REGIONE EMILIA-ROMAGNA - DIRETTORE GENERALE PRESIDENZA DELLA GIUNTA

COMUNICATO DEL DIRETTORE GENERALE PRESIDENZA DELLA GIUNTA

Elenco dei progetti di servizio civile inseriti nella sperimentazione regionale, di cui alla delibera della Giunta 2222/97 ed al Protocollo d'intesa sottoscritto col Ministero della Difesa in data 27/6/1998 *** ALLEGATO FOTOGRAFATO *** RICHIEDERE COPIA ALL'UFFICIO BOLLETTINO

Gruppo di lavoro degli esperti per                                              
la sperimentazione regionale del servizio civile                                
Dopo accurato esame effettuato nelle precedenti riunioni, a seguito             
di convocazione disposta dal Responsabile del progetto regionale,               
Gian Franco Ricco', il gruppo di lavoro degli esperti per la                    
sperimentazione regionale del servizio civile si e' riunito:                    
A) il giorno 20 del mese di maggio dell'anno 1998, alle ore 15,                 
presso la sede regionale di Bologna, in Viale Aldo Moro n. 52, nelle            
persone dei signori:                                                            
Antonelli Giulia, Braccesi Cosimo, Colicelli Carla, Lupi Gianni,                
Ricco' Gian Franco, Savi Tullio                                                 
risultavano assenti giustificati i signori:                                     
Alessandrini Alessandro, Battistelli Fabrizio, Battistoni Lea,                  
Bronzoni Eleonora, Ceglia Anton Guido, Guerra Patrizia, Mainetti                
Maurizio, Morigi Govi Cristiana, Pisauri Nazzareno                              
ed ha approvato i progetti degli Enti: Comune di Bologna, Comunita'             
Montana Alta e Media Valle del Reno di Vergato, Protezione civile               
della Regione Emilia-Romagna, Comune di Carpi, Comune di Modena,                
Comune di Montefiorino, Comune di Nonantola, Comunita' Montana                  
dell'Appennino Modena Est (Parco dei Sassi di Roccamalatina),                   
Provincia di Parma, Consorzio dei Servizi Sociali (Comuni di Cervia,            
Ravenna, Russi e Azienda Unita' sanitaria locale), Comune di                    
Castelnovo ne' Monti, Comune di Reggio Emilia, Arci nuova                       
associazione di Rimini;                                                         
B) il giorno 3 del mese di luglio dell'anno 1998, alle ore 10,30,               
presso la sede regionale di Bologna, in Viale Aldo Moro n. 52, nelle            
persone dei signori:                                                            
Alessandrini Alessandro, Ansaloni Mario, Antonelli Giulia,                      
Battistelli Fabrizio, Bonini Giorgio, Braccesi Cosimo, Bronzoni                 
Eleonora, Ceglia Anton Guido, Colicelli Carla, D'Altri Guido,                   
Gianotti Annassunta, Guaragnella Giuseppe, Rainone Angelo, Ricco'               
Gian Franco, Savi Tullio                                                        
risultavano assenti giustificati i signori:                                     
Battistoni Lea, Lupi Gianni, Mainetti Maurizio, Morigi Govi                     
Cristiana,                                                                      
ed ha approvato i progetti degli Enti: Arci-Legambiente, FACE                   
(Associazione Famiglie Cerebrolesi), Provincia di Piacenza,                     
Associazione Papa Giovanni XXIII, Caritas, ANFFAS (Associazione                 
Nazionale Famiglie, Fanciulli e Adulti Subnormali), Arci - Pubblica             
Assistenza Croce Blu - Caritas Diocesana di Modena, Istituto San                
Giuseppe di Rimini;                                                             
come risulta agli atti conservati presso la segreteria del gruppo               
stesso.                                                                         
La situazione complessiva dei progetti approvati dal gruppo degli               
esperti viene di seguito presentata a cura del Coordinatore tecnico             
scientifico del gruppo, Tullio Savi, e del Responsabile del progetto            
regionale, Gian Franco Ricco'.                                                  
I progetti di servizio civile inseriti                                          
nella sperimentazione regionale                                                 
Vista la deliberazione della Giunta regionale 2222/97, relativa                 
all'approvazione del progetto di massima per lo sviluppo e la                   
valorizzazione del servizio civile in Emilia-Romagna;                           
viste le determinazioni del Direttore generale alla Presidenza della            
Giunta 10660/97 e 5775/98, con le quali e' stato costituito il gruppo           
di lavoro degli esperti per realizzare il progetto regionale                    
sperimentale per il servizio civile e sono stati fissati i compiti,             
le attribuzioni e le modalita' di svolgimento dell'attivita' del                
gruppo stesso;                                                                  
richiamato, in particolare, il compito attribuito al gruppo di lavoro           
di strutturare ed implementare una banca dati dei progetti di                   
servizio civile;                                                                
considerato, in conformita' alla deliberazione di Giunta regionale              
2222/97, che il campione dei progetti di servizio civile da inserire            
nella sperimentazione regionale debba essere individuato dal                    
precitato gruppo di lavoro;                                                     
- che, per la predetta finalita', il gruppo degli esperti ha ritenuto           
di dotarsi della scheda di valutazione dei progetti, che si allega,             
indicante l'ipotesi sperimentale dei contenuti ritenuti necessari per           
la buona qualita' del servizio civile;                                          
- che il lavoro di valutazione ha comportato l'esame e la verifica              
del contenuto dei progetti di servizio civile in relazione:                     
A) alla formazione di un campione costituito da progetti riguardanti            
attivita' di solidarieta' sociale, di tutela, valorizzazione e                  
fruizione del patrimonio culturale, artistico ed ambientale, di                 
protezione civile, di cultura della pace e di cooperazione                      
internazionale, con esclusione dei progetti inerenti impieghi                   
burocratico-amministrativo degli obiettori di coscienza, in                     
sostituzione di personale assunto o da assumere per obblighi di legge           
o per norme statutarie organiche dell'Ente presso cui l'obiettore               
debba prestare servizio civile;                                                 
B) all'esatta individuazione degli obiettivi e delle finalita' di               
interesse collettivo dei progetti stessi, nel convincimento che le              
comunita' locali debbano essere le maggiori fruitrici del servizio              
civile;                                                                         
C) alla definizione dei compiti e degli aspetti formativi degli                 
obiettori di coscienza impiegati nei progetti, in quanto il servizio            
civile debba essere occasione di formazione e di crescita personale             
degli obiettori stessi, per favorire il loro inserimento sociale                
nella comunita';                                                                
- che sulla base dei criteri sopra esposti si e' utilizzato, come               
guida, la scheda di valutazione dei singoli progetti da inserire                
nella banca dati, di cui si e' fatto riferimento in precedenza;                 
