n.240 del 08.07.2020 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Impianto fotovoltaico da 8.011,08 KWP" localizzato in Via Uccellino nel comune di Poggio Renatico (FE), proposto dalla società SEVEN SEAS S.R.L.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

(omissis)

determina

a) di fare propria la Relazione Istruttoria redatta da ARPAE SAC di Ferrara, inviata alla Regione Emilia-Romagna con prot. PG/2020/88147 del 18/6/2020, acquisita agli atti regionali con prot. PG/2020/449169 del 18/6/2020, che costituisce l’ALLEGATO 1 della presente determina dirigenziale e ne è parte integrante e sostanziale, nella quale è stato dichiarato che sono stati applicati i criteri indicati nell’Allegato V alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per la decisione di non assoggettabilità a VIA;

b) di escludere, ai sensi dell’art. 11, comma 1 della Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Impianto fotovoltaico da 8.011,08 kWp localizzato in Via Uccellino nel comune di Poggio Renatico (FE)” dalla ulteriore procedura di V.I.A., a condizione che vengano rispettate le prescrizioni di seguito indicate:

1. ai fini della costruzione ed esercizio dell'impianto, il proponente dovrà presentare istanza per l'autorizzazione unica ai sensi del D.lgs. 387/03, in linea con le scelte progettuali sottoposte alla presente verifica di assoggettabilità a VIA;

2. nell'ambito dell'iter autorizzativo di cui al D. Lgs. 387/03, per quanto concerne i campi elettrici e magnetici il progetto definitivo dovrà precisare i punti seguenti:

- deve essere dichiarata in maniera univoca la tipologia del cavo utilizzato tra la cabina di consegna e la cabina primaria S. Agostino, visto che in fondo a pag 4 dell’elaborato “FV-PGREN-PD-R1-0_RELAZIONE TECNICA” si evidenzia una possibile variante in fase esecutiva, tra l’altro in affiancamento ad altri cavi esistenti. In tal caso, si richiede che venga calcolata ed indicata in planimetria la DPA complessiva/risultante e che vengano forniti tutti i dati necessari per la verifica della stessa;

- deve essere chiarito quanto riportato in fondo a pag 3 e alle pagg 4 e 5 dell’elaborato “FV-PGREN-PD-R3-0_RELAZIONE CAMPI ELETTROMAGNETICI”, in merito alle varie DPA previste, per la cabina posta in prossimità della strada di accesso, per i quattro trasformatori e per la stazione elettrica. Anche per questi aspetti deve esserci conformità con quanto dichiarato nel resto della documentazione ed in particolare con l’Allegato numero 2 “Valutazione previsionale di impatto elettromagnetico in ambiente esterno”, dove tra l’altro non si prevede DPA per la cabina posta in prossimità della strada di accesso in quanto la si dichiara di sola consegna. Anche in questo caso devono essere calcolate e riportate in planimetria tutte le DPA e devono essere forniti tutti i dati necessari per la verifica delle stesse; sarebbe anche opportuno riportare in planimetria la distanza tra le varie cabine di trasformazione ed il perimetro dell’area privata di impianto;

- dettagliare, visto che risulta completamente interno all’area privata di impianto, la tipologia del cavo previsto per il collegamento tra le cabine di trasformazione e la cabina di consegna;

- visto che nell’elaborato “FV-PGREN-PD-R1-0_RELAZIONE TECNICA” si parla di opere di connessione alla rete in AT, specificare univocamente se tali opere rientrano o meno nell’elettrodotto oggetto di valutazione e nel caso in cui lo siano ne deve essere calcolata e rappresentata in planimetria la DPA, fornendo anche tutti i dati per la verifica della stessa, oppure si richiede che venga specificato univocamente se le DPA previste rientrano nei confini dell’area di pertinenza dell’impianto stesso;

