n. 284 del 19.12.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 3442 - Risoluzione proposta dai consiglieri Costi, Manfredini, Luciano Vecchi, Monari, Naldi, Aimi, Villani, Sconciaforni, Barbati, Barbieri, Bonaccini, Paruolo, Mumolo, Pariani, Zoffoli, Donini, Montanari, Mori, Alessandrini, Piva, Pagani, Moriconi, Malaguti, Noè e Ferrari per chiedere al Governo che, nell’ambito del D.L. 174/2012 e della legge di conversione siano ricomprese la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali per i lavoratori e l’accesso al finanziamento agevolato e rateizzazione delle imposte per le imprese
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
nei 6 mesi trascorsi dalle scosse che il 20 e il 29 maggio hanno colpito il territorio dell’Emilia-Romagna, imprese, famiglie, associazioni di volontariato ed istituzioni regionali, provinciali e comunali hanno compiuto uno sforzo enorme nell’affrontare i problemi creati dal sisma e guadagnando ottimi risultati.
Valutato che
accanto alle soluzioni dei primi problemi affrontati dal Commissario: iniziare l’anno scolastico con scuole nuove o ristrutturate, chiudere i campi entro ottobre e permettere alle imprese di riprendere immediatamente l’attività in condizioni di sicurezza sismica, sono state redatte le ordinanze volte a permettere l’utilizzo dei 6 miliardi destinati alla ricostruzione per case ed imprese. Soprattutto sulle imprese si sono ricercate le modalità per riconoscere i danni a capannoni, impianti e macchinari, scorte da ricostruire e ripristinare, oltre a destinare risorse INAIL per la messa in sicurezza per le strutture d’impresa non danneggiate, le risorse necessarie per la cassa integrazione (anche in deroga) e a ulteriori risorse per la ricerca industriale affinché non vadano perdute sia la produttività che la competitività del sistema.
Verificato che
molto ancora resta da fare per riportare alla normalità i territori colpiti dal sisma per la particolarità di territori ad alta intensità produttiva, sia manifatturiera che agricola, su cui insistono ora soprattutto i problemi in materia fiscale, che riguardano sia le imprese che i lavoratori.
Preso atto
dell’impegno della Regione in collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni di categoria per dare risposte compatibili con le regole nazionali ed europee in materia di fisco.
Tenuto conto che
a tal fine sono messi a disposizione 6 miliardi di prestito con il D.L. 174, con garanzia e interessi a carico dello Stato e pagamento rateizzato della quota capitale in due anni, per il pagamento dei tributi, contributi e premi a carico delle imprese danneggiate dai sismi del 20 e 29 maggio.
Verificato che
grazie alla stretta collaborazione tra i parlamentari emiliano-romagnoli e la Regione in sede di conversione alla Camera dei Deputati del D.L. 174, la platea dei beneficiari è stata allargata agli agricoltori, ai commercianti e, limitatamente ai tributi, ai lavoratori dipendenti, e con Decreto del Governo si sia ricompresa l’intera platea del lavoro autonomo.
Valutato che
nell’attuale fase di approvazione del D.L. 174 al Senato sono stati introdotti ulteriori miglioramenti nella direzione della equità e della giustizia.
Ribadito che
per garantire rapidità, concretezza ed efficacia delle iniziative compiute e da intraprendere a favore di cittadini ed imprese colpiti dal terremo è indispensabile che le stesse siano coerenti con le normative dell’Unione Europea, per evitare lungaggini insostenibili e l’eventuale annullamento delle stesse è bene aspettare le verifiche in corso all’UE per le calamità passate del nostro Paese;
sulla base del Documento sulle misure per la ricostruzione post-sisma approvato al Tavolo Regionale per la Crescita Intelligente Sostenibile e Inclusiva all’unanimità.
Chiede al Governo
che nell’ambito della procedura prevista dall’art. 11 del D.L. 174 e della legge di conversione, siano ricomprese la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i lavoratori dipendenti che hanno subito i danni del sisma;
che la legislazione tenga conto del fatto che i danni provocati dal terremoto alle imprese non si limitano ai soli beni materiali, ma che c’è una diretta corrispondenza fra l’evento sismico e le difficoltà economiche e finanziarie del sistema delle imprese del territorio;
che di conseguenza la legislazione e le misure di attuazione siano adeguate affinché le imprese del cratere che abbiano registrato una pesante riduzione del fatturato o della produzione lorda vendibile (per esempio superiore al 30%) causata dal sisma, possano accedere al finanziamento agevolato e alla rateizzazione delle imposte dal 30 giugno 2013.
Preso inoltre atto della Circolare dell’Agenzia delle Entrate che facilita la presentazione delle domande chiede al Governo di definire i punti ancora dubbi per assicurare le condizioni giuridiche e operative affinché i beneficiari possano accedere senza ostacoli e celermente ai prestiti presso gli istituti di credito sulla base del D.L. 174.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 dicembre 2012.