n.195 del 26.09.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2641 - Risoluzione proposta dai consiglieri Cavalli, Corradi, Manfredini e Bernardini per impegnare la Giunta regionale a porre in essere azioni, a seguito dell'intenzione di Poste Italiane SpA di ridurre le zone di recapito, volte a tutelare l'occupazione ed i servizi alla persona specialmente nelle zone montane e nelle aree scarsamente popolate

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visti 

la legge regionale 20 gennaio 2004, n. 2 Legge per la Montagna,così come modificata dalla legge regionale 30 giugno 2008, n. 10.

Premesso che

Poste Italiane SpA ha annunciato l’intenzione di ridurre sensibilmente il numero delle zone di recapito;

i tagli interesserebbero ben 466 zone su tutto il territorio regionale e avranno, molto probabilmente, gravi e negative ripercussioni in termini occupazionali, nessuna garanzia è stata, infatti, fornita circa l’eventuale ricollocazione dei conseguenti esuberi;

Poste Italiane S.p.A. sta attuando, sempre più spesso, politiche di contenimento della spesa che gravano principalmente su quelle aree scarsamente popolate.

Considerato che

la decisione di Poste Italiane SpA non trova giustificazione nei numeri, il Bilancio 2011 della società ha, infatti, registrato utili record;

la carenza di servizi alla persona e al territorio rappresenta una delle principali cause di spopolamento dei territori montani;

l’articolo 2, lettere a) e c) della L.R. 2/04 prevede politiche territoriali per lo sviluppo delle zone montane che mirano in particolare a contrastare fenomeni di spopolamento nelle aree marginali e a garantire ai cittadini ed alle imprese adeguati livelli di disponibilità di servizi pubblici essenziali e di altri servizi di utilità sociale.

Impegna la Giunta regionale

- ad attivarsi presso Poste Italiane SpA in applicazione dell’art. 2 della L.R. 2/2004;

- ad istituire un tavolo di concertazione tra parti sociali e direzione aziendale finalizzato alla tutela sia dell’occupazione, sia dei servizi alla persona. 

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 4 settembre 2012.

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