dato atto che per molti progetti sono state richieste delle                     
integrazioni alle quali gli Enti hanno risposto, prevalentemente, in            
maniera esaustiva, configurando in questo modo la costruzione del               
campione avvenuta mediante un fitto confronto di idee, esperienze,              
suggerimenti;                                                                   
rilevata, in relazione a quanto precede, la rispondenza dei progetti            
di servizio civile ai sopra indicati criteri selettivi ovvero                   
l'incompletezza e l'impossibilita' di realizzare taluni progetti;               
ritenuto utile l'inserimento nel campione anche dei progetti e delle            
attivita' di servizio civile che, presentando rispondenza agli                  
obiettivi della sperimentazione, abbiano richiesto una partecipazione           
esclusivamente ad alcune fasi del progetto regionale, di seguito                
specificate:                                                                    
- verifica delle schede di valutazione dei progetti di servizio                 
civile;                                                                         
- programma di formazione dei responsabili gestionali del servizio              
civile e rilascio della certificazione di competenza;                           
- programma di formazione degli obiettori di coscienza;                         
- certificazione dei crediti formativi agli obiettori di coscienza;             
- monitoraggio e verifica dei risultati del servizio civile;                    
ribadito che la concreta partecipazione alla sperimentazione della              
Regione e' subordinata alla accettazione delle finalita' della                  
sperimentazione stessa ed, in particolare, che ogni progetto avra' un           
operatore responsabile della sua gestione quale punto di riferimento            
costante degli obiettori di coscienza;                                          
dato atto, infine, che alla validazione del campione dei progetti che           
costituiscono la banca dati sperimentale seguira' la selezione dei              
giovani da segnalare al Ministero della Difesa per il loro impiego              
nei precitati progetti, selezione che verra' effettuata sulla base              
della residenza, delle competenze di studio e/o di lavoro, delle                
preferenze per settore di impiego degli obiettori;                              
su proposta del Coordinatore tecnico scientifico del gruppo di                  
lavoro, dott. Tullio Savi;                                                      
risultano approvati                                                             
1) l'elenco dei progetti di servizio civile, suddivisi per territorio           
provinciale, da inserire nella banca dati della sperimentazione                 
regionale, a cui verranno destinati gli obiettori di coscienza                  
selezionati dalla Regione Emilia-Romagna in base al Protocollo di               
collaborazione con il Ministero della Difesa:                                   
Ente gestore  Titolo progetto  Numero addetti  Oggetto                          
Territorio della provincia di Bologna                                           
Comune di Bologna -   Settore socio-sanitario                                   
Bologna Sicura                                                                  
obiettori 90   ragazze volontarie 50 Affiancamento agli                   
operatori per individuare situazioni sociali critiche e promuovere              
reti di monitoraggio nei quartieri.L'azione si svolge di concerto            
con le "antenne" dei quartieri, in chiave di analisi, segnalazione,             
piu' che d'intervento diretto                                                   
Comune di Bologna -   Settore socio-sanitario                                   
Cimitero "Certosa"                                                              
 30                                                                             
Affiancamento nell'inventario dei monumenti del cimitero della                  
Certosa e nella programmazione degli interventi di restauro. Aiuto              
nel ripristino degli spazi agibili della Certosa.                               
Comune di Bologna                                                               
"Bologna Sicura-Amica"                                                          
 30                                                                             
Affiancamento agli operatori della qualita' urbana per il                       
monitoraggio e la sistemazione dei beni artistici minori e degli                
spazi di relazione                                                              
Comune di Bologna -   LIBRA - Economia Lavoro                                   
Monitoraggio Microimprese                                                       
  5                                                                             
Affiancamento a consulenti senior per seguire la crescita di piccole            
imprese sia con assistenza in aula che con consulenza sul campo.                
L'obiettivo e' quello di aiutare dei giovani a creare posti di lavoro           
attraverso l'apertura di nuove imprese                                          
Comunita' Montana   Alta e Media Valledel Reno - Vergato (BO)                
Sistema di Protezione civile                                                    
  6                                                                             
Protezione civile dell'alta e media valle del Reno - Collaborazione             
ai piani di Protezione civile e alla strutturazione delle reti di               
comunicazione e collegamento.   Censimento zone a rischio;                      
applicazioni informatiche.                                                      
FACE (Associazione Famiglie    Cerebrolesi)                                     
Centro di ascolto e aiuto alla famiglia                                         
  1                                                                             
Centro di ascolto e aiuto alla famiglia con servizio di accoglienza,            
assistenza domiciliare, accompagnamento, vacanze ecc.                           
Legambiente ARCI   sede di Bologna                                              
Progetto sulla qualita' ambientale                                              
  8                                                                             
Monitoraggio ambientale per determinare gli aspetti di pregio e di              
degrado del quartiere Mazzini di Bologna: e' una attivita' di                   
rilevazione di concerto con gli operatori di quartiere                          
Regione Emilia-Romagna   Servizio protezione civile                             
Centro di documentazione delle attivita' di Protezione civile                   
  1                                                                             
Collaborazione all'aggiornamento dell'archivio e del centro di                  
documentazione delle attivita' di protezione civile - Raccolta della            
documentazione relativa alle attivita' svolte e predisposizione di              
schede riepilogative.                                                           
Regione Emilia-Romagna   Servizio Protezione civile                             
Centro operativo                                                                
  4                                                                             
Partecipazione all'attivazione della sala operativa; si tratta di               
svolgere attivita' di preparazione e pianificazione di emergenza e              
coordinamento delle strutture regionali in seguito a calamita'.                 
