n.125 del 04.05.2016 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1811 - Risoluzione per promuovere, anche in sede ministeriale, la ricollocazione degli ex-lavoratori BAT (British American Tobacco Holdings Limited) dello stabilimento di Bologna e la risoluzione della vicenda legata alla ex-Manifattura Tabacchi. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Alleva, Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visti

la risoluzione oggetto 3226 della IX Legislatura, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in data 2 ottobre 2012, che impegnava la Giunta regionale: “ad essere parte attiva nelle trattative sindacali che riguarderanno il destino dei lavoratori della BV TECH in maniera tale da ricercare adeguate soluzioni occupazionali ed a proporre tavoli ad imprenditori disponibili a concordare piani industriali in cui, rendendo disponibili finanziamenti con finalizzazioni ben definite, possano trovare un ruolo i lavoratori della BV TECH”;

la proposta di risoluzione oggetto 5640 della IX Legislatura che, tra l’altro, proponeva di impegnare la Giunta regionale a proseguire, insieme alle Istituzioni locali interessate, nell’impegno presso Philip Morris per giungere ad una soluzione occupazionale che garantisca il riassorbimento dei lavoratori della ex BV TECH non ancora ricollocati presso il nuovo stabilimento, salvaguardando inoltre il know how e l’esperienza maturati dagli stessi nel settore.

Premesso che

nel 2003 la Manifattura Tabacchi di Bologna, sita in via Stalingrado 87 a Bologna, è stata acquistata dalla multinazionale Britannica Italiana Tabacchi S.p.A. facente parte di British American Tobacco Holdings (UK) Limited (BAT) con contratto siglato in Roma il 24 luglio 2003 nell’ambito della vendita dell’intero capitale sociale di ETI – Ente Tabacchi Italiani S.p.A. (per un corrispettivo di due miliardi e trecento venticinque milioni di euro);

nel contratto di compravendita del 24 luglio 2003 rilevava, all’art. 10 “Impegni di Parte Acquirente in ordine alla salvaguardia della occupazione”, un preciso impegno a non procedere a licenziamenti (per un termine minimo di tre anni o fino alla scadenza del Piano industriale se più lontana nel tempo) ed all’art. 8 “Impegni di Parte Acquirente in ordine alla gestione di ETI” l’impegno “ad attuare il Piano industriale e a non apportarvi variazioni sostanziali”;

già poco più di un anno dopo, con l’Accordo del 22 dicembre 2004, BAT dichiarava di voler procedere ad una gestione stralcio dei siti produttivi, compreso quello di Bologna, e di voler avviare una riconversione industriale anche attraverso un piano di riqualificazione professionale, con un intervento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per un periodo di mesi 12, il Tribunale del Lavoro di Bologna, in data 14 febbraio 2005 respingendo un ricorso ex art. 28 dello Statuto del Lavoratori, dava tuttavia atto nel dispositivo, dell’inadempimento, da parte di BAT del suddetto art. 8;

il Ministero dell’Economia e delle Finanze con propria Risoluzione avrebbe successivamente ritenuta illegittima la deroga di BAT alle condizioni del contratto di compravendita in particolare sotto il profilo della salvaguardia occupazionale;

con successivo Accordo del 16 novembre 2005 BAT si impegnava a sviluppare la produzione del tabacco espanso (DIET) con accordi partnership con primarie aziende di settore per la fornitura del materiale necessario per la revisione delle macchine, con una prima verifica dimensionale del piano occupazionale entro giugno 2006;

con Accordo del 1° dicembre 2005 BAT si impegnava con le Organizzazioni Sindacali per una riconversione industriale anche attraverso percorsi formativi dei dipendenti;

tale Accordo veniva recepito in un Protocollo d’intesa del 6 dicembre 2005 tra BAT, OOSS ed Enti Locali che dopo il coinvolgimento delle RSU portava ad un nuovo Protocollo d’Intesa del 13 gennaio 2006, sottoscritto da BAT Italia S.p.A., Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Organizzazioni Sindacali, in cui si prevedeva l’impegno di BAT, nel mantenimento dell’occupazione e della riorganizzazione dello stabilimento, a destinare le parti del sito che risultassero disponibili ad esito della riorganizzazione, ad usi industriali o a progetti di pubblico interesse, e ciò attivando il confronto con gli enti pubblici competenti, e quindi con Regione ed Enti locali, per le problematiche rivolte a favorire la riconversione del sito secondo il progetto di realizzazione del Polo tecnologico e alla ridestinazione dello stabilimento della ex Manifattura Tabacchi ad un utilizzo per lo sviluppo di servizi di pubblica utilità e per la promozione dell’innovazione tecnologica;

in data 13 gennaio 2006 veniva sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa sottoscritto da BAT Italia S.p.A., Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Organizzazioni Sindacali;

in data 29 settembre 2006 BAT procedeva alla messa in cassa integrazione guadagni straordinaria di n. 72 dipendenti per n. 8 settimane;

in data 19 giugno 2007 la Giunta della Regione Emilia-Romagna approvava il protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna diretto alla definizione di azioni congiunte da mettere in atto per la definizione delle procedure di intervento per l’acquisizione dell’area della Manifattura Tabacchi di Bologna per realizzarvi il nuovo Tecnopolo di Bologna;

