n.188 del 12.06.2019 periodico (Parte Seconda)

Istituzione gemellaggi di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri "Disposizioni per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio" del 14 febbraio 2014 Protocollo d'intesa tra la Regione Campania - la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ercolano

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la Legge n. 225/1992 e s.m.i. recante “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”;

- il D. Lgs. n. 1/2018 recante “Codice della protezione civile”;

- la L.R. Emilia-Romagna n. 1/2005 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile”;

- la L.R. Emilia-Romagna n. 13/2015 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;

- l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2008 concernente: “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”;

- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri “Disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio” del 14 febbraio 2014 – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.108 del 12 maggio 2014 - ed in particolare l’art. 2 in cui si dispone che, al fine di garantire l’assistenza alla popolazione dell’area vesuviana cautelativamente evacuata, ciascun Comune della Zona rossa è gemellato con una Regione o Provincia Autonoma;

- il documento “Scenari eruttivi e livelli d’allerta per il Vesuvio” (di seguito “Scenari”), trasmesso al Dipartimento della protezione civile il 13 aprile 2012, redatto dalla Commissione nazionale incaricata di provvedere all’aggiornamento dei piani di emergenza dell’area vesuviana e dell’area flegrea per il rischio vulcanico, nominata con decreto del Ministro dell’Interno delegato per il coordinamento della protezione civile rep. n. 1828 del 18 giugno 2002;

Premesso che:

- la Regione Campania e il Dipartimento della Protezione civile, sulla base del predetto documento, hanno avviato le attività di competenza volte alla revisione del Piano nazionale d’emergenza e alla ridefinizione dei confini della Zona rossa, intesa come area da evacuare cautelativamente per salvaguardare le vite umane dagli effetti di una possibile eruzione in quanto ad alta probabilità di invasione di flussi piroclastici e elevato rischio di crolli delle coperture degli edifici per accumuli di depositi di materiale piroclastico;

- la Regione Campania ha deliberato con la propria deliberazione n. 250 del 26 luglio 2013, la “Delimitazione della zona rossa 1 e della zona rossa 2 del piano di emergenza dell'area vesuviana. Presa d'atto delle proposte comunali”;

Visti:

- il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”, in particolare gli articoli 18 e seguenti, disciplinanti il trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici;

- il parere del Garante per la protezione dei dati personali del 10 gennaio 2000, secondo il quale il trattamento delle informazioni e dei dati necessari alla pianificazione comunale di protezione, compresi i dati sensibili, nonché la comunicazione degli stessi ad altre istituzioni, quali il Dipartimento di Protezione civile, le Prefetture, le Regioni e le Province, rientrano nei compiti istituzionali dei Comuni sulla base della vigente legislazione in materia di protezione civile e non richiedono il consenso degli interessati né l’autorizzazione del Garante;

Considerato:

- che la citata direttiva del 14 febbraio 2014 dispone altresì che le Regioni e le Province Autonome rendano operativi i predetti gemellaggi mediante specifici “Protocolli d’intesa” sottoscritti, in raccordo con il Dipartimento della Protezione civile, con la Regione Campania ed i comuni gemellati;

- che le Regioni e le Province Autonome devono predisporre ad elaborare specifici piani per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione da assistere;

- che tale direttiva prevede, tra gli altri, il gemellaggio tra la Regione Campania, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ercolano;

Evidenziato che:

- che la citata direttiva del 14 febbraio 2014 prevede la redazione di un Piano per l’allontanamento della popolazione dalla zona rossa, con l’obiettivo di realizzarne l’evacuazione in 72 ore, con partenza contemporanea e cadenzata da tutti i Comuni compresi nella “zona rossa vesuviana” e nell’ipotesi cautelativa che l’allontanamento di tutti i suoi 670mila abitanti avvenga simultaneamente, sia in modalità spontanea, sia in modalità assistita;

- la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - Commissione speciale protezione civile, nella seduta tecnica congiunta con il Dipartimento della Protezione civile del 11 luglio 2013 e, successivamente, nella seduta politica del 19 febbraio 2014, ha approvato la procedura per i gemellaggi e gli abbinamenti tra i Comuni della Zona rossa e le Regioni e le Province autonome, ai fini della distribuzione territoriale della popolazione vesuviana in caso di evacuazione;

Visto:

- il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile del 2 febbraio 2015 - pubblicato sulla GU n. 75 del 31 marzo 2015 recante “Indicazioni alle Componenti ed alle Strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile inerenti all’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell’evacuazione cautelativa della popolazione della “Zona rossa vesuviana”;

Ravvisata:

- la necessità di assicurare e garantire un omogeneo e coerente svolgimento delle attività di pianificazione per l’allontanamento, il trasferimento e l’accoglienza della popolazione nello spirito di leale collaborazione che deve contraddistinguere le iniziative e le attività delle pubbliche amministrazioni, soprattutto in un ambito strategico e particolare quale quello della protezione civile;

Ritenuto:

- che sia possibile attuare rapporti di collaborazione e sinergia al fine di addivenire ad una condivisione delle metodologie e degli strumenti necessari per la compiuta attuazione del gemellaggio;

Acquisito il parere favorevole del Dipartimento della Protezione civile, ai sensi dell’art. 2 della sopra citata Direttiva del 14 febbraio 2014;

Dato atto:

- che le attività disciplinate dal presente Protocollo di Intesa riguardano eventi di carattere nazionale di cui all’articolo 7, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile” per i quali si procederà con le modalità e le risorse previste dall’art. 24 del medesimo decreto legislativo;

- che appare doveroso approvare, per quanto sopra esposto, lo schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Campania, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ercolano, di cui all’ Allegato A) alla presente deliberazione e della stessa costituente parte integrante e sostanziale;

- che occorre conseguentemente autorizzare alla sottoscrizione della Protocollo di Intesa di cui sopra, l’Assessore Paola Gazzolo nella sua qualità di Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna;

Visti:

- il D.Lgs. n. 33/2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

  • la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019 -2021”, ed in particolare l’ allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021; 
  • la propria deliberazione n. 1123/2018 “Attuazione Regolamento (UE) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione appendice 5 della delibera di giunta regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii.”;

Richiamate, altresì, le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;

- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 1129/2017 con cui è stato rinnovato al Dott. Maurizio Mainetti, fino al 31 dicembre 2020, l’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”; 

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto di interessi, nemmeno potenziale;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche ambientali e della montagna;

delibera:

per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente riportate e trascritte:

1) di approvare lo schema di Protocollo, Allegato A) della presente deliberazione e della stessa facente parte integrante e sostanziale, fra la Regione Campania, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Ercolano;

2) di autorizzare L’Assessore Paola Gazzolo nella sua qualità di Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, della Regione Emilia-Romagna, alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa di cui al punto n. 1;

3) di dare atto che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile darà attuazione agli accordi attuativi pluriennali di cui ai punti precedenti mediante successive determinazioni;

4) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

5) di pubblicare la presente deliberazione, completa del proprio Allegato A), nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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