n.96 del 01.04.2020 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di PAUR del progetto "Derivazione di acqua superficiale dal fiume Po tramite opere di presa al servizio della centrale di potabilizzazione di Serravalle, in comune di Riva del Po, località Serravalle (FE) presentato da ATERSIR (titolo III, L.R. 9/99)". Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza dei Servizi

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Rapporto Ambientale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 10/5/2019 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera:

a) di adottare la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, sul progetto “derivazione di acqua superficiale dal fiume Po tramite le esistenti opere di presa al servizio della centrale di potabilizzazione di Serravalle, in Comune di Riva del Po, località Serravalle (FE)” presentata dall’Agenzia di Ambito per i Servizi Pubblici di Modena (ATO6) che è confluita in ATERSIR (Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti), poiché il progetto in oggetto, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 10 maggio 2019, è ambientalmente compatibile e autorizzabile a condizione che siano rispettato quanto descritto nel progetto valutato dalla Conferenza e riportato nel Rapporto Ambientale sottoscritto in data 10/5/2019 che costituisce l’Allegato 1, e le prescrizioni ivi contenute e di seguito sinteticamente riportate:

1. la portata massima che potrà essere derivata dal Fiume Po per la centrale di Serravalle (Comune di Riva del Po, località Serravalle – FE) è di 600 l/s e il volume massimo annuo concedibile è di 10.400.000 mc/a. Essendo il sistema acquedottistico in oggetto interconnesso al sistema sostenuto dalla centrale di Ro Ferrarese il quantitativo massimo derivato complessivamente dalla centrale di Serravalle e dalla centrale di Ro Ferrarese non può superare il volume di 18.200.000 mc/a. Al fine del rispetto di tale prescrizione e ai sensi del comma 3 dell’art.95 del DLgs 152/06 devono essere installati ovvero mantenuti in regolare stato di funzionamento, idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati. I dati così raccolti, a dimostrazione del rispetto di entrambi i limiti, dovranno essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno al Servizio regionale competente in materia di risorse idriche nonché ad ARPAE;

2. dovrà essere garantita l’inaccessibilità ad estranei del tratto di area golenale nel quale insistono i due torrini di alloggiamento delle pompe di sollevamento delle acque e del tratto dove risultano collocate le tubazioni di convogliamento delle acque ai torrini, predisponendo idonei sistemi di sbarramento. Dovrà pertanto essere redatta una adeguata documentazione fotografica entro 12 mesi dall’approvazione del provvedimento di VIA di avvenuta ottemperanza da inviare all’AUSL Dipartimento Sanità Pubblica, UOIAN;

3. dovrà essere installata adeguata segnaletica in zona golenale per una chiara identificazione della zona soggetta a tutela; dovrà pertanto essere redatta una adeguata documentazione fotografica entro 12 mesi dall’approvazione del provvedimento di VIA di avvenuta ottemperanza da inviare al Comune Riva del Po e all’Unione Terre e Fiumi;

4. dovrà essere mantenuto libero lo spazio acque interessato dalle opere di presa e le sue adiacenze da tutti quei mezzi (natanti e galleggianti in genere, ancoraggi, cavi ecc…) che potessero ritenersi di ostacolo e comunque pericolosi per la pubblica incolumità. Sarà cura di AIPO verificare l’ottemperanza di tale prescrizione mediante i sopralluoghi normalmente effettuati per il monitoraggio del territorio;

5. dovrà essere rimosso il torrino non più funzionale all’impianto, costituito da un manufatto in disuso presente sull’area golenale prospicente l’attraversamento dell’impianto di presa al servizio del C.A.D.F. provvedendo all’adeguato smaltimento dei materiali di risulta in conformità alla normativa vigente. Dovrà pertanto essere redatta una adeguata documentazione anche fotografica entro il termine di validità del Provvedimento di VIA da inviare ad AIPO;

6. è obbligo per il proponente durante la fase di esercizio di attenersi alle seguenti prescrizioni di cui AIPO potrà verificare l’ottemperanza mediante i sopralluoghi normalmente effettuati per il monitoraggio del territorio:

    • mantenere la piarda/sponda antistante lo spazio acque costantemente sgombra da strutture, mezzi e materiali;
    • divieto assoluto di parcheggio e stazionamento di veicoli nell’area demaniale in concessione, sulla sommità dell’argine, sulle banche e relative rampe;
    • assicurare la costante pulizia e sfalcio (con cadenza almeno semestrale) delle scarpate, banche e pertinenze arginali lato campagna e lato fiume per un tratto di 20.00m a monte e a valle dell’attraversamento;
    • sfalcio del ciglione fluviale e della attigua via alzaia;
    • provvedere all’accurata e costante asportazione di detriti e relitti che potrebbero impigliarsi alle strutture presenti nell’attiguo spazio acqueo;
    • curare il costante taglio della vegetazione infestante
    • periodica manutenzione del bosco, tramite annuali operazioni di diradamento, di potatura e di asportazione della vegetazione infestante delle parti arboree e cespugliose cadute o morte, nonché dei materiali di varia natura trasportati dalla corrente fluviale durante i periodi di piena;

7. i torrini e le tubazioni di presa dovranno essere oggetto di interventi di mitigazione quali tinteggiatura con tinte della tonalità compatibili con il paesaggio e inserimento di piante rampicanti a ridosso dei manufatti. Dovrà pertanto essere redatta una adeguata documentazione fotografica entro 12 mesi dall’approvazione del provvedimento di VIA di avvenuta ottemperanza da inviare alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e al Comune di Riva del Po;

8. visti i ritrovamenti di tracce antropiche di età antica nell’area in oggetto, qualsiasi progetto di prossima realizzazione comportante attività di scavo e/o movimentazione del terreno, dovrà essere preventivamente sottoposto al parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, affinché possa essere valutata l’opportunità di predisporre accertamenti finalizzati alla tutela archeologica preventiva;

9. dato atto che i torrini sono inseriti in classe II della Classificazione Acustica Strategica ed Operativa dell’Unione Terre e Fiumi, dovranno essere rispettati i limiti di emissione acustica in essa previsti. Sarà cura dell’ARPAE Servizio Territoriale di Ferrara verificare l’ottemperanza di tale prescrizione con propri eventuali accertamenti da comunicare alle Amministrazioni competenti;

b) di dare atto che la verifica di ottemperanza prevista dall’art. 28, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 dovrà essere effettuata solamente sulle prescrizioni ambientali di cui ai n. 1, 3, 7, 8, 9; per tali prescrizioni la Conferenza di Servizi ha individuato Enti che ne dovranno verificare l’ottemperanza come sopra specificato;

c) di dare atto che come previsto dall’art. 28 del D.Lgs 152/06, qualora il proponente non ottemperi nella tempistica stabilita, le autorità individuate nel presente Rapporto Ambientale che costituisce l’Allegato 1 della presente delibera, dovranno comunicarlo alla Regione Emila – Romagna Servizio VIPSA che procederà ai sensi di legge; per quanto riguarda il controllo sulla realizzazione e attuazione delle prescrizioni non considerate precedentemente esso dovrà essere effettuato direttamente dalle Autorità competenti degli atti provvedimentali rilasciati allegati alla DGR di approvazione della presente procedura di VIA.

a) di dare atto che la Conferenza ha, inoltre, fatto presente che essendo entrato in vigore il D. Lgs. 104/17 che ha modificato il D.Lgs 152/06, il mancato rispetto delle condizioni ambientali del provvedimento di VIA comporta quanto previsto dall’art. 29 del D.Lgs 152/06;

b) di dare atto che il proponente è tenuto al rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel rapporto ambientale e nelle concessioni allegate alla presente delibera;

c) di dare atto che ARPAE, Direzione Tecnica, Unità Specialistica Progetto Demanio ha espresso le proprie determinazioni in sede di Conferenza di Servizi e ha firmato il Rapporto Ambientale sottoscritto in data 10/5/2019 che costituisce l’Allegato 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale; ha, inoltre, rilasciato con determinazione dirigenziale DET-AMB-2019-4077 del 04/09/2019 la concessione in sanatoria di derivazione di acqua pubblica superficiale dal fiume Po in località Serravalle comune di Riva del Po (FE) – ATERSIR, che è stata acquisita dalla Regione Emilia – Romagna al PG.2019.677715 del 06/09/2019; tale atto, che comprende il nulla osta idraulico rilasciato da AIPO con nota acquisita dalla Regione al PG.2018.686144 del 16/11/2018, costituisce l’Allegato 2, parte integrante e sostanziale della presente delibera;

d) di dare atto che AIPO non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ma sulla base degli elaborati presentati da ATERSR e tenuto conto di quanto sottoscritto nel rapporto Ambientale in data 10/5/2019 ha rilasciato con propria determinazione n. 1013 del 30/8/2019 la “Concessione d'uso di area del demanio della navigazione interna per quattro tubazioni in acciaio sostenute da briccole in cemento armato utilizzate come opere di presa a servizio della centrale di potabilizzazione di Serravalle nel Comune di Riva del Po (FE) presentato da ATERSIR” e del relativo disciplinare disciplinare di concessione rep. N. 300 del 25/9/2019; tali atti sono stati acquisiti alla Regione al PG.2019.744317 del 7/10/2019 e costituiscono l’Allegato 3, parte integrante e sostanziale della presente delibera;

e) di dare atto che il Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna ha espresso la Valutazione di Incidenza in merito al progetto in oggetto con proprio atto acquisito al NP.2018.29229 del 30/11/2018, che costituisce l’Allegato 4, parte integrante e sostanziale della presente delibera;

f) di dare atto che l’Unione terre e Fiumi e il Comune di Riva del Po hanno partecipato ai lavori della Conferenza, seppur non partecipando alla seduta conclusiva, ma hanno inviato il proprio parere favorevole con nota PG.2018.679215 del 13/11/2018 e PG.2018.679355 del 13/11/2018, i cui contenuti sono stati presi in considerazione nella seduta della Conferenza di Servizi conclusiva in data 10/5/2019;

g) di dare atto che Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva, ma ha inviato il proprio parere favorevole acquisito dalla Regione al PG.2018. 681192 del 14/11/2018 i cui contenuti sono stati presi in considerazione nella seduta della Conferenza di Servizi conclusiva in data 10/5/2019;

h) di dare atto che la Provincia di Ferrara, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva, ma ha inviato il proprio parere favorevole acquisito dalla Regione al PG.2018.751675 del 19/12/2018 i cui contenuti sono stati presi in considerazione nella seduta della Conferenza di Servizi conclusiva in data 10/5/2019;

i) di dare atto che la Regione Veneto, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva, ma ha inviato il proprio parere favorevole acquisito dalla Regione al PG.2018. 439040 del 8/5/2019 e i cui contenuti sono stati presi in considerazione e discussi nella seduta della Conferenza di Servizi conclusiva in data 10/5/2019;

j) di dare atto che la Ministero per i Beni e Attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva, ma ha inviato il proprio nulla osta acquisito dalla Regione al PG. 2007.156617 del 12/6/2007 i cui contenuti sono condivisi dalla seduta della Conferenza di Servizi conclusiva in data 10/5/2019 e le prescrizioni riportate nel Rapporto stesso;

k) l’AUSL di Ferrara oltre ad avere inviato il proprio parere favorevole acquisito al PG.2018.659851 del 31/10/2018, ha anche partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi e sottoscritto il relativo verbale;

l) di stabilire, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della LR n.9/99, che quanto previsto negli elaborati presentati per la procedura di VIA dovrà essere attuato entro 5 anni dalla pubblicazione del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale;

m) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente delibera decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione;

n) di trasmettere la presente deliberazione al proponente Atersir;

o) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: Amministrazione provinciale di Ferrara; Amministrazione comunale di Riva del Po; Unione Terre e Fiumi, ARPAE Direzione tecnica, AUSL Ferrara, Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, AIPO, Regione Emilia-Romagna – Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti Fisici, Regione Veneto, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara;

p) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione;

q) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

r) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

s) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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