n.66 del 06.03.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione schema di protocollo d'intesa tra Regione Emilia-Romagna e il Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premesso che:

- nell’ambito delle proprie attribuzioni, la Regione Emilia-Romagna ha la promozione e tutela della occupazione e della qualità delle condizioni di lavoro;

- il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro rappresenta la categoria dei Consulenti del Lavoro;

- entrambe le parti hanno interesse a sviluppare l’attività di prevenzione e promozione della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale;

- in un contesto socio-economico nel quale la responsabilità sociale dell’impresa è patrimonio della collettività e l’etica del lavoro un canone imprescindibile, la Regione Emilia-Romagna e gli altri attori istituzionali sono chiamati ad individuare modalità di presidio della regolarità contributiva, anche individuando metodi sussidiari ed innovativi rispetto all’attività di controllo ed ispezione;

- detto tema assume rilevanza sociale, per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche per i connessi risvolti a tutela del gettito in materia previdenziale, assicurativa e fiscale, e riveste altresì un carattere di assoluta preminenza nella salvaguardia della concorrenza e nei rapporti intrattenuti dal datore di lavoro con il sistema, pubblico e privato, nel quale esso opera;

Visto il D.L. 9/2/2012, n. 5, laddove all’art. 14 comma 5, al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese, dispone che le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito dei propri ordinamenti, conformino le attività di controllo di loro competenza ai principi e criteri direttivi ivi indicati, tra cui è previsto quello della proporzionalità dei controlli al rischio inerente l’attività controllata;

Richiamato il protocollo di intesa siglato il 4/3/2016 tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ed il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro per il rilascio di specifica Asseverazione di Conformità dei rapporti di lavoro (di seguito definita ASSE.CO.), al fine di realizzare un sistema volto a garantire una maggiore efficienza del mercato del lavoro attraverso un’azione di contrasto al lavoro sommerso irregolare;

Rilevato che in detto protocollo, ASSE.CO. è indicata come strumento di certificazione della regolarità aziendale con riguardo al rispetto della normativa in materia di lavoro minorile e c.d. in nero, orario di lavoro, contratti collettivi, obblighi contributivi e pagamento delle retribuzioni, con riferimento ai rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato instaurati dal datore di lavoro;

Considerato che:

- è intendimento delle parti rafforzare i processi di legalità nel territorio della Regione Emilia-Romagna, supportando le aziende e il sistema imprenditoriale con tutti gli strumenti normativi disponibili, al fine di rilanciare e sviluppare l’economia locale;

- è intendimento della Regione Emilia-Romagna valorizzare ASSE.CO. quale strumento di attività di vigilanza, sia in ordine alla regolare costituzione e gestione dei rapporti di lavoro anche qualora tale funzione interessi rapporti di lavoro instaurati nell’ambito delle attività imprenditoriali subordinate al rilascio di titoli di concessione o autorizzazione, nonché nell’abito degli appalti di lavori, servizi e forniture;

- le aziende debbano, in ogni caso, rispettare la normativa vigente in tema di gestione delle risorse umane, e che la fede pubblica risulti maggiormente garantita ove, specie nei rapporti con la P.A., venga utilizzato uno strumento di certificazione della conformità alle norme e della regolarità retributiva e contributiva delle aziende medesime;

Ritenuto, altresì, che ASSE.CO. possa avere rilevo nell’ambito delle procedure di appalto, con riferimento all’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Viste le proprie deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;
  • n. 53 del 26 gennaio 2015, n. 2184 e n. 2187 del 21 dicembre 2015 concernenti, tra gli altri, il ruolo e le responsabilità del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta;
  • n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;
  • n. 1123/2018 “Attuazione Regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione appendice 5 della delibera di giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii.”;
  • n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;
  • n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
  • n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;
  • n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
  • n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017; 

Visto il Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 242 del 23 dicembre 2015 “Conferimento di incarichi di Capo di Gabinetto e di Capo Ufficio Stampa”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi; 

