n.279 del 18.10.2017 periodico (Parte Seconda)

Approvazione schema di Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna: "Interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Emilia-Romagna" in attuazione della delibera CIPE n. 25/2016

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

- il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e in particolare l’articolo 4, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all’articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;

- la legge 27 dicembre 2013, n.147 (legge di stabilità 2014) ed in particolare il comma 6 dell’articolo 1, che individua le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del Centro-Nord;

- la legge 23 dicembre 2014, n.190 (legge di stabilità 2015) ed in particolare il comma 703 dell’articolo 1, il quale, ferme restando le vigenti disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020, prevedendo in particolare modo, ai fini del percorso di programmazione e gestione delle suddette risorse l’istituzione di una Cabina di Regia; l’individuazione delle aree tematiche; l’attuazione per Piani operativi o Piani stralcio; il riparto delle risorse per macroarea;

- la delibera Cipe n.25 del 10 agosto 2016 che in attuazione dell’art.1, comma 703, lettere a) e b) della legge n.190/2014, individua e approva le aree tematiche e i relativi obiettivi strategici su cui impiegare la dotazione finanziaria del FSC, unitamente all’adozione di regole sul funzionamento del Fondo;

Visto in particolare modo il punto 1 della delibera Cipe n.25/2016 che prevede, nell’ambito dell’elaborazione dei piani operativi, la possibilità, al fine di assicurare la necessaria cooperazione tra i diversi livelli di governo, che gli stessi possano assumere anche la forma di Accordi o Intese Istituzionali;

Preso atto che il Cipe nella seduta del 7 agosto 2017 ha destinato, a completamento dei Programmi operativi ministeriali, risorse per 162 milioni di euro a interventi in particolare per infrastrutture, ambiente, edilizia scolastica e universitaria, cultura concordati con la Regione Emilia-Romagna e con la Città Metropolitana di Bologna;

Preso atto inoltre che il Cipe nella seduta del 1 dicembre 2016 ha approvato:

- il Piano operativo Infrastrutture (Delibera Cipe n. 54/2016) di competenza dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un totale di investimenti pari a 11,5 miliardi di euro e articolato in sei Assi Tematici di intervento: a) Interventi stradali, b) Interventi nel settore ferroviario, c) Interventi per il trasporto urbano e metropolitano, d) Messa in sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente, e) Altri interventi (sicurezza delle infrastrutture, mobilità multimodale e sostenibile f) Rinnovo materiale del Trasporti;

- ha approvato il Piano operativo imprese e competitività (Delibera Cipe n. 52/2016) FSC 2014-2020 di competenza dalMinistero dello sviluppo economico prevede investimenti per un miliardo e 400 milioni di euro finalizzati a promuovere l’innovazione industriale all’interno della cornice strategica unitaria che comprende la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, il Piano nazionale Industria 4.0 finalizzato a promuovere una produzione quasi integralmente basata sull’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate alla rete e il Piano strategico Space Economy, diretto a trasformare il settore spaziale in uno dei motori propulsori della crescita del Paese. Il Piano destinato all’intero territorio nazionale si articola in tre assi di intervento: a) Space economy per 349 milioni di euro; b) Rilancio degli investimenti e accesso al credito (Contratti di sviluppo e SME iniziative per piccole e medie imprese) per circa un miliardo; 3) assistenza tecnica per 34 milioni di euro;

- il Piano operativo Ambiente (Delibera Cipe n. 55/2016), del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare che prevede investimenti per 1,9 miliardi di euro ed è articolato in 4 sotto-piani così articolati: a) Interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, per 93,6 milioni di euro; b) Interventi per la realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi, per 13,6 milioni di euro; c) Interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti, per 123 milioni di euro,; d) Interventi a tutela del territorio e delle acque, per un totale di 1.6 miliardi di euro, così articolati: rischio idrogeologico per 273,83 milioni di euro; Bonifiche per 749,97 milioni di euro,; Servizio Idrico integrato per 496,29 milioni di euro; Qualità dei corpi idrici per 102,15 milioni di euro,; Assistenza tecnica per 41,61 milioni di euro;

- il Piano operativo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Delibera Cipe n. 53/2016) prevede interventi ed azioni riconducibili alle aree tematiche Infrastrutture, Sviluppo economico e produttivo, Ambiente e Rafforzamento della Pubblica Amministrazione. Il Piano si articola in quattro sotto piani riferiti al territorio nazionale: a) Contratti di filiera e contratti di distretto per complessivi 60,00 milioni di euro; b) Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza per complessivi 295,00 milioni di euro; c) Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali per complessivi 5,00 milioni di euro; Agricoltura 2.0, un piano per la semplificazione, per complessivi 40,00 milioni di euro. Per le attività di assistenza tecnica è previsto un utilizzo massimo di risorse pari al 2% del totale;  

Tenuto conto che:

- nel Piano operativo Infrastrutture sono ricompresi interventi rientranti nel territorio della regione Emilia-Romagna per un totale di 293,470 milioni di euro;

