n.62 del 13.03.2013 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1865 - Risoluzione proposta dai consiglieri Noè, Monari, Mazzotti, Favia, Pariani, Meo, Mori, Moriconi, Alessandrini, Defranceschi, Marani, Manfredini, Riva, Lombardi, Pollastri, Cevenini, Mumolo, Barbieri, Grillini, Costi, Fiammenghi, Piva, Luciano Vecchi, Aimi e Barbati per impegnare l'Assemblea legislativa a deplorare l'atteggiamento delle autorità egiziane ed a sostenere ogni iniziativa del Governo italiano e della Unione Europea affinché si ponga fine immediatamente ad una persecuzione religiosa contraria ai diritti dell'uomo e per evitare che si degeneri ad un'azione di pulizia etnica
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
In Egitto, al Cairo gli scontri tra soldati, polizia militare, mussulmani e cristiani copti, che protestavano per far rispettare i diritti dei cristiani egiziani da parte della maggioranza musulmana, hanno causato un bilancio di 24 morti ed oltre 200 feriti;
i copti in Egitto sono circa il 10 per cento di una popolazione che conta 80 milioni di abitanti;
i copti da anni si battono per la libertà religiosa in quel paese ed in questi giorni oltre 100 mila di loro avrebbero lasciato l'Egitto;
nelle ultime settimane gli spaventosi episodi di cronaca avvenuti in Nigeria hanno riproposto con forza il tema della convivenza interreligiosa. Da Natale sono più di 80, 49 solo il 25 dicembre, le persone massacrate perché si sono rifiutate di lasciare città e villaggi della Nigeria settentrionale, come intimato dalla setta fondamentalista di Boko Haram, la quale ha moltiplicato gli attacchi contro i cristiani nel nord del Paese;
più di 500 persone sono state uccise dai nomadi Fulani, appartenenti alle tribù nomadi mussulmane, che, secondo le testimonianze, sono scesi durante la notte dalle montagne su tre villaggi alle porte della città di Jos. Sparando hanno costretto gli abitanti a uscire dalle abitazioni e li hanno massacrati a colpi di machete.
Considerato che
questa raccapricciante carneficina, dopo l’allontanamento di Mubarak, mina le basi di un futuro di tolleranza e di convivenza politica tra le diverse confessioni religiose in Egitto.
Si impegna
a sollecitare l’impegno di tutte le componenti politiche, sociali e religiose per ritrovare sicurezza e serenità ed a sostenere ogni iniziativa del Governo italiano e della Unione Europea affinché si ponga fine immediatamente a questa persecuzione religiosa contraria ai diritti dell’uomo per evitare si degeneri ad un’azione di pulizia etnica.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 febbraio 2013