n.21 del 01.02.2012 periodico (Parte Seconda)
Decisione in merito alla procedura di VIA per il progetto di realizzazione impianto fotovoltaico di potenza pari a 34.7 MWp – Jolanda di Savoia 1 - in comune di Jolanda di Savoia. Ditta Solareolica Sesta srl.
Ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., DLgs 152 e smi l’autorità competente: Provincia di Ferrara, con atto di DGP n. 2842 del 17/1/12, ha assunto la seguente decisione:
LA GIUNTA
(omissis)
delibera:
- di prendere atto delle valutazioni conclusive della Conferenza dei Servizi del 10/01/11, contenute nel Rapporto sull’impatto ambientale che costituisce l’Allegato A, quale sua parte integrante e sostanziale, della presente deliberazione;
- di considerare tale progetto ambientalmente compatibile alla luce delle valutazioni suddette;
- di approvare pertanto il progetto, presentato dalla ditta Solareolica Sesta srl, finalizzato alla realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 34.7 MWp in comune di Jolanda di Savoia;
- di approvare la realizzazione dell’impianto condizionatamente al rispetto delle prescrizioni di cui al “Rapporto” allegato A quale parte sostanziale del presente atto, punti 1.C, 2.C e 3.C che di seguito per maggiore chiarezza si riportano:
Prescrizioni quadro di riferimento programmatico
1 - venga acquisita da parte della Società Solareolica srl prima del rilascio dell’Autorizzazione Unica la piena disponibilità o altro diritto sull’area in oggetto;
2 - la ditta dovrà acquisire l’autorizzazione della linea elettrica ai sensi del DLgs 387/03 e LR 10/93 come opera connessa;
3 - entro trenta giorni dal rilascio della AU i Consigli Comunali e il Consiglio dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi dovranno ratificare il parere (positivo) in merito alla proposta di variante agli strumenti urbanistici e apposizione del vincolo espropriativo precedentemente discussi, a pena di decadenza.
Prescrizioni quadro di riferimento progettuale
4 - l’eventuale lavaggio dei pannelli dovrà avvenire tramite utilizzo di autobotte senza l’uso di detergenti/tensioattivi
5 - in merito all’impianto di illuminazione del campo fotovoltaico, si prescrive che in periodo notturno l’impianto rimanga spento e che sia prevista l’attivazione delle luci solo in caso di intrusione o di necessità nell’ambito di operazioni di sorveglianza;
6 - in merito agli aspetti relativi all’inquinamento luminoso, il progetto di illuminazione risulti redatto da una figura professionale specializzata in questo campo impiantistico, che assuma la completa responsabilità del progetto fino ad ultimazione lavori;
7 - Sarà cura della ditta ottemperare al deposito al genio civile delle strutture metalliche, delle cabine elettriche e dei fabbricati, ove necessario;
8 - sottoscrizione di apposita fideiussione, le cui modalità di sottoscrizione saranno definite nell’ambito della procedura di Autorizzazione Unica, per garantire all’Amministrazione la rimessa in pristino dei luoghi al termine della vita produttiva dell’impianto;
9 - nell’ambito del rilascio dell’Autorizzazione Unica dovrà essere fornita una dichiarazione del proponente relativa alla strategicità delle opere di progetto, da trasmettere anche alla PO Geologico e Protezione Civile della Provincia al fine dell’eventuale inserimento nel Piano provinciale di Emergenza di protezione Civile in qualità di “Categorie di edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di Protezione Civile”;ai sensi della DGR 1661/10; in caso l’opera venga configurata come strategica, occorrerà l’acquisizione di specifica autorizzazione sismica dal parte del Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa (L.R. 19/08);
10 - in riferimento alle possibili problematiche correlate al passaggio di numerosi mezzi pesanti sulla via Lanternazza nel corso della fase di cantiere per la costruzione dell’impianto occorrerà:
- l’effettuazione di un sopralluogo congiunto Comune-impresa per la determinazione dello stato di fatto delle strade prima dell’inizio delle lavorazioni
- stipula di una fideiussione o cauzione di importo pari a circa euro 30.000 per il ripristino temporaneo ed il mantenimento in sicurezza della circolazione stradale per il tempo della fase di cantiere
- l’organizzazione di un controllo quotidiano del rispetto delle condizioni di sicurezza della strada
- stipula di una fideiussione o cauzione per un importo pari a euro 100.000 per il ripristino definitivo e completo della strada al temine dei lavori
- concessionare il passo carraio per l’accesso all’area e informare la cittadinanza dell’avvio del cantiere e dei relativi disagi, di carattere temporaneo, comportati dalle lavorazioni
