n.1 del 04.01.2023 periodico (Parte Seconda)
L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto: "Ristrutturazione e modifica della destinazione d'uso di un capannone (da ex compostaggio/concimaia ad allevamento) con recupero parziale del numero di capi allevati e contestuale demolizione di fabbricati di allevamento in un centro avicolo esistente", localizzato nei comuni di Santa Sofia e Bagno di Romagna, provincia di Forlì-Cesena, proposto da società agricola Liberelle S.r.l
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
Sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 324/2022 art. 29 comma 2 che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato Responsabile di SETTORE TUTELA DELL'AMBIENTE ED ECONOMIA CIRCOLARE, CRISTINA GOVONI
(omissis) determina
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato“ristrutturazione e modifica della destinazione d’uso di un capannone (da ex compostaggio/concimaia ad allevamento) con recupero parziale del numero di capi allevati e contestuale demolizione di fabbricati di allevamento in un centro avicolo esistente”, localizzato nei Comuni di Santa Sofia e Bagno di Romagna, proposto dalla Società Agricola Liberelle S.r.l., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:
1. le aree oggetto di demolizione dei capannoni “Primo”, “San Giacomo 1”, “Mosca 1” e la porzione di “Secondo” dovranno essere riportate a suolo naturale/agricolo entro la data di fine lavori, pronte per il successivo inerbimento;
2. dovrà essere presentato in sede di istanza di modifica di AIA uno studio di fattibilità per l'implementazione dell'impianto fotovoltaico esistente o la realizzazione di un secondo impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
3. la concimaia dovrà essere oggetto di adeguamento strutturale da realizzarsi prima dell’entrata in esercizio dell’attività secondo il progetto presentato. Si dovrà prevedere il tamponamento delle superfici aperte, la realizzazione di un portone di accesso e finestrature chiudibili in modo da garantire che lo stoccaggio della pollina avvenga in un ambiente completamente chiuso;
4. dovrà essere presentata una valutazione di impatto acustico, unitamente all’istanza di modifica di AIA, riportante chiaramente la caratterizzazione acustica degli estrattori per mezzo di schede tecniche, dati bibliografici o misurazioni sperimentali eseguite su impianti analoghi (precisandone anche il contesto ambientale), oltre al dato di portata e la modalità di attivazione degli stessi, al fine di un’adeguata elaborazione del livello ambientale previsto post opera;
5. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;
b) di disporre che la verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera a), punti da 1 a5, dovrà essere effettuata da ARPAE;
c) di disporre che il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;
d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006;
e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Società Agricola Liberelle S.r.l., al Comune di Bagno di Romagna, Comune di Santa Sofia, alla Provincia di Forlì-Cesena,all'AUSL Romagna, all'ARPAE di Forlì-Cesena;
g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.