n.295 del 02.11.2017 periodico (Parte Seconda)
Indicazioni per l'esercizio delle attività connesse alla gestione del demanio idrico ai sensi dell'articolo 16 della L.R. n. 13/2015
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viste:
- il R.D. 1775/1933;
- il D.Lgs. 152/2006;
- il Regolamento regionale 41/2001;
- la L.R. n.4/2007;
– la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13;
- la deliberazione 1927/2015;
- la deliberazione 1036/2017;
Dato atto che dal 1/5/2016 è stata data attuazione al modello organizzativo basato sull'esercizio delle funzioni regionali di gestione del demanio idrico tramite l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia (ARPAE) ai sensi dell’art. 16 della L.R. 13/2015;
Considerato:
- che la L.R. 13/2015 non dispone sull’introito delle entrate derivanti dalla gestione amministrativa del demanio idrico che sono pertanto attualmente di competenza della Regione Emilia Romagna;
- che nella gestione amministrativa delle concessioni per l’utilizzo del demanio idrico rientra il controllo e l’incameramento di quanto dovuto dagli utenti per l’utilizzo dei beni del demanio idrico;
- che per l’esercizio delle attività connesse alla funzione regionale sono stati trasferiti ad ARPAE i fascicoli relativi alle domande di concessione e alle concessioni vigenti, per cui l’Agenzia, nell’ambito dell’istruttoria delle pratiche verifica la situazione contabile delle stesse, provvedendo a richiedere l’eventuale regolarizzazione delle posizioni;
- che con deliberazione n.1927 /2015 la Regione, in considerazione della mole di pratiche ancora da istruire riscontrate in vista del trasferimento ad ARPAE dell’attività di gestione connessa alla funzione regionale, ha approvato un progetto di recupero dell’arretrato sul demanio idrico, e che anche con riferimento a quelle pratiche è da esperire l’attività di controllo delle entrate e di richiesta canoni e indennizzi, con le quali peraltro si coprono le spese del progetto stesso;
- che tra l’altro l’attività di recupero del pregresso delle pratiche concessorie potrà consentire una conoscenza più approfondita dell’utilizzo legittimo del territorio e conseguentemente consentire anche una attività sanzionatoria degli utilizzi che si riscontrino quali abusivi in conseguenza degli accertamenti posti in essere in relazione anche alla sicurezza idraulica dall’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la protezione civile e dall’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia;
- che il mancato completamento dei dati sul sistema informativo regionale dedicato al demanio idrico è particolarmente accentuato con riferimento al caricamento dei dati di pagamento, e questo rende particolarmente difficoltosa l’attività di controllo e recupero dei crediti, che si sta progressivamente riorganizzando;
- che per consentire ad ARPAE di svolgere efficacemente l’attività sopra descritta sia necessario procedere ad una strutturata implementazione dei sistemi informativi volta a consentire una gestione informatizzata del controllo sulla regolarità dei pagamenti;
- che nelle more di una efficiente informatizzazione dei procedimenti di verifica dei pagamenti e di richiesta dei canoni e degli indennizzi dovuti per l’uso dei beni del demanio idrico si proceda al trasferimento anche di tutto il materiale cartaceo relativo ai pagamenti connessi alle concessioni di demanio idrico, tenuto anche conto che presso gli uffici regionali non residua personale che si occupa della materia;
Ritenuto:
- che sia necessario che i collaboratori del progetto demanio, con priorità rispetto alle attività previste e compatibilmente all’espletamento delle pratiche più urgenti, provvedano ad intensificare le attività di controllo dei canoni con gli strumenti a disposizione al fine di inviare agli utenti che risultino debitori di una o più annualità del canone una nota di richiesta del dovuto e diffida ad adempiere interruttiva della prescrizione di legge;
- che il controllo sulla sussistenza di eventuali crediti derivanti dall’utilizzo di beni del demanio idrico debba essere effettuata sia nella gestione delle concessioni già vigenti, che nell’ambito dell’istruttoria delle nuove istanze e in relazione ad accertamenti su utilizzi abusivi anche per le Strutture Autorizzazioni e Concessioni di ARPAE;