11 - Non dovrà esservi permanenza di personale all’interno di cabine e relative fasce di pertinenza per più di 4 ore consecutive;
12 - Ai fini della riduzione delle ricadute ambientali determinate dal progetto il proponente dovrà adottare per la fase di cantiere le seguenti specifiche scelte tecniche:
- predisposizione della fase cantiere con un’accurata revisione di tutte le aree disponibili cercando di ottimizzare gli spazi disponibili e le occupazioni permanenti sulla base di reali esigenze lavorative, gestionali e di sicurezza, valutando la presenza di recettori sensibili in un contorno significativo ad esse;
- le aree di stoccaggio dei rifiuti e dei materiali da scavo e da costruzione che possono determinare emissioni diffuse di polvere debbono essere localizzate all’interno del campo fotovoltaico nel punto più lontano da tutti i centri abitati presenti nella zona limitrofa
- si raccomanda all’impresa esecutrice dei lavori di provvedere a richiedere l’eventuale autorizzazione in deroga nel caso in cui vengano svolte attività rumorose e/o impiegati macchinari di elevata intensità acustica ai sensi della LR 15/2001 e DGR 45/2002
- al fine di limitare le polveri e il rumore, si mettano in atto modalità organizzative relative ai trasporti per le fasi di cantiere come ad es. la pulizia dei pneumatici dei mezzi adibiti al trasporto, bagnatura delle superfici asfaltate e sterrate interne allo stabilimento, altri sistemi per l’abbattimento di polveri e di rumore, misure di mitigazione di impatti sul traffico, eventuali variazioni dell’assetto viario circostante l’area, ecc.);
13 - Rifiuti (sia per la fase di cantiere/gestione e dismissione):
- conferimento dei rifiuti prodotti ai soggetti specificatamente specializzati alla smaltimento e/o recupero, questa ultima destinazione sarà preferita al conferimento in discarica;
- la Ditta dovrà accertarsi che i terzi ai quali verranno affidati per le varie fasi di gestione/smaltimento i rifiuti prodotti dall’attività, siano in possesso delle regolari autorizzazioni ai sensi DLgs 152/06 (parte IV) e s.m.i e conservarne copia presso l’impianto a disposizione dell’Organo di controllo.
14 - la superficie dei pannelli proiettata a terra compresa nell’area dell’impianto Jolanda di Savoia 1 non dovrà superare Ha 29,25
15 - è fatto espresso divieto di porre in opera, anche temporaneamente, membrane impermeabilizzanti nell’area sottostante i pannelli
16 - l’impianto dovrà essere realizzato in conformità e nel pieno rispetto degli elaborati grafici autorizzati in sede di Conferenza dei Servizi
17 - dovrà essere rispettato il calcolo effettuato per la determinazione del sistema di drenaggio e laminazione delle acque meteoriche basato sull’applicazione dell’invarianza idraulica e costituito suddividendo l’impianto in tre bacini idraulici di cui alle planimetrie vidimate dal Consorzio e qui esplicitato:
- area A di circa Ha 42.20, con 192.000 pannelli aventi proiezione al suolo pari a 12.53 Ha: la struttura di laminazione prevista per tale area dovrà essere in grado di trattenere temporaneamente un volume minimo di mc 6267 scaricando nel Canale Malpiglio Vecchio (lato nord ovest) la portata massima autorizzata pari a 338 l/s
- area B di circa Ha 24.62, con 115.200 pannelli aventi proiezione al suolo pari a Ha 7.52: la struttura di laminazione prevista per tale area dovrà essere in grado di trattenere temporaneamente un volume minimo di mc 3760, scaricando nel Canale Malpiglio Vecchio (lato nord est) la portata massima autorizzata pari a 197 l/s
- area C di circa Ha 37.06, con 140.800 pannelli aventi proiezione al suolo pari a 9.20 Ha: la struttura di laminazione prevista per tale area dovrà essere in grado di trattenere temporaneamente un volume minimo di mc 4596, scaricando nello Scolo Venezze (angolo sud ovest) la portata massima autorizzata pari a 300 l/s
18 - la società proponente, secondo quanto disposto dal vigente RD 368/1904 e dal regolamento Consorziale in materia di Polizia Idraulica, dovrà richiedere, prima dell’inizio dei lavori, il rilascio delle concessioni relative ai manufatti di scarico previsti sulle scarpate del canale Malpiglio Vecchio e dello Scolo Venezze e per ulteriori eventuali opere minori previste nella fascia di 10 ml dal ciglio della canalizzazione demaniale, compresi i parallelismi ed attraversamenti delle canalizzazioni;
19 - la ditta dovrà comunicare con congruo preavviso la data di inizio lavori alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna;
20 - le strutture per l’attraversamento della linea elettrica sul canale Collettore Acque Alte dovranno avere verniciatura di colore grigio chiaro, tal quale gli elementi del ponte (parere Soprintendenza Beni Architettonici Prot. 15627/11);
21 - istituzione del senso unico alternato durante il periodo dei lavori, regolamentato da semafori o movieri e da segnaletica verticale di cantiere stradale mobile prescritto dal nuovo codice della strada (/CDS): solo ad autorizzazione rilasciata il proponente potrà iniziare le lavorazioni. La responsabilità del cantiere resta in carico al proponente anche nelle ore notturne e nelle giornate festive, con l’obbligo di istituire un servizio di reperibilità mediante telefono cellulare h24 (che sarà girato alle forze dell’ordine: Vigili urbani, Carabinieri ecc..) e di intervenire in caso di bisogno nel giro di un’ora dalla eventuale chiamata per riportare le condizioni di sicurezza;
22 - taglio/fresatura della pavimentazione bituminosa da inizio ciglio bitumato verso il centro strada per cm 50 in destra della carreggiata stradale con direzione Copparo Jolanda, al fine di evitare sbrecciamenti e danni alla rimanente parte di pavimentazione
23 - scavo per una lunghezza di cm 50 con profondità di cm 75 eseguito con mezzi meccanici idonei, per tratti continui e secondo le forme presentate nel progetto. Il successivo riempimento dovrà essere così eseguito:
su strada
- cm 3 conglomerato bituminoso tipo tappeto 0/12 per l’intera larghezza della sede stradale (carreggiata) oggetto dei lavori previa mano d’attacco con emulsione bituminosa
- cm 10 di conglomerato bituminoso tipo binder 0/20 da posare sul bauletto di cls già realizzato previa mano d’attacco con emulsione bituminosa non prima di gg 10 dall’esecuzione del getto in cls
- cm 30 di cls Rck 30 entro lo scavo eseguito, ogni 10 m lo stesso verrà interrotto mediante un giunto di polistirolo o altra soluzione da concordare al fine di evitare getti continui soggetti a rottura in punti indefiniti
- il resto fino a fondo scavo con sabbia di cava ben compattata priva di argilla e impurità, proveniente dalla lavorazione e frantumazione di cls che comunque non deve essere inferiore a cm 20 su lato dello scavo e a cm 35 nell’altro
24 - al termine dei lavori e nei tratti interessati dal rifacimento del manto bituminoso dovrà essere eseguita la relativa segnaletica orizzontale
25 - restano a carico del proponente, in corso di concessione, a termini del CDS e del vigente regolamento Provinciale per la disciplina delle concessioni, autorizzazioni e nulla osta stradali e per l’applicazione del COSAP, gli eventuali lavori di ripristino stradale che dovessero rendersi necessari inseguito a cedimenti - assestamento dei materiali - fessurazioni ecc o che siano comunque riconducibili ai lavori eseguiti e che si verificassero nel corso del tempo, come le eventuali responsabilità nei confronti di terzi che avessero subito danni conseguenti ai lavori realizzati
26 - il traffico pesante di autocarri relativo alla costruzione degli impianti e cavidotti dovrà avvenire solo ed esclusivamente percorrendo la SP 16 Copparo Codigoro, da Copparo verso Jolanda di Savoia, evitando le altre SP 28 Tresigallo Jolanda, SP 17Jolanda Berra, SP 60 Gran Linea in quanto già in situazioni critiche per portanza e larghezza delle stesse. Il proponente si assumerà l’onere del rifacimento di quei tratti stradali per i quali dovesse risultare, a seguito di monitoraggio e valutazione congiunti, che il passaggio continuo e costante degli autocarri a servizio del cantiere abbia prodotto anomalie e deterioramenti alla pavimentazione. Il tratto considerato a tali fini va dalla rotatoria di ingresso di Copparo (incrocio SP 2 Copparo con SP 16 Copparo Codigoro) fino a via Lanternazza, in quanto il tratto successivo ricade nel tracciato dei cavidotti che verrà completamente ripristinato a fine lavori (vedi punto 3);
27 - il proponente dovrà inoltrare prima dell’inizio dei lavori la richiesta di concessione/autorizzazione stradale alla Provincia di Ferrara – UOC Concessioni per la realizzazione ed il mantenimento dei cavidotti, utilizzando l’apposito modello ed allegando copia delle tavole 6, 13 e 14 del progetto denominato Jolanda 2. La concessione avrà durata 19 anni rinnovabili e comporterà il pagamento annuale della COSAP nella misura stabilita dal citato Regolamento Provinciale approvato con DCP nn. 119/95333 del 24/11/2004 e modificato con DCP nn. 120/97872 del 15/12/2010. Attualmente la tariffa e fissata in euro 20/mq di occupazione effettiva per anno e preventivata in Euro 27640,00;
