n.283 del 02.09.2019 (Parte Seconda)

Sistema Ricerca e Innovazione nel Servizio Sanitario regionale dell'Emilia-Romagna: approvazione del documento tecnico

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che la Regione Emilia-Romagna:

- attraverso la L.R. del 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale” e s.i.m., nell’esercizio dell’autonomia conferita dalla riforma del Titolo V della Costituzione, ha individuato la ricerca come una delle funzioni istituzionali proprie di tutte le aziende sanitarie, al pari della funzione assistenziale e della formazione;

- con la “Direttiva alle aziende sanitarie per l'adozione dell'atto aziendale”, adottata con propria deliberazione n. 86 del 30 gennaio 2006, ha ribadito che la ricerca costituisce funzione istituzionale di tutte le aziende sanitarie e sottolineato come tutte debbano integrare la tradizionale e primaria funzione di assistenza con le funzioni di formazione e di ricerca, il cui sviluppo è indispensabile per garantire un flusso costante di innovazione al sistema;

- con la L. R. 24 marzo 2004, n. 6 “Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione Europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l’Università” e ss.mm., ha istituito, tra l’altro, la Conferenza Regione-Università, con funzioni di proposta e consultive nelle materie connesse all’attività delle Università, e, in particolare, nelle materie della cultura, della ricerca e dell'innovazione tecnologica, del sistema formativo e della sanità nonché funzioni di concertazione, mediante la stipula di accordi e intese fra la Regione e le Università rappresentate;

- con il Protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Università degli studi di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e Parma, in attuazione dell’art. 9 della L.R. n. 29/2004, approvato con la propria deliberazione n. 297 del 14 febbraio 2005, ha consentito l’avvio di relazioni stabili tra Regione e Università e definito che Regione ed Università concorrano, con propri finanziamenti, all’attuazione di programmi di rilevante interesse per la Regione e per l’Università, definiti d’intesa in sede di Conferenza Regione - Università, finalizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuove modalità gestionali, organizzative e formative;

- con la L. R. 14 maggio 2002, n. 7 “Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico” ha avviato un programma regionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico che si è sostanziato nell’attivazione di una Rete di Alta Tecnologia e nel coordinamento dei Fondi strutturali e di investimento europei;

- con la Legge regionale 16 marzo 2018, n.1 “Razionalizzazione delle Società in house della Regione Emilia-Romagna” è stata istituita la società consortile ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, nata dalla fusione di ASTER e ERVET;

Ritenuto che l’attività di ricerca e l’innovazione costituiscano condizione essenziale per lo sviluppo ed il miglioramento continuo della qualità dei servizi sanitari, consentendo di accogliere tempestivamente, in modo efficace ed appropriato al proprio contesto, le innovazioni e di orientarne l’applicazione verso i bisogni assistenziali prioritari, questa Regione ha approvato:

- il Documento “La ricerca come attività istituzionale del SSR. Princìpi generali e indirizzi operativi per le Aziende Sanitarie, in attuazione del Piano Sociale e Sanitario 2008-2010” (deliberazione n. 1066 del 27 luglio 2009) con il quale sono stati forniti indirizzi agli assetti aziendali per la governance delle attività pertinenti ricerca e innovazione e si è disposta la costituzione di organismi per l’espletamento delle funzioni connesse, quali il Comitato regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione e la Commissione regionale per l’Innovazione, stabilendone composizione e funzioni, affidando al Direttore Generale dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale la nomina dei componenti di tali organismi, avvenuta con le determinazioni n. 10802 e n. 10803 del 2009 e prevedendo che l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale curasse la Segreteria tecnico-scientifica a supporto delle attività del Comitato regionale di Indirizzo per la Ricerca ed Innovazione;

- le “Linee di indirizzo per la promozione e l’organizzazione delle attività di sperimentazione nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie” (deliberazione n. 1495 dell’11 ottobre 2010) hanno inquadrato il tema delle sperimentazioni cliniche nel contesto più generale delle attività di ricerca condotte nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie e indicato azioni da intraprendere per le attività di ricerca clinica e sanitaria, quali la predisposizione dei piani aziendali per la Ricerca e l’Innovazione, la messa a punto di un’ anagrafe aziendale dei progetti di ricerca clinica e sanitaria e di un archivio della produzione scientifica, la costituzione di un Board per la Ricerca e Innovazione, la valorizzazione dei professionisti e la promozione dell’impegno a sostenere le attività di ricerca, le relazioni con i finanziatori esterni;

Atteso che questa Regione ha sostenuto la partecipazione delle Aziende sanitarie alla ricerca e innovazione attraverso diversi programmi di ricerca, quali:

- il programma per la modernizzazione, destinato alle aziende sanitarie territoriali;

- in attuazione della L.R. 29/2004, il Programma per la Ricerca e l’Innovazione per l’Emilia-Romagna (PRI-ER), avviato con propria deliberazione n. 2708 del 30 dicembre 2004;

- il Programma di ricerca Regione-Università (PrRU), avviato con propria deliberazione n. 1870 del 18 dicembre 2006 e destinato al finanziamento di attività di innovazione e ricerca originate all’interno delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e dell’IRCCS “Istituto Ortopedico Rizzoli” e degli Ospedali di Baggiovara e Bellaria, individuati quali ulteriori sedi della collaborazione Regione-Università ai sensi dell’articolo 14 del Protocollo, per le specialità indicate nei rispettivi specifici accordi sottoscritti dalla Regione Emilia-Romagna con l’Università interessata;

Atteso che il nuovo Protocollo d’Intesa Regione-Università, approvato con la propria deliberazione n. 1207/2016:

- ha ribadito che Regione e Università, nell’ambito delle rispettive autonomie e delle specifiche finalità istituzionali, concorrono all’attuazione di programmi di reciproco interesse, finalizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuove modalità gestionali, organizzative e formative nell’ambito di indirizzi definiti dalla Conferenza Regione-Università, programmi che vengono finanziati con risorse proprie e attraverso azioni comuni mirate a facilitare l'accesso a fondi di ricerca nazionali ed internazionali;

- promuove e valorizza le attività di ricerca svolte nelle Aziende ospedaliero-universitarie e nelle altre sedi di collaborazione quali gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) aventi sede nel territorio regionale ai quali la L.R. n. 29/2004 assegna funzioni di alta qualificazione relativamente alle attività assistenziali di ricerca e di formazione;

Considerato che gli IRCCS sono parte integrante del Servizio Sanitario Regionale (SSR) nel cui ambito svolgono funzioni di alta qualificazione relativamente alle attività assistenziali, di ricerca e di formazione, partecipano al sistema della ricerca nazionale e internazionale, svolgono l’attività assistenziale e di ricerca nell’ambito degli indirizzi e della programmazione regionale e concorrono alla realizzazione dei livelli essenziali di assistenza, secondo il ruolo attribuito dalla legislazione vigente, svolgono un ruolo centrale nel promuovere il trasferimento dell’innovazione nel SSR;

A distanza di dieci anni dall’adozione della citata deliberazione n. 1066/2009, a seguito di innovazioni normative sia livello europeo, nazionale che regionale, quali:

- la L.R. 7 novembre 2012, n. 12 con la quale si è disposta la “Partecipazione della regione Emilia-Romagna a reti internazionali scientifiche in ambito sanitario”;

- il "Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sulla sperimentazione clinica di medicinali per uso umano che abroga la direttiva 2001/20/CE" entrato in vigore il 16 giugno 2014;

- la Legge 11 gennaio 2018, n. 3 recante “Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 25 del 31/1/2018 ed entrata in vigore il 15/2/2018;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati);

e rilevanti strumenti programmatici a livello nazionale, quali:

- il Programma Nazionale della Ricerca Sanitaria 2017-2019, approvato il 21 settembre 2017 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano che individua le linee di indirizzo utili al potenziamento del sistema di ricerca finalizzato al miglioramento della salute della popolazione, secondo il quale per ottimizzare l’utilizzo delle risorse dedicate alla ricerca occorre valorizzare una visione unitaria delle forze presenti nel SSN, nel mondo accademico e scientifico e a livello internazionale;

- il Piano Nazionale della Ricerca 2015-2020 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ridefinisce il quadro programmatico nazionale della ricerca, inclusa quella sulla salute, con l’obiettivo di promuovere la competitività industriale e lo sviluppo del Paese attraverso gli strumenti della conoscenza ed ha previsto tra le azioni l’internazionalizzazione e il coordinamento e l’integrazione delle iniziative nazionali con quelle europee;

A fronte delle significative innovazioni intervenute, si rende pertanto necessario aggiornare e ridefinire il sistema della Ricerca e Innovazione nel Servizio Sanitario di questa Regione, tenendo conto, da un lato, dei risultati raggiunti e delle problematiche rimaste aperte e, dall’altro, delle esigenze di sviluppo, al fine di assicurare che i princìpi contenuti nella Legge n. 29 del 2004 e nelle normative successivamente introdotte sull’essenziale funzione di ricerca e innovazione nelle aziende sanitarie della Regione si traducano in azioni concrete nel Servizio Sanitario Regionale;

