n.77 del 31.03.2025 (Parte Prima)
Oggetto n. 399 - Ordine del giorno n. 11 collegato all'oggetto 229 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027". A firma dei Consiglieri: Sabattini, Ugolini, Larghetti, Calvano, Castellari, Parma
le Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) nascono a norma della Legge Regionale 2/2003, a trasformazione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB), a loro volta istituite con la Legge 6790/1890, con lo scopo di fornire un assetto più strutturato e funzionale alla componente pubblica del sistema di produzione ed erogazione dei servizi per le persone in ogni fascia d'età, nell'ottica della più ampia integrazione socio-sanitaria;
le ASP, aziende multiservizi di diritto pubblico, dotate di personalità giuridica, di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria, permettono una gestione unitaria e una qualificazione dei servizi grazie al superamento della frammentarietà degli interventi e allo sviluppo dell'integrazione con gli altri soggetti e servizi che costituiscono il welfare di comunità;
le suddette ASP svolgono un ruolo fondamentale nel garantire servizi socio-assistenziali alla popolazione, in particolare alle fasce più deboli e fragili, come anziani, disabili e persone in difficoltà economica e sociale e il loro operato è caratterizzato da una finalità sociale e da un interesse pubblico volto al benessere della comunità;
l'articolo 3 della legge regionale n. 2/2003 prevede che le ASP perseguano finalità di interesse generale e operino nel rispetto dei principi di solidarietà, sussidiarietà e integrazione con le politiche sociali del territorio.
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato un impegno costante nel valorizzare e sostenere le ASP, riconoscendone il ruolo centrale nella gestione dei servizi sociali e socio-sanitari sul territorio e promuovendo misure di sostegno e rafforzamento della loro operatività, anche attraverso diversi atti normativi tra cui:
- la legge regionale n. 12 del 26 luglio 2013, che ha introdotto disposizioni per il riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio-sanitari, con misure specifiche per lo sviluppo delle ASP. In particolare, l'articolo 2 prevede l'unificazione delle ASP operanti nello stesso ambito distrettuale per garantire una gestione più efficiente e coordinata dei servizi alle persone;
- la legge regionale n. 11 del 29 luglio 2021 con cui sono stati stanziati 4 milioni di euro all'anno per il triennio 2021-2023 a favore delle ASP e di analoghe forme pubbliche di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari con l'obiettivo di sostenere percorsi di sviluppo e razionalizzazione delle ASP, valorizzando il ruolo pubblico nella gestione dei servizi alla persona, scelta confermata anche nel bilancio triennale 2025-2027 con il medesimo importo.
dal punto di vista fiscale, le Regioni e le Province autonome, con propria legge, a norma dell'art. 16, comma 3, del D.Lgs. n. 446 del 1997, hanno facoltà di variare le aliquote di cui alle lettere a), b), c) ed) della tabella fino ad un massimo di 0,92 punti percentuali, differenziandole per settori di attività e per categorie di soggetti passivi;
la disciplina dell'IRAP è stata integrata dall'art. 5 del D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68 - recante disposizioni sul federalismo fiscale provinciale e regionale - che detta norme valide solo per le Regioni ordinarie le quali possono ridurre le aliquote fino ad azzerarle, nonché disporre deduzioni dalla base imponibile nel rispetto della normativa dell'Unione europea e degli orientamenti giurisprudenziali della Corte di giustizia dell'Unione europea. La norma precisa tuttavia che:
- la riduzione dell'IRAP non può essere disposta se la maggiorazione all'addizionale regionale all'IRPEF di cui all'art. 6, comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 68 del 2011, è superiore a 0,5 punti percentuali;
- restano fermi gli automatismi fiscali previsti dalla vigente legislazione nel settore sanitario nei casi di squilibrio economico, nonché le disposizioni in materia di applicazione di incrementi delle aliquote fiscali per le regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari.
le ASP, pur operando con criteri di efficienza gestionale, non perseguono scopi di lucro e reinvestono gli eventuali avanzi di bilancio nel miglioramento e potenziamento dei servizi offerti;
queste realtà stanno vivendo da tempo situazioni di difficoltà di funzionamento ed economiche-finanziarie, che si sono aggravate nell'emergenza pandemica. A queste difficoltà la regione Emilia-Romagna ha risposto prevedendo importanti risorse assegnate alle ASP attraverso i contratti che hanno con le Aziende Usl;
l'attuale normativa fiscale prevede l'applicazione dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) anche a queste realtà, incidendo significativamente sui loro bilanci e riducendo le risorse disponibili per l'erogazione dei servizi essenziali.
la Giunta dell'Emilia-Romagna ha posto tra i pilastri fondamentali del bilancio di previsione 2025-2027 il potenziamento dei servizi per la non autosufficienza, inserendolo tra i capisaldi delle linee di mandato di questa legislatura;
nell'ambito dei servizi per la non autosufficienza, risulta centrale sostenere proattivamente i percorsi di sviluppo delle ASP quali aziende multisettoriali di ambito distrettuale operanti nell'ambito dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi con l'obiettivo di dare risposte sempre più efficaci ai mutamenti sociali in corso, tra cui il progressivo invecchiamento della popolazione.
a confrontarsi con il Governo sulla possibilità di far cadere il vincolo che IRAP e addizionale regionale IRPEF siano collegate;
a confrontarsi con il Governo affinché, in subordine, introduca almeno una tassazione di maggior favore per le ASP, vista la natura particolare e specifica del servizio in Emilia-Romagna e in tutta l'Italia.
Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 26 marzo 2025