici essenziali, gradevoli e di reale supporto
all'acquisizione delle competenze professionali richieste; -
l'adozione di modalita' di formazione che non riproducano situazioni
che gli apprendisti hanno scelto di non portare a termine, e che
favoriscano il collegamento diretto tra pratica e teoria;
e) mettere a punto e consolidare nuove modalita' di certificazione
delle competenze acquisite nella formazione sul lavoro, mettendo a
frutto la doppia esperienza degli attestati aziendali per i tirocini,
e degli esami per il rilascio delle qualifiche;
f) valutare i diversi modelli organizzativi autonomamente
sperimentati dalle parti sociali ed analizzare il loro diretto
impatto sulla qualita' dei servizi formativi resi agli apprendisti e
alle imprese, al fine di orientare "l'uscita" dalla fase
sperimentale.
La Regione svolgera' il suo compito di coordinamento territoriale
delle sperimentazioni favorendo lo scambio delle esperienze, delle
buone pratiche, e mettendo in campo alcune funzioni continuative di
supporto e di valutazione.
Le Province verranno associate alle attivita' di coordinamento
territoriale in sede sia regionale che decentrata. Esse sono
coinvolte nelle sperimentazioni ad un duplice titolo:
- da una parte per conoscere ed orientare le dinamiche, le
problematiche, i prodotti e i risultati delle sperimentazioni, nella
prospettiva di una entrata a regime nell'ambito delle competenze
provinciali;
- da altra parte per sintonizzare le proprie attuali attivita'
formative sull'apprendistato con quanto approvato nell'ambito del
piano nazionale e regionale di sperimentazione.
Il valore aggiunto di una tale sperimentazione di sistema risiede nel
ruolo discreto ma vigile dell'ente pubblico, nell'alta
responsabilizzazione delle forze sociali, nella pervasivita' delle
attivita' formative, nel fatto che la sperimentazione si fonda a
monte su una intesa globale tra i vari attori coinvolti.
2. Articolazione della sperimentazione
Il presente piano di sperimentazioni "apprendistato" viene cosi'
articolato:
A) sperimentazioni in attuazione delle intese nazionali UNIONAPI,
Artigianato, Federtessile; da rivolgere complessivamente a 2.200
apprendisti per 2 anni, per un importo complessivo di Lire 16
miliardi circa secondo le ripartizioni anche territoriali previste
dalle intese nazionali;
B) sperimentazioni regionali integrative relative a tutti i settori e
tutti i territori. Tali sperimentazioni potranno riguardare: - le
"nuove aree" non toccate dalle intese nazionali (altri settori
industriali, cooperazione, commercio/turismo/servizi, agricoltura); -
l'ampliamento quantitativo e territoriale delle sperimentazioni gia'
finanziate in attuazione di intese nazionali; da rivolgere
complessivamente a circa 1.200 apprendisti per 2 anni, per un importo
sino a Lire 10 miliardi di lire.
Nell'ambito del presente bando, e tenuto conto del diverso grado di
definizione delle intese a monte, ciascuno dei punti A) e B) sara'
oggetto di criteri di valutazione e di graduatorie separate.
Per quanto non puntualmente disciplinato nelle intese nazionali
valgono le indicazioni inerenti la sperimentazione regionale
integrativa.
3. Soggetti promotori e soggetti attuatori delle attivita' formative
I progetti in attuazione del punto 2/A, che fanno riferimento ad
intese nazionali da tempo oggetto di discussione tra le parti e
definite in modo preciso per quanto concerne gli aspetti
quantitativi, settoriali e territoriali, saranno candidati secondo le
modalita' previste dalle rispettive intese, o, quando non previsto,
sulla base delle indicazioni di seguito riportate.
