n.227 del 10.07.2019 periodico (Parte Seconda)

POR FESR 2014-2020 (Asse 5) - Adeguamento tempistiche e deroghe al bando approvato con propria deliberazione n. 2176/2015 e ss.mm.ii. ai fini della presentazione dei progetti rientranti nella strategia nazionale aree interne della Regione Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- l’Accordo di Partenariato 2014-2020, adottato dalla Commissione europea il 29 ottobre 2014, che prevede tra le strategie orizzontali quella finalizzata al rilancio delle aree interne del Paese e definisce la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI)come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP);

- il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» e che abroga il Regolamento (CE) n.1080/2006;

- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 8021 finale del 29/10/2014, che approva determinati elementi dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;

- la deliberazione assembleare n. 167 del 15 luglio 2014 concernente “Approvazione Documento strategico regionale dell'Emilia-Romagna per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 2014-2020. Strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione. (Proposta della Giunta in data 28 aprile 2014, n. 571)”;

- la deliberazione assembleare n. 168 del 15 luglio 2014 concernente “Approvazione del Programma Operativo Regionale FESR dell’Emilia-Romagna 2014-2020 in attuazione del Reg. (CE) n. 1303/2013. (Proposta della Giunta regionale in data 28 aprile 2014, n. 574)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2015)928 del 12 febbraio 2015, che ha approvato il Programma Operativo Regionale (in seguito POR FESR) 2014-2020 dell’Emilia-Romagna nel suo testo definitivo;

- la propria deliberazione n. 179 del 27 febbraio 2015, recante “Presa d’atto del Programma Operativo FESR Regione Emilia-Romagna 2014-2020 e nomina dell’autorità di gestione”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2017 C (2017)8767, che approva l'inclusione di un Grande Progetto nazionale per la Banda Ultra Larga nel “Programma Operativo FESR Emilia-Romagna 2014/2020";

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/09/2018 C (2018) 5952, che modifica la decisione di esecuzione C (2015);

Viste, inoltre:

- la Legge n. 147/2013 del 27 dicembre 2013, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge di stabilità 2014)”, che all’art.1, commi 13 e 14, individua le risorse nazionali per la Strategia Nazionale Aree Interne - triennio 2014/2016 - per un totale di 90 milioni di euro ripartiti a favore di interventi pilota in aree progetto e che, in particolare, l’importo di 86,02 milioni di euro è attribuito alle prime 23 aree-progetto selezionate in ragione di 3,74 milioni di euro ciascuna;

- la Legge n. 190/2014 del 23 dicembre 2014, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)” che individua, all’art. 1, commi 674 e 675, ulteriori risorse per la Strategia Nazionale Aree Interne - triennio 2015/2017 - per un totale di 90 milioni, incrementando a 180 milioni di euro la dotazione complessiva prevista dalla precitata Legge n. 147/2013;

- la Legge n. 208/2015 del 28 dicembre 2015, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)” che individua, all’art. 1, commi 611 e 612, ulteriori risorse per la Strategia Nazionale Aree Interne - triennio 2016/2018 - per un totale di 10 milioni, incrementando a 190 milioni di euro la dotazione complessiva prevista dalla precitata Legge n. 147/2013;

- la Legge n. 205 del 27/12/2017, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale 2018-2020" che stanzia, con il comma 895, ulteriori 91,18 milioni di euro per la Strategia Nazionale aree interne – triennio 2019-2021 – per un totale di 281,18 milioni di euro per tutte le 72 aree interne del Paese;

- la delibera CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015 “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato-strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi”, con la quale sono stati stanziati i fondi per le prime aree pilota e sono state approvate le modalità di attuazione della Strategia per le aree interne;

- la delibera CIPE n. 43/2016, pubblicata in GU n. 301 del 27/12/2016 “Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015)”, la quale in particolare conferma la governance e le modalità di utilizzo delle risorse, stabilisce il riparto delle risorse destinandole alle 23 seconde aree interne e stabilisce che il termine per la sottoscrizione degli APQ attuativi della strategia per le aree interne è fissato al 30 settembre 2017;

- la delibera CIPE n. 80/2017, pubblicata in GU n. 37 del 14/2/2018 “Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese – Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016”, la quale in particolare proroga i termini di sottoscrizione degli APQ per le seconde aree al 31 dicembre 2018 e rende facoltativa la sottoscrizione di un atto negoziale tra la Regione e la rappresentanza dei comuni dell’area progetto;

