n.1 del 07.01.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2124 - Risoluzione per impegnare la Giunta a considerare la possibilità di includere nel percorso previsto dalla campagna di tracciamento, mediante test sierologici da effettuare nelle farmacie del territorio regionale, anche i disabili non studenti e i loro famigliari. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Pigoni, Zappa- terra, Caliandro, Rossi, Marchetti Francesca, Taruffi, Amico, Soncini, Fabbri, Tarasconi, Rontini, Daffadà, Montalti, Mumolo, Pillati, Bulbi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la pandemia ha evidenziato particolarmente i problemi e le necessità delle persone con disabilità e il sistema di servizi a loro dedicato ha cercato di rispondere il meglio possibile ai bisogni di socialità, assistenza, riabilitazione espressi, senza tuttavia riuscire ad evitare del tutto l’ingenerarsi di problematiche inerenti allo svolgimento della quotidianità di molte famiglie.
Considerato che
le associazioni che si occupano di disabilità e numerose famiglie con membri disabili hanno espresso condivisibili preoccupazioni legate al problema relativo a come poter effettuare i test per identificare l’infezione da SARS-CoV-2 e proteggere di conseguenza quanto più possibile i soggetti più fragili;
da ciò che è indicato nei chiarimenti, pubblicati sul sito web dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio, si evince che, per le persone con disabilità, la valutazione sulla necessità o meno dei test per verificare eventuale contagio da Covid19 viene effettuata caso per caso dalle Autorità Sanitarie.
Dato atto che
la Regione Emilia-Romagna, a fine settembre, ha sottoscritto un Protocollo con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e della Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), che prevede interventi mirati, dalla mobilità alla scuola, dal tempo libero al lavoro, finalizzati a favorire i percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità;
a metà ottobre, la stessa Regione ha avviato una campagna di tracciamento mediante test sierologici dedicata agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado (0-18 anni e maggiorenni, se iscritti alle Scuola Secondaria di Secondo Grado), familiari conviventi (tra cui genitori, nonni, fratelli e sorelle di alunni, sempre fino alla Scuola Secondaria di Secondo Grado), e agli universitari, purché assistiti in Emilia-Romagna.
Ritenuto che
al fine di favorire il sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità e garantire loro pari opportunità rispetto alla generalità dei cittadini senza disabilità, è necessario prevedere percorsi di accesso idonei per poter effettuare i test per identificare l’infezione da SARS-CoV-2 provvedendo a garantire loro le migliori condizioni di sicurezza possibili, compresi anche i servizi che frequentano e che rappresentano in molti casi il loro luogo di vita.
Impegna la Giunta regionale
a considerare la possibilità di includere nel percorso previsto dalla campagna di tracciamento, mediante test sierologici da effettuare nelle farmacie del territorio regionale, anche i disabili non studenti e i loro famigliari, al fine di proteggere quanto più possibile le persone più deboli e garantire al meglio la loro autonomia di vita e la sicurezza dei luoghi in cui vivono.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana dell’11 dicembre 2020