n.210 del 06.07.2022 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4174 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proporre, nella Conferenza unificata Stato-Regioni, l'introduzione, nel prossimo Programma Statistico Nazionale, di una Rilevazione Statistica campionaria quinquennale per rilevare le condizioni di vita dei detenuti e le loro valutazioni sulle azioni rieducative e riabilitative messe in campo dal sistema carcerario. A firma della Consigliera: Castaldini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’impianto dell’ordinamento penitenziario pone i valori dell’umanità e della dignità alla base del trattamento attraverso un graduale recupero e reinserimento nella società. La funzione rieducativa e riabilitativa del carcere è stabilita in maniera chiara dalla nostra Costituzione, poiché la funzione principale della detenzione è quella di trasformare il comportamento del detenuto di riclassificarli socialmente e trasmettergli un nuovo quadro di valori;
nel territorio dell’Emilia-Romagna sono presenti 10 istituti di detenzione che al 31/12/2020 contenevano 3.139 detenuti;
con le indagini Multiscopo l’Istat si propone di costituire l’indispensabile base informativa per la conoscenza della qualità della vita dei cittadini e per l’eventuale azione politica svolta al suo miglioramento;
il Programma statistico nazionale (Psn) è l'atto normativo che, in base all'art. 13 del d.lgs. n. 322 del 1989 e successive integrazioni, stabilisce le rilevazioni statistiche di interesse pubblico affidate al Sistema statistico nazionale e i relativi obiettivi informativi;
i lavori inseriti nel Psn sono classificati in cinque differenti tipologie: Statistiche da indagine (Sdi), Statistiche da fonti amministrative organizzate (Sda); Statistiche derivate o rielaborazioni (Sde); Sistema informativo statistico (Sis) e Studio Progettuale (Stu).
Evidenziato che
il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti e delle Punizioni Inumane o Degradanti, costituito nell’ambito del Consiglio d’Europa, ha pubblicato il 21 gennaio 2020 un report sulle patologie e il disfunzionamento del carcere italiano.
Considerato che
le Regioni sono direttamente responsabili o collaborano in qualità di organo intermedio a una quota dei lavori del Programma Statistico Nazionale superiore al 20%. I lavori a titolarità diretta, in particolare, riguardano progetti con valenza prototipale.
Rilevato che
i dati relativi alle condizioni economiche, lavorative, abitative e socio-familiari delle persone detenute, per le quali l’amministrazione penitenziaria dovrebbe prevedere e realizzare percorsi ‘finalizzati al reinserimento sociale’, vengono rilevati solo parzialmente dall’istituzione carceraria e non sono sufficientemente elaborati per fornire elementi conoscitivi utili alla programmazione degli interventi a sostegno della popolazione detenuta e delle loro famiglie;
mancano informazioni sull’esito finale dei percorsi di reinserimento sociale, che consentano analisi e valutazione ex-post;
Istat in collaborazione con il Ministero di Giustizia conduce solo indagini da fonti amministrative organizzate (Sda) e Statistiche derivate o rielaborazioni (Sde).
Impegna la Giunta a
proporre nella Conferenza unificata Stato-Regioni, l’introduzione nel prossimo Programma Statistico Nazionale, sentiti i Circoli di qualità competenti, di una Rilevazione Statistica (SDA- Statistica da Indagine) campionaria quinquennale per rilevare le condizioni di vita dei detenuti e le loro valutazioni sulle azioni rieducative e riabilitative messe in campo dal sistema carcerario.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 14 giugno 2022