Dato atto dei pareri allegati 

A voti unanimi e palesi

delibera: 

Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono espressamente richiamate: 

1) di approvare lo schema di protocollo di intesa fra la Regione Emilia-Romagna e Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro quale allegato parte integrante e sostanziale al presente atto e che entrambe le parti hanno interesse a sviluppare l’attività di prevenzione e promozione della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale;

2) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

3) di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA

TRA

La Regione Emilia-Romagna, nella persona del Presidente, Stefano Bonaccini, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n.52 

E

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, nella persona della Presidente, Marina Calderone, con sede in Roma, Viale del Caravaggio n. 84

PREMESSO

  • che, nell’ambito delle proprie attribuzioni, la Regione Emilia-Romagna ha la promozione e tutela della occupazione e della qualità delle condizioni di lavoro;
  • che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro rappresenta la categoria dei Consulenti del Lavoro;
  • che entrambe le parti hanno interesse a sviluppare l’attività di prevenzione e promozione della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale;
  • che, in un contesto socio-economico nel quale la responsabilità sociale dell’impresa è patrimonio della collettività e l’etica del lavoro un canone imprescindibile, la Regione Emilia-Romagna e gli altri attori istituzionali sono chiamati ad individuare modalità di presidio della regolarità contributiva, anche individuando metodi sussidiari ed innovativi rispetto all’attività di controllo ed ispezione;
  • che detto tema assume rilevanza sociale, per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma anche per i connessi risvolti a tutela del gettito in materia previdenziale, assicurativa e fiscale, e riveste altresì un carattere di assoluta preminenza nella salvaguardia della concorrenza e nei rapporti intrattenuti dal datore di lavoro con il sistema, pubblico e privato, nel quale esso opera; 

VISTO

  • Il protocollo di intesa siglato il 4/3/2016 tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ed il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro per il rilascio di specifica Asseverazione di Conformità dei rapporti di lavoro (di seguito definita ASSE.CO.), al fine di realizzare un sistema volto a garantire una maggiore efficienza del mercato del lavoro attraverso un’azione di contrasto al lavoro sommerso irregolare;
  • Che in detto protocollo, ASSE.CO. è indicata come strumento di certificazione della regolarità aziendale con riguardo al rispetto della normativa in materia di lavoro minorile e c.d. in nero, orario di lavoro, contratti collettivi, obblighi contributivi e pagamento delle retribuzioni, con riferimento ai rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato instaurati dal datore di lavoro;
  • Il D.L. 9/2/2012 n. 5, ove, al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese, si dispone che le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito dei propri ordinamenti, conformino le attività di controllo di loro competenza ai principi e criteri direttivi ivi indicati, tra cui è previsto quello della proporzionalità dei controlli al rischio inerente l’attività controllata;

CONSIDERATO

  • Che è intendimento delle parti rafforzare i processi di legalità nel territorio della Regione Emilia-Romagna, supportando le aziende e il sistema imprenditoriale con tutti gli strumenti normativi disponibili, al fine di rilanciare e sviluppare l’economia locale;
  • Che è intendimento della Regione Emilia-Romagna valorizzare ASSE.CO. quale strumento di attività di vigilanza, sia in ordine alla regolare costituzione e gestione dei rapporti di lavoro anche qualora tale funzione interessi rapporti di lavoro instaurati nell’ambito delle attività imprenditoriali subordinate al rilascio di titoli di concessione o autorizzazione, nonché nell’abito degli appalti di lavori, servizi e forniture;
  • Che le aziende debbano, in ogni caso, rispettare la normativa vigente in tema di gestione delle risorse umane, e che la fede pubblica risulta maggiormente garantita ove, specie nei rapporti con la P.A., venga utilizzato uno strumento di certificazione della conformità alle norme e della regolarità retributiva e contributiva delle aziende medesime;