L'azione consiste in raccolta e gestione dei dati, concorso ad                  
iniziative in caso di emergenza.                                                
Regione Emilia-Romagna   Servizio Protezione civile                             
Previsione e prevenzione dei rischi                                             
 11                                                                             
Partecipazione alle attivita' contenute all'interno del programma               
regionale e provinciale di previsione e prevenzione dei rischi (Legge           
225/92 e L.R. 45/95) - Il programma prevede la raccolta,                        
l'elaborazione e redazione cartografica con strumenti informatici,              
dei dati di pericolosita' nella regione: i giovani collaboreranno con           
gli esperti in questa attivita' e saranno impiegati nelle diverse               
sedi territoriali: 1 a Piacenza, 1 a Parma, 1 a Reggio Emilia, 1 a              
Modena, 3 a Bologna, 1 a Ferrara, 1 a Ravenna, 1 a Forli' e 1 a                 
Rimini.                                                                         
Territorio della provincia di Modena                                            
Comune di Carpi                                                                 
"Citta' Fiorita"                                                                
  8                                                                             
Collaborazione alla progettazione di interventi sul verde pubblico e            
privato con il coinvolgimento della cittadinanza nella manutenzione             
delle aree verdi e con interventi di miglioramento dell'arredo urbano           
Ente gestore  Titolo progetto  Numero addetti  Oggetto                          
Comune di Carpi                                                                 
Archivi storici                                                                 
 12                                                                             
Attivazione e coordinamento degli archivi storici cittadini per                 
ripristinare l'usufruibilita' dei materiali di enti, parrocchie, ecc.           
Comune di Carpi                                                                 
Percorsi della Memoria                                                          
 26                                                                             
Collaborazione alla manutenzione del campo di concentramento di                 
Fossoli, alla valorizzazione e implementazione di quel museo,                   
assistenza alle visite guidate, alla produzione di materiale                    
documentale ed alle attivita' complementari di promozione e nelle               
scuole                                                                          
Comune di Carpi                                                                 
Restauro opere                                                                  
 10                                                                             
Affiancamento degli esperti nel restauro e recupero delle opere di              
interesse culturale giacenti nei magazzini                                      
Comune di Modena -   Coordinamento Handicap                                     
Aiuto ai disabili                                                               
 15                                                                             
Aiuto alle persone per favorire l'integrazione sociale dei disabili,            
di concerto con il volontariato.   La formula OdC + volontari                   
costituisce il fulcro del progetto                                              
Comune di Montefiorino                                                          
Percorsi della Memoria                                                          
  2                                                                             
Collaborazione alla gestione ed alla implementazione del Museo della            
Repubblica di Montefiorino e dei reperti storici della Liberazione.             
Questa attivita' si connette, come "percorso della memoria", a quelle           
di Carpi e di Nonantola. Comprende anche l'organizzazione di                    
itinerari e di visite guidate.                                                  
Comune di Nonantola                                                             
Percorsi della Memoria                                                          
 15                                                                             
Collaborazione alla creazione e gestione di una "casa comune" delle             
culture e delle religioni presso Villa Emma.   Si tratta di una                 
attivita' di ricerca e documentazione volta alla costruzione e                  
all'aggiornamento di una biblioteca. L'attivita' fa parte, come                 
"percorso della memoria", dello stesso itinerario che comprende Carpi           
e Montefiorino.                                                                 
Comunita' Montana   dell'Appennino Modena Est                                   
Parco dei Sassi di Roccamalatina                                                
  5                                                                             
Collaborare a rendere fruibili i beni ambientali ed artistici del               
Parco.   L'attivita' comprende l'accompagnamento dei portatori di               
handicap nelle visite, l'affiancamento per la manutenzione idraulico            
forestale e degli orti botanici. Il progetto ambisce a costruire un             
prototipo del servizio civile nei parchi regionali.                             
Territorio della provincia di Parma                                             
ARCI - Legambiente   sede di Parma                                              
Progetto sulla qualita' ambientale                                              
  8                                                                             
Monitoraggio ambientale per determinare gli aspetti di pregio e di              
degrado del quartiere 7a circoscrizione Montanaro-Vigatto (PR), in              
collaborazione con gli addetti comunali.                                        
Provincia di Parma                                                              
La Via Francigena                                                               
 50                                                                             
E' un progetto che coinvolge i Comuni parmensi dislocati lungo il               
percorso della Via Francigena medievale. Gli OdC dovranno affiancare            
gli operatori provinciali e comunali nell'inventario dei beni                   
culturali e ambientali, nel loro restauro, nella loro custodia e                
nella gestione delle visite, degli itinerari, nella preparazione di             
materiale di promozione ed accompagnamento.                                     
Territorio della provincia di Piacenza                                          
Provincia di Piacenza                                                           
La Via Francigena                                                               
 57                                                                             
E' un progetto che coinvolge i Comuni piacentini dislocati lungo il             
percorso della Via Francigena medievale. Gli OdC dovranno affiancare            
gli operatori provinciali e comunali nell'inventario dei beni                   
culturali e ambientali, nel loro restauro, nella loro custodia e                
nella gestione delle visite, degli itinerari, nella preparazione di             
materiale di promozione ed accompagnamento.                                     
Ente gestore  Titolo progetto  Numero addetti  Oggetto                          
Territorio della provincia di Ravenna                                           
Consorzio dei Servizi   sociali (USL, Comunidi Ravenna, Cervia e             
Russi)                                                                          
Servizi di assistenza integrati                                                 
104                                                                             
Collaborazione all'assistenza articolata in 7 settori di intervento:            
assistenza domiciliare, strutture per anziani, strutture per                    
portatori di handicap, attivita' per minori, scuola e progetti                  
estivi, centro per le famiglie, servizi centrali e settore adulti               
Territorio della provincia di Reggio Emilia                                     
Comune di Castelnovo   ne' Monti                                                
Assistenza                                                                      
  4                                                                             
Si tratta di partecipare a due servizi distinti: assistenza agli                
anziani, servizi scolastici per l'infanzia                                      
Comune di Castelnovo   ne' Monti                                                
Pietra di Bismantova                                                            
  7                                                                             
Collaborazione al ripristino delle strade di accesso e della                    
segnaletica per valorizzare e tutelare le peculiarita' ambientali,              
della flora e fauna. L'area interessata e' vocata all'ampliamento dei           
