n.88 del 31.03.2021 periodico (Parte Seconda)

Istituzione del Nucleo regionale di valutazione dei progetti sperimentali. LR. n. 19/2016

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMIlIA-ROMAGNA

Vista la legge regionale 25 novembre 2016, n. 19 "Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. 1 del 10 gennaio 2000", che regolamenta il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione in Emilia-Romagna;

Vista la propria deliberazione del 16 ottobre 2017, n. 1564 recante “Direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e relative norme procedurali. Disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione in attuazione della 19/2016”;

Premesso che nella citata propria deliberazione n. 1564/2017:

- nell’Allegato A) al paragrafo “3.3.ab Servizi Sperimentali. Requisiti strutturali e organizzativi” sono stabiliti i caratteri della sperimentazione di servizi per l’infanzia non coincidenti con le tipologie declinate nella normativa regionale;

- nell’Allegato B) al paragrafo “3. Procedure per i servizi sperimentali” sono stabilite altresì le specifiche procedure per i servizi sperimentali e l’istituzione del nucleo regionale con propria deliberazione;

Considerato che la legge regionale n. 19/2016, specificamente l’art. 11 “Funzioni dei Comuni”, comma 1, prevede che la programmazione regionale della rete dei servizi territoriali sia realizzata con il coinvolgimento dei soggetti del sistema dei servizi per la prima infanzia, nonché dei coordinamenti pedagogici territoriali;

Valutato il ruolo e la funzione esercitata dai Comuni nella programmazione dei servizi per l’infanzia e la necessità di costituire il Nucleo Regionale di Valutazione dei progetti sperimentali, in considerazione del completamento del processo di riforma normativa del settore, con i rappresentanti dei Comuni maggiormente rappresentativi, per procedere con l’esame dei progetti al fine di consentire la realizzazione di nuove sperimentazioni;

Verificato che anche nei servizi sperimentali, la normativa ha stabilito l’esigenza di tutela dei bambini e di garanzia della qualità dei servizi educativi attraverso:

• il rispetto dei requisiti relativi alla sicurezza, alla salubrità e all’igiene;

• il possesso del titolo di studio previsto dalla vigente direttiva, per il personale educativo;

Ritenuto opportuno costituire il Nucleo regionale di valutazione dei progetti sperimentali previsti dall’art. 3, comma 1, lettera d) della L.R. n. 19/2016, ai fini di valutare l’appropriatezza dei progetti, per definire tempi e modalità di attuazione e valutazione, con la seguente composizione:

• dal/la funzionario/a di posizione organizzativa “Servizi educativi per la prima infanzia e Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni del Servizio Politiche sociali e socio-educative della Regione Emilia-Romagna”, che lo presiede (o suo delegato);

• n. 1 collaboratore/trice esperto/a nella materia dei “servizi per l’infanzia”, individuato/a nell’area servizi per l’infanzia del Servizio Politiche sociali e socio-educative della Regione Emilia-Romagna (o suo delegato);

• n. 1 funzionario/a, dirigente, rappresentante per ogni Comune capoluogo (o da loro delegato), unitamente a un funzionario/a, dirigente (o da suo delegato) del Comune non capoluogo con il maggior numero di abitanti (Cesena), individuati da ciascuna Amministrazione comunale di appartenenza;

Richiamate:

• la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, ed in particolare l’art. 11;

• il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

• la propria deliberazione n. 111/2021 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza. Anni 2021-2023”;

Richiamate la Legge regionale n. 43 del 26/11/2001 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Viste le seguenti proprie deliberazioni: ­

n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii.; ­

n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017”; ­

n. 1786 del 29/10/2018 “Linee guida per l'applicazione del D.Lgs. n. 39 del 2013, dell'art. 35 bis del D.Lgs. n. 165 del 2001 e degli artt. 6 e 13 del D.P.R. n.62 del 2013 nell'ordinamento regionale”; ­

n. 2013 del 28 dicembre 2020 ad oggetto “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”; ­

n. 2018 ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

Vista la determinazione n. 23199 del 29.12.2020 recante “Proroga incarichi dirigenziali in scadenza nell'ambito della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;

Preso atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente Elena Ethel Schlein, Assessora a “Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporto con l’Unione Europea”

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:

1. di istituire il “Nucleo regionale di valutazione dei progetti sperimentali” di cui alla legge regionale n. 19/2016 e la propria deliberazione n. 1564/2017, con la seguente composizione:

• dal/la funzionario/a di posizione organizzativa “Servizi educativi per la prima infanzia e Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni del Servizio Politiche sociali e socio-educative della Regione Emilia-Romagna”, che lo presiede (o suo delegato);

• n. 1 collaboratore/trice esperto/a nella materia dei “servizi per l’infanzia”, individuato/a nell’area servizi per l’infanzia del Servizio Politiche sociali e socio-educative della Regione Emilia-Romagna (o suo delegato);

• n. 1 funzionario/a, dirigente, rappresentante per ogni Comune capoluogo (o da loro delegato), unitamente a un funzionario/a, dirigente (o da suo delegato) del Comune non capoluogo con il maggior numero di abitanti (Cesena), individuati da ciascuna Amministrazione comunale di appartenenza;

2. di stabilire che il Nucleo regionale di valutazione decide a maggioranza dei presenti e, in caso di parità prevale il voto del Presidente. Inoltre, la riunione dovrà essere considerata valida con la presenza di almeno n. 5 Comuni, oltre a n. 2 rappresentanti della Regione Emilia-Romagna;

3. di stabilire che, nel caso in cui la sperimentazione presentata abbia sede nei Comuni di cui al punto 1., il/la rappresentante dello stesso non avrà diritto di voto e non concorrerà alla composizione del numero minimo necessario per il riconoscimento della validità della seduta;

4. di stabilire altresì che i progetti sperimentali approvati dal Nucleo regionale di valutazione potranno procedere con l’autorizzazione al funzionamento del Comune competente ed entrano a tutti gli effetti a far parte del sistema dei servizi educativi della prima infanzia;

5. di stabilire altresì che, con successivo atto, il Direttore generale alla Cura della Persona, Salute e Welfare provvederà alla nomina dei componenti del Nucleo regionale di valutazione dei progetti sperimentali;

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

7. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

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