n. 24 del 17.02.2010 periodico (Parte Seconda)

Decisione in merito alla procedura di screening relativa al progetto “SP 523R del Colle di Cento Croci - riqualificazione funzionale nel territorio dei comuni di Borgotaro e Albareto, 1° lotto” presentato dalla Provincia di Parma - (Titolo II L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di escludere ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione del limitato rilievo degli impatti ambientali attesi, il progetto “SP 523R del Colle di Cento Croci – Riqualificazione funzionale nel territorio dei comuni di Borgotaro e Albareto – 1° Lotto” dalla ulteriore procedura di V.I.A. con le seguenti prescrizioni già riportate al punto 7:

  • 1) al fine di limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri durante le fasi di cantiere andranno adottate le seguenti misure di mitigazione:
  • 2) per evitare i possibili fenomeni di inquinamento del suolo e dei corpi idrici si dovrà provvedere all’impermeabilizzazione delle aree di cantiere adibite ad attività potenzialmente inquinanti (officina, aree di deposito materiali, area adibita al lavaggio dei pneumatici, ecc.) le cui acque di dilavamento dovranno essere raccolte separatamente e sottoposte ad idoneo trattamento di depurazione;
  • 3) per le operazione di getto dei calcestruzzi si dovrà provvedere alla raccolta delle acque di esubero in apposite vasche a tenuta per il loro smaltimento in depuratore;
  • 4) per l’approvvigionamento degli inerti necessari alla realizzazione dell’opera e per lo smaltimento dei rifiuti andranno utilizzati siti regolarmente autorizzati sulla base di quanto disposto dagli strumenti di pianificazione di settore vigenti, privilegiando i siti più idonei a minimizzare gli impatti legati al traffico;
  • 5) al fine del riutilizzo dei materiali di risulta derivanti dagli scavi, in fase di progetto definitivo andranno effettuate analisi specifiche di caratterizzazione dei terreni in oggetto al fine di verificarne le caratteristiche qualitative e l’esclusione o meno dal regime normativo e gestionale dei rifiuti, conformemente a quanto previsto dall’art. 186 del DLgs 152/2006 e s.m.i.; dovranno inoltre essere preventivamente definiti ubicazione dei siti e modalità di utilizzo dei terreni in questione;
  • 6) le informazioni di cui al punto precedente e ogni altra condizione prevista dall’art. 186 del DLgs 152/2006 e s.m.i. dovranno risultare da apposito allegato al progetto definitivo debitamente sottoscritto dal progettista;
  • 7) vista la vicinanza dell’area di cantiere all’alveo del Fiume Taro, in fase di predisposizione del piano di sicurezza ed emergenza dovrà essere valutato il rischio di sommersione dell’area di cantiere in caso di piena fluviale e dovranno essere individuate le eventuali misure di sicurezza necessarie;
  • 8) per le emissioni acustiche in fase di cantiere dovrà essere presentata all’amministrazione comunale di Albareto richiesta di autorizzazione in deroga per attività temporanee di cantiere ai sensi della DGR della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 21/01/2002, da sottoporre al parere di ARPA;
  • 9) il rispetto dei limiti acustici in fase di esercizio andrà verificato ad opera realizzata mediante misure fonometriche da effettuarsi in particolare in corrispondenza dei ricettori R7 e R8, provvedendo, qualora necessario alle opportune misure di mitigazione per il rispetto dei limiti di legge;
  • 10) gli interventi di mitigazione vegetazionale e di inserimento ambientale dovranno essere conformi a quanto previsto negli specifici elaborati di progetto forniti (relazione PP/03.D.1 e planimetria PP/03.D2); eventuali modifiche apportate in seguito alla definizione delle successive fasi progettuali dovranno garantire una dotazione minima conforme a quanto previsto dagli elaborati citati;
  • 11) il progetto definitivo delle opere a verde dovrà comprendere le operazioni di manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora e il reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
  • 12) per il ripristino dell’area di cantiere e delle altre aree interessate dai lavori andrà riutilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avrà cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in spessori adeguati provvedendo alla sua manutenzione per evitarne la morte biologica; 
  • 13) gli interventi di adeguamento dei manufatti di attraversamento del reticolo idrografico dovranno essere progettati in modo da garantirne la funzionalità come sottopassi faunistici; andranno inoltre messe in opera le dotazioni atte ad orientare i flussi della fauna terrestre verso i sottopassi e ad evitare l’attraversamento della sede stradale ed i conseguenti rischi di collisione;
  • 14) il sistema di drenaggio delle acque di piattaforma non dovrà prevedere scarichi diretti in corpo idrico superficiale delle acque di dilavamento della sede stradale; dovranno inoltre essere previsti idonei presidi atti a contenere gli eventuali sversamenti di inquinanti dovuti ad eventi incidentali impedendone il deflusso nel corpo idrico;
  • 15) i fossi di guardia bordo strada dovranno essere realizzati in terra, privi di rivestimento e dovranno essere inerbiti mediante essenze atte a favorirne la funzione di biofiltrazione e la parziale depurazione degli inquinanti idroveicolati;
  • 16) la realizzazione delle opere d’arte previste dal progetto (rifacimento di muri di controripa, parti murarie del ponte sul T. Gotra, ecc.) dovranno garantire un corretto inserimento nel contesto paesaggistico dell’area mediante rivestimenti in pietra arenaria locale secondo le modalità costruttive tradizionali della zona; i particolari costruttivi andranno definiti in ambito di acquisizione dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/2004;
  • 17) la realizzazione dell’impianto di illuminazione stradale dovrà essere conforme alla LR 19/2003 “Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico” e alle specifiche tecniche definite nei relativi strumenti di attuazione (Direttiva approvata con Delibera di G.R. n. 2263/2005 e Circolare approvata con Determina del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n. 14096 del 12 ottobre 2006);
  • 18) resta fermo che la realizzazione del progetto in esame è subordinata al rilascio da parte delle autorità competenti di tutte le autorizzazioni ed i pareri necessari ai sensi delle vigenti disposizioni di legge;

b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di Parma – Servizio Viabilità, al Comune di Albareto, all’Assessorato Ambiente della Provincia di Parma e all’ARPA – Sezione Provinciale di Parma;

c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

d) di pubblicare il presente atto su sito WEB della Regione Emilia-Romagna.

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