parchi regionali nella zona                                                     
Comune di Reggio Emilia                                                         
Biblioteca "Panizzi"                                                            
  8                                                                             
Collaborazione alla unificazione e alla informatizzazione dei                   
Cataloghi librari, costituendo un Catalogo unico                                
Comune di Reggio Emilia                                                         
Musei civici                                                                    
  8                                                                             
Collaborazione alla nuova strumentazione inventariale per i Musei               
civici, per ridurre ad un unico strumento omogeneo l'intera attuale             
strumentazione inventariale dei Musei per costruire un inventario               
unificato.                                                                      
Comune di Reggio Emilia                                                         
Centri accoglienza anziani                                                      
 10                                                                             
Attivita' di accoglienza e socializzazione nei centri diurni per                
anziani                                                                         
Territorio della provincia di Rimini                                            
Associazione Papa   Giovanni XXIII - Rimini                                     
Caschi Bianchi - Servizio   civile a fini umanitari                             
 15                                                                             
Realizzazione del servizio in zone di conflitto (Paesi stranieri) o             
di emergenze umanitarie. Monitoraggio della zona, aiuto alimentare,             
sanitario, attivita' di mediazione e pacificazione, sostegno e                  
progettazione delle iniziative                                                  
Totale primo gruppo di progetti:                                                
- Obiettori di coscienza      581   - ragazze volontarie   50                   
                         Totale    631                                          
Occorre, al riguardo, tenere conto del fatto che, per errori                    
materiali o per affinamento organizzativo riguardanti alcuni progetti           
del Comune di Carpi e della Provincia di Parma, ha subito modifiche             
il numero degli OdC preso in esame nella fase istruttoria dei                   
predetti progetti, mantenendosi inalterata la struttura e la qualita'           
del servizio civile proposto;                                                   
2) l'elenco dei progetti da inserire nella banca dati della                     
sperimentazione regionale, a titolarita' di Enti che utilizzeranno              
obiettori di coscienza gia' previsti dalle convenzioni in essere e              
che, pertanto, parteciperanno a tutte le attivita' sperimentali, in             
particolare sono individuate la verifica delle schede di valutazione            
dei progetti di servizio civile, il programma di formazione degli               
obiettori di coscienza, la certificazione dei crediti formativi agli            
obiettori di coscienza, il monitoraggio e la verifica dei risultati             
del servizio civile, ad eccezione di quella che prevede la selezione            
degli obiettori da parte della Regione;
¹TAB186 = Ente gestore                  
Titolo progetto  Numero addetti  Oggetto                                        
Territorio della provincia di Bologna                                           
ANFFAS - Associazione   nazionale FamiglieFanciulli e Adulti                 
Subnormali                                                                      
Servizio di aiuto alla persona e alla famiglia                                  
 50                                                                             
Aiuto agli handicappati per migliorare la loro socializzazione e                
sostegno alla famiglia sulle necessita' quotidiane                              
Territorio della provincia di Modena                                            
ARCI (MO) -   P.A. Croce Blu (MO) -Caritas Diocesana Modenese                
Interventi di mediazione nelle comunita'                                        
 12                                                                             
Interventi nei luoghi di conflitto mediante la ricerca-intervento sul           
disagio sociale, sui soggetti inseriti in un contesto sociale                   
critico.   Attuare il cambiamento delle relazioni dove si avverte               
maggiormente il disagio sociale attraverso obiettori                            
Caritas Italiana -   sede di Modena                                             
Tutela e cura degli individui                                                   
 73                                                                             
Interventi nei centri di accoglienza mense e dormitori, case                    
famiglia, famiglie in difficolta', case per anziani, comunita'                  
terapeutiche, centri per disabili, cooperative sociali, consultori              
familiari, case per donne in difficolta' e tutela della maternita'              
Territorio della provincia di Rimini                                            
ARCI   nuova associazione                                                       
Opportunita' per esperienze nuove                                               
  5                                                                             
Progetto il cui obiettivo e' la lotta alla esclusione dalla                     
partecipazione alla vita civile dei giovani. Attraverso il supporto             
di obiettori qualificati, vengono forniti corsi e attivita' in campo            
musicale, teatrale, cinematografico, linguistico, informatico.                  
Associazione Papa   Giovanni XXIII - Rimini                                     
Reinserimento sociale di vittime della prostituzione                            
  6                                                                             
Intervento di aiuto e sostegno alle vittime dello sfruttamento della            
prostituzione anche con monitoraggio delle zone a rischio per                   
contattare, dissuadere e proporre alternative ai soggetti coinvolti -           
Accompagnamento in strutture di accoglienza.                                    
Istituto San Giuseppe   Rimini                                                  
Progetto per minori, adolescenti, recupero educativo, riabilitazione            
 25                                                                             
Programmi di sostegno, recupero educativo, riabilitazione rivolta a             
famiglie, giovani e disabili                                                    
Totale secondo gruppo di progetti:                                              
- obiettori di coscienza  171                                                   
- ragazze volontarie    0                                                       
Totale complessivo tra primo e secondo gruppo di progetti:                      
- obiettori  752                                                                
- ragazze volontarie   50                                                       
  802                                                                           
3) l'elenco dei progetti esclusi dalla sperimentazione regionale, per           
le ragioni sotto riportate:                                                     
Ente gestore  Titolo progetto  Motivazioni                                      
Istituto S. Giuseppe -   Rimini                                                 
Nuove Risorse   Cinque microprogetti- Costituzione del CESC di               
Rimini- impianto di logistica della  protezione civile-                
doposcuola per ragazzi- sostegno all'handicap- iniziative                 
rivolte ai giovani                                                              
perche' non e' stato possibile definire il progetto con i tempi della           
sperimentazione.                                                                
Domus Nova Ravenna                                                              
Assistenza                                                                      
perche' la richiesta di convenzione per l'utilizzo degli obiettori di           
coscienza deve essere rivolta a Levadife                                        
Direzioni didattiche   III, IV, V Circolo scuoleelementari di                
Faenza                                                                          
Integrazione dell'handicap ed interculturale                                    
progetto non realizzabile perche' il Ministero della Difesa non                 
convenziona le scuole statali                                                   
Comune di Carpi                                                                 
Centro documentazione educativo                                                 
perche' col progetto si intende surrogare la mancanza di una figura             
interna                                                                         
Bologna, 31 luglio 1998                                                         