- la nota informativa per la Conferenza Stato-Regioni del Dipartimento Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, trasmessa dal Ministro per il Sud il 10 ottobre 2018 (prot. 866) “Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese – Riparto delle risorse recate dalla legge di bilancio di previsione della Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020", che propone di fissare i termini di scadenza per la sottoscrizione degli APQ di cui al punto 2.3 della delibera CIPE n. 9/2015 e 43/2016 al 30 giugno 2019, e sulla quale la Conferenza delle Regioni ha espresso parere positivo;

- la determinazione n. 14133 del 11/9/2017 del Direttore Generale della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni che costituisce il Gruppo di lavoro interdirezionale a supporto delle attività legate alla definizione e all’attuazione della Snai (GdL Aree Interne), in attuazione della propria deliberazione n. 395/2017;

- la delibera n. 473 del 4/4/2016, concernente “Strategia nazionale per le aree interne: dispositivi per l'attuazione” che individua le aree candidate dalla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione della Strategia Nazionale per le aree interne;

Richiamate:

- la propria deliberazione n. 2176 del 21 dicembre 2015 concernente ‘POR FESR 2014-2020, Asse 5 “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”: approvazione del bando per progetti di qualificazione dei beni ambientali e culturali’ e le successive modificazioni e integrazioni di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 290/2016 e n. 1308/2016;

- la determinazione dirigenziale n. 3576 del 8 marzo 2016, concernente “POR FESR 2014-2020, Asse 5 – Approvazione delle modalità e degli schemi per la presentazione delle domande nonché l'elenco dei documenti da compilare e allegare, in attuazione delle deliberazione n. 2176/2015 e ss.mm.ii.”;

- la successiva determinazione dirigenziale n. 13231 del 18 agosto 2016, concernente “POR FESR 2014-2020, Asse 5 – Specifica al contenuto della determinazione n. 3576/2016 di approvazione delle modalità e degli schemi per la presentazione delle domande nonché l'elenco dei documenti da compilare e allegare e modifica degli allegati 3 e 4”;

- la propria deliberazione della Giunta regionale n. 1737 del 24 ottobre 2016, concernente “POR FESR 2014-2020. Asse 5 – Misure 6.6.1, 6.7.1. Recepimento delle graduatorie approvate da parte del nucleo di valutazione. Approvazione graduatorie di finanziamento dei progetti 6.6.1, 6.7.1. Delega al dirigente competente per la concessione e impegno delle risorse. Approvazione schemi di convenzione”;

Considerato che:

- il POR FESR prevede di contribuire all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne nelle quattro aree individuate a livello regionale, mediante la realizzazione di progetti volti al consolidamento, qualificazione e diversificazione degli asset del turismo, nell’ambito dell’Asse 5 del suddetto POR;

- per i progetti proposti nei documenti strategici dalle quattro aree interne della Regione Emilia-Romagna, riferiti ad interventi di consolidamento, qualificazione e diversificazione degli asset del turismo previsti dall’Asse 5 del POR FESR e non già presentati, ai sensi del bando approvato con propria deliberazione n. 2176/2015 e ss.mm.ii., nella scadenza del 30 aprile 2016, si possa fare riferimento al bando in questione, adottando le medesime modalità, salvo prevedere alcune deroghe, in considerazione della peculiare procedura che caratterizza l’individuazione dei progetti candidati nelle aree interne e procedere, ad un opportuno adeguamento delle tempistiche ivi previste, anche con riferimento al cronoprogramma, come di seguito riportato:

  • ciascun progetto potrà prevedere un costo totale ammissibile in base alle regole definite dal bando anche inferiore a 1 milione di euro;
  • in caso di domanda in forma associata per progetti integrati da parte di Enti locali e altri soggetti pubblici, la spesa minima potrà essere anche inferiore a 200.000,00 euro per partecipante e il numero dei soggetti partecipanti può, conseguentemente, essere superiore a 5;
  • prevedere, per le aree interne le cui Strategie risultino già approvate alla data della presente deliberazione, che le domande siano presentate, a partire dal 2 settembre 2019 (ore 10,00) e fino e non oltre il 15 ottobre 2019 (ore 17,00) secondo le modalità previste dal citato bando e nel rispetto di quanto stabilito nella determinazione n. 3576/2016, concernente l’approvazione delle modalità e degli schemi per la presentazione delle domande nonché l’elenco dei documenti da compilare e allegare e successiva specifica di cui alla determinazione n. 13231/2016;
  • prevedere la data del 30 settembre 2022, quale termine massimo improrogabile per la conclusione dei progetti finanziati, entro il quale devono essere stati effettuati, nei casi previsti dalla normativa vigente, i collaudi e/o le verifiche di conformità e/o di regolare esecuzione nonché tutti i pagamenti previsti nonché tutti pagamenti previsti, e la data del 31 ottobre 2022, quale termine per la trasmissione, mediante l’applicativo web, della rendicontazione e documentazione finale ai fini dell’erogazione del saldo del contributo;
  • prevedere l’ammissibilità delle spese di cui al paragrafo 5 del bando, sostenute e pagate, in coerenza con il sotto definito cronoprogramma e successivi eventuali adeguamenti, a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al sopra riportato termine massimo del 30 settembre 2022, di conclusione del progetto;
  • prevedere che gli interventi e le attività progettuali seguano il seguente cronoprogramma:

- 01/01/2020 – 31/12/2020 realizzazione del 66,665% circa delle attività progettuali e relativo budget di spesa;

- 01/01/2021 – 31/12/2021 realizzazione del 33,335% circa delle attività progettuali e relativo budget di spesa;

e in caso di mancato raggiungimento delle suddette quote di realizzazione progettuale e relativo budget di spesa, si potrà procedere all’adeguamento del cronoprogramma, con i relativi spostamenti agli esercizi successivi delle mancate spese sostenute, fermo restando il termine massimo di conclusione del 30 settembre 2022;

  • prevedere, al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi di risultato e di certificazione delle risorse dell’Asse in questione sul POR-FESR, nonché tempi consoni di effettiva conclusione dei progetti finanziati e scongiurare la possibilità di perdita delle risorse europee, che i soggetti beneficiari pervengano all’aggiudicazione degli appalti dei lavori ai sensi della normativa vigente entro il termine del 31 marzo 2021, e ove non rispettato, la Regione si riserva di procedere alla revoca del contributo;

Considerato che la presenza di eventuali aiuti di stato potrà valutarsi solo a seguito dell’esame delle richieste di finanziamento presentate dai soggetti proponenti sulla base delle indicazioni fornite dal bando regionale di cui alla propria deliberazione n. 2176/2015 e successive modificazioni e integrazioni n. 290/2016 e n. 1308/2016;

Ritenuto di procedere per i sopra specificati progetti con le modalità del bando approvato con propria deliberazione n. 2176/2015 e ss.mm.ii., fatto salvo le sopra riportare deroghe e tempistiche e, al fine di poter recepire le suddette tempistiche, anche con riferimento al sopra definito cronoprogramma, approvare lo schema di convenzione da sottoscriversi tra la Regione Emilia-Romagna e i soggetti beneficiari, entro 30 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, così come previsto al punto 7) del dispositivo della propria deliberazione n. 1737/2016;

Ritenuto, infine, di prevedere che:

  • l’istruttoria delle domande dal punto di vista dell’ammissibilità formale verrà svolta dai competenti servizi regionali e che le domande ritenute formalmente ammissibili saranno sottoposte, per la valutazione sostanziale seguendo i criteri di selezione previsti dal bando, al Nucleo di valutazione istituito con determinazione del Direttore Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa n.10594 del 01 luglio 2016 e successive modifiche e integrazioni n. 12806/2016 e n. 242/2018;
  • l’istruttoria e la valutazione dei progetti presentati si concludano entro 2 mesi dalla data di presentazione delle domande;
  • entro 30 giorni dalla data di conclusione della procedura di valutazione si provvederà con proprio atto all’approvazione dei progetti e alla relativa concessione dei contributi;

Richiamati:

- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n.31 e 27 marzo 1972, n.4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni ed in particolare l’art. 37, comma 4;

- il D.lgs. n. 159 del 6/09/2011 e s.m.i. e in particolare l’art. 83, comma 3, lett. b);

- il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii. ed in particolare l'art. 26, comma1;

- n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019 -2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e succ. mod., per quanto applicabile;

- n. 468/2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 56/2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001”;

- n. 270/2016 avente ad oggetto “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622/2016 avente ad oggetto “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1107/2016 avente ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 1681 del 17 ottobre 2016 recante “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n. 2189/2015;

- n. 1182 del 25 luglio 2016 recante “Costituzione della rete regionale per il presidio delle funzioni trasversali in materia di aiuti di stato e modifica delle deliberazioni nn. 909/2015, 270/2016 e 622/2016”;

- n. 975 del 3 luglio 2017 recante “Aggiornamenti organizzativi nell’ambito della Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa e della Direzione generale Risorse, Europa, Innovazioni e istituzioni”;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamata, inoltre, la determinazione dirigenziale n. 2373 del 22/02/2018, avente ad oggetto: “Conferimento dell’incarico dirigenziale di Responsabile del servizio Turismo, Commercio e Sport”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore regionale al Turismo e Commercio;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono qui integralmente richiamate:

