n.84 del 31.03.2022 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 4949 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto assembleare 4592 Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Programma regionale in materia di spettacolo (l.r. 13/1999). Finalità, obiettivi, azioni prioritarie e indirizzi di attuazione per il triennio 2022-2024". A firma dei Consiglieri: Amico, Bondavalli, Marchetti Francesca, Pillati, Maletti, Taruffi, Zamboni
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il settore dello spettacolo dal vivo sta affrontando imponenti difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria che negli ultimi due anni ha determinato un infragilimento economico, professionale e progettuale di un sistema già caratterizzato in tempi pre-pandemici da una connaturata precarietà.
Questa crisi si manifesta all’interno di un contesto costituito da soggettività e forme organizzative molto diverse. Differenze rese evidenti e acuite dall’emergenza sanitaria, che nel mondo dello spettacolo ha colpito sia le istituzioni culturali guidate dalle amministrazioni locali sia i soggetti privati.
La Regione Emilia-Romagna da sempre sostiene il settore dello spettacolo dal vivo, nelle sue forme di impresa e in quelle associative, “ponendo il pluralismo culturale e la qualità artistica a fondamento di esse”, con particolare riguardo “alla produzione, alla circuitazione degli eventi, alla mobilità e alla formazione del pubblico, perseguendo la più ampia partecipazione degli spettatori e un'equilibrata distribuzione dell'offerta culturale nel territorio regionale” (Legge 13/1999, Norme in materia di spettacolo).
Evidenziato che
la legge regionale 13/1999 è lo strumento con cui la Regione Emilia-Romagna sostiene lo spettacolo dal vivo in tutte le sue forme ed espressioni.
La legge si configura come elemento fondamentale per il sistema dello spettacolo dal vivo, avvalendosi inoltre di un processo di progettazione che si fonda sul confronto sia con i soggetti beneficiari sia con i Comuni e gli enti locali.
Nel corso del 2020 e del 2021 la Regione ha garantito la continuità delle risorse economiche programmate, adeguando all’emergenza sanitaria l’erogazione dei contributi, anche straordinari, per sostenere i diversi soggetti presenti sul territorio regionale.
Considerato che
durante la pandemia, a teatri chiusi, chi opera nello spettacolo dal vivo ha impiegato tutte le risorse messe a disposizione per essere online e continuare a esistere, a fare cultura, ad arricchire il patrimonio della regione. Sono state moltissime le proposte di successo, in alcuni casi con risultati eccellenti in termini di innovazione, qualità e risonanza.
Con la riapertura dei teatri, l’impegno di chi opera nello spettacolo e le risorse economiche dedicate sono tornati a essere completamente finalizzati alle attività culturali in presenza.
Lo spettacolo dal vivo e la sua fruizione ed espressione attraverso le tecnologie digitali non sono in contrapposizione. Entrambe queste possibilità compongono e arricchiscono un quadro di opportunità che necessita di strumenti e di competenze qualitativamente adeguate.
Produrre spettacoli fruibili attraverso il digitale, in grado di raggiungere pubblici più ampi di quelli delle sale, è un obiettivo importante che necessita di professionalità specifiche.
Avvalersi di strumenti digitali non può essere un’alternativa a quanto si può realizzare in presenza, considerato anche lo strettissimo rapporto che gli operatori culturali intrattengono con il territorio, inteso non come semplice bacino di spettatori, ma parte integrante di un’attivazione culturale collettiva.
Dopo due anni di restrizioni è prioritario ricomporre gli spazi collettivi culturali e di spettacolo per ripristinare le opportunità di incontro e scambio tra persone e cogliere pienamente il portato dei contenuti che vanno oltre il solo intrattenimento.
Considerato inoltre che
la realizzazione di spettacoli fruibili attraverso canali digitali non può essere affidata a produzioni “artigianali” ma deve trasformarsi in un’opportunità di sviluppo per la creatività e la professionalità delle compagnie del territorio, attraverso la formazione di figure specializzate nella “digitalizzazione” dello spettacolo dal vivo. Una specializzazione che richiede investimenti ulteriori.
Nella convinzione che la transizione digitale sia portatrice di un arricchimento di competenze e professionalità, è obiettivo della Regione Emilia-Romagna promuovere la crescita digitale anche nel campo dello spettacolo dal vivo, considerando la cultura un’attività di rilievo e sviluppo economico, sociale e professionale.
Accanto alla produzione di spettacoli in presenza è necessario sostenere la realizzazione di spettacoli in forma digitale, che meritano di avere una propria soggettività creativa, produttiva ed economica.
Sottolineato che
con il Programma triennale 2022-2024 per l’attuazione della legge n. 13/1999 viene sollecitato l'impiego delle tecnologie digitali nella produzione, nella distribuzione e nella promozione dello spettacolo dal vivo.
Le trasformazioni digitali, che inevitabilmente investono e investiranno il mondo della cultura, sono da intendersi come opportunità da cogliere.
Valutato che
il processo di accompagnamento alla transizione digitale necessita di investimenti ulteriori rispetto alle risorse assegnate all’attuazione della Legge 13/1999 e a quelle nelle disponibilità di enti locali e operatori di piccola e media dimensione.
Le trasformazioni in atto, senza il sostegno pubblico, rischiano concretamente di escludere le esperienze meno strutturate e con limitate capacità finanziarie, riducendo di fatto la pluralità di voci, esperienze e valori nella ricerca artistica, nell’esercizio dell’interesse culturale generale, nella proposta spettacolare.
Ritenuto che
accanto all’accompagnamento verso la transizione digitale, risulta altrettanto necessario attivare e consolidare fonti di finanziamento, anche private, a sostegno della cultura e dello spettacolo dal vivo.
Strumenti come l'Art Bonus o il crowdfunding possono essere di supporto ma, se non accompagnati adeguatamente, rischiano di facilitare unicamente le realtà più strutturate, con maggiore capacità organizzativa, a discapito di soggetti dall’indubbio valore culturale, di ricerca e sperimentazione, ma con minore o non immediata riconoscibilità da parte di potenziali finanziatori.
Tutto ciò considerato, sottolineato e valutato,
si impegna e impegna la Giunta regionale
a monitorare costantemente, con il supporto dell’Osservatorio regionale dello spettacolo, le evoluzioni per il prossimo triennio nell’utilizzo delle tecnologie digitali da parte degli operatori culturali, producendo un rapporto periodico sullo stato delle cose.
A promuovere bandi rivolti ai soggetti destinatari dei finanziamenti della Legge 13/1999 o ad aziende che presentino progetti per la digitalizzazione dello spettacolo dal vivo nell’ambito del programma POR FESR, OP 1, Obiettivo specifico 1.2 “Permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione” che impegna per il prossimi sette anni oltre cento milioni di euro anche per il “Sostegno alla trasformazione e allo sviluppo digitale della cultura: interventi sulle digital humanities”.
A impiegare una parte delle risorse previste dal PNRR per ampliare l’offerta culturale sul nostro territorio a favore della produzione, promozione e sviluppo di contenuti, piattaforme e strategie digitali, così da sostenere la diffusione dello streaming per lo spettacolo dal vivo, coniugando sostenibilità, tecnologia, creatività ed inclusione.
A favorire la diffusione di informazioni e a facilitare possibili rapporti di sostegno verso gli operatori culturali, beneficiari del supporto della Legge regionale 13/1999, promuovendo incontri e occasioni di confronto sulle buone pratiche in atto, con il coinvolgimento dei protagonisti delle azioni virtuose e la collaborazione del Ministero della Cultura e della Società Ales Spa, a cui il Ministero ha demandato la gestione dell'Art Bonus.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 22 marzo 2022