n.324 del 06.11.2013 periodico (Parte Seconda)

Verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA relativamente alla richiesta di rinnovo della autorizzazione per le operazioni di recupero di rifiuti non pericolosi ai sensi dell'art. 216 del D.Lgs 152/2006, nell'impianto della ditta Pavimental S.p.A.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., come integrata dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di “Impianto di gestione di rifiuti speciali non pericolosi in comune di Zola Predosa (BO), di proprietà della ditta Pavimental Spa (avente sede legale in Via Giuseppe Donati 174 a Roma), ubicato in Via Prati 25 a Zola Predosa (BO)” da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

  1. l’attività di recupero rifiuti dovrà essere svolta secondo le modalità ed i quantitativi massimi attualmente autorizzati ed inclusi nella vigente iscrizione al registro recuperatori (rif. atto PG n. 50248 del 4 marzo 2004, poi modificato con atto PG n. 149048 dell’ 8 aprile 2008, aggiornata con atto PG n. 43149 del 22 marzo 2013);
  2. l’attività di recupero rifiuti dovrà essere svolta secondo le modalità ed i quantitativi massimi attualmente autorizzati ed inclusi nella vigente iscrizione al registro recuperatori (rif. atto PG n. 42868 del 14 maggio 2010, poi modificato con atto PG n. 85188 del 18 ottobre 2010);
  3. provvedere a fornire una relazione di collaudo acustico a firma di tecnico abilitato di verifica del rispetto dei livelli sonori assoluti e differenziali da effettuarsi presso i recettori predisponendo tutti i presidi tecnici e gestionali atti a minimizzare l’impatto acustico;
  4. realizzare un piano di monitoraggio delle sostanze inquinanti nel periodo da febbraio a settembre, di maggiore attività produttiva e un monitoraggio odorigeno nelle modalità definite da Arpa e Ausl rendendone pubblici i risultati sul sito internet della ditta;
  5. eliminare i rumori dei mezzi in manovra e dotare di sponde idrauliche i mezzi utilizzati, deve inoltre essere periodicamente verificato lo stato di usura dei mezzi operativi intervenendo prontamente qualora il deterioramento di parti di essi provochi un reale incremento della rumorosità ambientale, provvedendo se necessario, alla sostituzione degli stessi;
  6. mantenere una idonea manutenzione del verde e a implementare la coltre vegetale mitigativa verso l’abitato di Ponte Ronca (compatibilmente al cavo aereo di media tensione);
  7. mantenere acceso l’impianto di aspirazione delle emissioni diffuse sino alla conclusione di tutte le operazioni di trasporto del materiale prodotto;
  8. per quanto riguarda le terre e le rocce da scavo dovranno essere rispettate le disposizioni di cui alle vigenti norme;
  9. le verifiche in fase di accettazione dei rifiuti devono garantire che non vengano sottoposti a recupero rifiuti pericolosi;
  10. è necessario prevenire o ridurre la formazione di polveri durante le fasi di movimentazione dei rifiuti;
  11. eventuali impurezze o materiali contaminati riscontrati all’interno dei rifiuti in ingresso all’impianto devono essere smaltiti conformemente alla normativa vigente;
  12. è necessario realizzare idonee soluzioni atte a garantire il contenimento di eventuali sversamenti:
    • tutte le zone coinvolte dal processo produttivo dovranno essere pavimentate in maniera tale da non modificare sensibilmente i regimi di drenaggio;
    • tutte le pavimentazioni dell’area in esame (sia interne sia esterne) devono essere mantenute costantemente in buono stato di manutenzione al fine di evitare la formazione di crepe e fessurazioni;
    • nelle zone di deposito dei rifiuti deve essere presa ogni precauzione al fine di garantire uno stoccaggio ordinato, prevedendo un’organizzazione dei contenitori dei rifiuti idonea a consentire una agevole movimentazione dei rifiuti stessi e un facile accesso in tali zone di stoccaggio;
  13. per le acque reflue domestiche o assimilate occorre rispettare le norme tecniche approvate con deliberazione di Giunta regionale 9 giugno 2003, n. 1053; in particolare il sistema di trattamento di tali reflui deve essere individuato tra quelli della Tabella B allegata alla citata deliberazione n. 1053/03 in base alla tipologia dell’insediamento dimensionato in relazione al numero dei dipendenti presenti in azienda;
  14. in modo più specifico si formulano le seguenti prescrizioni da mantenere in fase di gestione dei rifiuti:
    • durante tutte le fasi operative e di deposito deve essere evitato ogni danno per la salute, l’incolumità, il benessere e la sicurezza della collettività e degli operatori addetti;
    • durante le operazioni di carico e scarico di rifiuti devono essere adottate tutte le necessarie misure di sicurezza atte ad evitare l’insorgere di qualsiasi pericolo o inconveniente di ordine ambientale ed igienico sanitario;
    • l’impianto deve essere sottoposto a periodiche manutenzioni delle opere che risultano soggette a deterioramento, con particolare riferimento alle pavimentazioni esterne, alla rete fognaria, ai bacini di contenimento, in modo tale da evitare qualsiasi pericolo di contaminazione dell’ambiente;
    • l’esercizio dell’impianto deve avvenire nel rispetto delle normative in materia di inquinamento acustico, atmosferico e delle acque ed in materia di sicurezza, di igiene e tutela dei lavoratori, di rischi di incidenti rilevanti e di prevenzione incendi, se ed in quanto applicabili;
  15. come correttamente indicato in relazione di screening devono essere installati sistemi di aspirazione delle polveri diffuse all'interno del capannone;
  16. come indicato in relazione di screening devono essere adottate tutte le cautele necessarie per il controllo della polverosità ambientale da traffico e prodotta durante le fasi di carico/scarico dei rifiuti da trattare e trattati nelle aree di deposito dei piazzali esterni;

b) resta fermo che è obbligatorio acquisire tutte le autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui alla parte quarta del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. ed all'eventuale autorizzazione paesaggistica;

c) di trasmettere la presente delibera alla ditta Pavimental Spa; alla Provincia di Bologna; al Comune di Zola Predosa; all’ARPA sezione provinciale di Bologna; all’AUSL di Bologna;

d) di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

e) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal DLgs 16 gennaio 2008, n. 4, il presente provvedimento di assoggettabilità.

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