n. 255 del 21.11.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2683 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Alessandrini, Bonaccini, Luciano Vecchi, Costi e Riva per impegnare la Giunta al rilancio dell'economia, a rafforzare la rete di protezione sociale, a verificare la modalità di riscossione dei tributi, considerata la crisi economica globale che porta disagio economico e sociale alle persone
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
le scelte economiche attuate dal precedente Governo di centro-destra, improntate sulla populistica ricerca del consenso piuttosto che sull'esigenza di rispondere alla crisi economica globale con provvedimenti strutturali di crescita e col contenimento dei costi, hanno portato il nostro Paese ad un passo dal default;
la perdita di credibilità sulla scena internazionale a cui il Governo Berlusconi ha portato l'Italia si è inoltre tradotta nell'impossibilità per l'Italia di avere un ruolo attivo nella definizione delle politiche europee, col risultato che oggi scontiamo decisioni prese in centri di potere da cui ci siamo autoesclusi.
Evidenziato che
per scongiurare la prospettiva di fallimento e rispettare gli obblighi a cui l'UE richiama tutti gli Stati membri, l'attuale Governo Monti - sostenuto da una maggioranza eterogenea sia dal punto di vista politico che di proposta di crescita, ma accomunata dalla volontà di garantire al Paese un futuro - è dovuto intervenire pesantemente non solo con i tagli agli sprechi nella cosa pubblica, ma anche aumentando la tassazione a carico di imprese e famiglie;
tale aggravio, calato per di più in un contesto economico e sociale di grave precarietà, è senza dubbio fonte di enorme disagio per le famiglie che faticano a pagare le spese correnti e a mantenere i figli, per i giovani in cerca di un lavoro sempre più difficile da trovare, per gli ultracinquantenni espulsi dal mondo del lavoro a causa di crisi aziendali, per gli imprenditori che vedono andare a monte le fatiche e l'impegno di una vita.
Rilevato che
i recenti fatti di cronaca, che parlano di un marcato aumento di azioni dimostrative estreme da parte di singoli cittadini contro le rappresentanze del sistema fiscale italiano e, purtroppo, registrano lo sconcertante aumento di suicidi ed atti autolesionistici legati alla disperazione, impongono alle istituzioni la necessità di rimodulare le modalità attraverso le quali i cittadini debitori del fisco possano rientrare dei propri passivi senza dovere perdere i propri beni, la propria capacità di sostenere la famiglia, la possibilità di fare ripartire la propria impresa e, finanche, la propria dignità;
in particolare si contestano ad Equitalia, società pubblica incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi, l'eccessiva rigidità dei protocolli di riscossione - che non tiene nella dovuta considerazione la situazione oggettiva del debitore - la lentezza amministrativa con il conseguente innalzamento degli interessi, la facilità con cui si ricorre al pignoramento, l'aggio molto alto (9%) incassato per il servizio.
Sottolineato che
consapevoli dell'ineluttabilità delle scelte di rigore necessarie a risolvere i danni causati al Paese ed ai cittadini dalla colpevole incapacità del precedente Governo, abbiamo tuttavia in più sedi richiesto ed ottenuto correttivi alle politiche dell'attuale Governo tecnico per una più equa distribuzione dei sacrifici richiesti ai cittadini, strutturando nel contempo una proposta politico-programmatica per il rilancio dell'Italia: dall'elaborazione di un Piano industriale ed energetico nazionale alla revisione dei meccanismi del Patto di Stabilità per incentivare gli investimenti, sostenere il welfare e garantire tempi di pagamento accettabili ai privati, dall'introduzione di una tassazione europea sulle transazioni finanziarie all'istituzione degli Eurobond e Project bond;
la Regione Emilia-Romagna, dove la crisi ha toccato famiglie ed imprese sia pur meno duramente che altrove grazie ad un retroterra economico e sociale più forte e meglio strutturato, si è mossa con misure straordinarie di sostegno all'emergenza e ripresa strutturale: dall'iniziale Patto per attraversare la crisi all'attuale Patto per la crescita, dal recentissimo Piano straordinario per l'occupazione dei giovani al nuovo Triennale per le attività produttive.
Impegna la Giunta
a proseguire ed implementare le azioni di sostegno e rilancio dell'economia regionale di concerto con tutti gli attori interessati;
a rafforzare la rete di sostegno e protezione sociale anche con la presa in carico delle nuove e specifiche fragilità nate dalla crisi economica, raccordandosi in tal senso anche con le associazioni di rappresentanza ed i sindacati al fine di strutturare una efficace rete di assistenza ad imprenditori e lavoratori in difficoltà;
a verificare modalità di riscossione dei tributi, ed in particolare delle morosità, aggi, sanzioni e interessi calati sulle esigenze e le concrete possibilità di ciascun debitore e resi obbligatori per il soggetto riscossore, sia esso Equitalia o, se utile e conveniente, un nuovo soggetto regionale che si voglia istituire.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2012