Ritenuto, pertanto, di individuare gli obiettivi di sviluppo del sistema ricerca e innovazione nel Servizio Sanitario di questa Regione e le nuove linee d’indirizzo e gli assetti istituzionali, a livello regionale ed aziendale, ritenuti necessari al governo del sistema della ricerca, come declinati nel documento allegato al presente provvedimento, quale parte integrante e sostanziale (Allegato 1) al fine di:

- programmare, in analogia a quanto avviene a livello nazionale, le azioni di governo da intraprendere, individuando gli obiettivi di ricerca prioritari relativamente ai bisogni di salute attraverso strumenti programmatori poliennali quali il piano regionale della ricerca sanitaria;

- promuovere programmi di ricerca più rispondenti ai bisogni di salute dei cittadini, assicurare che i protocolli di studio e i rapporti sullo stato di avanzamento e sui risultati dei progetti di ricerca siano accessibili pubblicamente, favorendo il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso l’utilizzo delle piattaforme informatizzate;

- promuovere la formazione sulla metodologia di ricerca, misurare l’impatto delle ricerche finanziate, monitorare i ritardi nella ricerca attribuibili a processi di regolamentazione o gestione inefficienti;

- prevedere il coinvolgimento e la partecipazione attiva di pazienti e cittadini sia per orientare la ricerca su quesiti percepiti come rilevanti sia per assicurare equità di accesso alla sperimentazione clinica da parte dei pazienti interessati e potenzialmente eleggibili;

- promuovere lo scambio di informazioni e la programmazione congiunta tra le Istituzioni deputate a governare la ricerca per il trasferimento tecnologico in ambito sanitario e quelle deputate al governo della ricerca sanitaria;

- creare le condizioni per promuovere la partecipazione a studi clinici sperimentali da parte dei centri clinici regionali;

- assicurare la trasparenza nei rapporti con gli sponsor, la gestione dei conflitti di interesse, l’attivazione di interventi utili a prevenire il rischio corruttivo;

- agevolare e sostenere la partecipazione a bandi di ricerca, nazionali e internazionali, costruire reti collaborative, attivare strumenti e iniziative per promuovere la partecipazione;

Ritenuto, pertanto, di costituire per l’espletamento delle funzioni necessarie:

- il Comitato Strategico Regionale per la Ricerca e Innovazione, composto dai Direttori Generali Coordinatori delle Aree Vaste Emilia Nord e Emilia Centrale e dal Direttore Generale dell’Azienda USL della Romagna, da un Direttore Generale in rappresentanza delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, da un Direttore Generale in rappresentanza dei quattro IRCCS, dal Direttore della Direzione Generale Cura della Persona Salute e Welfare e dal Direttore dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale con funzioni di coordinamento;

- la Consulta Regione-IRCCS, con funzioni propositive nei confronti del Comitato Strategico Regionale per la Ricerca e l’Innovazione in merito ad azioni di promozione della rete degli IRCCS, composta dai Direttori Scientifici dei quattro IRCCS della Regione Emilia-Romagna, dal Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare e dal Direttore dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale;

- il Comitato Tecnico regionale per la Ricerca e Innovazione, coordinato dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, composto da un rappresentante per ciascuna delle quattro Università, un rappresentante per ciascuno dei quattro IRCCS, un rappresentante delle infrastrutture aziendali per la ricerca e innovazione delle Aziende Sanitarie, un rappresentante di Art-ER, i Coordinatori dei Direttori sanitari facenti parte del Comitato Tecnico dell’ Area Vasta Emilia Nord e del Collegio tecnico dell’Area Vasta Emilia Centrale e il Direttore Sanitario dell’Azienda USL della Romagna e rappresentanti delle reti cliniche costituite a livello regionale;

Ritenuto:

- di rinviare a successivo provvedimento del Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare la nomina dei componenti degli organismi sopraindicati;

- per assicurare il pieno contributo da parte delle Università e degli IRCCS alla definizione delle strategie regionali, sia il Comitato Regionale di Indirizzo Regione-Università che la Consulta Regione-IRCCS identificheranno una figura in loro rappresentanza e, per gli IRCCS, un Direttore Scientifico, che si aggiungeranno ai componenti sopra elencati;

