n.344 del 03.12.2021 (Parte Seconda)
Approvazione del "Quadro di azioni prioritarie (PAF, Prioritized Action Framework) per Natura 2000 in Emilia-Romagna per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027", ai sensi dell'art. 8 della direttiva del Consiglio 92/43/CEE "Habitat"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
– la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) firmata a Rio de Janeiro il 5/6/1992, ratificata dall’Italia con legge n. 124/1994, che ha come scopo la conservazione della diversità biologica, l’uso sostenibile delle sue componenti e la ripartizione giusta ed equa dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche;
– la Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, strumento individuato dalla Commissione europea per assicurare la salvaguardia della diversità biologica in Europa attraverso la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;
– la Direttiva 2009/147/CE, strumento individuato dalla Commissione europea per assicurare la salvaguardia della diversità biologica in Europa attraverso la conservazione degli uccelli selvatici;
– il D.P.R. 357/97 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e s.m.i.;
– il Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 184 del 17 dell’ottobre 2007 recante “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)”;
– la Strategia nazionale per la biodiversità, che si configura quale strumento di integrazione delle esigenze di conservazione e di uso sostenibile della biodiversità nelle politiche di settore, come previsto dall’art. 6 della CBD, a seguito dell’intesa espressa dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 7 ottobre 2010;
– la revisione intermedia della Strategia nazionale per la biodiversità fino al 2020 a seguito dell’intesa espressa dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 26 maggio 2016;
– l’accordo del 5 maggio 2021, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n 281 sul Rapporto conclusivo sull'attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (2011-2020) della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, anche in vista della definizione della nuova Strategia per la Biodiversità al 2030;
– la Decisione 2015/69/UE di esecuzione della Commissione Europea del 3 dicembre 2014 che adotta l’ottavo elenco aggiornato dei Siti di Importanza Comunitaria per la regione biogeografica continentale;
– la Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 7 “Disposizioni in materia ambientale” che al Capo I, artt. 1-9, definisce i ruoli dei diversi enti nell’ambito di applicazione della Direttiva comunitaria n. 92/43/CEE, nonché gli strumenti e le procedure per la gestione dei siti della rete Natura 2000;
– la Legge Regionale 17 febbraio 2005, n. 6 "Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle Aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000” e ss.mm.ii.;
– la Legge Regionale 31 luglio 2006, n. 15 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”;
– la Legge Regionale 23 dicembre 2011, n. 24 "Riorganizzazione del sistema regionale delle aree protette e dei siti della rete Natura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano” e ss.mm.ii.;
– la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii., che all’art. 18 prevede che sono attribuite alla Regione le funzioni di approvazione delle Misure di conservazione o dei Piani di gestione dei siti della rete Natura 2000 di cui all’art. 3 della Legge regionale n. 7/04, su proposta dei rispettivi Enti di gestione;
– la Legge regionale 20 maggio 2021, n. 4 “Legge europea per il 2021” al Capo III, artt. 25-28 che attribuisce agli enti gestori delle aree protette le competenze in materia di Rete Natura 2000 anche per i siti ricompresi parzialmente nel perimetro delle aree stesse;
– il Decreto ministeriale del 13 marzo 2019 “Designazione di 116 Zone Speciali di Conservazione insistenti nel territorio della regione biogeografica continentale della Regione Emilia-Romagna”;
– il Decreto ministeriale del 13 marzo 2019 “Designazione di 3 Zone Speciali di Conservazione insistenti nel territorio della regione biogeografica continentale della Regione Emilia-Romagna”;
– il Decreto ministeriale del 29 novembre 2019 “Designazione di diciassette Zone Speciali di Conservazione insistenti nel territorio della regione biogeografica continentale della Regione Emilia-Romagna”;
– il Decreto ministeriale del 20 maggio 2020 “Designazione di tre Zone Speciali di Conservazione della regione biogeografica continentale insistenti nel territorio della Regione Emilia-Romagna”;
Viste, inoltre, le proprie deliberazioni:
– n. 667 del 18.05.2009 "Disciplinare tecnico per la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua naturali ed artificiali e delle opere di difesa della costa nei siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)";
– n. 1191 del 30/7/2007 “Approvazione direttiva contenente i criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS, nonché le linee guida per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art. 2, comma 2, della L.R. 7/04” con la quale si definiscono le procedure amministrative per la proposta di aggiornamento dei siti esistenti e per l’individuazione di nuovi siti e, contestualmente, si definiscono i due livelli delle misure di conservazione: quello generale, di competenza regionale, e quello specifico, di competenza degli Enti gestori dei siti Natura 2000;
– n. 79 del 30/1/2018 “Approvazione delle Misure generali di conservazione, delle Misure specifiche di conservazione e dei Piani di gestione dei siti Natura 2000, nonché della proposta di designazione delle ZCS e delle modifiche alle delibere n. 1191/07 e n. 667/09”;