Per quanto concerne i progetti candidati in attuazione del punto 2/B
(sperimentazioni regionali integrative) si procedera' come segue:
- ogni progetto candidato dovra' essere presentato da uno o piu'
soggetti attuatori, destinatari dei finanziamenti, che debbono essere
in possesso dei requisiti per l'accreditamento provvisorio (punto 4)
oppure essere un organismo di ricerca o di assistenza tecnica quando
sono attuatori di azioni non corsuali come specificato al punto 6;
- per la migliore finalizzazione della formazione e per il
reperimento dei giovani apprendisti, ogni progetto dovra' inoltre
essere sostenuto da uno o piu' soggetti promotori.
Per l'insieme dei progetti possono essere soggetti promotori:
- gli enti bilaterali;
- le forze sociali di categoria (garantendo comunque la
bilateralita');
- una o piu' imprese d'intesa con i relativi sindacati aziendali o di
categoria.
I soggetti promotori debbono controfirmare il progetto formativo
nonche' il rapporto conclusivo della sperimentazione.
Ogni soggetto attuatore e' responsabile della gestione didattica
dell'intero progetto (ivi compreso il raccordo con il tutor aziendale
per la parte pratica) ed e' responsabile della gestione
amministrativa contabile nei confronti della Regione.
I progetti che verranno affidati ad una pluralita' di soggetti
attuatori dovranno prevedere legami contrattuali formalizzati tra
essi, e dovranno esprimere nei confronti della Regione una
interfaccia progettuale unica (ATI, associazione, consorzio) che
risponde nel rispetto globale del progetto approvato.
4. Accreditamento provvisorio degli enti di formazione
I criteri di accreditamento provvisorio dei soggetti attuatori di
attivita' formative per apprendisti esterni all'azienda comprendono
tutti gli organismi di formazione professionale e tutte le scuole che
documentano di:
- avere gia' operato per almeno tre anni nel campo della formazione
in alternanza/contratti per causa mista o nel campo della formazione
continua;
- mettere a disposizione della sperimentazione formatori in possesso
di una formazione metodologica/al ruolo significativo.
Possono altresi' candidarsi gli organismi di formazione e le scuole
in possesso di una certificazione ISO 9001.
La verifica del possesso dei criteri di accreditamento provvisorio
sara' contestuale alla valutazione dei progetti.
5. I progetti: caratteristiche e requisiti
Le candidature relative alla sperimentazione "apprendistato" potranno
riguardare:
a) progetti semplici, composti da una unica azione formativa
(corsuale o diffusa) limitati come settori o come territori di
riferimento;oppure:
b) progetti integrati di ampie dimensioni, che associano in modo
coordinato una pluralita' di azioni corsuali e non corsuali. I
progetti integrati, benche' composti da piu' azioni realizzate anche
da piu' soggetti attuatori associati, costituiscono unita'
inscindibili di gestione e di rendicontazione; nessuna delle azioni
che li compongono puo' assumere significato autonomo al di fuori del
progetto integrato medesimo. Tali progetti integrati vengono
raccomandati nel caso di attuazione di intese nazionali gia' definite
come articolazione ed entita'.
I progetti candidati in attuazione di intese nazionali dovranno
rispettare le clausole previste dalle intese nazionali medesime.
La denominazione "corsi" utilizzata nelle intese nazionali potra'
essere intesa come volume complessivo di attivita' ore/partecipante
indipendentemente dalla forma organizzativa corsuale o diffusa
(piccoli gruppi e/o percorsi individuali).
Resta fermo che tali ore di formazione esterna all'azienda dovranno
essere svolte effettivamente da ciascun partecipante e controllate
dalla Regione.
I corsi biennali di 240 ore sono da intendere come 120 + 120 ore
annuali.
Per quanto attiene le sperimentazioni regionali integrative e laddove
le intese nazionali non lo prevedono, ogni progetto (semplice o
integrato) dovra' rispettare i seguenti standard minimi:
- rispetto dei contenuti previsti dal decreto ministeriale, in corso
di adozione in attuazione dell'art. 1 del decreto 8 aprile 1998, e
nel rispetto di tale decreto;
- funzione sistematica di preparazione/formazione al ruolo dei tutor
aziendali, (almeno 6 ore per i nominativi comunicati alla Regione da
parte delle imprese);
- discussione e sottoscrizione del contratto formativo tra
apprendista/tutor aziendale/tutor del centro di formazione nella fase
di avvio del percorso;
- previsione e attivazione di modalita' di sincronizzazione tra
formazione esterna alla azienda e formazione interna sotto la
responsabilita' del tutor aziendale (in particolare per i moduli
teorico professionali);
- valutazione dei risultati raggiunti.
In assenza degli accordi nazionali relativi ai contenuti
professionalizzanti per ciascuna figura professionale o gruppi di
figure professionali, i soggetti attuatori fanno riferimento agli
obiettivi formativi in corso di decretazione a livello nazionale per
tali attivita' professionalizzanti.
La Regione mettera' a disposizione dei soggetti attuatori che
intendono candidarsi sul presente bando, tutte le informazioni
relative allo stato di definizione di tali decreti, nonche'
l'informazione relativa ad eventuali accordi a livello regionale o
nazionale tra le organizzazioni datoriali e sindacati di categoria
firmati relativamente ai contenuti professionalizzanti delle figure
professionali.
Come previsto nell'intesa firmata tra Regione e forze sociali, le
parti sociali metteranno a disposizione di tutti i soggetti del
sistema formativo la definizione dei contenuti formativi
professionalizzanti (in carenza del decreto nazionale di riferimento)
e forniranno la propria assistenza per il reperimento delle imprese
che hanno assunto apprendisti.
Ogni progetto (semplice o integrato) relativo alla attuazione delle
Intese nazionali di cui al punto II A) dovra' essere avviato entro 60
giorni dalla sua approvazione da parte della Regione.Al termine del
periodo di apprendistato, il datore di lavoro attestera' le
competenze professionali acquisite dal lavoratore, utilizzando il
modello regionale di attestato gia' in uso per i tirocini, e ne dara'
comunicazione sia ai servizi territoriali per l'impiego che al
lavoratore, in attuazione dell'art. 5 del decreto 8/4/1998.
Inoltre, ogni apprendista che abbia frequentato regolarmente la
formazione esterna ha il diritto di candidarsi per ottenere la
certificazione ufficiale delle competenze acquisite nelle ore esterne
all'azienda e sul lavoro, che ha valore di credito formativo
nell'ambito del sistema formativo integrato.
Durante la fase sperimentale, sara' cura della Regione organizzare le
commissioni di certificazione con modalita' innovative concertate con
i soggetti attuatori delle sperimentazioni, in attuazione delle
direttive 97/99.
6. Azioni finanziabili: prodotti e servizi attesi
I progetti semplici dovranno riguardare attivita' formative (mono o
pluriqualifica) da svolgere all'esterno dell'azienda in forma
corsuale e/o in forma diffusa (piccoli gruppi e percorsi
personalizzati).
Nei progetti semplici, gli standard minimi richiesti al precedente
punto 5 vanno presi in considerazione nell'ambito delle voci di costo
del preventivo finanziario del progetto.
I progetti integrati dovranno obbligatoriamente comportare le
seguenti azioni:
- azioni di erogazione delle attivita' formative esterne all'azienda
rivolte agli apprendisti (anche con percorsi personalizzati ed
utilizzo di metodologia FAD).
Le azioni di formazione non potranno avere di norma dimensioni
sovraprovinciale e dovranno identificare nominativamente il referente
responsabile dell'azione;
- la produzione di uno scenario puntuale quali-quantitativo sulla
applicazione della Legge n. 196 nel proprio settore/territorio di
riferimento per il periodo 1998/99;
- una o piu' azioni di sensibilizzazione e di formazione al ruolo dei
tutors aziendali coinvolti.
Tali azioni, di dimensione provinciale, interprovinciale o regionale,
dovranno riguardare i tutors nominati dalle imprese e segnalati
autonomamente alla Regione;
- l'autovalutazione dei risultati raggiunti e delle problematiche
riscontrate, con relativa stesura del rapporto finale della
sperimentazione.
