n.193 del 23.06.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2623 - Risoluzione sulla modalità di somministrazione della pillola Ru486 in day hospital e per promuovere nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome l’adozione di orientamenti comuni per l’applicazione degli indirizzi nazionali. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Amico
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’AIFA, con proprie deliberazioni del novembre 2009 e del giugno 2015 ha autorizzato l’immissione in commercio (AIC) del medicinale Mifegyne, a base di Mifepristone (RU486), nel dosaggio da 200mg e da 600mg;
sulla base delle indicazioni della specifica Commissione ministeriale sono state elaborate da parte del ministero della Salute “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”;
il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso parere favorevole all’interruzione volontaria di gravidanza tramite metodo farmacologico senza l’obbligo di ricovero e fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale (rispetto ai 49 giorni previsti in precedenza);
il 12 agosto 2020 il Ministero della Salute ha emanato una circolare che aggiorna le “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”;
a livello europeo l’utilizzo del Mifegyne è autorizzato fino alla nona settimana (63° giorno) in regime ambulatoriale e di day hospital e che gran parte dei paesi europei ricorrono al metodo farmacologico fino al 63° giorno di amenorrea in regime di day hospital o ambulatoriale;
la Regione Emilia-Romagna ha stabilito, con la determinazione del direttore generale “Cura della persona, salute e welfare” 22 settembre 2020, n. 16201, di adottare “Prime indicazioni sull'accesso alla interruzione volontaria di gravidanza farmacologica (RU486)”;
la determinazione regionale, assunta in coerenza con le disposizioni statali, ne estende l’impiego alla nona, quindi dal 49° al 63° giorno di amenorrea;
la Regione ha inoltre stabilito di rinviare ad un successivo atto definito l’individuazione delle caratteristiche delle strutture ambulatoriali in cui possono essere eseguite le IVG farmacologiche;
in alcune regioni sono state presentate proposte per negare i diritti delle donne e rifiutare le evidenze scientifiche, prevedendo di rifiutare l’applicazione delle linee guida ministeriali, delle indicazioni dell’AIFA, degli orientamenti più diffusi nei paesi dell’UE, con l’obiettivo di impedire la somministrazione della pillola abortiva Ru486 nei consultori, prevedendo inoltre il ricovero obbligatorio per l’aborto farmacologico, una volta conclusa l’emergenza da Covid-19.
Considerato che
l’ultimo Report messo a punto dall’Assessorato regionale alle Politiche per la Salute indica che le interruzioni volontarie di gravidanza sono in diminuzione: infatti nel 2019, come evidenzia, sono state 6.501, il numero più basso di interventi annuali dall’inizio della rilevazione, partita nel 1980, con un calo del 5,4% rispetto al 2018;
l’Emilia-Romagna sta assicurando, anche in questo ambito, l’accessibilità informata alle metodiche attraverso la rete dei consultori per la tutela della salute delle donne e per il pieno esercizio dei propri diritti.
Impegna se stessa e la Giunta, per quanto di competenza,
a garantire la somministrazione della Ru486 secondo l’implementazione prevista dalle Linee di indirizzo ministeriali sull’interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine, al fine di rendere più appropriate e sicure le metodiche, nonché sempre più qualificata e di prossimità la rete consultoriale a supporto di scelte informate e consapevoli sulla procreazione responsabile;
a promuovere, nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome l’adozione di orientamenti comuni per l’applicazione puntuale e coordinata degli indirizzi nazionali.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’8 giugno 2021