n.105 del 12.04.2016 (Parte Seconda)

Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;

Considerato in particolare l’art.3, comma 4 del decreto sopra citato che prevede che: “Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato 1, gli enti di cui al comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento. Le regioni escludono dal riaccertamento ordinario dei residui quelli derivanti dal perimetro sanitario cui si applica il titolo II e, fino al 31 dicembre 2015, i residui passivi finanziati da debito autorizzato e non contratto. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell’esercizio considerato, sono immediatamente reimputate all’esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente. Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato anche nel corso dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria. Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate.”;

Richiamato l’allegato n. 4/2 al decreto sopracitato e, in particolare, il paragrafo 9.1;

Visto il Decreto Legge 19 giugno 2015, n. 78 “Disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio. Razionalizzazione delle spese del Servizio sanitario nazionale nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali”, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2015, n. 125 e in particolare l’art. 1-quater., Spese per investimenti delle Regioni, che dispone che: “Per l'anno 2015 le Regioni impegnano le spese per investimenti la cui copertura è costituita da debiti autorizzati e non contratti imputandoli all'esercizio 2015. In sede di riaccertamento ordinario, nel rispetto del principio applicato della contabilità finanziaria di cui al paragrafo 9.1 dell'allegato 4/2 annesso al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, nell'ambito della verifica dell'esigibilità degli impegni 2015, si provvede alla reimputazione agli esercizi in cui sono esigibili degli impegni la cui copertura è costituita da debiti autorizzati e non contratti esigibili negli esercizi successivi, alla costituzione del fondo pluriennale vincolato in spesa dell'esercizio 2015 e alla costituzione del fondo pluriennale vincolato di entrata dell'esercizio 2016”;

Vista la nota del Direttore generale alle Risorse Finanziarie e Patrimonio, prot. NP/2016/2484 del 12/2/2016 con la quale si richiede al Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, ai Direttori generali e ai Responsabili dei Servizio della Direzione generale Risorse Finanziarie e Patrimonio, ora Direzione Generale Gestione, Sviluppo e Istituzioni, di effettuare una verifica sui residui attivi e passivi di propria competenza finalizzata al riaccertamento ordinario dei residui;

Preso atto che il Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, i Direttori generali e i Responsabili dei Servizi della Direzione Generale Risorse Finanziarie e Patrimonio, ora Direzione generale Gestione, Sviluppo e Istituzioni, della Regione hanno proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, in base alla puntuale verifica sulla consistenza e l’esigibilità dei residui secondo i principi contabili applicati ed hanno rilevato sia residui da eliminare definitivamente, in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate, sia residui da eliminare e reimputare agli esercizi successivi rispetto al 2015 nei quali l’esigibilità avrà scadenza, così come risulta dalle comunicazioni acquisite agli atti;

Dato atto che l’operazione di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi così come evidenziato nel punto 9.1 dell’allegato 4/2 del D.Lgs.118/2011 comporta l’eliminazione definitiva dei residui attivi e passivi a cui non corrispondono obbligazioni perfezionate, nonché l’eliminazione dei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili alla data del 31 dicembre 2015 destinati ad essere re-imputati agli esercizi successivi con l’individuazione delle relative scadenze;

Richiamato il resoconto della riunione della commissione Arconet del 4 novembre 2015 nel quale la Commissione, su quesito posto dalle Regioni, si è espressa confermando che, nel corso del 2015, le Regioni possono dare copertura delle spese d’investimento, e dell’eventuale fondo pluriennale vincolato correlato, con il debito autorizzato e non contratto e che altresì il fondo pluriennale vincolato può essere costituito anche in assenza di obbligazione giuridicamente perfezionata, in relazione a spese già prenotate sulla base della gara per l’affidamento dei lavori, formalmente indetta ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163 del 2006, anche se il fondo pluriennale vincolato è finanziato da autorizzazione di debiti non contratti;

Visto l’elenco delle spese prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del citato Decreto Legislativo n. 163 del 2006, di cui all’allegato E che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni, la costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese, come evidenziato nell’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

Considerato che, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163 del 2006, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, è necessario incrementare o costituire, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2015 per un importo complessivo di euro 413.572.576,35 (euro 13.010.954,04 per la parte corrente e euro 400.561.622,31 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale al presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1 gennaio 2016 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2016-2018, distintamente per la parte corrente e per il conto capitale: per l’esercizio 2016, euro 13.010.954,04 per la parte corrente e euro 400.561.622,31 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2017, euro 2.795.512,75 per la parte corrente e euro 228.290.264,43 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2018, euro 862.414,63 per la parte corrente e euro 179.001.642,30 per la parte in conto capitale;

Dato atto del parere dell’Organo di revisione economico-finanziario espresso con verbale n. 5 del 29 marzo 2016;

Ritenuto di procedere in ragione di quanto sopra espresso ed in esecuzione dell’art. 3 comma 4 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i, all’approvazione delle risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi;

Dato atto che, con successivo proprio provvedimento, saranno apportate le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;

Viste:

  • la legge regionale 29 dicembre 2015, n. 24 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”;
  • la Legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna“ per quanto applicabile;
  • la deliberazione n. 2259 del 28 dicembre 2015 avente ad oggetto “Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016 – 2018”;
  • la deliberazione n. 342 del 14 marzo 2016 “Aggiornamento del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”;

Visto il D.lgs. n.33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e s.m.;

Richiamate le seguenti deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2011”;
  • n. 66 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto: “Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018”;
  • n. 106 dell’1 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali prorogati e conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 352 del 14 marzo 2016 avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito della Direzione Generale Gestione, Sviluppo e Istituzione e della Direzione Generale Cura del Territorio dell'Ambiente”.

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità;

A voti unanimi e palesi

delibera

di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa che si intende integralmente riportato, le risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi ed in particolare:

1. ai sensi dall’art. 3 comma 4 del D.Lgs.118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:

  • euro 40.899.650,79 corrispondono a crediti riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti da eliminare dalle scritture contabili, ed euro 4.775.732,91 corrispondono a crediti riprodotti per maggiore riscossione come dettagliati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  • euro 10.157.725,59 corrispondono a crediti non esigibili al 31 dicembre 2015, destinati ad essere reimputati agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliati nell’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di definire l’ammontare dei residui attivi al 31 dicembre 2015 in euro 5.672.149.328,38, di cui:

  • euro 2.814.802.409,90 quali residui attivi derivanti da esercizi pregressi;
  • euro 2.857.346.918,48 a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza 2015;

3. ai sensi dall’art. 3 comma 4 del D.Lgs.118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:

  • euro 27.794.800,84 corrispondono a debiti insussistenti o prescritti da eliminare dalle scritture contabili e dettagliati nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto;
  • euro 375.030.028,45 corrispondono a obbligazioni non esigibili al 31 dicembre 2015, destinate ad essere reimputate agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliate nell’allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4. di definire l’ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2015 in euro 5.862.727.287,28, di cui:

  • euro 2.606.371.712,85 quali residui passivi derivanti da esercizi pregressi;
  • euro 3.256.355.574,43 a titolo di residui passivi derivanti dalla competenza 2015;

5.di approvare l'elenco delle spese prenotate per l’importo complessivo di euro 48.700.273,49 sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del citato Decreto Legislativo n. 163 del 2006, di cui all'allegato E che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 

6. di approvare il prospetto delle contestuali reimputazioni di entrate e spese di cui all’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 

7. di variare, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163 del 2006, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2015 per un importo complessivo di euro 413.572.576,35 (euro 13.010.954,04 per la parte corrente e euro 400.561.622,31 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale del presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1 gennaio 2016 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2016-2018, nei seguenti importi:

  • per l’esercizio 2016, euro 13.010.954,04 per la parte corrente e euro 400.561.622,31 per la parte in conto capitale;
  • per l’esercizio 2017, euro 2.795.512,75 per la parte corrente e euro 228.290.264,43 per la parte in conto capitale;
  • per l’esercizio 2018, euro 862.414,63 per la parte corrente e euro 179.001.642,30 per la parte in conto capitale;

8. di rinviare ad un proprio successivo atto le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi; 

9. di dare atto che secondo quanto previsto dal D.Lgs 14 marzo 2013, n.33 nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nella deliberazione n. 66/2016 il presente provvedimento non è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati; 

10. di pubblicare nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, il presente atto.

application/pdf Allegato A - 327.1 KB
application/pdf Allegato B - 237.7 KB
application/pdf Allegato C - 1.7 MB
application/pdf Allegato D - 446.2 KB
application/pdf Allegato E - 104.4 KB
application/pdf Allegato F - 143.4 KB
application/pdf Allegato G - 208.3 KB

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