n.213 del 28.07.2023 (Parte Seconda)

Disposizioni ulteriori sulla gestione dello smaltimento rifiuti a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023

IL PRESIDENTE

PREMESSO CHE:

- nei primi giorni di maggio 2023 il territorio delle province di Bologna, di Forli-Cesena, di Modena, di Ravenna, di Reggio Emilia e di Ferrara è stato interessato da eventi meteorologici di elevata intensità che hanno provocato l’esondazione di corsi d’acqua, lo smottamento di versanti, allagamenti, movimenti franosi, l'isolamento di alcune località, l'evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali;

- con Decreto 3 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 109 dell’11 maggio 2023, il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, per far fronte agli eventi descritti, ha disposto, ai sensi dell’art. 23, comma 1, del decreto legislativo n. 1/2018, la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di protezione civile a supporto della Regione Emilia-Romagna;

- con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2023 è stato dichiarato per 12 mesi lo stato di emergenza nelle aree colpite dagli eventi;

- con Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile (OCDPC) n. 992 del 8 maggio 2023 il sottoscritto è stato nominato Commissario delegato alla gestione dell’emergenza;

- a partire dal 16 maggio negli stessi territori e anche in quello della provincia di Rimini si è verificata un’ulteriore e più intensa ondata di eventi alluvionali e di esondazioni dei corsi d’acqua, con un aggravamento delle conseguenze sopra descritte, in particolare per quanto riguarda i danni agli edifici, alle infrastrutture, alle attività produttive, alla rete dei servizi essenziali, e i fenomeni franosi tuttora in atto;

- con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 maggio 2023, in conseguenza di tali ulteriori eventi, sono stati estesi gli effetti dello stato di emergenza, riguardando anche il territorio della provincia di Rimini, e individuate le prime risorse finanziarie da destinare alle attività necessarie;

DATO ATTO che la situazione emergenziale in atto, come evidenziato nelle deliberazioni del Consiglio dei Ministri sopra citate, richiede l’utilizzo di poteri e mezzi straordinari;

RICHIAMATA l’OCDPC n. 992/2023, in particolare l’art. 3, ai sensi del quale il Commissario delegato, ed i soggetti attuatori dal medesimo individuati, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario possono provvedere, sulla base di apposita motivazione, in deroga alle disposizioni normative statali elencate al medesimo art. 3 nonché in deroga alle leggi e alle disposizioni regionali e provinciali strettamente connesse alle attività previste dall’Ordinanza

RICHIAMATI i propri provvedimenti relativi alle prime misure disposte per fronteggiare l’emergenza:

- Ordinanza n. 66 del 18/5/2023, in merito allo smaltimento dei rifiuti;

- Ordinanza n. 67 del 20/5/2023, a integrazione dell’Ordinanza n. 66/2023;

- Decreto n. 68 del 20/5/2023, relativo alle prime disposizioni organizzative per l’attuazione dell’OCDPC n. 992/2023 e alla costituzione del comitato istituzionale regionale e del comitato operativo regionale per la gestione dell’emergenza;

- Ordinanza n. 73 del 26/5/2023, in merito al ripristino delle reti e degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica, alla gestione dei rifiuti e alla proroga di alcuni termini;

- Decreto n. 74 del 28/5/2023, relativa all’approvazione del piano dei primi interventi urgenti di protezione civile e all’individuazione dei relativi soggetti attuatori;

- Ordinanza n. 78 del 1/6/2023 contenente disposizioni in merito all’assegnazione di alloggi, gestione dei materiali e dei rifiuti, approvvigionamento idrico, reti per la distribuzione di servizi energetici;

- Ordinanza n. 95 del 23/6/2022 contenente ulteriori disposizioni per la disciplina delle modalità di presentazione delle domande del contributo di immediato sostegno per la popolazione colpita dagli eventi alluvionali del maggio 2023 e per la presentazione della perizia di ricognizione dei danni subiti, di cui agli articoli 1 e 2 dell'ordinanza del capo dipartimento protezione civile n. 999 del 31 maggio 2023;

- Decreto n. 122 del 27/7/2023 relativo alla dichiarazione dello stato di crisi regionale per gli eventi meteorologici che nel mese di luglio 2023 hanno colpito i territori delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna”;

- Decreto n. 123 del 27/7/2023 relativo agli eventi meteorici del luglio 2023. disposizioni per la gestione emergenziale dei rifiuti;

VISTI:

- il D.Lgs. n. 1/2018 “Codice della protezione civile”;

- la L.R. n. 1/2005 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;

- il decreto-legge 1 giugno 2023, n. 61 “Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1 maggio 2023”;

- il decreto-legge 5 luglio 2023, n. 88 “Disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dall'alluvione verificatasi a far data dal 1 maggio 2023”;

VISTO, inoltre, il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, ed in particolare l’art. 191, che prevede che qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale possa emettere ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente;

DATO ATTO che in relazione all’emergenza in corso, al fine di fronteggiarne le criticità e di rispondere alle esigenze della popolazione colpita, sussiste attualmente l’urgenza di specificare e integrare alcune disposizioni delle precedenti proprie ordinanze, in particolare:

- stabilire, fermo restando quanto previsto dall’ordinanza n. 73/2023 per quanto riguarda il differimento dei termini per il versamento del tributo speciale per lo smaltimento in discarica dei rifiuti generati a seguito degli eventi alluvionali, che in deroga a quanto previsto dall’art. 13, comma 1, della legge regionale n. 31/1996 l’importo del tributo sia determinato in base ai valori minimi consentiti dall’art. 3, comma 29, della Legge n. 549/1995;