IL COORDINATORE  IL RESPONSABILE                                                
TECNICO SCIENTIFICO  DEL PROGETTO REGIONALE                                     
Tullio Savi  Gian Franco Ricco'                                                 
ALLEGATI:                                                                       
- scheda di valutazione dei progetti di servizio civile;                        
- deliberazione Giunta regionale n. 2222 del 25/11/1997;                        
- Protocollo d'intesa tra il Ministero della Difesa e la Regione                
Emilia-Romagna sottoscritto in data 27/6/1998                                   
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25 novembre 1997, n. 2222                  
Approvazione di un progetto di massima per lo sviluppo e la                     
valorizzazione del servizio civile in Emilia-Romagna                            
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA                                          
Premesso:                                                                       
- che il servizio civile nel nostro Paese non e' piu' un impegno                
assunto da un limitato numero di giovani che obiettano, per motivi              
ideologici, all'uso delle armi e, quindi, al servizio militare,                 
bensi' una opzione verso cui si indirizzano migliaia di giovani che             
decidono di adempiere all'obbligo costituzionale della difesa della             
patria, quale e' sancito dall'articolo 52 della Costituzione della              
Repubblica Italiana, servendo la propria comunita' non in armi ma               
attraverso un impegno sociale finalizzato a contribuire in modo                 
determinante allo sviluppo della cultura della solidarieta' sociale e           
al rispetto dell'uomo e alla educazione alla pace, alla salvaguardia            
e tutela del patrimonio della Nazione;                                          
- che questa realta' ha portato la coalizione di Governo ad inserire            
nel proprio programma di governo l'impegno a provvedere ad una                  
riforma complessiva del servizio civile, cosi' come ripetutamente               
sollecitato dalla Corte Costituzionale, impegno che si e'                       
concretizzato nella presentazione di un disegno di legge approvato              
dal Consiglio dei Ministri il 22 gennaio 1997 che, riconoscendo il              
diritto dovere dei cittadini di servire la patria attraverso                    
l'impegno civile, prevede l'istituzione del servizio civile nazionale           
parallelo a quello militare superando cosi' la equivoca disciplina              
riguardante gli obiettori di coscienza, l'apertura delle Accademie              
militari alle donne, quindi in prospettiva la possibilita' di                   
estendere alle donne istituti riservati agli uomini, ivi compreso il            
servizio civile;                                                                
- che la Regione Emilia-Romagna individua nel servizio civile un                
fattore integrante delle proprie politiche sociali data la valenza              
solidaristica e di impegno sociale che contraddistingue quella forma            
di servizio che coniuga la possibilita' di crescita della                       
personalita' dei giovani con le possibilita' di offrire soluzione a             
importanti problemi della comunita' regionale;                                  
considerato:                                                                    
- che la Giunta, a partire dal giudizio positivo sulle finalita' del            
disegno di legge, e anche in considerazione del rilevante numero di             
giovani - oltre 7000 alla data dell'ottobre 1997 - che gia' oggi                
svolgono il servizio civile in Emilia-Romagna, ha approvato, nella              
seduta del 9 settembre, le linee guida per la realizzazione di un               
progetto regionale sperimentale per il servizio civile, finalizzato             
alla sperimentazione di soluzioni al tempo stesso omogenee e                    
innovative, su di un campione contenuto di progetti e di obiettori di           
coscienza per poi estenderlo agli oltre 7000 giovani che, sul nostro            
territorio, chiedono ogni anno di servire il Paese con opere e azioni           
non militari;                                                                   
- che quindi l'obiettivo che si intende raggiungere e' quello di                
sperimentare un modello di uso trasparente e razionale di tanta                 
energia giovanile per il raggiungimento dei seguenti risultati:                 
- l'espletamento di servizi che non potrebbero essere altrimenti                
erogati dagli Enti pubblici e del settore no-profit e quindi da                 
svolgersi senza interferenza ne' concorrenza con il normale mercato             
del lavoro;                                                                     
- un mix di formazione e di esperienza di vita e di attivita' che               
avvicini i giovani al mondo della solidarieta' e del lavoro dopo aver           
svolto il servizio civile. In questo modo il servizio civile diventa            
anche uno dei modi con i quali si possono attuare le politiche                  
rivolte ai giovani;                                                             
- un processo di selezione, assegnazione e controllo che renda                  
trasparente l'efficacia del servizio civile nel suo complesso e nelle           
singole applicazioni e consenta di correggerne di volta in volta le             
deviazioni o l'uso inappropriato.                                               
Considerato che per il perseguimento degli obiettivi e dei risultati            
si valuta necessario l'attivazione delle seguenti azioni:                       
a) Protocollo d'intesa fra Regione e Ministero della Difesa                     
La Regione Emilia-Romagna propone al Ministero della Difesa la                  
sottoscrizione di un Protocollo di intesa, basato sul reciproco                 
interesse a sperimentare nel territorio della regione un modello                
efficace di servizio civile, come indicato dal disegno di legge del             
Governo per la istituzione del servizio civile nazionale, e come                
delineato dalla Giunta in sede di approvazione delle linee guida.               
Per quanto riguarda l'impegno della Regione i contenuti del                     
protocollo riguardano la definizione di un modello di servizio civile           
da sperimentare, e l'individuazione delle forme e dei modi di                   
collaborazione. L'impegno governativo dovrebbe prevedere la                     
trasmissione degli elenchi degli obiettori di coscienza residenti in            
Emilia-Romagna chiamati al servizio con gli scaglioni di leva a                 
partire dal 1998 e l'assegnazione degli obiettori selezionati dagli             
enti titolari dei progetti sperimentali. Oggetto dell'intesa dovrebbe           
anche essere l'approvazione delle convenzioni tra gli enti titolari             
dei progetti sperimentali e l'eventuale rilascio delle certificazioni           
di competenza dopo l'espletamento del servizio civile. Per quanto               
riguarda gli aspetti finanziari dovra' essere definita la                       
ripartizione degli oneri a carico delle parti convenenti. Una                   
relazione al Ministero della Difesa sui risultati della                         
sperimentazione sarebbe l'atto conclusivo della prima fase di                   
collaborazione.                                                                 
L'eventuale modifica dell'attuale quadro legislativo sulla obiezione            
di coscienza e sul servizio civile, comportera' un adeguamento anche            
al programma sperimentale della Regione.                                        
Convenzioni tra enti e Regione                                                  
Agli enti che con i loro progetti di servizio civile entreranno nella           
sperimentazione, la Regione proporra' uno schema di convenzione tipo            
concordata con gli Enti convenzionati e il Ministero della Difesa,              
nella quale verranno individuati i vincoli, le modalita' che regolano           
il rapporto convenzionale. La Regione dal canto suo si impegnera' a             
fornire agli enti attuatori della sperimentazione le indicazioni                
nominative degli obiettori ritenuti piu' idonei ad essere inseriti              
nei progetti di servizio civile presentati dagli enti.                          
Banca dati dei progetti di servizio civile                                      
I progetti inseriti nella sperimentazione regionale devono risultare            
chiari negli obiettivi del servizio civile proposto, ben definiti sul           
piano della utilizzazione degli obiettori di coscienza, integrati da            
progetti formativi coerenti.                                                    
I progetti presentati dagli enti convenzionati ed inseriti nella                
sperimentazione in base alla validazione operata dal gruppo di lavoro           
della Regione, verranno immessi in una banca dati, predisposta con un           
criterio idoneo a consentire l'incrocio con altri dati riguardanti le           
competenze di studio e di lavoro degli obiettori richiesti.                     