1) di prevedere per i progetti proposti nei documenti strategici dalle quattro aree interne della Regione Emilia-Romagna, riferiti ad interventi di consolidamento, qualificazione e diversificazione degli asset del turismo previsti dall’Asse 5 del POR FESR e non già presentati ai sensi del bando approvato con propria deliberazione n. 2176/2015 e successive modificazioni, integrazioni e precisazioni di cui alle proprie deliberazioni n. 290/2016 e n. 1308/2016, nella scadenza del 2016, di adottare le medesime modalità del suddetto bando, salvo prevedere, in considerazione della peculiare procedura che caratterizza l’individuazione dei progetti candidati nelle aree interne, le deroghe e l’adeguamento delle tempistiche, come di seguito riportato:

  • ciascun progetto può prevedere un costo totale ammissibile in base alle regole definite dal bando anche inferiore a 1 milione di euro;
  • in caso di domanda in forma associata per progetti integrati da parte di Enti locali e altri soggetti pubblici, la spesa minima può essere anche inferiore a 200.000,00 euro per partecipante e il numero dei soggetti partecipanti può, conseguentemente, essere superiore a 5;
  • prevedere, per le aree interne le cui Strategie risultino già approvate alla data della presente deliberazione, che le domande siano presentate, a partire dal 2 settembre 2019 (ore 10.00) e fino e non oltre il 15 ottobre 2019 (ore 17.00) secondo le modalità previste dal citato bando e nel rispetto di quanto previsto e stabilito nella determinazione n. 3576/2016, concernente l’approvazione delle modalità e degli schemi per la presentazione delle domande nonché l’elenco dei documenti da compilare e allegare e successiva specifica di cui alla determinazione n. 13231/2016;
  • prevedere la data del 30 settembre 2022, quale termine massimo improrogabile per la conclusione dei progetti finanziati, entro il quale devono essere stati effettuati, nei casi previsti dalla normativa vigente, i collaudi e/o le verifiche di conformità e/o di regolare esecuzione nonché tutti i pagamenti previsti e la data del 31 ottobre 2022, quale termine per la trasmissione, mediante l’applicativo web, della documentazione e rendicontazione finale ai fini dell’erogazione del saldo del contributo;
  • prevedere, ai fini della relativa ammissibilità, che le spese di cui al paragrafo 5 del bando, debbano essere sostenute e pagate, in coerenza del sotto definito cronoprogramma e successivi eventuali adeguamenti e comunque a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al sopra riportato termine massimo del 30 settembre 2022 di conclusione del progetto;
  • prevedere che gli interventi e le attività progettuali seguano il seguente cronoprogramma:

- 1/1/2020 – 31/12/2020 realizzazione del 66,665% circa delle attività progettuali e relativo budget di spesa,

- 1/1/2021 – 31/12/2021 realizzazione del 33,335% circa delle attività progettuali e relativo budget di spesa,

e in caso di mancato raggiungimento delle suddette quote di realizzazione progettuale e relativo budget di spesa, si potrà procedere all’adeguamento del cronoprogramma, con i relativi spostamenti agli esercizi successivi delle mancate spese sostenute, fermo restando il termine massimo di conclusione del 30 settembre 2022;

  • prevedere che i soggetti beneficiari pervengano all’aggiudicazione degli appalti dei lavori, ai sensi della normativa vigente, entro il termine del 31 marzo 2021, e ove non rispettato, la Regione si riserva di procedere alla revoca del contributo concesso;

2) di stabilire, inoltre, che:

  • l’istruttoria delle domande dal punto di vista dell’ammissibilità formale sia svolta dal competente servizio regionale e che le domande ritenute formalmente ammissibili siano sottoposte, per la valutazione sostanziale, seguendo i criteri di selezione previsti per dal bando, al Nucleo di valutazione istituito con determinazione del Direttore Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa n. 10594 del 01 luglio 2016 e successive modifiche e integrazioni n. 12806/2016 e n. 242/2018;
  • l’istruttoria e la valutazione dei progetti presentati si concludano entro due mesi dalla data di presentazione delle domande;
  • entro 30 giorni dalla data di conclusione della procedura di valutazione si provvederà con proprio atto all’approvazione dei progetti e alla relativa concessione dei contributi;

3) approvare lo schema di convenzione da sottoscriversi tra la Regione Emilia-Romagna e i soggetti beneficiari, entro 30 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, così come previsto al punto 7) del dispositivo della propria deliberazione n. 1737/2016, di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

4) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative;

5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://fesr.regione.emilia-romagna.it/.

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