n.259 del 17.08.2022 periodico (Parte Seconda)

Definizione di ulteriori criteri per l'individuazione degli interventi da candidare a finanziamento nell'ambito delle risorse disponibili del Piano nazionale di ripresa e resilienza Missione 2, Componente 4, investimento 4.4. "Investimenti fognatura e depurazione"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la Direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;

- la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;

- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

- la legge 30 dicembre 2020, n. 178 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”;

- il Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di Covid-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU);

- il Regolamento (UE) 12 febbraio 2021, 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;

- il Regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017;

- il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato in Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021 trasmesso alla Commissione Europea e la proposta di Decisione della Commissione Europea COM (2021) 344 final del 22 giugno 2021, relativa alla valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia;

- la decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante l’approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021;

- il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica n.191 del 17 maggio 2022 di “Approvazione dei criteri di riparto delle risorse destinate dall’Investimento 4.4 – Investimenti fognatura e depurazione, Missione 2, Componente 4 del PNRR, nonché i criteri di ammissibilità delle proposte”;

- La Legge regionale del 6 settembre 1999, n. 25 sulla delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e disciplina delle forme di cooperazione fra gli enti locali per l’organizzazione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti;

- la Legge regionale 23 dicembre 2011 n. 23 concernente la delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e l'organizzazione del servizio idrico integrato;

- la Deliberazione della Giunta regionale 3 luglio 2001, n. 1299 concernente le modalità di effettuazione dei controlli degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane;

- la Deliberazione della Giunta regionale 9 giugno 2003,
n. 1053 "Direttiva concernente indirizzi per l'applicazione del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 come modificato dal D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 258 recante disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento”;

- la Deliberazione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po del 3 marzo 2004 n. 7 "Adozione degli obiettivi e delle priorità di intervento ai sensi dell'art. 44 del D.Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni;

- il Piano di Tutela delle Acque (di seguito PTA), approvato con Delibera n. 40 dell’Assemblea Legislativa in data 21 dicembre 2005;

- la Deliberazione della Giunta regionale n.2293/2021 recante “Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque) terzo ciclo di pianificazione 2022-2027: presa d’atto degli elaborati costituenti il contributo della Regione Emilia-Romagna ai fini del riesame dei Piani di Gestione distrettuali 2021-2027 dei distretti idrografici del fiume Po e dell’Appennino Centrale”;

- la Deliberazione della Giunta regionale 201/2016 recante "Approvazione della direttiva concernente "indirizzi all'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti ed agli enti competenti per la predisposizione dei programmi di adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane".

Premesso che:

- a seguito della valutazione positiva del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza da parte del Consiglio ECOFIN, il Ministro dell’economia e delle finanze con decreto del 6 agosto 2021 ha assegnato alle singole amministrazioni titolari degli interventi le risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (nel seguito PNRR);

- nel Piano nazionale di ripresa e resilienza viene individuata la Missione 2, Componente 4, investimento 4.4. “Investimenti fognatura e depurazione” che ha l'obiettivo di intraprendere investimenti che rendano più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne e, ove possibile, trasformare gli impianti di depurazione in "fabbriche verdi" per consentire il riutilizzo delle acque reflue depurate a scopi irrigui e industriali;

- con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021 sono stati assegnati (Tabella A) al Ministero della transizione ecologica 600.000.000,00 euro per investimenti in fognatura e depurazione, nell’ambito dell’Investimento 4.4, Missione 2, Componente 4 del PNRR e indica (Tabella B) gli obiettivi e traguardi correlati all’Investimento medesimo;

- con il decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 17 maggio 2022 sono stati approvati i criteri di riparto delle risorse, come indicato al successivo articolo 2, destinate all’Investimento 4.4 Investimenti fognatura e depurazione”, Missione 2, Componente 4 del PNRR, assegnando alla Regione Emilia-Romagna €34.416.000,00;

- con il medesimo decreto sono stati approvati i criteri di ammissibilità delle proposte come indicato nell’allegato 1 e in particolare saranno ammissibili unicamente le proposte progettuali che dimostrano di soddisfare contemporaneamente le seguenti condizioni:

a) Interventi coerenti con milestone, target e tempistiche di realizzazione come indicati, per la Misura M2C4, Investimento 4.4, ovvero:

  • Entro e non oltre il 28 febbraio 2023: invio al MITE delle specifiche da inserire negli atti di gara per consentire un confronto e verifica con la Commissione Europea sulla coerenza delle specifiche in essi contenuti rispetto ai requisiti associati al Target M2C4-36;
  • Entro e non oltre il 31 dicembre 2023: aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici degli interventi per le reti fognarie e la depurazione (Target M2C4-36);
  • Entro e non oltre il 30 giugno 2024: conclusione degli interventi per le reti fognarie e la depurazione al fine di consentire, a livello nazionale, la riduzione di almeno 570.000 abitanti equivalenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell’inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane (Target M2C4-37);
  • Entro e non oltre il 31 marzo 2026: conclusione degli interventi per le reti fognarie e la depurazione al fine di consentire, a livello nazionale, la riduzione di almeno 2.002.911 abitanti equivalenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell’inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane (Target M2C4-38);
  • Entro e non oltre il 30 giugno 2026: il 100% degli interventi finanziati deve essere dotato di certificati di ultimazione lavori (Milestone M2C4-00-ITA-39);

- inoltre, nel suddetto decreto vengono stabiliti degli ordini di priorità degli interventi ossia:

1) Interventi la cui conclusione dei lavori avviene entro la scadenza del 30 giugno 2024 (T2 2024) in agglomerati:

1.1) oggetto di contenzioso comunitario, in funzione dello stato di gravità dello stesso al momento della pubblicazione del presente decreto;

1.2) NON oggetto di contenzioso comunitario.

2) Interventi la cui conclusione dei lavori avviene entro la scadenza del 31 marzo 2026 (T1 2026) in agglomerati:

2.1) oggetto di contenzioso comunitario, in funzione dello stato di gravità dello stesso al momento della pubblicazione del presente decreto;

2.2) NON oggetto di contenzioso comunitario.

3) Interventi tesi a garantire il mantenimento della conformità degli agglomerati ai requisiti della direttiva 91/271/CEE con loro conclusione entro le scadenze del:

3.1) 30 giugno 2024 (T2 2024)

3.2) 31 marzo 2026 (T1 2026);

Dato atto che la Regione Emilia-Romagna, non avendo procedure di infrazione comunitarie nel settore della fognatura e depurazione, ricade nella tipologia di interventi prioritari di cui al precedente punto 3, ovvero quelli tesi a garantire il mantenimento della conformità degli agglomerati ai requisiti della direttiva 91/271/CEE;

Ritenuto di dover individuare, considerando l’entità delle risorse attribuite alla Regione Emilia-Romagna, specifiche tipologie di interventi prioritari nel rispetto di quanto previsto dal sopra richiamato decreto ministeriale n.191 in merito alle finalità, alle priorità ed ai criteri di ammissibilità dei progetti e coerentemente con le previsioni di settore e con la pianificazione già adottata da questa Regione in materia di servizio idrico integrato;

Ritenuto pertanto di stabilire che, stante il fatto che tutti gli agglomerati presenti in Regione Emilia-Romagna risultano essere conformi alle disposizioni di cui alla Direttiva 91/271/CE, ai fini delle strategie di continuo miglioramento del sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane e, di conseguenza, di tutela dei corpi idrici regionali, nell’ambito delle risorse disponibili nella Missione 2, Componente 4, del PNRR, investimento 4.4. “Investimenti fognatura e depurazione” assegnate alla Regione Emilia-Romagna, possono essere proposti da ATERSIR le seguenti tipologie di interventi:

- Interventi tesi a garantire il mantenimento della conformità degli agglomerati ai requisiti della direttiva 91/271/CEE come stabilito nell’Allegato 1 al D.M. n.191;

- Interventi che mirano all’obiettivo del rispetto dei limiti di Tabella 2 dell'allegato 5 alla Parte Terza del D.lgs. 152/06 per gli scarichi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane a servizio di Agglomerati di consistenza maggiore o uguale a 10.000 AE nel rispetto della D.G.R. n. 201/2016;

- Interventi finalizzati all’estensione dei trattamenti almeno di II livello a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane a servizio di Agglomerati di consistenza compresa tra 200 e 2.000 AE nel rispetto della D.G.R. n. 201/2016;

- Interventi risolutivi rispetto alle criticità insistenti su tutto il territorio regionale tenendo conto anche della copertura territoriale nei diversi bacini gestionali;

- Interventi con innovativi aspetti ambientali ovvero il riuso delle acque depurate, la produzione di energia dall’attività di depurazione, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti;

- Interventi che presentano un avanzato stato di progettazione.

Ritenuto, inoltre, di precisare che non potranno essere candidati interventi che ricadono in agglomerati non conformi nell’affidamento del servizio idrico integrato coerentemente con la condizione abilitante 2.5 “Pianificazione aggiornata degli investimenti necessari nel settore idrico e nel settore delle acque reflue”. Pertanto, sono esclusi dai finanziamenti del ciclo dell’acqua, anche in applicazione quanto previsto dall’art. 25-bis della L.R. n. 25/1999, interventi per cui gli enti locali non hanno provveduto agli adempimenti previsti dalla medesima legge;

Considerato che, in applicazione dei suddetti requisiti sopra individuati, sulla base delle proposte progettuali presentate da ATERSIR, verrà individuato un elenco degli interventi da candidare nell’ambito della Missione 2, Componente 4, del PNRR, investimento 4.4 approvato con Determina Dirigenziale con eventuale elenco delle riserve;

Considerato che, tutti gli interventi devono soddisfare il principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 e garantire la coerenza con il PNRR valutato positivamente con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021;

Dato atto che:

- ai sensi dell’articolo 2 punto 2 del decreto MITE del 17 maggio 2022 le risorse sono assegnate mediante procedura concertativo-negoziale formalizzata con la sottoscrizione di Accordi di Programma tra le parti interessate: Ministero della transizione ecologica (MITE), Regioni o Province Autonome, Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali (EGATO);

- ai sensi dell’articolo 5, dello stesso decreto, all’esito degli accertamenti istruttori, relativi alla presenza degli elementi richiesti dal presente decreto, da parte del MITE e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) sarà individuato, mediante apposito decreto ministeriale, l’elenco degli interventi ammessi a finanziamento a cui seguirà la sottoscrizione di appositi Accordi di programma fra i soggetti di cui al punto 2 dell’articolo 2;

Visti:

- la L.R. del 26 novembre 2011 n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna"

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 324 del 7 marzo 2022 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”, da applicare in combinato disposto e coerenza con quanto previsto dalla citata deliberazione n. 324/2022;

- la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- la propria deliberazione n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e di Agenzia;

- la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25 marzo 2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

- Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della citata propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore all’ambiente, difesa del suolo e della costa e protezione civile;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate:

1) di stabilire che possono esser candidati a finanziamento nell’ambito delle risorse disponibili della Missione 2, Componente 4 del PNRR investimento 4.4. “Investimenti fognatura e depurazione”, nel rispetto di quanto previsto nel D.M. n.191/2022 gli interventi che rispettano i requisiti di seguito riportati:

- Interventi tesi a garantire il mantenimento della conformità degli agglomerati ai requisiti della direttiva 91/271/CEE come stabilito nell’Allegato 1 al D.M. n.191;

- Interventi che mirano all’obiettivo del rispetto dei limiti di Tabella 2 dell'allegato 5 alla Parte Terza del D.lgs. 152/06 per gli scarichi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane a servizio di Agglomerati di consistenza maggiore o uguale a 10.000 AE nel rispetto della D.G.R. n. 201/2016;

- Interventi finalizzati all’estensione dei trattamenti almeno di II livello a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane a servizio di Agglomerati di consistenza compresa tra 200 e 2.000 AE nel rispetto della D.G.R. n. 201/2016;

- Interventi risolutivi rispetto alle criticità insistenti su tutto il territorio regionale tenendo conto anche della copertura territoriale nei diversi bacini gestionali;

- Interventi con innovativi aspetti ambientali ovvero il riuso delle acque depurate, la produzione di energia dall’attività di depurazione, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti;

- Interventi che presentano un avanzato stato di progettazione;

2) di stabilire che non potranno essere candidati interventi che ricadono in agglomerati non conformi nell’affidamento del servizio idrico integrato coerentemente con la condizione abilitante 2.5 “Pianificazione aggiornata degli investimenti necessari nel settore idrico e nel settore delle acque reflue”. Pertanto, sono esclusi dai finanziamenti del ciclo dell’acqua, anche in applicazione quanto previsto dall’art. 25-bis della L.R. n. 25/1999, interventi per cui gli enti locali non hanno provveduto agli adempimenti previsti dalla medesima legge;

3) di trasmettere la presente deliberazione ad ATERSIR e ai Gestori del servizio idrico integrato operanti in Emilia-Romagna ai fini della candidatura delle proposte;

4) di stabilire che in applicazione dei suddetti requisiti individuati al punto 1), sulla base delle proposte progettuali presentate da ATERSIR, verrà individuato un elenco degli interventi da candidare nell’ambito della Missione 2, Componente 4, del PNRR, investimento 4.4 approvato con Determina Dirigenziale con eventuale elenco delle riserve;

5) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

6) di pubblicare la presente deliberazione in versione integrale, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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