- precisare l’ambito di applicazione del punto 13 dell’ordinanza n. 66/2023 e del punto 8) dell’ordinanza n. 78/2023 tenuto conto dell’esigenza di celere ripristino degli stoccaggi al fine di prevenire il rischio di incendio;

- garantire lo smaltimento presso gli impianti di trattamento chimico, chimico-fisico e chimico-fisico-biologico dei maggiori quantitativi di percolato prodotti dalle discariche ubicate nei Comuni interessati dagli eventi alluvionali;

- estendere la sospensione dei termini procedimentali in materia ambientale nel periodo dal 1 maggio 2023 al 31 agosto 2023 nei confronti dei soggetti che alla data del 1 maggio 2023 avevano la residenza, il domicilio ovvero la sede legale o la sede operativa in tutti i territori colpiti dallo stato di emergenza;

- prevedere la possibilità che la durata dei provvedimenti indicati al punto 9) della propria ordinanza n. 73/2023, già prorogata dalla medesima ordinanza fino al 30/11/2023, possa essere prorogata dalle amministrazioni competenti fino al termine dello stato di emergenza;

- prevedere che la proroga dei termini prevista al punto 9) della già citata Ordinanza n. 73/2023 trovi applicazione anche per la presentazione delle dichiarazioni ambientali;

- prevedere la possibilità per la Regione di comprimere i tempi endo-procedimentali dei Piani le cui previsioni possano incidere sul miglioramento della gestione degli interventi connessi all’alluvione;

ACQUISITO il parere di ARPAE in merito agli impatti ambientali del presente provvedimento;

DATO ATTO CHE il presente provvedimento ha effetto esclusivamente per i Comuni interessati dallo stato di emergenza;

RICHIAMATI inoltre:

- il Decreto legislativo n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- le deliberazioni della Giunta regionale n. 380 del 13/3/2023, n.719 del 8/5/2023 e n. 1097 del 26/6/2023, riguardanti l’approvazione del Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2023-2025 e ai relativi aggiornamenti, per quanto riguarda i contenuti della sezione 2 su rischi corruttivi e trasparenza;

- la Determinazione dirigenziale n. 2335/2022, “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

DATO ATTO dei pareri allegati;

ORDINA

1) che l’importo del tributo speciale per lo smaltimento in discarica dei rifiuti generati a seguito degli eventi alluvionali sia determinato, in deroga a quanto previsto dall’art. 13, comma 1, della legge regionale n. 31/1996, in base ai valori minimi consentiti dall’art. 3, comma 29, della Legge n. 549/1995, fermo restando quanto previsto al punto 3 dell’allegato alla propria Ordinanza n. 73/2023 per quanto riguarda il differimento dei termini per il versamento del medesimo tributo;

2) che sia incrementata la flessibilità dell’utilizzo dei termovalorizzatori in ragione della necessità di accelerare lo svuotamento dei siti di stoccaggio, prevedendo che l’aumento della capacità già previsto con le ordinanze n. 66 punto 13) e n. 78 punto 8) possa essere impiegato anche per compensare la quota dei rifiuti derivanti dall’alluvione inviata ad altri impianti di termovalorizzazione;

3) che gli impianti di trattamento chimico, chimico-fisico e chimico-fisico-biologico, ubicati nel territorio regionale e che ricevono percolati prodotti dalle discariche ubicate nei territori interessati dagli eventi alluvionali del maggio 2023, nel rispetto della loro capacità tecnica e dei limiti previsti per lo scarico delle acque reflue, sono autorizzati - per l'anno 2023 - ad incrementare la propria capacità annua autorizzata unicamente per ricevere i predetti percolati e garantire il loro corretto trattamento;

4) che in riferimento ai procedimenti in materia ambientale, le disposizioni previste all’art. 4 del decreto-legge n. 61/2023 trovino applicazione per tutti i Comuni ricompresi nella dichiarazione dello stato di emergenza ancorché non elencati nell’allegato 1 al richiamato decreto;

5) che la durata dei provvedimenti indicati al punto 9) della propria ordinanza n. 73/2023, già prorogata dalla medesima ordinanza fino al 30/11/2023, possa essere prorogata dalle amministrazioni competenti fino al termine dello stato di emergenza;

6) che la proroga dei termini prevista al punto 9) della già citata Ordinanza n. 73/2023 trovi applicazione anche per la presentazione delle dichiarazioni ambientali il cui adempimento sia normativamente previsto a far data dall’1/5/2023;

7) che i tempi endo-procedimentali dei Piani le cui previsioni possono incidere sul miglioramento della gestione degli interventi connessi all’alluvione possano essere compressi dalla Regione dandone specifica evidenza nel relativo provvedimento;

8) che le disposizioni di cui ai punti 2) e 3) della presente ordinanza sono emanate con i poteri di cui all’art. 191 del D.lgs. n. 152/2006 e, pertanto, le disposizioni di cui al punto 2) hanno efficacia pari a quelle delle precedenti ordinanze a cui sono collegate, ovvero sei mesi dalla data delle medesime ordinanze, mentre quelle di cui al punto 3) hanno efficacia fino al 31 dicembre 2023;

9) che, salvo diversa indicazione specificata nei punti che precedono, la presente ordinanza ha efficacia per il periodo corrispondente a quello dello stato di emergenza;

10) che la presente ordinanza è comunicata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro della salute, al Ministro delle imprese e del Made in Italy, alle Prefetture, ai Comuni, alle Province, ad ARPAE, ad ATERSIR e alla AUSL, ai concessionari del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani e ai gestori degli impianti di termovalorizzazione e di discarica ubicati nel territorio della regione Emilia-Romagna, oltre che pubblicata integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

11) che si provvederà agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 42, del D.lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii..

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