n.136 del 01.09.2011 (Parte Seconda)

Indicazioni alle Aziende Sanitarie per la presa in carico della gravidanza a basso rischio in regime di DSA2 a gestione dell'ostetrica

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- la Legge n. 251 del 10/8/2000, “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”;

- il D.M. 740/94 “Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’ostetrica/o”che individua la figura dell’ostetrica/o come l’operatore sanitario in grado di assistere e consigliare la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio;

Visti:

- il decreto legislativo n. 206 del 6/11/2007, “Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania” che all’art. 48, comma 2, autorizza, tra l’altro, le ostetriche ad accertare e sorvegliare la gravidanza diagnosticata come normale da un soggetto abilitato alla professione medica, ad effettuare gli esami necessari al controllo dell’evoluzione della gravidanza normale, nonché a prescrivere gli esami necessari per la diagnosi quanto più precoce di gravidanza a rischio;

- il decreto ministeriale 10 settembre 1998 “Aggiornamento del decreto ministeriale 6 marzo 1995 concernente l’aggiornamento del decreto ministeriale 14 aprile 1984 recante protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale per le donne in stato di gravidanza ed a tutela della maternità”;

Visto lo schema di Piano Sanitario nazionale 2011-2013, approvato, su proposta del Ministro della salute, dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 gennaio 2010, che, nell’ambito del percorso nascita, prevede tra l’altro la prescrivibilità delle analisi per la gravidanza a basso rischio da parte dell’ostetrica;

Preso atto inoltre delle Linee Guida sulla gravidanza fisiologica elaborate dal Sistema Nazionale Linee Guida e dall’Istituto Superiore di Sanità (SNLG - ISS) per il miglioramento della pratica clinica;

Rilevato che il Piano sociale e sanitario regionale 2008-2010, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 175 del 22 maggio 2008, conferma l’equipe del Consultorio familiare come il punto di riferimento distrettuale per la salute sessuale/relazionale e riproduttiva e quale garante della continuità dell’iter diagnostico-terapeutico per le/gli utenti ed, in particolare, del monitoraggio della gravidanza fisiologica;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n. 309 del 1/3/2000 “Assistenza distrettuale - Approvazione Linee guida di attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001” che individua il Consultorio familiare come struttura operativa nel Dipartimento delle cure primarie per la promozione della salute della donna, della coppia e della famiglia, in integrazione con gli altri servizi distrettuali, ospedalieri, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta,assicurando anche interventi socio-sanitari;

- n. 2142 del 28/11/2000 “Semplificazione dell’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali” che prevede la facilitazione dei percorsi assistenziali per superare la frammentazione degli interventi promuovendo un modello organizzativo omogeneo ed integrato che tenda a ridurre, nei limiti del possibile, gli accessi alle strutture a quelli necessari ad effettuare prestazioni sanitarie attraverso la revisione delle procedure amministrative e la predisposizione della modulistica interna strutturata in funzione dell’organizzazione aziendale ma coerente con la normativa vigente;

- n. 533 del 21/4/2008 “Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita” che individua l’ostetrica/o come competente all’assistenza/sorveglianza delle gravidanze a basso rischio;

- n. 1803 del 16/11/2009 “Indicazioni generali alle Aziende sanitarie per l’attivazione, l’organizzazione ed il funzionamento delle attività di Day Service ambulatoriale (DSA)” che fornisce indicazioni dirette a garantire l’attivazione ed il funzionamento del Day Service ambulatoriale (DSA) secondo criteri omogenei facendo ricorso alla modulistica interna il cui utilizzo è limitato di norma all’ambito aziendale; individua due tipologie di Day Service ambulatoriale il DSA1 e il DSA2 (per i requisiti delle tipologie di Day Service ambulatoriale si rimanda alla delibera regionale n. 1803/2009) ovvero il DSA1 è rivolto ai pazienti con sintomatologia di nuovo esordio o che presentano forme di riacutizzazione/scompenso della patologia di base, mentre il DSA 2 è rivolto ai pazienti che richiedono valutazioni periodiche programmate sulla base di un protocollo predefinito, in termini di tipologia di prestazioni coinvolte e di cadenza temporale, costituito da un numero di episodi di DSA2 corrispondente al numero di valutazioni periodiche;

- n. 427 del 6/4/2009 “Linee di indirizzo regionali di attuazione del PSSR 2008 - 2010 per l’ulteriore qualificazione delle cure primarie attraverso lo sviluppo delle professioni sanitarie assistenziali” che individua l’ostetrica come la figura professionale preparata per offrire un percorso di continuità alla donna ed al suo bambino, attraverso interventi coerenti e appropriati;

Considerato pertanto che le modificazioni avvenute in ambito normativo e formativo hanno dato maggior autonomia all’ostetrica rendendo tale figura professionale idonea ad assumere la responsabilità assistenziale delle gravide a basso rischio sulla base di protocolli e procedure formalizzate e di provata efficacia;

Preso atto che:

  1. il percorso di presa in carico della gravidanza è riconducibile al DSA2 di cui alla citata delibera n. 1803/09 in quanto richiede una valutazione periodica e programmata da parte del professionista che ha in carico la donna sulla base di un protocollo clinico e organizzativo definito;
  2. la gravidanza, accertata a basso rischio dal medico come da art. 48 del DLgs 206/07, ha appropriatamente come riferimento la figura dell’ostetrica;

Ritenuto pertanto utile far rientrare tale percorso gravidanza a basso rischio nell’ambito del Day Service ambulatoriale con DSA2 a gestione ostetrica;

Valutato pertanto che, riconoscendo l’autonomia e la responsabilità assistenziale dell’ostetrica nella gravidanza a basso rischio nell’ambito del Day Service ambulatoriale, individua tale modalità organizzativa quale ambito per consentire all’ostetrica l’interpretazione del ruolo secondo le indicazioni sopra richiamate, per la condizione della gravidanza a basso rischio;

Richiamata, la propria delibera n. 2002 del 20 dicembre 2007 “Direttiva alle Aziende Sanitarie per il rispetto dell’adempimento relativo alla sostituzione della modulistica ‘deburo’ per la specialistica ambulatoriale di cui alla DGR 2035/06” che prevede che le prescrizioni nell’ambito del Day Service Ambulatoriale potranno essere ancora redatte con l’apposita modulistica, finalizzata a favorire i percorsi organizzativi di accesso facilitato e la piena presa in carico dell’assistito, nel rispetto dell’appropriatezza dei protocolli diagnostico-terapeutici;

Richiamate, le proprie delibere n. 1035 del 20 luglio 2009 “Strategia regionale per il miglioramento dell’accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale in applicazione della DGR 1532/06” e n. 925 del 27 giugno 2011 “Piano regionale di governo dei tempi di attesa per il triennio 2010-2012” che ribadiscono l’importanza del Day service ambulatoriale, quale modello organizzativo finalizzato alla presa in carico e al trattamento di casi clinici che richiedono un intervento diagnostico o diagnostico-terapeutico articolato, interdisciplinare che consente anche il riordino delle liste di attesa;

Ritenuto quindi, sulla base delle considerazioni sopra esposte e dei vincoli posti dall’applicazione del protocollo 04 di adesione al comma 11 art. 50 D.L. 269/03, di ridefinire il modello organizzativo del Day Service Ambulatoriale attraverso indicazioni, di cui all’allegato contenente “Indicazioni alle Aziende sanitarie per la presa in carico della gravidanza a basso rischio in regime di DSA2”, dirette a garantire l’attivazione ed il funzionamento secondo criteri omogenei facendo ricorso alla modulistica interna il cui utilizzo è limitato di norma all’ambito aziendale;

Ritenuto quindi, sulla base delle considerazioni sopra esposte e al fine di rendere omogeneo il percorso della gravidanza a basso rischio nell’ambito del Day Service ambulatoriale, di approvare il documento “Indicazioni alle Aziende sanitarie per la presa in carico della gravidanza a basso rischio in regime di DSA2” allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Valutato che le indicazioni di cui al presente provvedimento:

  • trovano fondamento nella normativa vigente che disciplina le attività dell’ostetrica;
  • risultano coerenti con il percorso formativo dell’ostetrica stessa;

e che le attività previste vengono svolte garantendo un contesto organizzativo e i necessari profili di sicurezza a tutela dell’operatore e della gestante;

Richiamate le proprie deliberazioni 1057/06, 1663/06, 2416/08 e succ. mod., 1173/09 e 1377/10;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti;

a voti unanimi e palesi,

delibera:

1. di approvare le “Indicazioni alle Aziende sanitarie per la presa in carico della gravidanza a basso rischio in regime di DSA2 a gestione dell’ostetrica”, in allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di stabilire che le indicazioni del presente atto decorrono dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

3. di pubblicare il presente atto, comprensivo dell’allegato, nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina