n. 47 del 17.03.2010 periodico (Parte Seconda)

Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno - Domanda 20.07.2009 di concessione di derivazione d’acqua pubblica, per uso antincendio e consumo umano, da sorgente in comune di Bedonia (PR), loc. Fontana della Girella. Regolamento regionale n. 41 del 20 novembre 2001, artt. 5 e 6. Concessione di derivazione

IL DIRIGENTE PROFESSIONAL

(omissis)

determina:

a) di rilasciare alla Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno con sede in Comune di Borgo Val di Taro (PR), Piazza XI febbraio n. 7, Codice Fiscale/P. IVA 81002000347, e legalmente domiciliata presso la sede del Comune di Bedonia (PR) fatti salvi i diritti dei terzi, la concessione a derivare acqua pubblica sorgiva in comune di Bedonia (PR) per uso antincendio e consumo umano, con una portata massima complessiva pari a l/s 0,26 pari a moduli 0,0026 e per un quantitativo non superiore a mc/anno 2200 relativamente all’ uso consumo umano;

b) di approvare il disciplinare allegato, parte integrante della presente determinazione quale copia conforme dell’originale cartaceo conservato agli atti del Servizio concedente, sottoscritto per accettazione dal concessionario, in cui sono contenuti gli obblighi e le condizioni da rispettare, nonché la descrizione e le caratteristiche tecniche delle opere di presa;

c) di stabilire che la concessione è valida fino al 31/12/2015;

 (omissis)

Estratto del Disciplinare di concessione, parte integrante della determina n. 13664 in data 22/12/2009

(omissis)

Art. 4 – Durata della concessione

4.1 La concessione è assentita fino al 31/12/2015, fatto salvo il diritto del concessionario alla rinuncia ai sensi dell’art. 34 del R.R. n. 41/2001.

4.2 Qualora vengano meno i presupposti in base ai quali la derivazione è stata autorizzata, è facoltà del Servizio concedente di:

- dichiarare la decadenza della concessione, al verificarsi di uno qualsiasi dei fatti elencati all’art. 32, comma 1, del R.R. 41/2001;

- di revocarla, ai sensi dell’art. 33 del R.R. 41/2001, al fine di tutelare la risorsa idrica o per motivi di pubblico generale interesse, senza che il concessionario abbia diritto a compensi o indennità alcuna.

(omissis)

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