– n. 1147 del 16/7/2018 “Approvazione delle modifiche alle Misure generali di conservazione, alle Misure specifiche di conservazione e ai Piani di gestione dei siti Natura 2000, di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 79/18 (Allegati A, B e C)”;
– n. 145 del 4/2/2019 “Espressione dell'intesa di designazione di 119 ZSC (Zone Speciali di Conservazione), ai sensi del DPR n. 357/97”;
– n. 2028 del 18/11/2019 “Espressione dell'intesa di designazione di 17 ZSC (Zone Speciali di Conservazione), ai sensi del D.P.R. n. 357/97”;
– n. 245 del 30/3/2020 “Espressione dell'intesa di designazione di 3 ZSC (Zone Speciali di Conservazione), ai sensi del D.P.R. n. 357/97”;
– n. 1572 del 9/11/2020 “Istituzione del Sito di Importanza Comunitaria della rete Natura 2000: "Adriatico settentrionale - Emilia-Romagna”;
– n. 1756 del 2/11/2021 “Proposta di ampliamento della ZSC/ZPS IT4030011 Casse di espansione del Secchia e della ZSC/ZPS IT4020017 Aree delle risorgive di Viarolo, Bacini di Torrile, Fascia golenale del Po”;
– n. 1884 del 15/11/2021 “Proposta di ampliamento della ZSC-ZPS IT4090006 Versanti occidentali del Monte Carpegna, Torrente Messa, Poggio di Miratoio”;
Premesso che:
– le Regioni hanno la responsabilità di adottare le opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state individuate;
– alla data odierna sono già entrati in vigore le MSC e i PdG relativi a tutti i siti della Rete Natura 2000 dell’Emilia-Romagna;
Tenuto conto che, per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, la competenza e la responsabilità prevalente nell’individuazione e nella conservazione delle aree della Rete Natura 2000, spettano alla Direzione Generale Cura del Territorio e Ambiente;
Considerato che l’articolo 8, comma 4, della direttiva 92/43/CEE prevede l’adozione di un quadro di azioni elencate per priorità in cui sono indicate le misure che richiedono un cofinanziamento (PAF);
Preso atto che:
– con nota pervenuta in data 8 aprile 2021 il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha comunicato che, con accordo raggiunto il 1° dicembre 2020 tra Parlamento, Consiglio e Commissione, i PAF sono stati inseriti, su proposta del Parlamento europeo, nel testo definitivo del Regolamento Disposizioni Comuni, come condizione abilitante per gli interventi nelle aree Natura 2000 finanziati dai fondi della politica di coesione 2021-2027;
– con la stessa nota il MITE ha precisato che il processo specifico dei PAF, comprende una serie di passaggi tra regioni, Ministero e Commissione, al termine del quale, un PAF contenente tutti gli elementi essenziali del format (in termini di completezza e adeguatezza delle informazioni), come da indicazioni comunitarie, è considerato definitivo e quindi, approvato dalla Regione e/o PA, e viene ufficialmente notificato tramite la Rappresentanza Permanente;
Considerato che l’incremento dei costi previsti deriva dall’inserimento delle nuove misure a seguito delle richieste formulate dalla CE;
Dato atto che è stata acquisita un’informale valutazione positiva da parte degli uffici del Ministero della Transizione Ecologica circa la versione aggiornata del documento;
Ritenuto che il PAF rappresenti un’opportunità per una più efficace pianificazione delle risorse e delle azioni, da realizzare con il coinvolgimento di tutti i soggetti responsabili attraverso i fondi indicati nei documenti di indirizzo della programmazione 2014-2020 (FEASR, FSE, FESR, FEP, LIFE) come potenziali sorgenti finanziarie per l’attuazione di Rete Natura 2000;
Preso atto che:
– il Servizio Parchi e Risorse forestali ha redatto il PAF per la Rete Natura 2000 dell’Emilia-Romagna, allegato alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale, secondo le indicazioni dello specifico format fornito dalla Commissione Europea, avvalendosi dei risultati e delle evidenze scientifiche emerse dalle attività di studio e di monitoraggio degli habitat e delle specie naturali e seminaturali, a partire da quelle presenti all’interno dei siti di Rete Natura;
– nel PAF sono indicate le azioni prioritarie da realizzare, nel periodo 2021-2027, per la tutela di habitat e specie presenti sul territorio regionale sulla base di quanto previsto in primo luogo dalle Misure di conservazione, sia quelle generali che quelle sito specifiche, e dai Piani di Gestione approvati dagli Enti gestori dei Siti;
– è stata svolta un’attività di consultazione con gli Enti gestori dei siti Natura 2000 e con le diverse Direzioni e Servizi regionali interessati al fine di condividere le azioni prioritarie previste dal PAF e di recepire eventuali suggerimenti o integrazioni al documento proposto;
– in merito alla sopraccitata consultazione sono stati concordati, in particolare con la Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca e la Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e impresa, le misure prioritarie e le possibili fonti di cofinanziamento rispettivamente con i Fondi FEASR e con i Fondi FESR;
– per quanto riguarda i Fondi FEASR si è concordato, inoltre, con la Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca che:
- i costi connessi all’attuazione delle misure sono il frutto di stime provvisorie e che saranno, pertanto, oggetto di una quantificazione dettagliata in fase di attuazione della regolamentazione UE;
- l’ammissibilità a contributo delle misure ai fondi FEASR o FEOGA è condizionata all’approvazione dei pertinenti TO e/o ecoschemi nell’ambito dell’attuale e futura programmazione della PAC;
Considerato, infine, il supporto fornito dalla Linea di intervento L1 “Gestione dei siti Natura 2000” del Progetto Mettiamoci in Riga, realizzato dal Ministero della Transizione Ecologica (Beneficiario) per il tramite dell’Ente in house Sogesid S.p.A. (Soggetto attuatore) e finanziato a valere sul PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, che ha consentito di redigere il PAF nel rispetto dei criteri previsti dal format predisposto dagli uffici tecnici della Commissione europea, mediante l’elaborazione e definizione di una metodologia condivisa;
Visti:
– la trasmissione in data 21 settembre 2021, nell’ambito delle attività di assistenza tecnica di Supporto al Ministero - Progetto "Mettiamoci in riga", della check-list di valutazione della CE al PAF di Regione Emilia-Romagna, sul quale, al netto di alcune osservazioni e richieste puntuali di integrazione, il giudizio complessivo è positivo;
– il documento “Quadro di Azioni Prioritarie (PAF, Prioritized Action Framework) per Natura 2000 in Emilia-Romagna per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027” così come integrato e rivisto a seguito delle puntuali indicazioni espresse dalla CE che hanno riguardato:
– alcuni spostamenti di misure tra diverse sezioni del documento;
– l’inserimento di specifiche misure per la tutela delle specie impollinatrici e di altre specie come Tursiopis truncatus, Caretta caretta, Emys orbicularis, Testudo hermanni, Vertigo angustior e Rana latastei;
– l’aggiornamento dello stato attuale della rete Natura 2000 in Emilia-Romagna;
Considerato che il PAF non è soggetto alla procedura della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in attuazione del D.Lgs. n. 152/06, come modificato dal D.Lgs. n. 4/08, in quanto non può essere delineato come atto di programmazione ma solo come documento ricognitivo che contiene indirizzi che provengono dalle Misure Specifiche di Conservazione (MSC) e dai Piani di Gestione (PdG) dei Siti della Rete Natura 2000;
Ritenuto di approvare - come rappresentato nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto - il documento “Quadro di Azioni Prioritarie (PAF) per Natura 2000 in Emilia-Romagna per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027” così come integrato a seguito di puntuali indicazioni espresse dalla CE, quale indirizzo strategico per la gestione integrata di Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna, prevedendo la possibilità di adeguamenti integrativi di dettaglio del PAF in funzione di aggiornamenti che si rendessero necessari in merito all’individuazione di misure di conservazione o di possibili fonti di finanziamento;
Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:
– il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;
– la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021, “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”;
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche, ed in particolare l'art. 37, comma 4;
Richiamate, infine, le proprie deliberazioni:
n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/08. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/07” e successive modifiche;
n. 468/2017, “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”. Adempimenti conseguenti”;
n. 2013/2020 avente ad oggetto “Indirizzi organizzativi per il consolidamento della capacità amministrativa dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato per far fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’Ibacn”;
n. 2018/2020 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di direttore Generale della Giunta regionale ai sensi dell’art. 43 della 43/2001 e ss.mm.ii.;
n. 771/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”; Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Viste infine le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità;
A voti unanimi e palesi
delibera
- di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di approvare - come rappresentato nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto - il documento “Quadro di azioni prioritarie (PAF, Prioritized Action Framework) per Natura 2000 in Emilia-Romagna per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027”, così come integrato a seguito di puntuali indicazioni espresse dalla CE, quale indirizzo strategico per la gestione integrata di rete Natura 2000 in Emilia-Romagna;
- di dare atto che il PAF potrà essere oggetto di adeguamenti integrativi di dettaglio in funzione di aggiornamenti che si rendessero necessari in merito all’individuazione di misure di conservazione o di possibili fonti di finanziamento;
- di stabilire che il PAF sarà attuato in funzione delle disponibilità finanziarie previste nel concreto per la realizzazione delle diverse misure per il periodo 2021-2027;
- di trasmettere il documento: al Ministero della Transizione Ecologica per i seguiti di competenza; alle competenti direzioni generali regionali per il consolidamento delle opportunità di programmazione e di utilizzo integrato dei fondi comunitari per il periodo di programmazione 2021-2027; agli Enti gestori dei Siti della Rete Natura 2000 per la messa a punto delle iniziative di competenza;
- di provvedere agli adempimenti previsti dalle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni;
- di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della montagna provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito web regionale di riferimento http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000.