n.223 del 21.07.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2822 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a promuovere lo sviluppo del trasporto integrato bici-treno quale modalità di trasporto virtuosa dal punto di vista ambientale ed economico. A firma della Consigliera: Zamboni

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il Regolamento europeo n. 1371 del 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario impone alle imprese ferroviarie di consentire ai passeggeri di portare le biciclette sul treno;

la Riforma dei diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, approvata il 25/1/2021 dal Consiglio europeo per favorire la mobilità sostenibile e facilitare il trasporto delle bici a bordo treno, ha stabilito che “le imprese ferroviarie saranno tenute a predisporre spazi per almeno quattro biciclette e i passeggeri saranno informati della capacità disponibile. Le imprese ferroviarie possono decidere di prevedere un numero diverso di spazi in funzione del tipo di servizio, delle dimensioni del treno e delle previsioni relative alla domanda di trasporto di biciclette. Gli Stati membri possono inoltre fissare un numero più elevato in caso di maggiore domanda di trasporto di biciclette. Gli obblighi relativi agli spazi per le biciclette si applicheranno nei casi in cui un'impresa ferroviaria ordini nuovo materiale rotabile o effettui un significativo ammodernamento del materiale rotabile esistente”.

Premesso inoltre che

la Legge regionale n. 10 del 2017 per la promozione della ciclabilità prevede che la Regione Emilia-Romagna - al fine di migliorare la qualità della vita e della salute della collettività, la tutela dell'ambiente nonché la salvaguardia del territorio e del paesaggio - promuova, nell'ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, la ciclabilità urbana ed extraurbana integrata con altri sistemi di trasporto pubblico e collettivo, in sicurezza ed in continuità sull'intero territorio regionale.

Evidenziato che

l’intermodalità treno e bicicletta è una delle modalità di trasporto più virtuose sotto il profilo dell’impatto ambientale, della lotta alle emissioni climalteranti e dei consumi energetici nel settore dei trasporti, con notevoli potenzialità di sviluppo e di contribuire ad aumentare la diffusione della mobilità sostenibile;

incentivare il trasporto combinato bici/treno, in particolare negli spostamenti pendolari casa-lavoro e casa-scuola, come indicato dalle Linee guida europee sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile contribuisce concretamente alla riduzione del tasso di motorizzazione privata, in Emilia-Romagna oggi pari al 63,9% secondo i dati Eurostat-Regional Transport Statistics;

il trasporto delle bici a bordo dei treni a breve e a lunga percorrenza, come dimostrano importanti e consolidate esperienze europee, è peraltro un fattore determinante nello sviluppo del cicloturismo come modalità sostenibile di fruizione del territorio e del tempo libero e come significativa opportunità di valorizzazione delle economie locali.

Precisato che

lo sviluppo del trasporto intermodale treno-bici dipende dalla messa in opera di determinate misure, come ad esempio: la possibilità di accesso facilitato delle bici, dall’esterno, alle stazioni mediante percorsi ciclabili segnalati; la facilità di movimentare le bici al seguito dei passeggeri all’interno delle stazioni verso le biglietterie, i binari, i servizi mediante percorsi guidati e segnalati; la presenza di scivoli, rampe o canaline lungo le scale di accesso ai binari e/o agli ascensori di dimensioni idonee; la possibilità di utilizzo degli ascensori ove esistenti per il trasporto delle bici ai/dai binari; nell’ambito di appositi piani di comunicazione, l’indicazione su monitor e orari ferroviari dell’ubicazione dei vani porta-bici nelle carrozze e l’annuncio tramite altoparlanti al momento dell’arrivo e della partenza dei treni abilitati al servizio; favorire e incentivare iniziative per la realizzazione di sistemi di ricarica per bici elettriche, di aree di sosta per il bike sharing e di postazioni per la riparazione fai da te delle stesse biciclette; la presenza di aree pertinenziali e spazi idoneamente attrezzati per la sosta delle biciclette, compresi - ove possibile e in ogni caso nei centri più importanti - luoghi coperti, chiusi e sorvegliati per il deposito e il noleggio bici sull’esempio delle velostazioni estere e di depositi simili già presenti in alcune città italiane, unici deterrenti ai diffusi furti delle bicilette;

la mobilità ciclistica integrata con la mobilità su ferro rappresenta un’importante risorsa anche per gli operatori del trasporto ferroviario, in quanto costituisce un’opportunità per 1) allargare il bacino di utenti, 2) ridurre la necessità di parcheggi per auto e la congestione da traffico nelle aree limitrofe alle stazioni, 3) essere concorrenziali rispetto ad altri mezzi di trasporto, 4) aumentare il numero dei passeggeri al di fuori dei periodi di punta (ad esempio grazie ai cicloturisti).

Osservato che

con copertura finanziaria a carico (per la parte di sua competenza) del nuovo Contratto di Programma RFI – MIT parte Investimenti 2017-2021, RFI sta promuovendo accordi con le amministrazioni locali per la realizzazione di “Hub della mobilità sostenibile” allo scopo di meglio integrare le stazioni ferroviarie con il tessuto urbano e di diversificare le modalità di accesso alle stazioni stesse. L’obiettivo dichiarato da RFI è di meglio integrare le stazioni nella rete dei trasporti pubblici ed aumentarne la sostenibilità ambientale offrendo ai passeggeri diverse alternative alla mobilità privata: mobilità condivisa, mobilità ciclistica, trasporto pubblico locale, servizi a noleggio;

nell’ambito dei finanziamenti dei Fondi ministeriali di Sviluppo e Coesione - FSC 2014-20, con il “Bando Ciclabilità” che ha disposto un finanziamento pari a 800mila euro, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato in sette comuni la realizzazione di velostazioni e posti attrezzati di deposito bici prioritariamente nelle stazioni, che sono in corso di completamento

A dicembre 2020 con l’entrata in servizio degli ultimi due treni Rock si è completata la flotta degli 86 convogli Rock e Pop con il rinnovo quasi totale del materiale rotabile, come previsto dall’affidamento del nuovo contratto di servizio ferroviario. Un risultato ottenuto in poco più di un anno grazie a un investimento della Regione Emilia-Romagna pari a 750 milioni di euro. Tutti i nuovi treni hanno una disponibilità̀ di posti bici compatibile con la disponibilità̀ di posti. In particolare: treni Rock 600 persone a sedere e fino a 18 posti bici nella composizione a 5 casse; fino a 465 persone a sedere e fino a 15 posti bici nella composizione a 4 casse, treni Pop 300 persone a sedere con 8 posti bici nella versione a 4 casse; fino a 225 posti a sedere con 6 posti bici nella versione a 3 casse. Tutti i nuovi treni riportano all’esterno pittogrammi che identificano la posizione dei posti bici al fine di facilitarne l’accesso;

Il progetto regionale “Bike to Work”, al fine di disincentivare l’uso dell’auto privata in particolare in questo periodo emergenziale, promuove e l’incentiva l’uso della bicicletta e di altre modalità di trasporto non impattanti (come ad esempio monopattini e bike sharing), anche facilitandone l’interscambio con il sistema del trasporto pubblico. In questo ambito sono stati stanziati contributi regionali per un totale complessivo di oltre 3,3 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili urbane, la concessione di bonus per l’acquisto di bici o mezzi simili poco impattanti e per incentivi agli spostamenti casa-lavoro con questi mezzi nei maggiori comuni della nostra Regione. Inoltre, è stato assegnato un fondo di 300.000 euro a FER srl per l’erogazione di bonus per l’acquisto di bici pieghevoli riservati agli abbonati al servizio ferroviario regionale.

Considerato che

la Regione Emilia-Romagna è impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici e nella riduzione delle emissioni climalteranti, la cui la prima fonte, secondo quanto riportato nei quaderni ISPRA del 2019, è costituita per oltre il 24% dal settore dei trasporti;

con la Dichiarazione di emergenza climatica dell’agosto 2019 e con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il Clima, la Regione Emilia-Romagna ha preso l’impegno di rispondere alla sfida del cambiamento climatico e di accelerare la transizione ecologica, ponendosi l’obiettivo di raggiungere la decarbonizzazione prima del 2050, puntando tra l’altro allo sviluppo delle forme di mobilità sostenibile;

il Piano Aria Integrato Regionale 2020 (PAIR), attualmente in vigore, definisce l’obiettivo prioritario di “favorire e incentivare approcci sostenibili negli spostamenti quotidiani e per il tempo libero” e si propone di promuovere azioni rivolte alla promozione e diffusione della mobilità ciclistica;

nelle sue pubblicazioni la Regione Emilia-Romagna rivendica il merito di aver incentivato fortemente la mobilità ciclistica anche attraverso il potenziamento dell’intermodalità tra mobilità in bici e mezzi pubblici al fine di incentivare l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e per il tempo libero, riducendo la congestione sulle strade con particolare riferimento ai centri urbani;

dal 1° gennaio 2020 il trasporto ferroviario regionale dell'Emilia-Romagna è gestito da Trenitalia Tper Scarl, società costituita da due soci entrambi pubblici, ovvero Trenitalia Spa e Tper Spa, quest’ultima per il 46,13% di proprietà della Regione.

Tutto ciò premesso

impegna la Giunta regionale

a intervenire su RFI e TPER affinché, in aggiunta alle azioni già intraprese per promuovere lo sviluppo del trasporto integrato bici-treno, pongano in essere nelle stazioni ferroviarie del territorio regionale interventi per l’eliminazione degli ostacoli fisici, organizzativi e tariffari al trasporto delle biciclette al seguito, quali: miglioramento dell’accessibilità dei passeggeri muniti di bici; favorire e incentivare iniziative per la realizzazione di sistemi di ricarica per bici elettriche, di aree di sosta per il bike sharing e di postazioni per la riparazione fai da te delle stesse biciclette; apposizione di idonea segnaletica lungo percorsi guidati; dotazione di aree pertinenziali e di spazi al chiuso gratuiti, al coperto e sorvegliati, idoneamente attrezzati per la sosta e il deposito delle bici, al fine di fidelizzare gli utenti di bici e treno e di contrastare i furti delle biciclette, che rappresentano uno dei principali deterrenti all’uso della bicicletta dopo la percezione dei pericoli legati al traffico stradale;

a promuovere un piano di comunicazione esterna e interna per pubblicizzare in maniera capillare l’esistenza delle facilitazioni collegate al servizio integrato bici-treno e i vantaggi ambientali e trasportistici ad esso legati;

a promuovere un piano di comunicazione esterna e interna per pubblicizzare in maniera capillare l’esistenza del bonus - fino all’importo massimo di 300 euro - per l’acquisto delle bici pieghevoli destinato agli abbonati al trasporto regionale;

ad accelerare l’istituzione del “Tavolo regionale per la ciclabilità e dei rappresentanti dell’utenza ciclistica” (previsto dalla L.R. 10/2017) per meglio definire gli interventi a favore del trasporto integrato bici-treno;

a intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni per sollecitare il Governo affinché siano promosse iniziative a livello nazionale a favore dell’intermodalità treno-bici, e affinché sia favorito lo sviluppo delle condizioni che permettono il trasporto intermodale treno-bici nell’ambito degli investimenti previsti nel Contratto di Programma RFI-MIT.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 6 luglio 2021

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