n.206 del 08.07.2021 (Parte Seconda)
Assegnazioni dello Stato in materia di politiche sociali e sanità. Variazione di bilancio
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;
Considerato in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:
- al comma 2 che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:
a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;
- al comma 3 che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”;
Viste:
- la legge regionale n. 12 del 29 dicembre 2020 recante “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)”;
- la legge regionale n. 13 del 29 dicembre 2020 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;
- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 2004 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto “Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;
Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione” ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;
Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito elencate:
Assegnazione dello Stato sul Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale
Visti:
- il comma 386 dell’art. 1 della 28 dicembre 2015, n. 208, che istituisce il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale;
- il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 e in particolare l’art. 7 comma 9 che riserva una quota del Fondo povertà per interventi e servizi a favore di persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora, nonché l’art. 21 che istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale e prevede l’elaborazione di un Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, di durata triennale, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo;
- il comma 250 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che riserva una quota del Fondo povertà per interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia d’origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria;
- il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 18 maggio 2018 ha adottato il Piano per i servizi di contrasto alla povertà relativo al triennio 2018-2020;
- la Deliberazione n. 157 del 6 giugno 2018 dell’Assemblea Legislativa “Piano regionale per la lotta alla povertà 2018-2020”;
- il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 28 dicembre 2020, registrato dalla Corte dei Conti in data 02/02/2021 al n. 197, che quantifica all’art. 3 comma 2 le risorse complessive del Fondo Povertà per l’anno 2020 e stabilisce le finalità cui tali risorse sono destinate, fissando in particolare alla lettera b) le risorse per il finanziamento di interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora (di cui all’art. 7, comma 9, del D.lgs n. 147 del 2017) e alla lettera c) quelle riservate a interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, volti a prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia (di cui all’art. 1, comma 250, della legge n. 205 del 2017);
Rilevato altresì che all’art. 5, comma 1, del sopracitato decreto, viene specificato che le somme di cui all’art. 3, comma 2, lettere b) e c) sono utilizzate per le finalità e nelle modalità di cui all’articolo 5 e 6 del decreto del Ministero del Lavoro e politiche sociali del 18 maggio 2018;
Vista la nota del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali “Adempimenti ai sensi del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze di Riparto delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale in data 28 dicembre 2020”,
Preso atto che sulla apposita piattaforma informatica del MLPS risultano validati i riparti agli ambiti territoriali della Regione Emilia-Romagna per un importo complessivo, riferito all’annualità 2020, pari ad euro 1.181.600,00 per la quota relativa a povertà estrema e senza dimora e di euro 408.163,27 per la quota relativa ai care leavers;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio della Vicepresidente e Assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE, Prot. 23.06.2021.0613091.I;
Assegnazioni dello Stato a valere sul fondo per le politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità
Visti:
- l’art. 19, comma 3, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla L. 4 agosto 2006, n. 248, che, al fine di promuovere le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il fondo denominato “Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità”;
- l'art. 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, che prevede l'adozione, anche avvalendosi del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di un «Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere», prevedendo, tra le finalità (art. 5, comma 2, lettera d)) “potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza”;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2015 con cui è stato adottato il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, di cui all’art. 5 del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 novembre 2020, che ripartisce a favore delle regioni le risorse del Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle Pari Opportunità 2020, attribuendo alla Regione Emilia-Romagna euro 2.658.262,84 complessivi, di cui:
- euro 1.851.380,74 (tabella 1) a valere sul fondo di cui all’art. 5-bis del d.l.93 del 2013 (euro 642.214,59 per il finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in regione ed euro 1.209.166,15 per il finanziamento delle case rifugio pubbliche e private già esistenti in regione);
- euro 381.841,94 (tabella 2) a valere sul finanziamento aggiuntivo di cui all’art. 18 -bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 destinato alle case rifugio in considerazione delle esigenze straordinarie ed urgenti, derivanti dalla diffusione del COVID-19 e delle norme di contenimento ad essa collegate;
- euro 425.040,16 (tabella 3) per gli interventi previsti dall’art. 5, comma 2, lettere a), b), c), e), f), g), h), i) e l) del citato decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93;
- le bollette di incasso n. 12830 e 12831 del 15 giugno 2021 di euro 465.276,02 ed euro 2.192.986,82 con versante il Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con causale “TESUN-98746709935990 DPCM di riparto del 13 novembre 2020 - Emilia-Romagna (II qu CAP. 496 TIT. 102 ART. 1” e “TESUN-98746699935989 DPCM di riparto del 13 novembre 2020 - Emilia-Romagna (I quo CAP. 496 TIT. 101 ART. 30”;
Vista inoltre la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità Prot. 14.06.2021.0585291.I.;
Assegnazione dello Stato per il rimborso alle regioni delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione in relazione all’emergenza COVID-19
Visti:
- l’art. 24 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19” ed in particolare il comma 1 “Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze è istituito per l'anno 2021 un fondo con una dotazione di 1.000 milioni di euro quale concorso a titolo definitivo al rimborso delle spese sostenute dalle Regioni e Province autonome nell'anno 2020 per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri beni sanitari inerenti l'emergenza. Ai relativi oneri pari a 1.000 milioni di euro si provvede ai sensi dell'articolo 42”;
- il successivo comma 2, che dispone la ripartizione delle somme di cui al comma 1 entro venti giorni dall'entrata in vigore del decreto stesso, in favore delle Regioni e delle Province autonome, secondo modalità individuate con apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano;
Dato atto che in data 24 giugno 2021 è stata sancita l’Intesa sulla proposta del Ministro della Salute di deliberazione del CIPESS concernente il riparto tra le Regioni e le Province Autonome delle disponibilità finanziarie delle risorse di cui all’articolo 24, comma 1, del decreto-legge n. 41 del 2021 approvata all’unanimità dalle Regioni e Province Autonome;
Considerato che la somma assegnata a favore della Regione Emilia-Romagna ammonta ad euro 216.519.588,00;
Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore alle Politiche per la Salute, Prot 25/06/2021.0619392.I;
Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio;
Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;
- n. 111 del 28 gennaio 2021 avente ad oggetto “Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”, ed in particolare l’allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2021-2023”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 1839 del 7 dicembre 2020 “linee guida per l'aggiornamento 2021-2023 del piano triennale di prevenzione della corruzione e approvazione del marchio-logo della "rete per l'integrità e la trasparenza";
- n. 2013 del 28/12/2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN;
- n. 2018 del 28/12/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;
- n. 3 del 5 gennaio 2021 “Proroga della nomina del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e nomina del responsabile per la transizione digitale regionale”;
- n. 771 del 24/05/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’Ente. Secondo Adeguamento degli assetti organizzativi e linee di Indirizzo 2021”.
Vista inoltre la determinazione n. 10257 del 31/05/2021 “Conferimento incarichi dirigenziali nell’ambito della direzione Generale “Politiche Finanziarie”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore al bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;
2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2021 – 2023 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2021 - 2023 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;
4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2021 - 2023 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;
5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);
6) di trasmettere al Tesoriere, dopo l’adozione del presente atto, il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii.;
7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
8) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, la presente deliberazione ai sensi del comma 8 dell'art. 31, della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.