n.407 del 09.12.2019 (Parte Seconda)
Definizione della Rete Clinica regionale e approvazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la diagnosi e la cura dell'Endometriosi
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto l'art. 2 del D. Lgs. n. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle Aziende Sanitarie, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Vista e richiamata la L.R. 29 del 2004, così come successivamente integrata e modificata, recante “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, con la quale questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale, e più specificamente l’art. 1, comma 2, che stabilisce fra i principi ispiratori del SSR:
- alla lett. a) quello della centralità del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e partecipe della definizione delle prestazioni, della organizzazione dei servizi e della loro valutazione;
- alla lett. d) quello della globalità della copertura assistenziale, quale garanzia dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza, in quanto complesso delle prestazioni e dei servizi garantiti secondo le necessità di ciascuno, nel rispetto dei principi della dignità della persona, del bisogno di salute, dell'equità di accesso ai servizi, della qualità dell'assistenza, dell'efficacia ed appropriatezza dei servizi e delle prestazioni, nonché dell'economicità nell'impiego delle risorse;
Richiamati il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cui validità è stata prorogata per gli anni 2013 e 2014 con delibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 120/2017, i quali:
- ribadiscono come il sistema delle cure ospedaliere sia basato su organizzazioni ad elevata qualificazione, organizzate, per quanto attiene le funzioni ad elevata specialità, secondo il modello Hub e Spoke, per garantire trattamenti sicuri e di qualità, laddove ai centri Spoke compete la selezione dei pazienti e il loro invio a centri di riferimento quando una determinata soglia di gravita clinico-assistenziale viene superata;
- nell’ambito delle tematiche attinenti al governo clinico e alla qualità delle cure esprimono il concetto di qualità dei servizi e sicurezza delle cure, da perseguire attraverso azioni volte ad incidere sulla qualità delle cure, testimoniando il crescente interesse di questa Amministrazione nei confronti delle attività di monitoraggio dei fenomeni pertinenti la sicurezza dei pazienti e verso il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza;
Premesso che
- l’endometriosi è una malattia cronica e complessa, i cui sintomi principali sono rappresentati da dolore pelvico e infertilità;
- la diagnosi viene solitamente formulata sulla base di sintomi in combinazione con indagini strumentali; la patologia è caratterizzata dalla difficoltà di gestione dei sintomi e delle sue conseguenze psicologiche, e dalla criticità del percorso diagnostico iniziale;
- già nel 2006 la Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato nel documento “Indagine conoscitiva sul fenomeno dell’endometriosi come malattia sociale” definiva l’endometriosi come una malattia complessa, invalidante e cronica, di difficile approccio diagnostico-terapeutico e di grande impatto socio-economico;
Visto il DPCM 12.1.2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza di cui all’articolo 1, comma 7, del D.L. 30/12/1992, n. 502”, (pubblicato nella G.U. n. 65 del 16/3/2017), entrato in vigore il 19/3/2017, il quale inserisce l’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche invalidanti, negli stadi clinici moderato e grave, riconoscendo di conseguenza alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo;
Ritenuto necessario definire un modello assistenziale regionale che sia destinato a favorire la presa in carico precoce della patologia, garantirne la gestione multidisciplinare, che assicuri alle pazienti l’accessibilità al livello di assistenza più appropriato in relazione al quadro clinico, calibrando il tipo e la necessità della presa in carico chirurgica, centralizzando gli interventi chirurgici complessi presso centri ad elevata casistica e specializzazione, migliorando i tempi di attesa e gli aspetti informativi e comunicativi con la persona assistita;
Dato atto che con determinazione n. 21235 del 17/12/2018 la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare ha istituito un apposito Gruppo di Lavoro, ai sensi dell’art. 40 della Legge regionale n. 43/2001 e ss.mm.ii., con l’obiettivo di fornire supporto tecnico-scientifico per la definizione del modello di Rete Clinica e del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale(PDTA) regionale per la presa in carico della paziente affetta da endometriosi, al fine di garantire la migliore qualità delle cure e l’utilizzo ottimale delle risorse;
Preso atto che il Gruppo sopra menzionato ha portato a termine il proprio compito con la produzione di un documento recante proposte in ordine agli obiettivi assegnati, valutate in modo positivo dalla competente Direzione Generale;
Viste e richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2040/2015, recante la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in attuazione della L. 135/2012 e del DM 70/2015;
- n. 1907/2017 con la quale è stata costituita una Cabina di Regia con componenti di elevata professionalità al fine di coordinare tale riorganizzazione, la quale fissa gli obiettivi prioritari da raggiungere e riesamina ed aggiorna il modello di rete clinica integrata;
- n. 1423/2017, attuativa del Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-2019 che alla scheda 2 dispone in ordine agli elementi caratterizzanti la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale;
Ritenuto pertanto opportuno e necessario approvare la definizione della Rete Clinica Assistenziale Regionale per la presa in carico della paziente affetta da endometriosi, e il relativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA);
Richiamati:
- la L.R. n. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517“ e successive modifiche;
- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;
- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 avente per oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019- 2021”;
- la determinazione dirigenziale n. 9898 del 26 giugno 2018 avente ad oggetto “Rinnovo degli incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;
Richiamate infine le proprie deliberazioni:
- n. 193 del 27 febbraio 2015, n. 516 dell’11 maggio 2015, n. 628 del 29 maggio 2015, n. 1026 del 27 luglio 2015, n. 2189 del 21 dicembre 2015, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 106 dell’1 febbraio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 dell'11 luglio 2016, n. 2123 del 5 dicembre 2016, n. 2344 del 21 dicembre 2016, n. 3 dell’11 gennaio 2017, n. 578 del 5 maggio 2017, n. 52 del 22 gennaio 2018, n. 1059 del 3 luglio 2018 e n. 1123 del 16 luglio 2018 relative alla riorganizzazione dell’Ente Regione e alle competenze dirigenziali;
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;
- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute
A voti unanimi e palesi
delibera
per le motivazioni riportate in premessa:
1. di approvare il documento recante “Il modello di Rete Clinica e il PDTA Regionale per la gestione della paziente affetta da endometriosi”, in allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;
2. di istituire la Rete regionale dei Centri per la gestione della paziente affetta da endometriosi, come indicata nel documento di cui al precedente punto 1., finalizzata all’erogazione della più qualificata assistenza per tutto il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale, dando atto che la classificazione dei centri della rete ospedaliera Hub & Spoke è basata sui volumi della casistica e sulla presenza dei requisiti organizzativi e professionali evidenziati nel documento medesimo al capitolo “I nodi della rete regionale e le relative funzioni”;
3. di dare mandato alle Aziende e agli Enti del Servizio Sanitario Regionale di assicurare l’attuazione di tale percorso per quanto di rispettiva competenza;
4. di stabilire che l’assetto di rete definito con il presente provvedimento verrà sottoposto a verifica in ragione dei dati di attività al 30 giugno 2020;
5. di stabilire che per l’applicazione del modello di rete e percorso clinico assistenziale definito dal presente provvedimento il Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare costituisca un apposito Gruppo di Lavoro, ai sensi della normativa regionale vigente, come definito nel documento che si approva in allegato;
6. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.