- Piano operativo Ambiente sono ricompresi interventi rientranti nel territorio della regione Emilia-Romagna per un totale di 39,264 milioni di euro;

Visto inoltre la Legge n.232 dell’11 dicembre 2016, (Legge di Stabilità per il 2017) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21 dicembre 2016; 

Considerato che la stessa legge di stabilità prevede l’iscrizione a bilancio della restante quota di risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione, individuata dalla Legge n.14/2013 (Legge di stabilità 2014); 

Vista la Circolare n.1/2017 del Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno riguardante il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 - Adempimenti delibere Cipe n.25 e 26 del 10 agosto 2016. Piani Operativi/Piani stralcio e Patti per lo sviluppo Governance, modifiche e riprogrammazioni di risorse, revoche disposizioni finanziarie;

Dato atto che con DPCM del 25 febbraio 2016 è stata formalmente istituita la Cabina di regia, composta, oltre che dall’Autorità politica per la coesione che la presiede, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di Segretario del Cipe, dal Ministero per gli Affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato per l’attuazione del programma di Governo, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti da un Presidente di Città metropolitana designato dall’ANCI, da tre Presidenti di Regione designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (incluso il Presidente della stessa Conferenza), di cui due rappresentanti delle Regioni “meno sviluppate e in transizione” e un rappresentante delle Regioni “più sviluppate”;

Considerata la necessità di ricorrere, alla sottoscrizione di uno strumento negoziale tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna al fine di assicurare la programmazione e l’attuazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione assegnate dal Cipe alla Regione Emilia-Romagna e alla Città Metropolitana di Bologna nella seduta del 7 agosto 2017;

Verificato nello specifico, al fine di assicurare la necessaria cooperazione tra i diversi livelli di governo, la necessità di ricorrere allo strumento dell’Accordo di Programma, quale strumento utile per attuare una strategia di azioni sinergiche ed integrate mirate tra l'altro alla realizzazione di ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale del territorio regionale e della Città metropolitana;

Tenuto conto che la Regione Emilia-Romagna ha individuato come ambiti prioritari di intervento, da ricomprendere nel “Patto per lo sviluppo della Regione Emilia-Romagna”, i seguenti settori, coerenti con le aree tematiche individuate per la programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione:

- infrastrutture per lo sviluppo;

- valorizzazione delle risorse ambientali;

- edilizia scolastica e universitaria;

- valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale;

- qualificazione degli impianti e delle strutture per lo sport; 

Dato atto che la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il 2014-2020 si inquadra nella più ampia strategia di sviluppo tracciata e contenuta nel Documento strategico regionale della Regione Emilia-Romagna, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 571 del 28 aprile 2014 e adottata con Delibera Assembleare n. 167 del 15 luglio 2014;

Ritenuto pertanto di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, lo schema di Accordo di Programma “Interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della regione Emilia-Romagna” tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna come formulato nell'allegato (Allegato A), che forma parte integrante e sostanziale della presente delibe­razione al fine di promuovere interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Emilia-Romagna;

Richiamata la Legge 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e succ. mod; 

Visti inoltre:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.;

- la D.G.R. del 30 gennaio 2017 n. 89 avente per oggetto “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019";

- la D.G.R. del 10 aprile 2017 n. 486 avente per oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019" e succ. mod.;

- la determinazione n. 12096 del 25 luglio 2016 avente ad oggetto: “Ampliamento della trasparenza ai sensi dell’art. 7 comma 3 Dlgs 33/2013, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 25 gennaio 2016 n. 66”;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche; 

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e ss.mm.;

- n. 2189 del 21 dicembre 2015 concernente “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;

- n. 2259 del 28 dicembre 2015 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016 – 2018.” e s.m.;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 concernente “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 concernente “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 avente ad oggetto “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 702 del 16/5/2016 concernente “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 concernente “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015;

Dato atto del parere allegato

Su proposta del Presidente della Giunta regionale

A voti unanimi e palesi 

delibera

1. di approvare, per quanto sopra premesso e considerato, lo schema di Accordo di Programma “Interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della regione Emilia-Romagna” tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna, come formulato nell'al­legato (Allegato A) che forma parte integrante e sostanziale della presente delibe­razione;

2. di dare atto che il Patto di cui al punto 1) che procede verrà sottoscritto dal Presidente della Giunta regionale con facoltà di apportare quelle modifiche formali che, non intaccando la sostanza del documento cosi come delineato nello schema allegato, si rendessero eventualmente necessarie;

3. di dare mandato al Direttore Generale della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni di porre in essere e coordinare a livello regionale le attività conseguenti alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma con riferimento in particolare modo al sistema di sorveglianza gestione e controllo in applicazione delle disposizioni normative e delle procedure vigenti riguardanti il Fondo per lo sviluppo e la coesione;

4. di dare atto che secondo quanto previsto dal D.Lgs. 14/03/2013 n.33, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nella propria deliberazione n.1621/2013, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;

5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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