28 - le risultanze delle indagini geotecniche rendono opportuno che in corso d’opera venga verificata la conformità tra la caratterizzazione geotecnica desunta dallo studio e la situazione effettiva
Prescrizioni quadro di riferimento ambientale
29 - Per il Comune di Jolanda di Savoia, come indicato nella nota Prot. 9496/VI/8 del 12/12/11 del 12/12/11(e successivi atti deliberativi del 9/1/12) e per il Comune di Copparo con nota Prot. 260 del 10/1/12, le misure compensative saranno orientate su interventi di miglioramento ambientale, di efficienza energetica, di diffusione di installazioni di impianti da fonti rinnovabili e di sensibilizzazione della cittadinanza, correlati alla mitigazione degli impatti riconducibili al progetto, nel rispetto della misura massima del 3 per cento dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti determinati dal GSE, derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica prodotta annualmente (primo anno di attività a regime) dall’impianto, come previsto dal Dlgs 387/03; per il Comune di Copparo viene definita, quale misura di mitigazione correlata all’inserimento della sottostazione elettrica sul territorio comunale, la realizzazione di una superficie da rinaturalizzare pari alla superficie della sottostazione stessa, anche al di fuori del comparto, in area concordata con l’Amministrazione comunale e ritenuta idonea allo scopo;
30 - i Comuni interessati (Jolanda di Savoia e Copparo) provvederanno con successivi atti a determinare il riparto percentuale degli importi da utilizzare per interventi di compensazione per ciascun Comune;
31 - la realizzazione delle opere compensative dovrà essere oggetto di apposita Convenzione tra il Comune di Jolanda di Savoia, Copparo e Solareolica Sesta srl;
32 - per la realizzazione di tali opere compensative dovrà essere tenuta in particolare considerazione della presenza sul territorio comunale di nodi e corridoi ecologici della REP e di ZPS (es. vasconi dello zuccherificio di Jolanda di Savoia);
33 - in riferimento alla previsione del corridoio di mitigazione (alberatura) di almeno 30 metri lato strada provinciale, esso andrà realizzato così come da progetto e cartografia presentata, con previsione di una fascia arbustiva di adeguata altezza – almeno m 3- su tutto il restante perimetro dell’impianto;
34 - le essenze arboreo arbustive da utilizzare per gli impianti a verde ed i sesti di impianto dovranno essere definiti con più precisione nell’ambito dell’autorizzazione Unica;
35 - venga assicurato l’attecchimento delle essenze arbustive ed arboree prevedendo una opportuna irrigazione e la sostituzione delle eventuali fallanze per almeno i primi tre anni;
36 - dovrà essere mantenuto un manto erboso permanente al di sotto dei pannelli fotovoltaici, al fine di evitare fenomeni di erosione del suolo;
37 - nella fase di esercizio dell’impianto fotovoltaico dovrà essere garantita la manutenzione corretta della superficie, adottando ad esempio tecniche che impediscano la proliferazione di piante infestanti difficilmente falciabili per la presenza delle strutture di sostegno; si dovrà comunque provvedere al mantenimento di adeguata sfalciatura/pulizia dell’area;
38 - per quanto riguarda la recinzione, venga garantito il passaggio della piccola fauna al di sotto delle recinzioni attraverso la realizzazione di varchi di altezza 20 cm e larghezza 2 m distanti tra loro 100 metri.
- di trasmettere ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 9/99 e smi la presente deliberazione alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Jolanda di Savoia, al Comune di Copparo, al Comune di Formignana, all’unione dei Comuni Terre e Fiumi all’AUSL - Servizio Igiene Pubblica, all’ARPA – Sezione Provinciale di Ferrara, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, nonché alla PO Energia, PO Viabilità e PO Geologico della Provincia di Ferrara;
- di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e smi e del DLgs 152/06 e smi, il presente partito di deliberazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e in forma integrale sul sito Web dell’Ente;
- di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3 comma 4 della Legge n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.
Stante la necessità di provvedere alla rapida conclusione del procedimento in oggetto in ragione dell’esigenza di ultimare anche la procedura di Autorizzazione Unica, che prevede l’acquisizione preliminare degli esiti della VIA;
con votazione unanime e separata resa in forma palese:
delibera:
di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, IV comma del DLgs 267/00.