Banca dati degli obiettori di coscienza                                         
Gli elenchi degli obiettori che hanno fatto richiesta di essere                 
utilizzati per il servizio civile, sono la base di partenza per                 
acquisire la disponibilita' degli interessati a partecipare ad uno              
dei progetti sperimentali. La loro disponibilita' verra' accertata              
mediante la compilazione di una scheda dalla quale dovranno risultare           
i dati utili quali: la residenza, gli studi compiuti, le esperienze             
lavorative ed eventualmente di volontariato, la preferenza per i                
settori di intervento del servizio civile.                                      
Preselezione dei nominativi da segnalare agli enti titolari dei                 
progetti                                                                        
La selezione dei giovani da segnalare agli enti viene attuata                   
incrociando i requisiti soggettivi con le caratteristiche richieste             
per i progetti. A questo fine si predisporra' un programma                      
informatico capace di interfacciare domanda e offerta di servizio               
civile. Seguira' l'incontro diretto tra gli enti e gli obiettori                
segnalati per la scelta definitiva. I criteri di selezione devono               
essere descritti con chiarezza.                                                 
Partecipazione delle ragazze al servizio civile sperimentale                    
In adesione al principio delle pari opportunita' e' prevista la                 
partecipazione femminile ai progetti rientranti nella sperimentazione           
del servizio civile regionale, fermo restando che, in ragione delle             
diverse posizioni giuridiche di partenza fra uomo e donna, rispetto             
all'assolvimento del servizio militare, i percorsi dovranno                     
necessariamente essere graduati e diversificati. La presenza delle              
ragazze nel progetto sperimentale regionale dovra' essere quindi                
volontaria, e la loro partecipazione verra' sollecitata attraverso un           
avviso pubblico, previa definizione dei criteri e delle modalita' che           
regoleranno il volontariato femminile nel servizio civile. Per la               
prima fase di sperimentazione si ritiene opportuno limitare al solo             
territorio della provincia di Bologna la loro partecipazione al                 
servizio civile, data la novita' di questa sperimentazione e                    
dovendosi acquisire elementi di maggiore conoscenza                             
sull'atteggiamento delle ragazze verso questa proposta.                         
La comunicazione e l'informazione sul servizio civile                           
La comunicazione e l'informazione, all'interno della sperimentazione,           
devono ricoprire un ruolo importante per concorrere alla costruzione            
della identita' del servizio civile regionale che verra'                        
sperimentato, e per dare ai giovani una migliore conoscenza delle               
condizioni e opportunita' esistenti. E' quindi prevista la                      
realizzazione di campagne informative, anche in collaborazione con              
gli enti e le Associazioni convenzionate, nelle scuole superiori e              
negli "Informagiovani" durante quelle manifestazioni che vedono una             
elevata presenza giovanile, per diffondere la conoscenza delle                  
opportunita' e delle modalita' d'accesso al servizio civile. Tale               
attivita' verra' attuata dalla struttura regionale competente in                
materia di comunicazione e informazione.                                        
Formazione degli operatori responsabili dei progetti di servizio                
civile                                                                          
La sperimentazione verra' sostenuta con processi di formazione degli            
operatori responsabili dei progetti di servizio civile. I corsi                 
saranno gestiti unitariamente ed impostati su moduli secondo un                 
criterio di aderenza agli obiettivi dei progetti. I moduli saranno              
composti da elementi tematici quali: problemi di gestione, conoscenza           
della legislazione di settore, conoscenza dei temi implicati dagli              
interventi. I corsi potranno essere ripetuti in relazione all'avvio             
di nuovi progetti o all'individuazione di altri responsabili di                 
progetto. La Regione assumera' a proprio carico l'impegno finanziario           
della formazione degli operatori.                                               
Formazione degli obiettori e delle ragazze volontarie inseriti nei              
progetti                                                                        
La formazione degli obiettori e delle ragazze volontarie, da attuarsi           
a cura degli enti titolari dei progetti, si articola in due parti:              
A - una parte generale, uguale per tutti, fondata su schemi e                   
supporti standard forniti dalla Regione. Il contenuto riguardera' la            
educazione ai diritti-doveri di cittadinanza e la conoscenza delle              
istituzioni. La parte generale conterra' anche una iniziazione                  
all'uso del computer per coloro che non dispongono delle conoscenze             
minime necessarie                                                               
B - una parte tematica specifica, legata agli obiettivi ed alla                 
cultura con la quale operare all'interno di ogni progetto. Questa               
parte del corso avra' una durata ed una intensita' variabili secondo            
le diverse necessita'.                                                          
Per affrontare il problema della formazione degli obiettori e delle             
ragazze volontarie, formazione che si dovrebbe allargare gradualmente           
all'universo di coloro che sceglieranno il servizio civile, e'                  
necessario un investimento sulla parte A per creare un prodotto                 
standard riproducibile ed utilizzabile nelle diverse sedi formative.            
La Regione fornira' supporti standard multimediali agli enti titolari           
dei progetti sperimentali di servizio civile.                                   
Rilascio della certificazione di competenza                                     
Verra' verificata, anche d'intesa con il Ministero della Difesa per             
la parte relativa agli obiettori, la possibilita' di rilasciare la              
certificazione di competenza in relazione ai percorsi formativi ed              
alle esperienze compiute dagli operatori degli enti e dagli                     
obiettori.                                                                      
Per quanto riguarda le ragazze volontarie, stante la impossibilita'             
di rilasciare la certificazione di competenza per effetto della                 
normativa attuale sul volontariato, verra' esaminata la possibilita'            
del rilascio di un attestato di frequenza del corso di formazione in            
analogia a quanto previsto dalle direttive regionali sulla formazione           
professionale.                                                                  
Controllo sugli impieghi degli obiettori e delle ragazze volontarie             
nel servizio civile                                                             
E' prevista al termine del periodo di servizio civile la verifica               
sulla attuazione di ogni progetto, che dia conto degli impieghi                 
effettivi a cui sono stati adibiti gli obiettori e le ragazze                   
volontarie, e descriva i risultati raggiunti.                                   
