n. 255 del 21.11.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3184 - Risoluzione proposta dal consigliere Corradi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso il Governo affinché rappresenti alla Commissione Europea, al fine di tutelare i consumatori e gli allevatori, la contrarietà all'abolizione dell'etichettatura facoltativa delle carni bovine
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il Reg. CEE n. 1760/2000 ha istituito un sistema di identificazione registrazione dei bovini, ed altresì criteri di etichettatura delle carni e dei prodotti a base di carni bovine, prevedendo:
a) un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini;
b) un sistema di etichettatura contenente alcune informazioni obbligatorie, affiancato dalla possibilità di aggiungere altre informazioni facoltative.
La parte di etichettatura facoltativa si rilevava estremamente importante, perché consentiva di fornire al consumatore finale informazioni aggiuntive in ordine alla provenienza, ed ai produttori di qualità di differenziarsi nel mercato.
Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha abolito le disposizioni in materia di etichettatura facoltativa delle carni bovine.
Il relatore del provvedimento di abolizione dell’etichettatura facoltativa, Dr. James Nicholson (del Gruppo dei Democratici Europei-ppe), ha affermato che:"… questo sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine, crea inutili oneri burocratici per gli operatori, senza produrre vantaggi significativi per il consumatore".
Considerato che
l’abolizione dell’etichettatura facoltativa per le carni bovine, riduce sensibilmente la capacità di scelta consapevole da parte dei consumatori, che difficilmente potranno riconoscere la provenienza della carne e distinguere i prodotti derivanti da allevamenti di alta qualità.
Oltre a ledere il diritto all’informazione dei consumatori, la decisione del Parlamento Europeo (approvata con solo otto voti di maggioranza) rappresenta un grave danno per agli allevatori del nostro Paese, ed in particolare dell’Emilia-Romagna, che da tempo hanno intrapreso in gran numero la strada della qualità a discapito della quantità.
L’etichettatura facoltativa consentiva ai molti allevatori emiliano-romagnoli di distinguersi, segnalando ai consumatori la zona di provenienza della carne ed il tipo di allevamento improntato alla qualità ed al benessere animale.
Con il venir meno della possibilità di differenziare il proprio prodotto di qualità, rispetto alla carne - spesso di provenienza extra UE - immessa nel mercato da multinazionali; gli allevatori emiliano-romagnoli rischiano di veder vanificati i loro sforzi ed investimenti per fornire ai consumatori prodotti d’eccellenza.
Impegna la Giunta
ad attivarsi presso il Governo affinché rappresenti alla Commissione Europea la contrarietà all’abolizione dell’etichettatura facoltativa per le carni bovine, al fine di tutelare gli allevatori ed i consumatori (che hanno il diritto a conoscere i loro prodotti con informazioni dettagliate su qualità e provenienza).
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2012