n. 255 del 21.11.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3321 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Ferrari, Bonaccini, Luciano Vecchi, Costi, Montanari, Piva, Alessandrini, Mori, Barbieri, Mumolo, Carini, Pagani, Mazzotti, Pariani, Marani, Casadei, Zoffoli, Paruolo, Moriconi, Corradi, Defranceschi, Manfredini, Barbati e Fiammenghi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a consentire che le eventuali economie di spesa relative al comparto sicurezza e soccorso pubblico non siano frutto di tagli lineari, ma di una programmazione corrispondente alle effettive esigenze di tale comparto
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
Il 23 ottobre 2012 i sindacati e rappresentanti di polizia di Stato, polizia penitenziaria, corpo forestale dello Stato e vigili del fuoco, con il sostegno dei Cocer dei carabinieri, guardia di finanza, esercito, marina e aeronautica, hanno manifestato davanti alla sede regionale contro i tagli al comparto sicurezza e soccorso pubblico. La preoccupazione degli operatori di pubblica sicurezza è che i tagli lineari proposti dai Governo con la legge di stabilità possano avere conseguenze negative dirette su difesa e soccorso pubblico.
Considerato che
A seguito del sisma del maggio scorso il territorio emiliano-romagnolo colpito è in particolare sofferenza a causa del pesante carico di lavoro soprattutto nei comuni del cratere.
Che le forze di pubblica sicurezza hanno svolto un ruolo insostituibile nel territorio colpito dal sisma di maggio intervenendo non solo sotto il profilo tecnico, ma anche dal punto di vista sociale in supporto delle categorie terremotate più deboli.
Occorre riconoscere l'intenso lavoro svolto nella provincia di Modena, in particolare nell'area terremotata e la grande capacità delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco di essere riferimento immediato e risolutivo delle persone più bisognose e sole, traumatizzate e colpite dagli eventi del 20 e 29 maggio.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
Ad attivarsi in tutte le sedi più opportune perché il Parlamento modifichi le norme proposte affinché le eventuali economie di spesa sul comparto non siano frutto di tagli lineari ma di una programmazione in grado di rispondere alle effettive necessità nel comparto garantendo inoltre, in questa fase di riordino istituzionale, il permanere su ciascun territorio di un presidio consono alle reali esigenze dello stesso in termini di sicurezza.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 novembre 2012.