n.70 del 15.03.2023 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 6317 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rapportarsi con il Governo nazionale affinché dia corso all'adozione immediata di misure emergenziali straordinarie necessarie al contenimento del caro-energia, con specifico riferimento ad interventi urgenti a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche e a soggetti imprenditoriali con impianti di natura pubblica in gestione, in modo che possano fronteggiare il cosiddetto "caro bollette" e l'aumento dei costi di funzionamento. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Liverani, Bondavalli, Daffadà, Rossi, Sabattini, Rontini, Pillati, Caliandro, Amico, Gerace, Mumolo, Zappa- terra, Molinari, Mori, Bulbi, Fabbri, Piccinini, Zamboni, Stragliati, Rancan, Catellani, Montevecchi, Marchetti Daniele, Occhi, Pelloni
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
lo sport riveste, da sempre, un ruolo rilevante nella quotidianità delle comunità grazie alla sua potenzialità educativa, in virtù della quale è in grado di contribuire attivamente alla crescita delle persone che lo praticano, durante tutte le fasi della vita, alla sua valenza sociale, educativa, agonistica funzionale a promuovere l’incontro e la relazione tra persone, e alla prevenzione sanitaria che è in grado di assicurare, favorendo la diffusione di sani e corretti stili di vita;
le palestre, nonché gli impianti natatori e sportivi, svolgono anche un fondamentale aiuto per le persone affette da disabilità e per la loro riabilitazione. Particolari palestre sono riconosciute dal Servizio sanitario regionale e sono abilitate a svolgere “Attività motoria adattata” (AMA), ovvero l’attività che viene prescritta da medici a persone con determinate patologie;
i costi dell’energia, incrementati già a partire dagli ultimi mesi del 2021, stanno diventando insostenibili per moltissimi settori dell’economia, per il mondo associativo e per le famiglie; i rincari hanno effetti pesanti sulle imprese già in difficoltà, generando una vera e propria emergenza che rischia di mettere in seria difficoltà il tessuto socioeconomico, anche a causa dell'aumento delle materie prime di cui si riforniscono le imprese;
a causa dell’attuale fase storica, caratterizzata dai rincari dei costi energetici, arrivati a livelli insostenibili, e dall’alto tasso di inflazione, lo sport, dunque, anche nella nostra Regione, si trova a fronteggiare un’altra emergenza dopo quella pandemica, i cui effetti incidono soprattutto sull’attività di base.
Evidenziato che
in particolare, i gestori degli impianti natatori hanno di recente lanciato un nuovo allarme sugli effetti del rincaro dei costi energetici, poiché il comparto piscine, come altri appartenenti all’ambito sportivo, essendo particolarmente energivoro, si trova in un precario equilibrio gestionale e in una situazione a forte rischio chiusura, con dipendenti e collaboratori sportivi che potrebbero perdere il lavoro, senza per altro poter beneficiare degli ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione.
Rilevato che
nella maggioranza dei casi, le aziende private e le società e le associazioni sportive dilettantistiche gestiscono le strutture in regime di convenzione con gli enti pubblici, facendosi carico degli oneri di gestione e delle spese fisse relative alle utenze (luce, acqua, gas), fondamentali per il corretto funzionamento e la fruizione degli impianti. Ne deriva, quindi, che gli incrementi non prevedibili degli oneri di gestione, relativi alle utenze, impattano pesantemente sui costi di gestione, rendendo difficile la chiusura in equilibrio dei bilanci delle aziende e delle società e associazioni sportive dilettantistiche che si occupano di gestione di impianti;
senza adeguati aiuti economici da parte delle Istituzioni, molte aziende, società e associazioni sportive dilettantistiche potrebbero trovarsi costrette a chiudere gli impianti, o a proseguire le attività con grave pregiudizio per l’equilibrio dei propri bilanci di gestione.
Sottolineato che
sul tema, la Giunta regionale è da tempo attiva con costanti e proficue interlocuzioni con le rappresentanze regionali del mondo sportivo, delle istituzioni, nelle figure degli Assessori allo Sport dei Comuni capoluogo, e con l’Associazione dei gestori delle piscine dell’Emilia-Romagna (Aper);
gli effetti del caro energia e dell’aumento generale dei costi per la gestione dello sport in Emilia-Romagna sono stati al centro di una apposita informativa del capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta regionale in commissione Cultura, formazione e sport lo scorso 3 novembre, durante la quale la Presidente ed i Commissari della suddetta Commissione hanno sostenuto la necessità che la Regione:
- sostenga il comparto che opera nell’ambito della gestione dell’impiantistica sportiva che sta affrontando con grande difficoltà il caro energia e l’aumento diffuso dei costi;
- prosegua l’attività di confronto e coordinamento nei confronti delle rappresentanze del mondo sportivo e istituzionale, per individuare linee generali di indirizzo finalizzate a determinare condizioni di utilizzo quotidiano razionalizzato degli impianti, con l’obiettivo di generare risparmi sui costi energetici, non facendo al contempo venir meno aperture e proposte di attività rivolte alle comunità;
- contribuisca a sviluppare, come richiesto anche dall’Associazione dei gestori delle piscine dell’Emilia-Romagna, un’attività di confronto con le Amministrazioni locali specificamente finalizzata ad affermare la possibilità di modificare i Piani Economico Finanziari inerenti le concessioni degl’impianti sportivi pubblici, come opzione nella disponibilità degli Enti Locali, di cui possano eventualmente avvalersi nella loro piena autonomia.
Evidenziato che
la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato da tempo un documento, predisposto dalla Commissione Sviluppo Economico e dalla Commissione Ambiente, Energia e Sostenibilità, sulle misure ritenute necessarie dalle Regioni per far fronte all’emergenza energetica, con proposte che riguardano, oltre alla necessità di un tetto al prezzo del gas, la liquidità e il credito d’imposta, l’incentivazione e la facilitazione verso il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, la rateizzazione delle bollette.
Dato che
proprio con l’obiettivo di fare fronte alla grave situazione di difficoltà gestionale determinatasi in ragione dell’aumento dei costi energetici, con il Decreto Aiuti ter sono state stanziate nuove risorse per erogare contributi a fondo perduto a favore di associazioni e società sportive dilettantistiche per complessivi 50 milioni di euro, a riguardo dei quali si è in attesa della pubblicazione del conseguente avviso finalizzato alla presentazione delle richieste, a cui vanno ad aggiungersi i 47 milioni di euro previsti dal bando di accesso a contributi a fondo perduto a favore delle piscine, relativamente al quale il Dipartimento per lo sport ha da poco concluso un'istruttoria supplementare, pubblicando la graduatoria dei destinatari;
la Regione Emilia-Romagna, per affrontare il tema in oggetto, consapevole della necessità di affiancare le proprie azioni a quelle delle altre Istituzioni pubbliche, sia locali che nazionali, non è mai venuta meno al costante confronto con il Governo e gli Enti locali; dall’inizio della Pandemia ad oggi, non ha mai interrotto il dialogo nelle opportune sedi istituzionali, per condividere scelte in grado di tutelare la salute dei cittadini, e contestualmente, per sostenere con iniziative e risorse il tessuto economico e sociale del territorio regionale;
per far fronte all’emergenza del caro-energia ed ai pesanti rincari delle materie prime, nonché per corrispondere in modo tempestivo alle esigenze di aziende e famiglie e promuovere un rapido e profondo rinnovamento strutturale nel solco delle energie rinnovabili, la Regione ha promosso la nascita di un tavolo di crisi permanente con le parti sociali;
tra i primi provvedimenti della Regione, presentati al tavolo permanente di lavoro, sono previsti:
- incentivi per l’efficientamento energetico;
- una task force per le rinnovabili, trasversale agli assessorati competenti, che sarà messa al servizio degli enti locali e dei territori, con lo scopo di informare e di coordinare gli interventi in un ambito che in questo periodo è in rapido mutamento dal punto di vista regolatorio e normativo.
Considerato che
per provare ad evitare la chiusura di impianti sportivi con conseguente sospensione delle opportunità di pratica sportiva, sia agonistica che dilettantistica, nelle sue diverse espressioni, è necessario, oltre che dare compimento effettivo alle azioni di sostegno già definite e approvate, introdurre ulteriori, nuove ed efficaci misure per supportare le realtà sportive e di gestione imprenditoriale di impiantistica sportiva, affinché possano affrontare questa fase di particolare difficoltà economica;
è fondamentale sostenere in termini d’immediatezza, ma anche a medio lungo termine, il settore sportivo dilettantistico, ma anche in quanto strategico al mantenimento di stili di vita salutari, di prevenzione delle patologie, per fini riabilitativi, nonché per la salvaguardia di momenti d’incontro e aggregazione, occasioni di valorizzazioni dei territori, estremamente importanti ed attuali in questo momento storico.
Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta regionale
a rapportarsi con il Governo nazionale affinché dia corso all’adozione immediata di misure emergenziali straordinarie necessarie al contenimento del caro-energia, con specifico riferimento ad interventi urgenti a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche e a soggetti imprenditoriali con impianti di natura pubblica in gestione, in modo che possano fronteggiare il cosiddetto “caro bollette” e l'aumento dei costi di funzionamento;
a prevedere nell’ambito della programmazione finanziaria l’adozione di forme di sostegno regionali a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche e di soggetti imprenditoriali che gestiscono impianti di natura pubblica, comprese forme di accesso al credito agevolato, al fine di salvaguardare tutte le proposte di attività sportiva esistenti, con particolare attenzione alle palestre vocate all’attività “AMA”, nonché di garantire la tutela dei livelli occupazionali del settore;
a continuare l’attività di confronto e coordinamento in atto con le società e associazioni sportive dilettantistiche, le rappresentanze di soggetti imprenditoriali che gestiscono impianti e gli Enti locali, per provare ad individuare linee generali di indirizzo che possano determinare condizioni di razionalizzato utilizzo quotidiano degli impianti, utili a creare risparmi sui costi energetici, non facendo venir meno al contempo aperture e proposte di attività rivolte alle comunità;
a sviluppare, come richiesto anche dall’Associazione dei gestori delle piscine dell’Emilia-Romagna, un’attività di confronto con le Amministrazioni locali finalizzata ad acclarare la possibilità di modificare i Piani Economici Finanziari inerenti la concessione, in termini di gestione, di impianti sportivi pubblici, come opzione a disposizione degli Enti Locali, di cui possano eventualmente avvalersi nella loro piena autonomia.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 1 marzo 2023