n.233 del 27.07.2018 (Parte Prima)

Oggetto n. 6901 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 6703 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020". A firma dei Consiglieri: Bagnari, Campedelli, Zoffoli, Caliandro, Tarasconi, Boschini, Paruolo, Calvano, Mumolo, Poli, Molinari, Rontini, Lori, Soncini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Regione Emilia-Romagna ha dato priorità al tema del lavoro in questa legislatura come confermato innanzitutto dal Patto per il Lavoro dell’Emilia-Romagna sottoscritto nel 2015 e al sostegno alla formazione professionale e all’orientamento quale strumento di promozione da parte della Regione di politiche attive per il lavoro in contrasto alla disoccupazione di breve e lunga durata, nonché come efficace azione di lotta alla dispersione scolastica;

il sostegno alla formazione professionale e all’orientamento, anche attraverso le azioni svolte dai Comuni, è necessario per promuovere politiche orientative e formative coerenti con gli obbiettivi del Patto per il Lavoro;

in Regione sono attivi 8 centri di formazione di proprietà pubblica che oggi occupano circa 200 dipendenti a tempo indeterminato e determinato, dei quali circa il 90% donne, tutti assunti con procedure selettive ad evidenza pubblica;

tali centri coinvolgono inoltre circa 1200 collaboratori che a diverso titolo operano all’interno delle strutture formative e oltre 400 fornitori di beni e servizi a supporto delle attività di orientamento e di formazione, e numerosi sono stati gli investimenti formativi sulla qualità del personale impegnato;

i centri rendono disponibili alle persone azioni formative e orientative garantendo la qualità e rispondenza dell’offerta alle specificità del territorio anche attraverso un investimento continuo sulle competenze del personale;

il ruolo pubblico esercitato dagli 8 centri emiliano-romagnoli ha costituito un insostituibile punto di riferimento per i giovani e le loro famiglie supportandoli ad affrontare le scelte educative e formative e accompagnandoli nei percorsi di transizione tra istruzione, formazione e lavoro e ha consentito di fornire concrete risposte alle persone a rischio di esclusione e marginalità aiutandole ad affrontare le situazioni di disagio sociale e sapendo attivare servizi in convenzione con gli enti locali e valorizzando le opportunità rese disponibili dalle imprese del territorio;

l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il 21 dicembre 2017 un ordine del giorno all’oggetto 5720 "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2018" nel quale si impegnava la Giunta su questo tema “a continuare l’opera di sostegno ai territori nell’offerta di risposte in materia di formazione per tutti i cittadini”;

la manovra di bilancio per il 2018 ha previsto 1 mln di euro finalizzato a coprire i costi per corrispondere alle spese del personale ex regionale ancora attivo trasferito nei centri in seguito alla legge regionale 22 febbraio 2001, n 5 recante “Disciplina dei trasferimenti di personale regionale a seguito di conferimento di funzioni”.

Considerato che

l’assessore competente, in occasione dell’interrogazione a risposta immediata della seduta antimeridiana del 5 giugno, ha ribadito la volontà di dare un ruolo specifico a questi enti di formazione partecipati dai Comuni e di sostenere la funzione fondamentale di orientamento e accompagnamento verso il lavoro di tutte le persone, in particolare quelle più in difficoltà;

la Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la loro partecipazione diretta ai Centri di formazione, creano nel territorio, garantendo continuità dell’offerta orientativa e formativa e un’elevata aderenza ai bisogni del territorio e a tal fine - nel quadro legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 - ha previsto una spesa per gli anni 2018 e 2019 pari a euro 1.400.000,00 per il finanziamento di progetti che garantiscano la continuità dei presidi territoriali e rendano disponibili alle persone azioni orientative che facilitino l’accesso ai servizi.

Valutato positivamente che

per dare continuità e valore a questi centri la Regione si sia impegnata per consolidare le azioni e le opportunità rese disponibili dagli enti ed in particolare la capacità di svolgere le funzioni di orientamento e trasferendo risorse ai comuni coinvolti pari ad 1 milione e 400 mila euro per il 2018 e uguale somma per il 2019 destinati ai centri per servizi in materia di orientamento.

Impegna la Giunta

a proseguire l’impegno per il sostegno ai Comuni e ai loro Centri di formazione a totale partecipazione pubblica e a sostenere la fondamentale funzione territoriale di questi enti, contribuendo finanziariamente alle attività di orientamento e di sostegno alla partecipazione alle attività formative rivolte alle persone e a servizio delle comunità locali.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 25 luglio 2018

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