- di stabilire che l’Agenzia sanitaria e sociale regionale supporti dal punto di vista tecnico-scientifico gli organismi sopraindicati, coordini il monitoraggio dei progetti di ricerca finanziati con risorse regionali e i gruppi di lavoro che saranno istituiti per l’individuazione delle priorità in materia;

Dato atto che al finanziamento delle linee di ricerca sanitaria regionale in argomento si provvederà, con successivi e separati atti, a valere sui pertinenti capitoli di bilancio per gli esercizi finanziari di competenza, sulla base delle risorse previste nell’ambito dell’annuale programmazione e finanziamento del Servizio Sanitario Regionale;

Visti:

- la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, ed in particolare l’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici);

- il D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, e ss.mm. ii. e, in particolare, il Titolo II, recante “Princìpi contabili generali e applicati per il settore sanitario”;

- il D. Lgs 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss.mm.ii.;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” così come modificato dal D. Lgs. 25 maggio 2016, n. 97;

- la delibera della Giunta regionale n. 122 del 28/1/2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

- la delibera della Giunta regionale n. 1786 del 29/10/2018 “Linee guida per l'applicazione del D. Lgs. n. 39 del 2013, dell'art. 35 bis del D. Lgs. n. 165 del 2001 e degli artt. 6 e 13 del D.P.R. n.62 del 2013 nell'ordinamento regionale.”;

- la Legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii., come modificata dalla Legge regionale 20 dicembre 2018, n. 21 “Disposizioni in materia di personale e organizzazione. Modifiche alla L egge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna);

- la Legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2019-2021” (Legge di stabilità regionale 2019);

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la delibera della Giunta regionale n. 2301 del 27 dicembre 2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

Viste le deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29/12/2008 e ss.mm.ii. “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 193 del 27/2/2015 "Contratto di lavoro ai sensi dell'art. 43 LR 43/2001 e affidamento dell'incarico di Direttore Generale "Sanità e Politiche Sociali";

- n. 242 dell’11/3/2015 “Nomina del direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale”;

- n. 628 del 28/5/2015 “Riorganizzazione della direzione generale sanità e politiche sociali”, come rettificata dalla DGR n. 1026 del 27/7/2015;

- n. 2189 del 21/12/2015 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale” e ss.mm.ii;

- n. 56 del 25/1/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art.43 della L.R. 43/2001”;

- n. 270 del 29/2/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28/4/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 630 del 2 maggio 2016 “Riorganizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale: Approvazione delle Linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del piano-programma 2016-2018 e degli indirizzi specifici di organizzazione”;

- n. 702 del 16/5/2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- n. 1107 dell’11/7/2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 468 del 10/4/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- n. 1833 del 17/11/2017 “Proroga al 30/6/2020 dell'incarico di direttore della Agenzia sanitaria e sociale regionale conferito con delibera di Giunta n. 242/2015”;

- n. 1059 del 3/7/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO);

- n. 1123 del 16/7/2018 “Attuazione Regolamento (Ue) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione Appendice 5 della Delibera di Giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii”;

- n. 2179 del 17/12/2018 “Approvazione delle linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del Piano-Programma 2019-2021 dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale e approvazione della Relazione 2016-2018”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;

A voti unanimi e palesi

delibera: 

  1. di approvare il Documento “Sistema Ricerca e Innovazione nel Servizio Sanitario Regionale – Regione Emilia-Romagna (SIRIS-ER)”, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (allegato 1);
  2. di dare atto che al finanziamento relativo si provvederà con successivi e separati atti, a valere sui pertinenti capitoli di bilancio per gli esercizi finanziari di competenza, sulla base delle risorse previste nell’ambito dell’annuale programmazione e finanziamento del Servizio Sanitario Regionale;
  3. di costituire, per l’espletamento delle funzioni elencate in premessa e che qui si intendono integralmente riportate, il Comitato Strategico Regionale per la Ricerca e Innovazione, la Consulta Regione-IRCCS e il Comitato Tecnico regionale per la Ricerca e Innovazione;
  4. di rinviare a successivo provvedimento del Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare la nomina dei componenti degli organismi di cui al punto precedente, costituiti con la presente deliberazione;
  5. di stabilire che l’Agenzia sanitaria e sociale regionale supporti dal punto di vista tecnico-scientifico gli organismi di cui al punto 3), coordini il monitoraggio dei progetti di ricerca finanziati con risorse regionali e i gruppi di lavoro che saranno istituiti per l’individuazione delle priorità in materia;
  6. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
  7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina