n.56 del 02.03.2022 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto per "Riorganizzazione tecnica/organizzativa con conseguente aumento produttivo", localizzato nel comune di Pavullo nel Frignano (MO) e proposta da Mirage Granito Ceramico S.p.A.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 2416/2008 e s.m.i., che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato, dal 1 novembre 2021 Direttore generale della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, Paolo Ferrecchi

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Riorganizzazione tecnica/organizzativa con conseguente aumento produttivo ”localizzato in comune di Pavullo nel Frignano (MO) proposto da Mirage Granito Ceramico S.p.A., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1. considerato che gli autocontrolli alle emissioni odorigene mostrano un ampio rispetto dei valori guida indicati in autorizzazione, in sede di successivo procedimento autorizzativo, si dovrà valutare la riduzione dei valori obiettivo da fissare alle emissioni dei forni rispetto a quelli proposti nella relazione presentata, anche al fine di contenere il più possibile le ricadute anche presso i ricettori più vicini all’impianto (R2 ed R6);

2. in merito al recupero delle acque meteoriche, si prescrive che l’ampliamento dell’invaso idrico, previsto dal progetto, sia realizzato entro il 31/12/2022;

3. si dovrà effettuare un collaudo acustico, entro 60 gg del termine della realizzazione delle opere previste, sui recettori R2 ed R3, direttamente interessati dalle modifiche proposte, volto alla verifica del rispetto dei limiti di immissione assoluti e differenziali. Nel caso di superamento dei suddetti limiti, occorrerà provvedere ad opere di mitigazione del rumore prodotto dall’azienda;

4. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, entro 60 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da ARPAE;

c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Mirage Granito Ceramico S.p.A., al Comune di Pavullo nel Frignano, alla Provincia di Modena, all'AUSL di Modena, all'ARPAE di Modena;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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