Iniziative rivolte ai giovani inseriti nei progetti sperimentali                
Sono previste iniziative a livello territoriale per il confronto                
sulle esperienze compiute nei progetti di servizio civile. Queste               
iniziative costituiranno un'occasione per favorire la espressione dei           
giudizi sulle esperienze condotte e le riflessioni e le eventuali               
proposte innovative.                                                            
Iniziative rivolte agli enti pubblici e privati                                 
In stretta collaborazione con le Province, la Regione promuovera'               
occasioni di confronto a livello territoriale con enti pubblici e               
privati convenzionati col Ministero, per illustrare la                          
sperimentazione in atto ed eventuali programmi futuri.                          
Iniziative rivolte ai giovani di leva ed alle ragazze sul servizio              
civile                                                                          
Sono previsti incontri a livello territoriale rivolti ai giovani di             
leva ed alle ragazze per illustrare le possibilita' e condizioni di             
inserimento nei progetti sperimentali di servizio civile. Tali                  
incontri verranno promossi dalla Regione Emilia-Romagna in                      
collaborazione con le Province.                                                 
Conferenza regionale sul servizio civile                                        
La Regione convochera' nel corso del 1998 una conferenza sul servizio           
civile, per fare il punto sulla situazione legislativa nazionale,               
sulle attivita' delle Regioni e le iniziative dell'Emilia-Romagna.              
Dato atto:                                                                      
- che per definire un progetto dettagliato di attivita' legato al               
presente progetto di massima, si e' proceduto alla costituzione di un           
gruppo misto di lavoro a carattere interdisciplinare insediato presso           
la Presidenza della Giunta;                                                     
- che il gruppo di lavoro e' costituito da collaboratori regionali ed           
esperti esterni che operano nei settori dove piu' frequentemente si             
concretizzano le attivita' del servizio civile;                                 
- che i componenti interni svolgono una generale funzione di                    
coordinamento e di elaborazione di proposte di intervento da                    
sottoporre al vaglio degli esperti. Gli esperti individuati con                 
delibera di Giunta n. 2128, del 18 novembre 1997, svolgono una                  
funzione di supporto consulenziale all'attivita' del gruppo;                    
- che al gruppo di lavoro e' affidata l'analisi e l'approvazione dei            
progetti, il monitoraggio sulla loro attuazione, la definizione di              
proposte di modifica necessarie in corso d'opera, i suggerimenti e le           
proposte per l'avvio di nuove iniziative, la valutazione sul modello            
regionale di servizio civile da sperimentare;                                   
- che il gruppo e' coordinato sul piano tecnico scientifico da un               
esperto che ne organizza i lavori e che la responsabilita' operativa            
del progetto e' affidata ad un dirigente della Direzione generale               
alla Presidenza con il quale collaborano funzionari e dirigenti delle           
Direzioni generali dei Servizi Sociali e Formazione professionale.              
Dato atto che per quanto concerne gli impegni previsti in capo alla             
Regione gli stessi formeranno oggetto di appositi atti da predisporsi           
da parte dei settori regionali competenti per materia;                          
dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale alla            
Presidenza dott. Bruno Molinari in ordine alla legittimita' del                 
presente atto, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della L.R. 41/92 e                
della delibera di Giunta 2541/95;                                               
dato, altresi', atto del parere favorevole espresso, ai sensi della             
richiamata disposizione di legge, dalla Responsabile del Servizio               
Relazioni istituzionali e Affari della Presidenza Gabriella Massa in            
ordine alla regolarita' tecnica del presente atto;                              
su proposta del Presidente della Giunta regionale e dell'Assessore              
alle Politiche sociali e familiari, Scuola, Qualita' urbana;                    
a voti unanimi e palesi, delibera:                                              
di approvare il progetto sul servizio civile regionale nei contenuti            
e secondo l'articolazione descritti in premessa e che qui si                    
intendono integralmente richiamati.                                             
Protocollo d'intesa per lo sviluppo e la valorizzazione                         
del servizio civile                                                             
tra                                                                             
- il Ministero della Difesa, nella persona del Ministro on.le                   
Beniamino Andreatta                                                             
- la Regione Emilia-Romagna, nella persona del Presidente dr. Antonio           
La Forgia a tanto delegato con delibera del Consiglio regionale n.              
881 dell'8/4/1998                                                               
Premesso                                                                        
- che il servizio civile nel nostro Paese e' una opzione a cui si               
indirizzano molti giovani che decidono di adempiere all'obbligo                 
costituzionale della difesa della patria, quale e' sancito dall'art.            
52 della Costituzione della Repubblica Italiana, servendo la propria            
comunita' non in armi ma attraverso l'impegno sociale finalizzato a             
contribuire allo sviluppo della cultura della solidarieta' sociale e            
al rispetto dell'uomo e alla educazione alla pace, alla salvaguardia            
e tutela del patrimonio della nazione;                                          
- che questa realta' ha portato il Governo in carica a proporre una             
riforma complessiva del servizio civile, cosi' come ripetutamente               
sollecitato dalla Corte Costituzionale, che si e' concretizzata tra             
l'altro in un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri             
il 22 gennaio 1997, il quale prevede l'istituzione del servizio                 
civile nazionale, facendo propri gli orientamenti della stessa Corte            
Costituzionale e dando attuazione alla Risoluzione del Consiglio                
d'Europa del 1994;                                                              
- che la Regione Emilia-Romagna in considerazione del rilevante                 
numero di giovani che gia' svolgono il servizio civile nel proprio              
territorio - alla data attuale sono quasi 8.500 - ha ritenuto di                
preminente interesse definire un proprio progetto sperimentale con il           
quale contribuire, in collaborazione con gli enti di servizio civile            
ed i competenti organi dello Stato, ad una efficace gestione di                 
questa fondamentale risorsa, cosi' da offrire una risposta all'esteso           
bisogno di partecipazione solidaristica presente nella societa'                 
giovanile, e costruendo su questa nuove possibilita' di servizio alla           
collettivita' regionale;                                                        
- che le linee-guida del progetto di sperimentazione regionale sono             
finalizzate ad una diffusa attivita' di informazione rivolta ai                 
giovani in eta' di leva, alla promozione di iniziative a sostegno del           
servizio civile volontario per le donne, alla promozione di attivita'           
di formazione e di accoglienza rivolte ai giovani ammessi al servizio           
civile, al coordinamento delle azioni volte alla crescita delle                 
capacita' progettuali degli enti convenzionati per attivare                     
iniziative a valenza solidaristica, culturale, ambientale e di                  
protezione civile;                                                              
- che sono gia' stati individuati dei progetti che si ritengono                 
adeguati ai requisiti richiesti dai criteri di qualita' della                   
sperimentazione regionale;                                                      
- che la Regione sta dotandosi di una banca dati dei progetti di                
servizio civile e di una banca dati degli obiettori di coscienza, con           
le quali sara' possibile mettere in relazione i requisiti richiesti             
dai progetti con quelli posseduti dagli obiettori.                              
Tutto cio' premesso si conviene quanto segue:                                   
il Ministero della Difesa e la Regione Emilia-Romagna convengono di             
sottoscrivere un Protocollo d'intesa come forma di collaborazione per           
la sperimentazione di un modello di servizio civile, a legislazione             
vigente, da attuarsi sul territorio regionale e nelle aree della                
sicurezza sociale, dei beni artistico-culturali, del patrimonio                 
ambientale, della protezione civile e della educazione alla pace.               
La durata del progetto sperimentale riguarda gli anni 1998, 1999 e da           
concludersi entro il 2000.                                                      
La efficacia della sperimentazione oggetto dell'intesa e' basata su             
alcuni presupposti, di seguito riportati, che le parti si impegnano             
ad assicurare.                                                                  
Dalla Regione viene garantito:                                                  
- l'impegno degli enti di servizio civile partecipanti alla                     
sperimentazione, di elaborare progetti dai quali emergano con                   
chiarezza la rispondenza ai bisogni delle comunita', il ruolo degli             
obiettori di coscienza, la completezza del programma formativo e la             
presenza di un responsabile gestionale per ogni progetto. Per quanto            
riguarda gli impieghi degli obiettori, essi si riferiranno quindi ad            
attivita' che rientrano nei programmi aggiuntivi di intervento a                
favore delle comunita' territoriali;                                            
- la creazione della banca dati dei progetti di servizio civile da              
sperimentare sul territorio regionale, dalla quale poter attingere le           
informazioni sulle caratteristiche richieste agli obiettori per                 
l'impiego nei progetti;                                                         
- la creazione della banca dati degli obiettori, dalla quale ricavare           
le informazioni necessarie per una selezione basata su residenza,               
competenze di studio o di lavoro, preferenze per l'impiego nel                  
servizio civile;                                                                
- l'invio al Ministero dell'elenco dei progetti di servizio civile              
che rientrano nella sperimentazione;                                            
- l'invio al Ministero delle indicazioni nominative degli obiettori             
selezionati per il loro impiego nei progetti. Si intende che la                 
titolarita' dei progetti sara' in ogni caso degli enti che gestiranno           
il servizio civile e con i quali il Ministero e' gia' in convenzione            
oppure dovranno stipularne una per la prima volta; tali indicazioni             
non potranno comunque sovrapporsi con le richieste nominative che gli           
enti singolarmente o in forma coordinata gia' effettuano nei                    
confronti del Ministero della Difesa;                                           
- lo svolgimento di uno o piu' corsi formativi per i responsabili dei           
progetti di servizio civile; i quali, operando per conto degli enti             
convenzionati, devono svolgere funzioni di reale formazione degli               
obiettori e il conseguimento degli obiettivi del progetto; una prima            
esperienza in tal senso e' stata realizzata nel 1997 sulla base di              
Protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena,           
Comune di Modena e CESC;                                                        
- lo svolgimento di corsi formativi per gli obiettori, sotto la                 
responsabilita' degli enti convenzionati, da tenersi dall'inizio del            
servizio civile, collegati soprattutto agli obiettivi ed alla cultura           
con la quale operare all'interno dei progetti;                                  
- la sperimentazione, come ipotesi da verificare per il futuro del              
servizio civile nazionale, del rilascio delle certificazioni di                 
competenza ai responsabili gestionali dei progetti, previo esame                
finale, come disposto dalle Direttive regionali 1997-1999, attuative            
della formazione professionale, in ottemperanza a quanto previsto               
dalla normativa comunitaria e dalla Legge 845/78;                               
- la sperimentazione, come ipotesi da verificare per il futuro del              
servizio civile nazionale, del rilascio di attestato di credito                 
formativo agli obiettori, al termine del loro impiego ed in relazione           
al loro percorso formativo ed alla attivita' svolta, come disposto              
sperimentalmente nel 1997 dal Protocollo d'intesa fra la Regione                
Emilia-Romagna, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero           
del Lavoro. Tale sperimentazione pur non comportando in questa fase             
un riconoscimento formale da parte del mercato del lavoro, potra'               
essere a tale obiettivo propedeutica;                                           
- l'esame degli impieghi degli obiettori, con verifiche al termine              
del servizio civile, che dia conto dell'effettiva utilita' del lavoro           
a cui sono stati adibiti nella sperimentazione;                                 
- una relazione finale, al termine della sperimentazione, da inviare            
al Ministero della Difesa.                                                      
Da parte del Ministero della Difesa viene garantito:                            
- la trasmissione alla Regione Emilia-Romagna degli elenchi                     
nominativi degli obiettori di coscienza residenti nei comuni della              
regione che saranno inviati al servizio civile nel 1998 e 1999;                 
- la stipula di nuove convenzioni con gli enti non convenzionati e              
l'ampliamento delle convenzioni esistenti i cui progetti di servizio            
civile, da collocarsi nell'ambito della vigente normativa, faranno              
parte della sperimentazione regionale;                                          
- l'utilizzo, ai fini dell'invio degli obiettori agli enti                      
convenzionati, delle indicazioni della Regione, in relazione ai                 
progetti che fanno parte della sperimentazione e per le quali sia               
stato ottenuto il consenso degli interessati.                                   
Commissione di monitoraggio                                                     
Le parti convengono di istituire, con decreto del Presidente della              
Regione, una Commissione per il monitoraggio della sperimentazione              
oggetto del Protocollo d'intesa.La Commissione sara' composta di un             
delegato del Presidente della Regione, da un delegato del Ministero             
della Difesa, da due rappresentanti degli Enti locali designati dal             
Coordinamento Autonomie locali dell'Emilia-Romagna (CALER), da un               
rappresentante della Consulta Nazionale degli Enti di Servizio civile           
del terzo settore (CNESC).                                                      
La Commissione, presieduta dal delegato del Presidente della Regione,           
ha il compito di verificare congiuntamente l'andamento e lo sviluppo            
della sperimentazione oggetto del protocollo e di promuovere le                 
azioni che si renderanno necessarie al buon esito dell'intesa.                  
Bologna, 27 giugno 1998                                                         
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE  IL MINISTRO DELLA DIFESA                           
EMILIA-ROMAGNA  Beniamino Andreatta                                             
Antonio La Forgia                                                               

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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