n.51 del 20.02.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7084 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in vista della programmazione regionale 2018/19, a prevedere, anche all'interno del Comitato regionale di Indirizzo e dell'Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, l'inserimento di requisiti ulteriori che, in accordo con le altre regioni, garantiscano attraverso una congrua permanenza del medico sul territorio un ritorno delle risorse economiche investite dalla comunità, attraverso l'esercizio della professione a vantaggio di questa. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Calvano, Zappaterra, Paruolo, Caliandro, Zoffoli, Sabattini, Boschini, Cardinali, Rontini, Campedelli, Soncini, Mumolo, Montalti, Lori, Bagnari

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l’art. 37 del D.Lgs. 368/1999 prevede l’istituzione di specifici contratti annuali di formazione specialistica per i medici specializzandi, il cui schema-tipo e trattamento economico sono definiti con D.P.C.M.

A determinare il numero e la distribuzione dei posti disponibili per ogni specialità, nonché quelli finanziati con risorse statali, regionali o di altri enti, è il MIUR, d’intesa con il Ministero della Salute e previo Accordo in sede di conferenza Stato-Regioni.

Evidenziato che

il bando di ammissione 2017/18 è stato emanato dal Ministero nel maggio scorso, mentre a luglio risale il Decreto ministeriale che riporta gli ulteriori requisiti specifici richiesti dalle Regioni che destinano risorse proprie. Dal corposo elenco di Regioni, a cui appartengono anche tutte quelle confinanti con la nostra, manca tuttavia l’Emilia-Romagna, che dunque non ha richiesto requisiti ulteriori.

I criteri aggiuntivi vertono generalmente su una residenza minima pregressa in regione, sull’impegno a svolgere alcuni anni di servizio nella regione stessa una volta ottenuta la specializzazione, ovvero su entrambi i requisiti.

Si tratta di un modo per far sì che le risorse che la comunità investe nella formazione di questi medici apportino un effettivo beneficio sul territorio, evitando che il neospecializzato non renda alcun servizio alla comunità che ne ha sostenuto il percorso universitario.

Rilevato che

l’impegno economico è infatti consistente, se si pensa che per l’anno accademico 2016/17, in continuità con un'azione organica e consolidata intrapresa già a partire dall’a.a. 2000/2001, la nostra Regione si è impegnata a finanziare 52 contratti di formazione specialistica aggiuntivi a quelli statali, per un onere complessivo, per il primo anno di corso, di € 1.300.000,00.

Impegna la Giunta

in vista della programmazione regionale 2018/19, a prevedere, anche all’interno del Comitato regionale di Indirizzo e dell’Osservatorio regionale per la formazione medico-specialistica, l’inserimento di requisiti ulteriori che, in accordo con le altre regioni, garantiscano attraverso una congrua permanenza del medico sul territorio un ritorno delle risorse economiche investite dalla comunità, attraverso l’esercizio della professione a vantaggio di questa.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 30 gennaio 2019

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