RITENUTO

  • Che ASSE.CO. possa avere rilevo nell’ambito delle procedure di appalto, con riferimento all’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; 

Tutto quanto sopra premesso, visto, considerato e ritenuto, si conviene che: 

1. La Regione Emilia-Romagna ed il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ritenendo l‘ASSE.CO. strategica per le rispettive finalità, nell’ottica della promozione della legalità del lavoro nella Regione Emilia-Romagna, si impegnano a divulgare il presente Protocollo di intesa al fine di avviare una sinergica collaborazione che favorisca nuove prospettive di sviluppo e di crescita del territorio, attraverso anche un sistema volontario di verifica dei rapporti di lavoro avviati dalle aziende aderenti;

2. Le parti concordano in ordine al fatto che il sostegno alla diffusione di ASSE.CO. possa fungere da importante leva per la germinazione di nuove prassi, per la diffusione della cultura della legalità e della trasparenza dei processi di lavoro e per lo sviluppo della concorrenza virtuosa tra le imprese;

3. La richiesta di asseverazione è libera e volontaria e può essere presentata da qualunque datore di lavoro attraverso la piattaforma telematica e con le modalità all’uopo previste, con l’assistenza, per come stabilito nel citato Protocollo d’Intesa con l’INL, di un consulente del lavoro, appositamente qualificato asseveratore, scelto tra quelli iscritti nell’apposito elenco tenuto e aggiornato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il consulente asseveratore garantirà la corretta e puntuale esecuzione della prestazione asseverativa qui convenuta. Il rapporto professionale verrà sottoscritto direttamente tra l’impresa richiedente e l’"Asseveratore" individuato, sollevando la Regione Emilia-Romagna ed il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro da ogni responsabilità legata al processo asseverativo;

4. L’ASSE.CO. deve intendersi quale opportunità integrativa e non sostitutiva degli ordinari strumenti di controllo previsti dalla normativa vigente, che ha come obiettivo, proprio attraverso la sua funzione sussidiaria di esperti del settore, quello di sostenere processi di legalità all’interno delle imprese della Regione Emilia-Romagna;

5. La Regione Emilia-Romagna ed il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro si impegnano a promuovere iniziative comuni riguardanti la divulgazione dello strumento ASSE.CO. Le parti si impegnano inoltre a promuovere iniziative comuni volte alla divulgazione e promozione delle tematiche relative alle normative afferenti la gestione dei rapporti di lavoro, al fine di promuovere la crescita professionale ed in generale quella del sistema imprenditoriale della Regione Emilia-Romagna.

6. Al fine precipuo di valorizzare la certificazione della regolarità retributiva e contributiva delle aziende, come sopra indicato, la Regione Emilia-Romagna, in esecuzione del presente accordo, si impegna a prevedere, nell’ambito delle procedure di scelta per l’aggiudicazione dei contratti di cui all’art. 1, D.lgs. n. 50/2016, un sistema premiante per le aziende che presentino l’asseverazione contributiva oggetto del presente accordo, il quale a parità di punteggio raggiunto dall’azienda nell’ambito della valutazione dell’offerta tecnica potrà tenere conto dell’utilizzo dello strumento ASSE.CO;

7. Altresì, la Regione Emilia-Romagna, in esecuzione del presente accordo, si impegna a considerare la possibilità di istituire un sistema di finanziamento alle imprese virtuose che abbiano ottenuto la certificazione della loro regolarità retributiva e contributiva sulla scorta di questo protocollo;

8. La Giunta regionale approverà specifiche linee-guida per l’attuazione del presente accordo;

9. Il presente accordo entrerà in vigore alla data di sottoscrizione e si intenderà di durata biennale tacitamente rinnovata, salvo disdetta da inviare alla controparte, a mezzo lettera raccomandata o posta elettronica certificata, almeno tre mesi prima dalla scadenza.

Letto, firmato e sottoscritto 

per la Regione Emilia-Romagna

Il Presidente

per il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Il Presidente

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