in data 31 luglio 2008 veniva sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna ed il Comune di Bologna e le OOSS confederali e di categoria in base al quale i precedenti accordi venivano stralciati e di fatto il personale di BAT veniva riassorbito, a seguito di una procedura di licenziamento collettivo, da una nuova società BV TECH S.p.A. che avrebbe dovuto essere il primo passaggio per l’avvio del nuovo Tecnopolo di Bologna;

in data 30 settembre 2008 i lavoratori venivano messi in mobilità in base ad un accordo sindacale;

in data 12 novembre 2008 veniva siglato un Accordo, tra la società BV TECH Ricerca s.r.l. e le organizzazioni sindacali territoriali, in cui si prevedeva, in tempi brevi, lo sviluppo di un'attività di impresa di Centro Servizi per la Sicurezza ICT e di Centro di Ricerca ICT all'interno dell’area della ex Manifattura Tabacchi, sulla base del quale la BV TECH Ricerca s.r.l. si impegnava, tra l'altro, ad assumere nella propria forza lavoro tutti i dipendenti iscritti alle liste di mobilità della società BAT di Bologna, che avessero manifestato la propria disponibilità alla proposta di lavoro, sviluppando un progetto di insediamento di attività industriali per la riconversione dello stabilimento di Bologna;

in data 17 novembre 2008 con un verbale sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, BAT, BV TECH s.r.l. ed organizzazioni sindacali si confermava quanto stabilito dall'Accordo sopra citato del 12 novembre 2008;

in ottemperanza di questo accordo i lavoratori dello stabilimento di Bologna, non esperti nel campo dell’informatica, sono stati riqualificati con oltre 1.000 ore di formazione dedicata, finanziata con fondi pubblici, sia attraverso la Provincia di Bologna che attraverso la Regione Emilia-Romagna;

il 26 gennaio 2009 la Giunta regionale con la deliberazione n. 29/2009, recante “Programma acquisto complesso immobiliare denominato "ex Manifattura Tabacchi" sito in Bologna via della Manifattura n. 3 e 7 - Via Stalingrado n. 87” stabiliva l’acquisto dell’intero complesso per 21.200.000 € (19.000.000 per l’area BAT-ex ETI e 2.200.000 per l’area Fintecna);

il 18 gennaio 2010 la Giunta regionale con la deliberazione n. 46/2010, recante “Approvazione protocollo d'intesa tra Regione, Provincia di Bologna e Comune di Bologna per la realizzazione e lo sviluppo del "Tecnopolo" nell'area della Manifattura Tabacchi” stabiliva l’approvazione dello schema di “Protocollo d’intesa per la realizzazione del Tecnopolo nell’area della Manifattura Tabacchi, e per il suo sviluppo nell’ambito territoriale interessato, con attività e servizi per la ricerca scientifica e di interesse industriale, per il trasferimento tecnologico e per l’incubazione di nuove imprese innovative, anche nel campo della comunicazione e della multimedialità”;

nel marzo 2010, 40 operai sono stati messi in cassa integrazione, mentre gli altri venivano destinati a mansioni non qualificate, non rispondenti al loro profilo professionale, né quello precedente, né quello successivo ai corsi di formazione;

il 13 dicembre 2010 la Giunta regionale con la deliberazione n. 1969/2010, recante “Approvazione dello schema del bando di concorso di progettazione per la ristrutturazione dell'area ex Manifattura Tabacchi ai fini dell'insediamento del Tecnopolo di Bologna” preventivava una spesa di 996.008 € per gli oneri e costi legati all’espletamento del concorso di progettazione per l’area del nuovo Tecnopolo di Bologna;

nell’ottobre 2011, 53 operai sono stati messi in cassa integrazione straordinaria, perché l’azienda BV TECH ha annunciato di voler abbandonare il sito produttivo di Bologna;

dal 2008 l’intera produzione relativa alla Manifattura Tabacchi di BAT in Italia e, quindi, tutti i marchi ereditati da ETI, è stata concentrata nella manifattura di Lecce che, a sua volta, è stata chiusa da BAT nel 2011;

si è passati così da una produzione, in Italia, di 80.000 tonnellate nel 1985, di manufatti legati al tabacco, a zero tonnellate ad oggi, mentre l’importazione ha avuto una tendenza opposta, passando da 35.000 tonnellate nel 1985 ad 85.000 tonnellate nel 2011.

Evidenziato che

la privatizzazione del 2003 di ETI ha prodotto, come conseguenza, il sostanziale azzeramento del settore manifatturiero del tabacco in Italia, con la perdita di 1.300 posti di lavoro e situazioni di crisi che ancora permangono;

BAT avrebbe più volte manifestato l’intenzione di tornare a reinvestire in Italia nella stessa filiera produttiva e sono già in stato avanzato investimenti di altre aziende nel medesimo settore o in quelli affini.

Impegna la Giunta regionale e l’assessore competente

a collaborare, garantendo il proprio supporto, affinché gli ex lavoratori BAT dello stabilimento di Bologna possano essere ricollocati.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 12 aprile 2016

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