n.30 del 15.02.2012 periodico (Parte Seconda)

Decisione relativa alla procedura di Verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale (screening) – Progetto di realizzazione della vasca di equalizzazione del depuratore di Felino (PR) presentato da Iren Emilia S.p.A. (Gruppo Iren S.p.A.)

L’Autorità competente Provincia di Parma comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening) inerente il progetto di realizzazione della vasca di equalizzazione del depuratore di Felino (PR). Il progetto è stato presentato da: Iren Emilia S.p.A. (Gruppo Iren S.p.A.).

Il progetto interessa il territorio del comune di Felino

e della seguente provincia: provincia di Parma.

Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 come modificata dalla L.R. 16 novembre 2000 n. 35 e del D.Lgs 152/06 e s.m.i., Parte II, Titolo III, l’Autorità competente Provincia di Parma con determinazione del Dirigente del Servizio Ambiente, Parchi, Sicurezza e Protezione Civile n. 163 del 23/1/2012 ha assunto la seguente decisione:

per quanto di competenza e salvo diritti di terzi, e sulla base delle valutazioni conclusive della Conferenza di Servizi (in Allegato 7 al presente provvedimento quale parte integrante) sopra individuata:

a) di non assoggettare alla ulteriore procedura di VIA, ai sensi dell’art. 20 “Verifica di assoggettabilità” del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., il progetto di realizzazione della vasca di equalizzazione del depuratore di Felino, localizzato nel Comune di Felino, presentato da Iren Emilia SpA (Gruppo Iren SpA), a condizione del rispetto di quanto contenuto negli elaborati presentati e che siano ottemperate le seguenti prescrizioni:

  1. la nuova vasca di disinfezione dovrà essere dedicata esclusivamente ai reflui in uscita dai sedimentatori primari in modo da garantire la non commistione di tali reflui con quelli in uscita dal depuratore biologico;
  2. l’inserimento sulla linea dello scarico terminale del depuratore delle acque reflue in uscita dai sedimentatori, previo trattamento di disinfezione nei casi previsti, dovrà essere effettuato a valle del pozzetto ufficiale di campionamento dello scarico al fine di escludere la possibilità di diluizione dello stesso;
  3. prima della realizzazione delle opere in esame dovranno essere forniti ai Partecipanti alla Conferenza dei Servizi il cronoprogramma aggiornato degli interventi e l’individuazione delle modalità di gestione delle terre e rocce da scavo;
  4. i rifiuti derivanti dalle demolizioni dovranno essere smaltiti a norma di legge;
  5. la data di inizio dei lavori dovrà essere comunicata preventivamente a tutti i partecipanti la Conferenza dei Servizi;
  6. il Proponente dovrà proseguire con la siepe esistente eventualmente potenziandola;
  7. dovranno essere recepite tutte le adeguate eventuali autorizzazioni settoriali e nulla osta di merito per il cantiere e per l’esercizio dell’impianto; in particolare per quanto riguarda l’autorizzazione dello scarico dei reflui urbani si prescrive anche la predisposizione in fase di presentazione dell’istanza di modifica di tutti i necessari approfondimenti relativi ai nuovi dati di scarico (volume annuo e portate media e massima), al by-pass, e agli scaricatori/scolmatori di piena della rete fognaria nel rispetto della vigente normativa di settore e delle disposizioni dettate dal P.T.C.P.;
  8. ogni ulteriore cambiamento progettuale che comporti difformità realizzative, di traffico diretto o indotto, di emissività odorigene o di qualsiasi altra componente ambientale dovrà essere oggetto di specifica valutazione ambientale;

b) di trasmettere il presente atto a tutte le Amministrazioni competenti per il rilascio di intese, concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta, assensi comunque denominati necessari per la realizzazione degli interventi in oggetto, nonché agli Enti ed Organi competenti in materia di controllo ambientale, in particolare ad A.R.P.A. e al Proponente stesso;

c) di comunicare che ai sensi dell’art. 3, comma 4 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m.i., contro il presente provvedimento il Proponente può presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, Sezione di Bologna, entro 60 giorni dalla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ovvero ricorso ordinario al Capo dello Stato, entro 120 giorni dallo stesso termine;

d) di comunicare che la Ditta ha diritto di accesso e di informazione come previsto dalla Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m.i.; l’Autorità emanante è la Provincia di Parma e l’Ufficio presso il quale è possibile prendere visione degli atti è il Servizio Ambiente, Parchi, Sicurezza e Protezione Civile, P.le della Pace n. 1, 43121 Parma;

e) di comunicare che la Responsabile del Procedimento è la dott.ssa Beatrice Anelli, P.O. Valutazione Impatto Ambientale del Servizio Ambiente, Parchi, Sicurezza e Protezione Civile della Provincia di Parma;

f) di pubblicare la presente determina, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3, L.R. 9/99 e s.m.i.

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