n.388 del 27.12.2022 (Parte Prima)

Oggetto n. 6182 - Ordine del giorno n. 7 collegato all'oggetto 6022 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di stabilità regionale 2023)". A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Daffadà, Mori, Bulbi, Marchetti Francesca, Sabattini, Costi, Fabbri, Pillati, Gerace, Mumolo, Caliandro, Rossi, Montalti, Rontini, Soncini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

negli ultimi anni si registrano investimenti sempre più consistenti nel campo del cibo sintetico, sostenuti da diversi protagonisti del settore hi-tech e della nuova finanza mondiale, l'esempio più evidente è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6.000% in 5 anni;

le campagne di marketing a favore del cibo sintetico puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, difatti gli operatori interessati, trincerandosi dietro gli obiettivi di tutela e sostenibilità ambientale, nascondono i colossali interessi commerciali e speculativi ad esso legati, volti a creare grossi profitti a scapito della qualità dei prodotti;

già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all'immissione in commercio di carne coltivata (nota anche come carne sintetica, artificiale o in vitro), nonché la relativa approvazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

Rilevato che

la Confederazione nazionale dei coltivatori diretti, la principale organizzazione agricola a livello nazionale, durante la propria Assemblea nazionale, ha presentato un Piano di 5 punti a difesa dell'agricoltura italiana:

- primo, la difesa dell'agricoltura attraverso "l'istituzione del Ministero dell'Agroalimentare, con l'obiettivo di completare il Piano strategico nazionale, senza il quale per Coldiretti non sarà possibile far ripartire la nuova programmazione Ue dal 1° gennaio 2023, con una dotazione finanziaria di 35 miliardi di fondi europei da non perdere assolutamente";

- secondo punto l'Europa: NO al Nutriscore, il "semaforo" che dà il via libera o blocca alcuni prodotti alimentari sui mercati; NO al cibo sintetico, tipo la carne sintetica e gli insetti; NO all'accordo Ue-Mercosur, il Mercato comune dell'America meridionale; tre forti SI: all'origine in etichetta, alla sostenibilità ambientale, alla ricerca in agricoltura;

- terzo punto il Pnrr: tale Piano per Coldiretti deve diventare "la chiave per assicurare la sovranità alimentare, energetica e logistica italiana";

- quarto punto STOP ai cinghiali: per Coldiretti bisogna dare "risposte immediate alle decine di migliaia di aziende agricole che vedono ogni giorno il proprio lavoro cancellato dai 2,3 milioni di cinghiali proliferati senza alcun controllo, mettendo a rischio anche la sicurezza dei cittadini";

- infine, un Piano invasi, attualissimo per Coldiretti considerata la siccità che viviamo non solo per lo stravolgimento del clima, ma soprattutto per la mancanza di programmazione nella gestione delle risorse idriche.

Evidenziato che

la Regione Emilia-Romagna rappresenta un importante polo zootecnico, dove è concentrata la maggior parte degli allevamenti italiani;

il settore zootecnico svolge un ruolo fondamentale da un punto di vista ambientale, economico e sociale come elemento identitarie radicato nella cultura e la tradizione europea, nonché presidio per la prevenzione dello spopolamento delle aree rurali;

il gran numero di allevamenti esistenti nella Regione Emilia-Romagna, la loro specializzazione, insieme alla forte presenza di industrie di trasformazione, fanno della zootecnia un settore vitale dell'economia regionale. Le produzioni zootecniche della regione si caratterizzano, inoltre, per prodotti di alta qualità e di diffuso consumo nazionale e internazionale;

la Regione Emilia-Romagna ha indirizzato da sempre le proprie politiche verso la valorizzazione delle produzioni di qualità, esse possiedono un legame stretto con il territorio e sono ottenute con pratiche di allevamento rispettose dell'ambiente e delle esigenze del consumatore;

la gran parte dei produttori del territorio della Regione Emilia-Romagna aderisce a sistemi di produzione di qualità regolamentata e certificata: Dop, lgp, biologico e integrato;

la qualità dei prodotti, in particolare di quelli agroalimentari legati al cibo, infatti, rappresenta un tema di crescente attualità rispetto al quale si concentrano le attenzioni, ma anche le preoccupazioni dei consumatori, i quali sollecitano, a tutti i livelli, l'assunzione di iniziative di tutela, valorizzazione, informazione e promozione dei prodotti agroalimentari di eccellenza;

Coldiretti ha promosso il suddetto Piano di 5 punti ed una petizione per fermare e contrastare con ogni mezzo lo sbarco a tavola del cibo sintetico realizzato in provetta, dalla carne al latte finti.

Tutto ciò premesso e considerato, impegna la Giunta

a sostenere la petizione della Coldiretti contro il cibo sintetico, nonché a promuovere tutte le misure idonee finalizzate a sensibilizzare, oltre che i consumatori, il mondo scientifico e sanitario, affinché sia posta la massima attenzione sui rischi della introduzione del cibo sintetico, garantendo il principio di precauzione;

a sostenere, in ambito di Conferenza Stato-Regioni tutte le iniziative che abbiano l'obiettivo di impedire la produzione e la introduzione di alimenti che facciano progressivamente a meno della zootecnia, dell'agricoltura e degli agricoltori;

ad impegnare, in tutte le sedi competenti, il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale le Istituzioni europee preposte, al sostegno delle produzioni agricole e zootecniche del territorio della regione Emilia-­Romagna.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 2022

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