n.332 del 23.10.2024 periodico (Parte Seconda)
LR 4/2018, art. 11: provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Progetto di potenziamento impianto con aumento del quantitativo di rifiuti non pericolosi conferibili attraverso operazioni R3", localizzato nel comune di Castelguelfo di Bologna (BO), proposto da Bandini Casamenti S.r.l.
(omissis)
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il “Progetto di potenziamento impianto con aumento del quantitativo di rifiuti non pericolosi conferibili attraverso operazioni R3”, localizzato nel comune di Castelguelfo di Bologna (BO), proposto da Bandini-Casamenti S.r.l., per le valutazioni espresse in narrativa;
b) di disporre che il progetto dovrà essere attuato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare e che dovrà essere comunicata ad ARPAE Bologna e alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni l’entrata in esercizio della nuova configurazione che porta all’aumento di potenzialità;
c) di stabilire l’efficacia temporale del presente provvedimento in 5 anni per la richiesta delle autorizzazioni necessarie per l’attuazione del progetto presentato; decorso tale periodo senza che sia stata presentata la richiesta di autorizzazione, il provvedimento di screening dovrà essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
d) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Bandini-Casamenti S.r.l., al Comune di Castel Guelfo di Bologna, alla Città Metropolitana di Bologna, all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Imola, all'ARPAE di Bologna, al Consorzio della Bonifica Renana; all’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile;
e) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
f) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;
g) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.