Inoltre, ogni progetto integrato potra' comportare:
- una azione di assistenza tecnica a cura dell'ente bilaterale nei
confronti dei propri associati, per la promozione delle iniziative e
il reperimento dei partecipanti (anche per le intese nazionali che
non lo prevedono esplicitamente, o per i progetti candidati sulla
base dell'intesa regionale);
- una o piu' azioni di formazione dei formatori del/degli organismi
di formazione coinvolti nella attuazione dei percorsi sperimentali;
- la produzione di materiali didattici costruiti sulla base di unita'
formative capitalizzabili didatticamente adeguati agli apprendisti,
purche' non ripetitivi di materiali gia' esistenti e adatti alla
successiva ampia diffusione (materiali tradizionali e/o materiali
FAD).
Le intese nazionali e i progetti regionali che prevedono un ruolo
attivo dell'ente bilaterale a supporto della fase di promozione e
reperimento degli utenti potranno pertanto scegliere di attivare una
azione specifica di assistenza tecnica a titolarita' diretta
dell'ente bilaterale nell'ambito di progetti integrati, oppure di
fatturare la propria prestazione ai singoli soggetti attuatori (voce
"promozione/preparazione") nell'ambito di progetti integrati o
nell'ambito di progetti semplici.
Nei progetti integrati, gli standard minimi richiesti al precedente
punto 5 prendono la forma di azioni specifiche attuate da soggetti
specializzati, ma il loro costo complessivo sara' comunque ricondotto
alle voci di costo del preventivo complessivo del progetto.
7. Modalita' e criteri di valutazione dei progetti
I progetti candidati verranno valutati dal nucleo di valutazione
dell'Assessorato competente, sulla base dei seguenti criteri:
per quanto riguarda i progetti candidati in attuazione delle intese
nazionali di cui al punto A), i progetti verranno valutati come
segue:
- finalizzazione (fino a 30 punti)
- grado di rispetto e di attinenza dei destinatari previsti
(apprendisti ed imprese) rispetto a quanto previsto dalle intese
nazionali di riferimento;
- grado di formalizzazione e di validita' dei legami esistenti tra i
soggetti promotori con i soggetti attuatori (soggetto plurimo,
intese, lettere di adesione o altre forme);
- qualita' globale del progetto (fino a 60 punti)
- grado di corrispondenza dei contenuti progettuali rispetto a quanto
previsto dalle intese nazionali;
- grado di esplicitazione e di pertinenza delle scelte
didattico/metodologiche rispetto alle caratteristiche specifiche
degli apprendisti (modalita' previste per rendere la formazione, sui
contenuti trasversali, gradevole da parte degli apprendisti; raccordo
tra soggetto attuatore ed impresa; forme di "accoglimento" degli
apprendisti ecc.);
- grado di consistenza degli interventi di formazione dei formatori e
di formazione dei tutors aziendali;
- qualita' dei materiali didattici previsti;
- significativita' delle funzioni di valutazione dei risultati
previsti;
- economicita' (fino a 10 punti)
- costi unitari ora/partecipante usati rispetto a quanto previsto
dall'intesa nazionale di riferimento e rispetto alla qualita'
progettuale prevista.
In caso di sovradimensionamento dei progetti approvabili rispetto
alla disponibilita' finanziaria di ciascuna intesa nazionale, a
parita' di merito la Regione si riserva di ridurre la dimensione
finanziaria dei relativi progetti approvati.
Per quanto riguarda i progetti candidati in attuazione al punto 2.B)
"Sperimentazioni regionali integrative", i progetti verranno valutati
come segue:
- finalizzazione (fino a 40 punti)
- grado di contribuzione alla implementazione del progetto regionale
complessivo (nuove aree o ampliamento di intese gia' oggetto di una
prevista sperimentazione);
- grado di "cantierabilita'" e di precisione nella identificazione di
destinatari delle attivita' formative (apprendisti ed imprese);
- grado di formalizzazione e di solidita' dei legami previsti tra
soggetto/i promotore e soggetto/soggetti attuatori (soggetto plurimo,
intese, lettere di adesione ecc.);
- qualita' globale del progetto (fino a 50 punti)
- grado di corrispondenza dei contenuti progettuali rispetto a quanto
stabilito dal decreto ministeriale per quanto concerne i contenuti
tecnico-professionali (contenuti effettivi gia' validati dalle forze
sociali di categoria o garanzie di processo per la ulteriore
definizione a breve scadenza);
- grado di esplicitazione e di pertinenza delle scelte
didattico/metodologiche rispetto alle caratteristiche specifiche
degli apprendisti (modalita' previste per rendere la formazione, sui
contenuti trasversali, gradevole da parte degli apprendisti; raccordo
tra soggetto attuatore ed impresa; forme di "accoglimento" degli
apprendisti ecc.);
- grado di consistenza degli interventi di formazione dei formatori e
di formazione dei tutors aziendali;
- qualita' dei materiali didattici previsti;
- significativita' delle funzioni di valutazione dei risultati
previsti;
- grado di definizione della articolazione territoriale del progetto
attuativo;
- economicita' (fino a 10 punti)
come per punto A).
Nell'ambito delle risorse disponibili, verranno scelti i progetti
migliori tenendo conto dell'esigenza di coprire il piu' possibile
l'insieme dei settori e l'insieme dei territori destinatari della
sperimentazione.
8. Criteri per il finanziamento dei progetti
Il finanziamento dei progetti approvati in attuazione del presente
avviso pubblico fara' riferimento alle procedure e ai costi unitari
definiti dalle direttive regionali 1997/99.
Le quote di finanziamento relative alle sperimentazioni parte
integrante degli accordi nazionali (2/A) verranno finanziate nel
rispetto dei parametri finanziari sottoscritti a livello nazionale.
Le sperimentazioni avviate sulla base dell'accordo regionale potranno
essere finanziate facendo riferimento ai seguenti parametri:
a) fino a Lire 22.000 ora/partecipante relativamente alle spese per
le attivita' formative;
b) rimborso alle imprese della retribuzione degli apprendisti durante
le ore di formazione esterna all'azienda (secondo i contratti di
categoria).
I progetti integrati, benche' articolati su piu' azioni ed
eventualmente realizzati da piu' soggetti attuatori, costituiscono
una unita' inscindibile di gestione e di rendicontazione; nessuna
delle azioni che lo compongono puo' avere significato autonomo al di
fuori del progetto integrato.
I materiali didattici "di sistema" realizzati nell'ambito dei
progetti integrati dovranno essere messi a disposizione di tutti i
soggetti attuatori che operano nell'ambito del sistema formativo
regionale.
Il finanziamento pubblico biennale relativo alle attivita' formative
per apprendisti ammonta a Lire 26.531.000.000 complessivo cosi'
suddiviso:
- Lire 16.531.000.000 per le attivita' di cui al punto 2/A;
- sino a Lire 10.000.000.000 subordinatamente all'erogazione dei
fondi nazionali del "Parco Progetti", di cui alla citata circolare
ministeriale 114/98.
9. Termini e modalita' per la presentaziome delle candidature
I floppy disk, i formulari, compilati in ogni loro parte, e le
richieste per il finanziamento delle attivita' formative, firmate dal
legale rappresentante, devono pervenire entro le ore 12,30 del 26
novembre 1998 a pena di esclusione, in regola con le vigenti
normative sul bollo, alla Regione Emilia-Romagna - Assessorato al
Lavoro, Formazione, Scuola e Universita' - Ufficio Verifica e
Approvazione progetti (piano 14) - Viale Aldo Moro n. 38 - 40127
Bologna.
Le domande inviate tramite servizio postale dovranno pervenire
mediante raccomandata con ricevuta di ritorno e comunque entro e non
oltre le scadenze su indicate.
Non saranno accolte le domande pervenute oltre i termini indicati
anche se recanti timbri postali di spedizione antecendenti.
Alle domande devono essere allegate n. 3 copie del formulario
predisposto dalla Regione, compilato in ogni sua parte, e il supporto
magnetico (floppy disk) contenente le domande presentante.
Il formulario e il floppy per la presentazione delle candidature sono
reperibili presso gli uffici della Direzione generale Formazione
professionale e Lavoro - Viale Aldo Moro n. 38 - piano 5.
Non sono ammesse successive integrazioni ai progetti, se non a
seguito di supplementi di istruttoria attivati dai competenti Uffici
regionali.
Si dovra' inoltre trasmettere (o fare riferimento ad analoga
documentazione gia' inviata) copia dell'atto costitutivo e dello
statuto dell'ente o, in caso di imprese, documenti rivolti a rilevare
la natura giuridica e l'attivita' esercitata. Per informazioni e/o
chiarimenti rivolgersi ai seguenti numeri: 051/283881-283897.
ALLEGATO 2
Azioni di supporto al progetto sperimentale "apprendistato"
Le candidature per le attivita' di cui alle schede n. 1, 2 e 3
potranno essere presentate secondo quanto gia' stabilito
nell'allegato n. 1, punti 5 e 6.
Scheda 1 - Ricognizione/creazione di banche dati specifiche in
materia di apprendistato
Oggetto
Tale azione prevede:
- ricognizione delle banche dati dell'apprendistato esistenti presso
le SCICA (Sezioni circoscrizionali per l'impiego e la massima
occupazione del Ministero del Lavoro);
- messa in rete di tali banche dati e disponibilita' delle stesse sul
server regionale;
- creazione di una banca dati regionale dei tutors aziendali
impegnati in attivita' formative dell'apprendistato;
- implementazione del sistema informativo della formazione
professionale regionale finalizzato alla progettazione, istruttoria,
approvazione, gestione, monitoraggio e rendicontazione delle
attivita' formative dell'apprendistato e delle relative attivita' di
supporto.
Prodotti e servizi attesi
Dovranno essere realizzati i seguenti prodotti:
1) banca dati degli apprendisti censiti sul territorio regionale;
2) banca dati dei tutor aziendali impegnati in attivita' formative
per l'apprendistato;
3) applicativi per la gestione delle attivita' formative per
l'apprendistato e relative azioni di supporto con specifici manuali
tecnici e funzionali.
L'ambiente di sviluppo e' File Maker Pro 4 della File Maker INC
Multipiattaforma (Windows 3.1, Windows 95, Windows 98, MacOs)
adottato dal Sistema informativo della Formazione professionale
regionale.
Le applicazioni sviluppate dovranno essere disponibili su rete locale
e geografica e rispondere a tutti gli adempimenti previsti a livello
nazionale e comunitario in materia di attivita' cofinanziata dal
Fondo sociale europeo.
Soggetti attuatori
Possono presentare candidature: imprese, loro consorzi nonche'
associazioni temporanee di impresa, con comprovata competenza
nell'ambito di sistemi informativi ed esperienza nel settore della
formazione professionale.
Criteri di valutazione
Criterio 1 Finalizzazione del progetto
Indicatori: coerenza dei prodotti/servizi offerti con le finalita' e
gli obiettivi regionali indicati.
Criterio 2 Fattibilita'
Indicatori: affidabilita' dei soggetti candidati alla realizzazione
del progetto; coerenza degli interventi e delle fasi individuate
rispetto agli obiettivi del progetto; congruita' e realizzabilita'
del piano di lavoro individuato.
Criterio 3 Trasferibilita'
Indicatori: trasferibilita' dei risultati e dei materiali previsti;
iniziative di diffusione previste.
Criterio 4 Impianto metodologico complessivo
Indicatori: precisione, completezza e chiarezza delle fasi e delle
metodologie individuate; coerenza delle metodologie con gli obiettivi
individuati; pertinenza dei contenuti con gli obiettivi; chiarezza e
fattibilita' delle scelte organizzative e gestionali individuate.
Criterio 5 Qualita' complessiva
Indicatore: coerenza progettuale complessiva.
Criterio 6 Condizioni finanziarie
Indicatore: costo rapportato ai servizi/prodotti offerti.
Criterio Punteggio
1 da 0 a 15
2 da 0 a 10
3 da 0 a 10
4 da 0 a 10
5 da 0 a 10
6 da 0 a 5
Punteggio massimo: 60
Finanziamento massimo previsto: Lire 350.000.000, IVA compresa.
Scheda 2 - Analisi, valutazione, monitoraggio delle sperimentazioni
formative dell'apprendistato
Oggetto
Tale azione prevede:
- predisposizione di piani di monitoraggio e valutazione del progetto
regionale "Apprendistato";
- supporto metodologico e organizzativo;
- studi di modelli organizzativi e didattici per l'apprendistato.
Prodotti e servizi attesi
Dovranno essere realizzati i seguenti prodotti:
1) rapporto in itinere e finale che comprenda dati di monitoraggio e
dati di risultato e valutazione dei punti di successo e dei punti
critici emersi durante l'attuazione del progetto e la trasferibilita'
dell'intervento;
2) organizzazione di momenti di informazione e comunicazione interni
ed esterni all'Amministrazione, in particolare di seminari di
animazione territoriale in collaborazione con le Province;
3) predisposizione e definizione di modelli formativi specifici per
la formazione in alternanza in funzione dei nuovi orientamenti
comunitari in materia di riforma dei fondi strutturali.
Soggetti attuatori
Possono presentare candidature: imprese, loro consorzi, nonche'
associazioni temporanee di impresa, con comprovata competenza ed
esperienza in materia di analisi, valutazione e monitoraggio di
attivita' cofinanziata dai fondi strutturali purche' indipendenti
rispetto ai soggetti attuatori di attivita' formative per
l'apprendistato in Emilia-Romagna.
Criteri di valutazione
Criterio 1 Finalizzazione del progetto
Indicatori: coerenza dei prodotti/servizi offerti con le finalita' e
gli obiettivi regionali indicati.
Criterio 2 Fattibilita'
Indicatori: affidabilita' dei soggetti candidati alla realizzazione
del progetto; coerenza degli interventi e delle fasi individuate
rispetto agli obiettivi del progetto; congruita' e realizzabilita'
del piano di lavoro individuato.
Criterio 3 Trasferibilmta'
Indicatori: trasferibilita' dei risultati e dei materiali previsti;
iniziative di diffusione previste.
Criterio 4 Impianto metodologico complessivo
Indicatori: precisione, completezza e chiarezza delle fasi e delle
metodologie individuate; coerenza delle metodologie con gli obiettivi
individuati; pertinenza dei contenuti con gli obiettivi; chiarezza e
fattibilita' delle scelte organizzative e gestionali individuate.
Criterio 5 Qualita' complessiva
Indicatore: coerenza progettuale complessiva.
Criterio 6 Condizioni finanziarie
Indicatore: costo rapportato ai servizi/prodotti offerti.
Criterio Punteggio
1 da 0 a 10
2 da 0 a 15
3 da 0 a 10
4 da 0 a 10
5 da 0 a 10
6 da 0 a 5
Punteggio massimo: 60
Finanziamento massimo previsto: Lire 380.000.000, IVA compresa.
Scheda 3 - Supporto alla Regione per la sperimentazione di nuove
modalita' di attestazione e certificazione delle competenze acquisite
nell'ambito dei percorsi di apprendistato
Oggetto
Tale azione prevede:
- la sensibilizzazione dei soggetti attuatori e delle imprese per la
predisposizione degli attestati di competenze da rilasciare a tutti
gli apprendisti da parte delle imprese;
- l'ideazione e la messa a punto di modalita' di certificazione
compatibile con la differenziazione territoriale e temporale dei
percorsi di apprendistato;
- la formazione e il supporto ai soggetti attuatori per la
predisposizione delle prove d'esame e per la precompilazione delle
certificazioni da rilasciare;
- la formazione dei presidenti di commissioni e dei commissari che
saranno incaricati di attuare tale sperimentazione;
- il finanziamento delle commissioni di certificazione relative alla
prima fase della sperimentazione (per 500 apprendisti).
Prodotti e servizi attesi
Oltre ai servizi sopra descritti, dovranno essere realizzati i
seguenti prodotti:
- manuale di riferimento per l'attestazione e certificazione dei
percorsi di apprendistato;
- considerazioni conclusive e valutazioni sull'andamento della
sperimentazione relativa al rilascio delle certificazioni ed
indicazioni per la sua trasferibilita' a regime.
Soggetti attuatori
Possono presentare candidature i soggetti con comprovata competenza
ed esperienza in materia di analisi e valutazione percorsi di
formazione e di valutazione delle competenze acquisite sul lavoro.
Criteri di valutazione
Criterio 1 Finalizzazione del progetto
Indicatori: coerenza dei prodotti/servizi offerti con le finalita' e
gli obiettivi regionali indicati.
Criterio 2 Qualita' metodologica
Indicatori: precisione, completezza e chiarezza delle fasi e delle
metodologie individuate; coerenza delle metodologie con gli obiettivi
individuati; chiarezza e fattibilita' delle scelte organizzative e
procedurali individuate.
Criterio 3 Trasferibilita'
Indicatori: grado di trasferibilita' dei risultati e dei materiali
previsti; grado di coinvolgimento previsto dei soggetti attuatori
nella definizione del modello sperimentale.
Criterio 4 Economicita'
Indicatore: costo rapportato ai servizi/prodotti offerti.
Criterio Punteggio
1 da 0 a 20
2 da 0 a 30
3 da 0 a 5
4 da 0 a 5
Punteggio massimo: 60
Finanziamento massimo previsto: Lire 100.000.000, IVA compresa.
ALLEGATO 3
Comitato tecnico di pilotaggio del progetto sperimentale
"apprendistato"
Funzioni
Il Comitato di pilotaggio della sperimentazione svolgera' un ruolo di
collegamento tra le varie sperimentazioni e di armonizzazione di
alcune modalita' operative, nel rispetto dell'autonomia e piena
responsabilita' riconosciuta alle forze sociali di ciascuna area di
sperimentazione.
I suoi obiettivi sono:
- realizzare un luogo di confronto e di scambio sull'andamento delle
sperimentazioni in corso sul territorio regionale, con particolare
riferimento a:
- sperimentazioni nazionali autonome (ad esempio Federmeccanica
approvata dal Ministero del Lavoro, in corso di realizzazione in 4
province dell'Emilia-Romagna);
- sperimentazioni nazionali Unionapi, Artigianato e Tessile che
verranno approvate dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione del
bando di cui all'Allegato 1/A;
- sperimentazioni regionali integrative che verranno approvate dalla
Regione Emilia-Romagna in attuazione del bando di cui all'Allegato
1/B;
- sperimentazioni approvate nell'ambito dei piani provinciali di
formazione professionale;
- valutare i risultati complessivi delle varie sperimentazioni con
specifico riferimento a quelle integrative regionali, valutare i vari
modelli organizzativi adottati dalle forze sociali e dagli Enti di
formazione, e diffondere i risultati in modo unitario;
- riflettere sulle modalita' e sulle condizioni di uscita dalla fase
di sperimentazione ed avanzare proposte al riguardo.
Composizione
Il Comitato di pilotaggio e' composto da:
- referenti delle forze sociali promotrici delle sperimentazioni
nazionali e regionali;
- referenti delle Province;
- referenti dei Servizi regionali coinvolti nell'attivazione delle
sperimentazioni.
Esso verra' nominato con atto del Direttore generale dell'Area
"Lavoro e formazione".
In funzione dell'odg delle varie riunioni il Comitato potra'
allargare l'invito anche ai soggetti attuatori delle varie attivita'.
Il Comitato di pilotaggio operera' in raccordo e collaborazione con
le organizzazioni paritetiche locali laddove previsto dalle intese
nazionali.
Il Comitato di pilotaggio della sperimentazione si riferisce al
Comitato regionale di concertazione sulle politiche del lavoro e
della formazione professionale.
Scadenza: 26 novembre 1998