Valutato che la verifica della regolarità della situazione contabile e la richiesta di quanto eventualmente dovuto per l’utilizzo dei beni demaniali in assenza di un supporto informatico completo sui dati di pagamento dovranno essere compiute sulla base dell’esame di documentazione cartacea e non potranno che essere affrontate gradualmente a valle di apposita programmazione;
Ritenuto pertanto che in considerazione della mole di pratiche afferenti il demanio idrico e dell’impossibilità di operare estrazioni massive dalla banca dati, ARPAE debba procedere secondo un programma di priorità nella trattazione delle pratiche con riferimento alle operazioni sopra descritte in relazione alla regolarizzazione delle posizioni contabili, tenendone informata la Regione;
Valutato:
- che l’attività di gestione e la disponibilità della documentazione relativa alle pratiche di concessione di risorsa idrica e di aree del demanio idrico, che sarà completata con il totale trasferimento delle ricevute di versamento agli atti regionali, rende ARPAE, in grado di individuare e quantificare i crediti connessi all’utilizzo del demanio idrico;
- che tuttavia la legittimazione a porre in essere azioni di tipo giudiziale o di esecuzione coattiva o di insinuazione in procedure fallimentari si ritiene permanga in capo alla Regione in qualità di Ente destinatario di dette entrate e dunque creditore delle stesse e in quanto ente titolare delle attività di gestione del demanio nel periodo in cui sono maturati i crediti;
Ritenuto:
- che ARPAE sia abilitata a porre in essere tutte le azioni stragiudiziali, quali richieste di pagamento di canoni e indennizzi anche al fine dell’interruzione della prescrizione di legge, per il recupero dei crediti di competenza regionale derivanti dall’utilizzo legittimo o abusivo del demanio idrico fino all’adozione della determina di quantificazione e diffida al pagamento in caso di mancato esito di dette richieste, mentre ulteriori azioni successive, di carattere giudiziale o di esecuzione coattiva o di insinuazione in procedure fallimentari o concorsuali permangano nella competenza della Regione;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore Difesa del Suolo e della Costa. Protezione Civile, Politiche Ambientali e della montagna;
A voti unanimi e palesi
delibera:
per le motivazioni esposte in premessa, da intendersi qui integralmente richiamate
a) di adottare il presente atto quale direttiva per ARPAE per lo svolgimento delle attività connesse alla funzione regionale di gestione del demanio idrico ai sensi dell’art.15, commi 1 e 11 della L.R. 13/2015;
b) di stabilire che i collaboratori del progetto demanio, con priorità rispetto alle attività previste e compatibilmente all’espletamento delle pratiche più urgenti, provvedano ad intensificare le attività di controllo dei canoni con gli strumenti a disposizione al fine di inviare agli utenti che risultino debitori di una o più annualità del canone una nota di richiesta del dovuto e diffida ad adempiere interruttiva della prescrizione di legge;
c) di stabilire che il controllo sulla sussistenza di eventuali crediti derivanti dall’utilizzo di beni del demanio idrico debba essere debba essere effettuata sia nella gestione delle concessioni già vigenti che nell’ambito dell’istruttoria delle nuove istanze o in relazione ad accertamenti su utilizzi abusivi anche per le Strutture Autorizzazioni e Concessioni di ARPAE;
d) di stabilire che ARPAE, in considerazione della mole di pratiche afferenti il demanio idrico e dell’impossibilità di operare estrazioni massive dalla banca dati, debba procedere secondo un programma di priorità nella trattazione delle pratiche con riferimento alle operazioni sopra descritte in relazione alla regolarizzazione delle posizioni contabili, tenendone informata la Regione;
e) di stabilire che ARPAE sia abilitata a porre in essere tutte le azioni stragiudiziali, quali richieste di pagamento di canoni e indennizzi anche al fine dell’interruzione della prescrizione di legge, per il recupero dei crediti di competenza regionale derivanti dall’utilizzo legittimo o abusivo del demanio idrico fino all’adozione della determina di quantificazione e diffida al pagamento in caso di mancato esito di dette richieste, mentre ulteriori azioni successive, di carattere giudiziale o di esecuzione coattiva o di insinuazione in procedure fallimentari o concorsuali permangano nella competenza della Regione;
f) di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna