n.114 del 02.05.2018 periodico (Parte Seconda)

L.R. 9/99, D.Lgs. 152/2006 - Provvedimento di verifica (screening) relativo allo svolgimento di n. 2 campagne di attività con impianto mobile per il trattamento di inerti presso il cantiere edile della Ditta Casotti Antonio Srl in comune di Podenzano, Via Roma Angolo Via Piave (PC) - Proponente: BBT Buzzini Massimo Srl

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera 

a) di fare proprio il parere contenuto nella Relazione Istruttoria redatta dalla Struttura Autorizzazioni e Concessioni dell’Arpae di Piacenza, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PGPC 5243/2018 del del 29/3/2018, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente delibera e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e dell’art. 19, comma 8, del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., il progetto denominato “Campagne di attività (n. 2) con impianto mobile per il trattamento di rifiuti inerti. Le campagne sono previste presso il cantiere edile della ditta Casotti Antonio srl in comune di Podenzano (PC), Via Roma angolo Via Piave” dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

  • l’impianto mobile utilizzato per il trattamento, di proprietà della ditta B.B.T. di Buzzini Massimo & C. s.a.s., dovrà essere quello autorizzato con D.D. n. 714 del 21/3/2016, prodotto da Komatsu Limited – mod. BR380JG-1 – identificativo di serie 1225 - anno di costruzione 2005;
  • la quantità massima dei rifiuti sottoposti ad operazioni di recupero, non deve essere superiore a 4.000 t per ogni singola campagna di trattamento. E’ previsto lo svolgimento di complessive n. 2 campagne nell’anno 2018;
  • il quantitativo giornaliero massimo ammesso al trattamento non potrà superare le 500 t;
  • tutti i rifiuti derivanti dalle operazioni di cernita e selezione (es. metalli, plastica, legno, vetro, cavi…) devono essere separati dai materiali destinati al riutilizzo ed avviati a impianti autorizzati nel rispetto dei tempi e delle modalità previste per il deposito temporaneo ai sensi dell’art. 183 – comma 1 – lettera bb) del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
  • nell'ambito della comunicazione di inizio di ogni campagna dovrà essere presentato un elaborato grafico, in scala adeguata, con l’esatta l'indicazione del posizionamento dell'impianto mobile rispetto all'ubicazione degli stoccaggi delle varie tipologie di rifiuti. In tale elaborato dovranno essere precisate anche la “zona di quarantena” ove allocare i rifiuti già trattati in attesa delle verifiche analitiche e le modalità di stoccaggio dei rifiuti generati dall'attività;
  • dovranno essere previsti distinti siti di stoccaggio, immediatamente identificabili, per i per i rifiuti ottenuti dal trattamento e per i rifiuti ancora da trattare;
  • le tipologie di rifiuti da sottoporre al trattamento con l’impianto mobile potranno essere costituite solo da inerti provenienti dalla demolizione; nell'ambito della comunicazione di inizio campagna dovranno essere identificati i codici CER effettivamente ammessi al trattamento, compresi tra quelli autorizzati all'impianto mobile, specificando le modalità di gestione di ogni singola tipologia di rifiuto trattato;
  • i rifiuti identificati con il codice CER 17 09 04 non dovranno, in nessun caso, contenere cemento-amianto (lastre in eternit);
  • l'utilizzo dell'impianto (frantoio) mobile dovrà essere effettuato in conformità alle prescrizioni contenute nella relativa autorizzazione;
  • dovrà essere mantenuto in perfetta efficienza il sistema di abbattimento delle polveri (dispositivi con nebulizzatori ad acqua installati sull’impianto) al fine di evitare la formazione durante tutte le fasi di trattamento ed in particolare durante la triturazione e la movimentazione (carico e scarico);
  • i materiali ottenuti dalle operazioni di frantumazione stoccati in cumuli, se polverulenti, devono essere protetti dall'azione del vento;
  • al fine di minimizzare l’eventuale impatto acustico dell’impianto verso l’area esterna, caratterizzata da residenze, le attività presso l’impianto dovranno svolgersi nei giorni feriali al mattino dalle 8:00 alle 12:00 e al pomeriggio dalle 14:00 alle 18:00;
  • andranno rispettati i limiti assoluti di immissione previsti dalla normativa acustica vigente in materia nei pressi del recettore più vicino all'impianto;
  • i rifiuti identificati con il codice CER 17 09 04 non dovranno, in nessun caso, contenere cemento-amianto (lastre in eternit); la Ditta sarà tenuta a verificare la natura e la classificazione dei rifiuti, dovendosi tassativamente escludere la possibilità di trattamento di rifiuti pericolosi;
  • per i rifiuti speciali non pericolosi oggetto dell’attività di trattamento con produzione di materiali dovrà essere effettuato, su quest’ultimi, con esito positivo, il test di cessione di cui all’Allegato 3 al D.M. 5/2/1998 ed essere verificata la conformità alle “Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti” di cui alla Circolare del Ministero dell’Ambiente del 15/2/2005, n. UL/2005/5205;

c) di stabilire che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna e ad ARPAE SAC di Piacenza; l’adempimento, nel caso di specie, potrà essere assolto nell’ambito della comunicazione di campagna di attività che la Ditta proponente sarà tenuta ad inoltrare, ai sensi dell’art. 208 – comma 15 - del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., per l’attuazione dell’intervento in esame;

d) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 500,00 (cinquecento) ai sensi dell’articolo 28 della Legge Regionale 18/5/1999, n. 9 e successive modificazioni e della D.G.R. n. 1238/2002 importo correttamente versato alla Arpae SAC di Piacenza all’avvio del procedimento;

e) di trasmettere copia della presente deliberazione al proponente, al Comune di Podenzano, all’AUSL di Piacenza, all’Amministrazione Provinciale di Piacenza e all’Arpae di Piacenza;

f) di pubblicare integralmente il partito della presente deliberazione sul sito web della Regione Emilia-Romagna.

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