n.133 del 17.05.2018 (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 6486 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 6398 Proposta della Giunta recante: "Legge Regionale n. 24/2001 e s.m.i – Approvazione Programma per il miglioramento dell’accessibilità degli edifici pubblici”. A firma dei Consiglieri: Prodi, Taruffi, Sabattini, Torri, Bagnari, Montalti, Caliandro, Serri, Rontini, Boschini, Zoffoli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
all'articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo si sancisce il diritto all'abitazione di ogni individuo, per consentire un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia.
La sentenza n. 217 della Corte Costituzionale (25.02.1988) ha esplicitato che «Creare le condizioni minime di uno Stato sociale, concorrere a garantire al maggior numero di cittadini possibile un fondamentale diritto sociale, quale quello all'abitazione, contribuire a che la vita di ogni persona rifletta ogni giorno e sotto ogni aspetto l’immagine universale della dignità umana, sono compiti cui lo Stato non può abdicare in nessun caso».
La Regione, come stabilito nella L.R. 24/2001 art. 4, esercita le funzioni di programmazione e verifica degli interventi per le politiche abitative, nonché di indirizzo e coordinamento delle funzioni conferite ai Comuni.
Sono di competenza della Regione, in particolare, le funzioni nel campo degli interventi per le politiche abitative, tra le quali il concorso, con le competenti amministrazioni dello Stato e con gli enti locali interessati, nell'elaborazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica di interesse comunitario e statale, cosi come la determinazione dei limiti di costo e dei requisiti prestazionali da rispettare nella realizzazione degli interventi, nonché la verifica dell’attuazione dei programmi e dell’utilizzo delle risorse finanziarie, la determinazione dei requisiti economico-finanziari e di qualificazione tecnica e organizzativa degli operatori che fruiscono di contributi pubblici e la definizione delle modalità di accertamento e di verifica della permanenza degli stessi.
Evidenziato che
a dicembre 2016 il patrimonio pubblico di alloggi, gestiti dalle Aziende casa dell'Emilia-Romagna (ACER), ammonta a 55.700 alloggi, valore che negli ultimi 4 anni appare sostanzialmente immutato. Complessivamente dall'agosto 2001, dalla Legge regionale n. 24 del 2001, l'aumento del patrimonio si attesta attorno al 3,6 %.
Gli alloggi assegnati alle famiglie, al 31 dicembre 2016, sono poco più di 50mila e rappresentano il 90% del patrimonio totale, valore minimo riscontrato nel periodo considerato. Alla crescita del 3,6% del patrimonio si contrappongono una sostanziale stabilità degli alloggi assegnati e un conseguente aumento di quelli non occupati.
Gli alloggi non assegnati includono varie tipologie, tra cui anche alloggi vuoti perché necessitano di interventi di manutenzione o ristrutturazione e che rappresentano la quota più consistente, oltre il 50 %.
Gli alloggi sono di proprietà delle amministrazioni comunali che, con la sottoscrizione di convenzioni o concessioni, ne danno la gestione alle ACER territorialmente competenti, che gestiscono la quasi totalità del patrimonio destinato all'ERP (il residuale è gestito o direttamente dai Comuni o attraverso società di scopo).
Il rapporto alloggi ERP sulle famiglie residenti consente la rappresentazione della distribuzione regionale, presenta un valore medio pari a 27,8 alloggi ogni mille famiglie mentre la mediana del rapporto si attesta attorno a 17,5 alloggi ogni mille famiglie, valore molto inferiore alla media aritmetica regionale, che sta a indicare che vi sono molti più Comuni che hanno pochi alloggi rispetto alle famiglie residenti.
È oltremodo significativo il confronto con il patrimonio ERP dei corrispondenti territori: se il numero delle domande in graduatoria ha un'entità mediamente pari al 55,9 % del parco alloggi esistente, in alcuni Comuni il loro numero supera quello degli alloggi ERP disponibili, che risultano, peraltro, per la quasi totalità già assegnati. In alcuni Comuni si registrano differenziali sensibilmente più alti, arrivando a superare il 200 % di domande rispetto al parco disponibile.
Vari interventi negli ultimi anni si sono susseguiti a livello regionale, in accordo con le amministrazioni comunali, per assicurare l'assegnazione degli alloggi secondo criteri coerenti e uniformi nel territorio regionale, atti a favorire ove possibile un turnover abitativo.
I dati sopra riportati evidenziano un significativo scarto tra la richiesta di alloggi e l'offerta disponibile attualmente sul territorio regionale, generando, in particolare nei Comuni non capoluogo, situazioni di evidente difficoltà nel dare risposte adeguate a questa emergenza.
Tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale ad
attuare misure che vadano a rispondere alle urgenze abitative rispetto all'ERP, nello specifico:
- affiancare i Comuni per implementare azioni che aumentino la disponibilità del parco alloggi attuale, attraverso il recupero di efficienza di manutenzione, riducendo i tempi di indisponibilità degli alloggi;
- promuovere, nella disponibilità di nuove risorse, un'integrazione del piano casa regionale, al fine di aumentare l'offerta, ovvero le unità di alloggi destinati all'edilizia residenziale pubblica, prioritariamente attraverso processi di riqualificazione e rigenerazione urbana, puntando alla sostenibilità energetica, alla qualità abitativa e alla vivibilità degli interventi, atti a garantire un mix socio-abitativo che eviti fenomeni di ghettizzazione o gentrificazione.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’8 maggio 2018