3. all'atto della richiesta di autorizzazione finale del progetto in esame, il proponente dovrà presentare, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ufficiale domanda di concessione per le opere che interferiscono con i canali di bonifica, sia attraversamenti che parallelismi, corredate di tavole quotate rispetto ai capisaldi consorziali; a tale scopo il proponente nella fase progettuale definitiva dovrà prendere contatti con i tecnici consorziali competenti sul territorio in oggetto, in modo da poter perfezionare la domanda di concessione e individuare sul campo tutte le canalizzazioni effettivamente interessate dalla posa del cavidotto;

4. considerato che gli scarichi idrici previsti si immettono in una rete interaziendale che in passato ha già dimostrato difficoltà a far defluire le acque verso la rete di bonifica, il proponente, nel progetto definitivo, dovrà valutare, sentito il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, di ridurre i diametri delle tre tubazioni in uscita dai bacini di laminazione, in modo da contenere la portata istantanea in afflusso verso la linea idraulica interaziendale privata; i tempi di permanenza delle acque nelle vasche di laminazione dovranno essere calcolati tenuto conto delle esigenze idrauliche, ma anche igienico-sanitarie per evitare il proliferare di insetti;

5.per quanto riguarda il tracciato del cavidotto, preliminarmente alla fase autorizzativa, in accordo con il Comune di Poggio Renatico, va verificato se nella prima parte del tracciato sia possibile eseguire una piccola variante, in corrispondenza del capoluogo, in modo da evitare interventi di scasso sulle strade comunali prive di ciglio;

6.come opera di compensazione e ai fini della funzionalità dell'impianto, nella fase autorizzativa va presentato il progetto per la sistemazione della strada di accesso all'area in esame e rotatoria su via Uccellino, in accordo con il Comune di Poggio Renatico, preliminarmente proposto in questa fase;

7. sotto il profilo igienico-sanitario:

- dovrà essere individuato il soggetto che ha in capo la responsabilità della corretta gestione e manutenzione del sistema progettato per il deflusso delle acque meteoriche;

- la vasca di laminazione garantisca il completo svuotamento entro un lasso di tempo massimo di 3 giorni, onde evitare la riproduzione di larve di insetti e parassiti, in particolare della zanzara tigre;

8. considerato lo stato dei luoghi attuale, nell'ambito della successiva fase autorizzativa di cui al D.Lgs. 387/03, va presentato un piano di gestione dei materiali provenienti dagli scavi anche in funzione del loro potenziale riutilizzo: va evidenziata in modo univoco la produzione e gestione delle terre da scavo, disciplinate dal D.P.R. 120/17, rispetto al fresato o materiali provenienti dalla demolizione di muratura e strutture in c.a. classificati come rifiuti ai sensi dell'art. 184, comma 3, lett. b) del D.Lgs. 152/2006;

9. nella fase autorizzativa dovrà essere presentata una relazione per la gestione del macero da destinare ad area di riequilibrio ecologico, da concordare con il Comune di Poggio Renatico;

10. come opere di mitigazione, nella fase autorizzativa va presentata una relazione specifica riguardante la recinzione perimetrale dell'impianto così come la messa a dimora delle specie vegetali che fungono da aree di separazione;

c) tali condizioni vanno verificate già in fase autorizzativa (ante operam), presentando da parte del proponente la documentazione tecnica richiesta;

d) la verifica dell’ottemperanza delle presenti prescrizioni compete a: 1), 2), 8) ARPAE, 3), 4) Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, 5), 6), 9), 10) Comune di Poggio Renatico, 7) AUSL;

e) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della LR 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna, ad ARPAE SAC di Ferrara, al Comune di Poggio Renatico, all'AUSL di Ferrara e al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara;

f) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

g) di trasmettere copia della presente determina al proponente, al Comune di Poggio Renatico, all'AUSL di Ferrara, all'ARPAE Ferrara, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e al Comune di Terre del Reno;

h) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni;

j) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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