n.296 del 18.11.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 548 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, riguardanti anche la legislazione statale e comunitaria, a favore della pesca delle vongole e dei mitili, limitando anche l'uso delle draghe. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Rossi Nadia, Zoffoli, Soncini, Bagnari, Prodi, Rontini, Caliandro, Zappaterra, Calvano, Montalti, Lori, Ravaioli, Bessi, Marchetti Francesca, Mori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il settore della pesca in Regione ha vissuto negli ultimi anni una costante contrazione del fatturato e del numero degli occupati, frutto non solo della crisi, ma anche delle scelte politiche nazionali e comunitarie, tese al riequilibrio tra sforzo di pesca e disponibilità di risorse;
si tratta comunque ancora oggi di un settore che conta oltre 2.000 imprese attive, il 18% delle quali guidate da giovani imprenditori, e muove un importante indotto fatto di lavorazione e commercio del prodotto.
Evidenziato che
fra i settori maggiormente in crisi vi è anche quello della pesca della vongola (Chamelea gallina L.), che da anni risente negativamente della applicazione di normative comunitarie e statali che escludono l’uso delle draghe entro le 0,3 miglia nautiche (ove si concentra la maggior parte delle vongole) ed impongono una taglia minima di 25 mm senza prevedere alcuna soglia di tolleranza;
al fine di consentire una maturazione dei molluschi tale da fargli raggiungere la soglia minima richiesta (sotto la quale, in Italia, sono previste anche sanzioni penali sia per il pescatore che per gli eventuali acquirenti), alcuni CO.GE.MO. (Consorzi di gestione dei molluschi bivalve) hanno deciso di ridurre lo sbarcato, ovvero di limitare la pesca solo ad alcuni periodi, e questo alle volte anche in presenza della risorsa rispondente ai limiti di legge, ma con risultati assolutamente insoddisfacenti. Infatti, non solo sono pochi gli esemplari che giungono alla taglia indicata, ma - non essendoci alcuna soglia di tolleranza - gli strumenti di selezione meccanica, per evitare di "intrappolare" molluschi di taglia inferiore, devono essere calibrati in maniera tale da portare alla perdita anche di una parte del pescato "legale".
Sottolineato che
le osservazioni scientifiche sul ciclo di riproduzione effettuate già fra il 1968 e il 1970 poi, nuovamente, fra il 2000 e il 2001 hanno evidenziato che la maturità sessuale (criterio utilizzato dall’UE per stabilire la taglia minima dei Palinuridi) è riscontrabile in esemplari di taglia ben più piccola, sicuramente già fra i 16 ed i 18 mm.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
a richiedere nelle sedi competenti una revisione della normativa statale e comunitaria che, eventualmente anche in via sperimentale, abbassi la taglia minima richiesta per la pesca della vongola e consenta una minima percentuale di tolleranza sul pescato;
a richiedere nelle sedi competenti che le sanzioni per la pesca di mitili sottomisura siano uniformate alla disciplina in vigore negli altri paesi europei che prevedono per tali violazioni esclusivamente sanzioni amministrative;
a richiedere nelle medesime sedi che si verifichi l’opportunità di limitare il divieto dell’uso di draghe entro le 0,3 miglia nautiche solo ad alcuni periodi dell’anno, nei quali questo tipo di pesca potrebbe risultare più impattante anche su altri organismi o risorse;
nei limiti delle proprie competenze, a verificare che la gestione dei CO.GE.MO. attivi in regione risponda esclusivamente a criteri di tutela della "risorsa mare" e che le azioni di blocco della pesca intraprese siano effettivamente utili alla soluzione del problema.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 ottobre 2015