n.73 del 22.03.2017 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4148 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni nei confronti del Parlamento, anche in relazione al progetto di legge recante "Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace commessi in danno di persone ultrasessantacinquenni" depositato in data 2/11/2016, ad accelerarne l'iter di esame al fine di approdare ad una legislazione di maggior tutela per le persone anziane e di maggior severità nei confronti di chi commette crimini tanto odiosi. A firma dei Consiglieri: Rontini, Cardinali, Calvano, Zoffoli, Marchetti Francesca, Paruolo, Molinari, Tarasconi, Poli, Bessi, Pruccoli, Soncini, Montalti, Lori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
tra i crimini più odiosi ed esecrabili, ed in forte crescita nel nostro Paese, vi sono le truffe nei confronti degli anziani che destano sempre più crescente preoccupazione e sdegno da parte dei cittadini;
si tratta di una tipologia di reati, spesso messi in atto sotto forma di semplici ma efficaci raggiri, che vanno a colpire le persone più deboli e indifese. Spesso il danno che provocano, ancor più che economico è di tipo fisico e psicologico. Infatti, oltre ai risparmi, gli oggetti che spesso vengono rubati appartengono alla sfera dei ricordi personali, alle memorie della vita trascorsa con i propri cari. Memorie di persone scomparse a cui spesso le persone anziane sono aggrappate. Spesso il dolore più forte lamentato dalle vittime è proprio il furto di questi ricordi e, in un certo senso, della vita stessa. Di frequente, poi, le vittime, dopo i furti, provano vergogna per non essersi accorti del raggiro e subiscono in silenzio, si lasciano andare e piano piano si spengono;
lo stesso Presidente Mattarella, nel sostenere le campagne di informazione della stampa nazionale sul tema, ha definito il fenomeno come "un crimine odioso che non si limita solo a colpire l'aspetto patrimoniale di persone deboli, ma le ferisce profondamente nell'animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale".
Evidenziato che
nel 2012 i raggiri messi in atto verso persone con più di 65 anni erano 12.618. Nel 2014 le denunce sono salite a 14.461 per arrivare a quota 15.909 nel 2015. Solo nei primi sei mesi del 2016 si sono registrate circa 50 denunce al giorno, per un totale di 9.112;
gli studi sul fenomeno evidenziano che i truffatori scelgono gli anziani perché sono obiettivi ideali ovvero sono spesso soli e, se scoprono il raggiro, possono essere facilmente gestite le loro eventuali reazioni in virtù della debole forza fisica di cui dispongono;
solitamente i malviventi agiscono nelle abitazioni della vittima designata perché è il luogo dove questa si sente più al sicuro e risulta, di conseguenza, meno sospettosa. Le truffe si svolgono spesso anche in strada, di preferenza nei pressi di uffici postali o banche, subito dopo che gli anziani hanno eseguito prelievi di contanti o ritirato la pensione;
la casistica degli inganni è estremamente variegata. Spiccano i casi di finti funzionari per la lettura dei contatori o di finti tecnici che devono controllare presunte perdite o, addirittura, finti agenti delle forze dell'ordine muniti di tesserini fasulli. Non mancano truffe più raffinate di finti amici di parenti o di finti avvocati che simulano gravi problemi, vere e proprie emergenze sopraggiunte ai figli delle vittime e si offrono come aiuto per consegnare il denaro necessario per risolverle.
Evidenziato con riconoscenza che
oltre alle campagne mediatiche lanciate nei mesi scorsi da alcuni organi di informazione, anche il Comando Interregionale Carabinieri Vittorio Veneto, in collaborazione con il Comando Legione Carabinieri Emilia-Romagna ha dato un grande contributo all'opera di sensibilizzazione, con particolare riguardo al territorio della nostra regione, proponendo un'azione di informazione capillare che ha coinvolto Radio e Tv locali, carta stampata, circoli, parrocchie e il web;
"Non siete soli chiamateci sempre" è lo slogan scelto dalla Polizia di Stato che ha contribuito alla campagna anche con un apposito video diffuso dalla Rai che contiene i consigli e le raccomandazioni per evitare le truffe.
Considerato che
a fronte del rilevante danno sociale prodotto dal reato in questione, l'art. 640 c.p., che disciplina la "truffa", prevede sanzioni che, seppure in presenza di aggravanti previste dall'art. 61 n. 5 c.p. non consentono alle Forze dell'Ordine e ai Magistrati di intervenire con la necessaria efficacia anche nei casi, non tantissimi purtroppo, in cui l'autore del reato venga individuato;
per tale motivo, il 2 novembre scorso, è stata depositata alla Camera una proposta di legge recante "Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace commessi in danna di persone ultrasessantacinquenni";
il progetto di legge di cui sopra si propone di inasprire le sanzioni, e rendere più certa la pena, per chi commette truffe nei confronti degli over 65. L'articolato prevede infatti un'aggravante specifica se la fattispecie di cui all'art. 640 C.P. viene commessa ai danni di un soggetto ultrasessantacinquenne. Ciò, in analogie con altre aggravanti già previste dal Codice, eleva la pena fino a cinque anni di detenzione, rendendo possibile l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Non solo, ma i due reati di truffa in danno di anziani e di circonvenzione di persone incapaci vengono inseriti nel novero di quelli per i quali è previsto l'arresto in flagranza obbligatorio. Inoltre, la sospensione condizionale della pena viene condizionata alle restituzioni e al risarcimento del danno, oltre che all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, rendendo così obbligatorio un meccanismo che oggi è invece discrezionale.
Tutto ciò premesso e condividendo i contenuti del Pdl in esame
sollecita il Parlamento ad approdare ad una legislazione di maggior tutela per le persone anziane e di maggior severità nei confronti di chi commette crimini tanto odiosi.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 1 marzo 2017